fedeleto
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mercoledì 2 marzo 2011
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il raggio della speranza
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Continuando la serie di commedie e proverbi,Rohmer dirige un capitolo decisamente ottimo,incentrato sul tema della solitudine.E' arrivata l'estate e Delphine vorrebbe svagarsi passando le ferie con una sua amica al mare,ma purtroppo avra' l'amara delusione di non poterlo fare per un rifiuto della medesima,pertanto vaga per parigi,si confida con le amiche ,e non ne puo' piu' di sentirsi dire che deve fare qualcosa ,arrivera' a farsi ospitare da un'amica,andra' in montagna,poi in una localita' di mare,trovando solo la conpagna solitudine che la fa soffrire,ma forse proprio quando non ci si crede piu' nelle cose qualcosa accade.Rohmer dirige un film particolare,unico ed emozionante con molti dettagli eccezionali.
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Continuando la serie di commedie e proverbi,Rohmer dirige un capitolo decisamente ottimo,incentrato sul tema della solitudine.E' arrivata l'estate e Delphine vorrebbe svagarsi passando le ferie con una sua amica al mare,ma purtroppo avra' l'amara delusione di non poterlo fare per un rifiuto della medesima,pertanto vaga per parigi,si confida con le amiche ,e non ne puo' piu' di sentirsi dire che deve fare qualcosa ,arrivera' a farsi ospitare da un'amica,andra' in montagna,poi in una localita' di mare,trovando solo la conpagna solitudine che la fa soffrire,ma forse proprio quando non ci si crede piu' nelle cose qualcosa accade.Rohmer dirige un film particolare,unico ed emozionante con molti dettagli eccezionali.Delphine (interpretata da anne-marie riveire),e' un personaggio alla ricerca di qualcosa e di qualcuno,sa quello che non vuole ,ma non sa cosa vuole e chi vuole,nel suo cammino trova delle carte-simbolo che le illustrano il destino,e il raggio verde(l'ultimo raggio del sole quando tramonta) oltre ad essere un romanzo di Verne e' anche un messaggio dove Delphine trovera' questo raggio-speranza,forse in una imminente storia d'amore,qualunque sia il suo destino riuscira' a vedere questo raggio verde,e forse e' l'inizio di una nuova vita.Varie le scene importanti,il cammino di delphine nel bosco ,ove nonostante la natura sia animata dal vento(buona l'inquadratura sulle foglie in movimento),delphine e' spenta da cio' che ha dentro,degna di lode la scena finale dove fino all'ultimo delphine e il suo compagno,vedono questo raggio verde come fosse la sola speranza esistente in un'attesa degna di suspence.
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g. romagna
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domenica 31 gennaio 2010
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il raggio verde
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La mite odissea di una ragazza costretta a trascorrere da sola le vacanze estive essendo stata mollata dal suo ragazzo pochi giorni prima dell'inizio delle stesse. Il Raggio Verde è un film profondamente intimista, che lascia raccontare alle immagini e, ancor più, alle parole, la malinconia ed il vuoto improvviso causati da una solitudine che, in un periodo di generale spensieratezza, si fa ancora più difficile da sopportare. L'introspezione psicologica è notevole, tanto quanto la conseguente messa in luce di tutta la profonda emotività di un personaggio sì turbato, ma, in fin dei conti, così normale nella sua fragilità e, probabilmente, confrontabile, nei suoi atteggiamenti e nelle sue croniche insicurezze, con tanti aspetti delle nostre stesse personalità.
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La mite odissea di una ragazza costretta a trascorrere da sola le vacanze estive essendo stata mollata dal suo ragazzo pochi giorni prima dell'inizio delle stesse. Il Raggio Verde è un film profondamente intimista, che lascia raccontare alle immagini e, ancor più, alle parole, la malinconia ed il vuoto improvviso causati da una solitudine che, in un periodo di generale spensieratezza, si fa ancora più difficile da sopportare. L'introspezione psicologica è notevole, tanto quanto la conseguente messa in luce di tutta la profonda emotività di un personaggio sì turbato, ma, in fin dei conti, così normale nella sua fragilità e, probabilmente, confrontabile, nei suoi atteggiamenti e nelle sue croniche insicurezze, con tanti aspetti delle nostre stesse personalità. Tutto in questo film è ovattato, lucido, reale, ed anche la telecamera, in simbiosi con l'atmosfera che si crea, sembra spesso girare delle riprese con un clima da filmino amatoriale della domenica tra amici e familiari. Il raggio verde è l'ultimo che il sole emette prima di tramontare dietro l'orizzonte. La protagonista ne apprende l'esistenza ascoltando un gruppo di anziani che ne parla e ne spiega l'esistenza tramite l'omonimo racconto scritto da Jules Verne. La tradizione popolare vuole che chiunque riesca a coglierlo, ha come per magia la facoltà di vedere il proprio cuore aprirsi e di capire in un lampo quelli che sono i propri sentimenti. Non per niente, un giorno...
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dounia
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venerdì 13 gennaio 2012
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riflessione sulla vita
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Delphine, segretaria parigina lasciata dal fidanzato, deve trascorrere le vacanze da sola perché un'amica con la quale doveva partire, le telefona e le dice che non può andare via. Le amiche con cui parla le danno un'alternativa in loro presenza e con altri amici. Anche la sorella gliela pone, ma lei non è d'accordo e non accetta le proposte. Esce da Parigi, ma ogni volta si sente a disagio e rientra in città. Un giorno incontra una vecchia amica e, dopo essersi raccontate le loro vicende, le propone una casa libera al mare di un suo zio. Deldhine accetta e si reca sul posto. Lì incontra una ragazza scandinava con cui parla e vede il modo diverso di capire la vita. Fanno conoscenza di due ragazzi, ma poi si stacca dal gruppo e preferisce restare senza compagnia.
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Delphine, segretaria parigina lasciata dal fidanzato, deve trascorrere le vacanze da sola perché un'amica con la quale doveva partire, le telefona e le dice che non può andare via. Le amiche con cui parla le danno un'alternativa in loro presenza e con altri amici. Anche la sorella gliela pone, ma lei non è d'accordo e non accetta le proposte. Esce da Parigi, ma ogni volta si sente a disagio e rientra in città. Un giorno incontra una vecchia amica e, dopo essersi raccontate le loro vicende, le propone una casa libera al mare di un suo zio. Deldhine accetta e si reca sul posto. Lì incontra una ragazza scandinava con cui parla e vede il modo diverso di capire la vita. Fanno conoscenza di due ragazzi, ma poi si stacca dal gruppo e preferisce restare senza compagnia. E' quella solitudine che la caratterizza. Pensa di essere sfortunata perché trova per strada, ogni tanto, una carta di picche non favorevole agli eventi che accadono e si sente triste. Un giorno sente delle amiche che discutono su un racconto di Verne e si esprimono i loro pareri. Il racconto descrive il raggio verde e spiega che: "Quando una persona vede il raggio verde, quella persona è capace di leggere nei propri sentimenti e nei sentimenti altrui". Un signore chiarisce come si crea nell'atmosfera quel raggio. La ragazza, dopo aver conosciuto un giovane col quale si sente a suo agio, va sulla spiaggia e vuole vedere il sole calare. Gli dice che: "Il raggio verde è l'ultimo raggio del sole che tramonta". In questo film si evidenziano: le discussioni di gruppo, prima tra amici e si sente anche che Delphine è vegetariana, il dialogo con la famiglia della sorella e poi quello delle amiche sulla spiaggia che esprimono un parere sul racconto di Verne. E' presente anche il modo soggettivo, tipico del regista, in cui la ragazza affronta la vita e il bisogno di capire la sua interiorità. Il film è psicologico e dice allo spettatore che ogni persona ha bisogno di comprendersi. Molto belle la sceneggiatura e la scenografia.
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paolo 67
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mercoledì 30 novembre 2011
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la poesia del quotidiano
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Il raggio verde è, secondo la leggenda tramandata da Jules Verne, l'attimo in cui è possibile leggere nei cuori. E alla ricerca della lettura del cuore è l'opera di Eric Rohmer, autore di un cinema garbato in cui il complesso della sua opera sembra più importante dei singoli film, che con leggerezza raggiungono la zona più intima dello spettatore. Moralista cattolico, colto e raffinato Rohmer in commedie sugli affetti e sui luoghi racconta la vita, o meglio lascia che sia la vita a raccontarsi. I suoi film giocano dentro le anime dei personaggi raggiungendo con semplicità una profondità assoluta: in questo, che è un esperimento di cinema-verità (il film è girato in 16 mm, anche per evitare l'"effetto- cartolina") il fatto che l'opera di finzione si nasconda come tale è la prova della totale autorialità del cinema rohmeriano, controllato, elegante, la cui scioltezza è anche il risultato del rigore.
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Il raggio verde è, secondo la leggenda tramandata da Jules Verne, l'attimo in cui è possibile leggere nei cuori. E alla ricerca della lettura del cuore è l'opera di Eric Rohmer, autore di un cinema garbato in cui il complesso della sua opera sembra più importante dei singoli film, che con leggerezza raggiungono la zona più intima dello spettatore. Moralista cattolico, colto e raffinato Rohmer in commedie sugli affetti e sui luoghi racconta la vita, o meglio lascia che sia la vita a raccontarsi. I suoi film giocano dentro le anime dei personaggi raggiungendo con semplicità una profondità assoluta: in questo, che è un esperimento di cinema-verità (il film è girato in 16 mm, anche per evitare l'"effetto- cartolina") il fatto che l'opera di finzione si nasconda come tale è la prova della totale autorialità del cinema rohmeriano, controllato, elegante, la cui scioltezza è anche il risultato del rigore. 5° episodio della serie "Commedie e proverbi", "Il raggio verde" è praticamente il ritratto della protagonista, la sensibile Marie Rivière, la vera attrice che, come in tutti i film di Rohmer, si rivela il personaggio che il pubblico incontra nel film e lascia così come lo ha incontrato. Nel suo piacevolissimo cinema questo autore, ex redattore capo dei "Cahiers du cinèma" autore di saggi su Hitchcock e Rossellini ha espresso una filosofia di bellezza del cinema come modo di rappresentarsi della bellezza del mondo.
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[+] visto solo finale il raggio verde
(di emmali)
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stefano capasso
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venerdì 7 giugno 2019
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alla ricerca di se stessi
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Il 2 luglio, in procinto di partire per le vacanze, Delphine riceve una telefonata dall’amica con la quale dovrebbe partire, che le comunica la sua sopraggiunta indisponibilità. Per Delphine comincia un periodo difficile, incerta su cosa fare, accetta proposte di vacanze che poi rifiuta. Dopo diversi tentativi ormai giunta al termine trova una soluzione.
Eric Rohmer parla di relazioni e della necessità di non omologarsi per averne. La protagonista vive una vera e propria crisi quando deve scegliere tra l’adattarsi a ciò che le viene proposto e la ricerca di quello che la fa star bene. Quando comincia ad insinuarsi l’idea che i suoi rifiuti nascondino altro, la sua ricerca viene premiata e il raggio verde, fenomeno fisico che si presenta al tramonto, appare anche nella sua vita.
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Il 2 luglio, in procinto di partire per le vacanze, Delphine riceve una telefonata dall’amica con la quale dovrebbe partire, che le comunica la sua sopraggiunta indisponibilità. Per Delphine comincia un periodo difficile, incerta su cosa fare, accetta proposte di vacanze che poi rifiuta. Dopo diversi tentativi ormai giunta al termine trova una soluzione.
Eric Rohmer parla di relazioni e della necessità di non omologarsi per averne. La protagonista vive una vera e propria crisi quando deve scegliere tra l’adattarsi a ciò che le viene proposto e la ricerca di quello che la fa star bene. Quando comincia ad insinuarsi l’idea che i suoi rifiuti nascondino altro, la sua ricerca viene premiata e il raggio verde, fenomeno fisico che si presenta al tramonto, appare anche nella sua vita. Un film sull’importanza di credere in se stessi anche quando tutto sembra contrario e le difficoltà appaiono insormontabili.
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