luca scialo
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domenica 26 aprile 2020
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un amore breve e intenso come una tempesta
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Siamo nell'Irlanda d'inizio '900, in piena guerra contro la Gran Bretagna. Charles è un maestro che torna da Dublino nel suo villaggio natio situato nella Contea di Dingle.
L'ingenua e sognatrice Rosy, la figlia di Ryan, l'oste del paese, ne rimane ammaliata, dalla sua cultura e gentilezza. Al punto da accettare la sua proposta di sposarlo. Incassato anche il consenso del parroco del paese, una figura molto autorevole e influente tra i popolani.
Un giorno però, nella cittadina arriva il maggiore Doryan, di ritorno dal fronte della Prima guerra mondiale e mandato lì in quanto gravemente provato dalla guerra. Che lo ha reso traumatizzato e zoppicante.
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Siamo nell'Irlanda d'inizio '900, in piena guerra contro la Gran Bretagna. Charles è un maestro che torna da Dublino nel suo villaggio natio situato nella Contea di Dingle.
L'ingenua e sognatrice Rosy, la figlia di Ryan, l'oste del paese, ne rimane ammaliata, dalla sua cultura e gentilezza. Al punto da accettare la sua proposta di sposarlo. Incassato anche il consenso del parroco del paese, una figura molto autorevole e influente tra i popolani.
Un giorno però, nella cittadina arriva il maggiore Doryan, di ritorno dal fronte della Prima guerra mondiale e mandato lì in quanto gravemente provato dalla guerra. Che lo ha reso traumatizzato e zoppicante.
Rosy finisce per innamorarsi della sua fragilità e trova in lui quella passione carnale che il pur gentile maestro non gli offre. Ma la guerra civile impervia e finisce per intaccare anche quell'amore incestuoso.
Penultimo film di David Lean, che apre gli anni '70 concedendosi, oltre che qualche scena osé ormai in vista di sgoganamento, una pellicola lunga ben 3 ore. Forse una sintesi maggiore ne avrebbero fatto un capolavoro. La capacità di sintesi, del resto, rientra tra i fattori che fanno grande un film.
Per il resto, magnifica la scenografia naturale offerta dalla splendida Irlanda, con alcune scene incredibili. Su tutte, quella del mare in tempesta, con i popolani che recuperano le armi clandestine dal mare. Magnificenza colta in pieno dall'autore della fotografia, Freddie Young. Il quale fu anche insignito dell'Oscar per la fotografia.
Straordinaria poi la prova di John Mills, nei panni dello storpio e muto Michael. Prova che gli valse anche l'Oscar come migliore attore non protagonista. Michael, l'unico della cittadina che saluterà la partente Rosy. E avrà lacrime per lei.
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stevesteve
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martedì 6 luglio 2010
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la natura come personaggio principale?
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alla fine l'ho visto tutto, e per un film di oltre 3 ore è già una notizia. Un vero polpettone irrealistico, girato da un grande regista, di cui, qui, ho potuto apprezzare soprattutto le ripresa della natura. Se potrebbe provare a guardarlo considerando la natura, appunto, quale personaggio principale. Anche se a volte, come nella scena d'amore nei boschi tra lei e l'ufficiale inglese, è un personaggio petulante, per quanto è insisitito e calligrafico. Il mare, invece, dipinto nelle tranquille spiagge infinite, nella furia della tempesta, talvolta nello sfondo della campagna, risulta più convincente. I patrioti irlandesi sono caricature, Robert Mitchum che fa il broccolone innamorato è del tutto non credibile.
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alla fine l'ho visto tutto, e per un film di oltre 3 ore è già una notizia. Un vero polpettone irrealistico, girato da un grande regista, di cui, qui, ho potuto apprezzare soprattutto le ripresa della natura. Se potrebbe provare a guardarlo considerando la natura, appunto, quale personaggio principale. Anche se a volte, come nella scena d'amore nei boschi tra lei e l'ufficiale inglese, è un personaggio petulante, per quanto è insisitito e calligrafico. Il mare, invece, dipinto nelle tranquille spiagge infinite, nella furia della tempesta, talvolta nello sfondo della campagna, risulta più convincente. I patrioti irlandesi sono caricature, Robert Mitchum che fa il broccolone innamorato è del tutto non credibile. Un grande Trevor Howard non basta.
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quincy wyatt
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venerdì 10 aprile 2009
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drammone
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Interminabile drammone su una storia d'amore alla Madame Bovary, trattata però svogliatamente e con superficialità. Personaggi costruiti a tavolino e poco credibili: la libertà d'azione di cui gode la protagonista e il suo comportamento a dir poco disinibito potrebbero forse essere credibili nella Parigi di fine Ottocento, non certo nell'Irlanda del 1914! Ma a un grande regista come David Lean si può perdonare questo passo falso, che d'altra parte si giova di una splendida fotografia e di bellissime musiche. Peccato: quanto talento sprecato! La cosa migliore è di ignorare la sciagurata sceneggiatura e godersi lo spettacolo audiovisivo come un puro mix di suoni e immagini.
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michel
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mercoledì 29 ottobre 2008
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passi nella storia
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Durante la 2° guerra mondiale una donna irlandese tradisce il marito con un soldato inglese. Lean imbastisce, con molte incertezze e talora con gesto superbo, un altro polpettone storico-sentimentale. A tratti caricaturale, con effetti che non stonerebbero in un western all’italiana, il film manca di fluidità. Lean, pur avendo messo troppa carne al fuoco, riesce a tratti a dar prova
del suo talento; è bello, ad esempio, il tema delle impronte che rivela prima l’innamoramento e poi il tradimento. Dalla sequenza della tempesta, molto spettacolare, si finisce per dimenticare i difetti, trascinati da un regista che sa essere popolaresco e raffinato ad un tempo.
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davide castro
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lunedì 16 giugno 2008
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un film da rivalutare
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c'è una cosa che nessun critico togato ha mai voluto accettare; questo film offre l,a più grande interpretazione di robert mitchum mai stato così in parte (morandini, mereghetti e gli altri cretini continuino ad abbaiare le loro critiche, ma tanto si dice "can che abbaia non morde")e che per tutta la sua carriera venne usato come la versione cattiva di gregory peck (assai meno dotato a parte la bellezza).
il film sarà pure lungo, ma se inquadrato nell'ottica del melodramma (categoria alla quale appartiene a buon diritto)non sfigura affatto di fronte a un visconti ("senso" è il paragone più vicino).la famigerata lunghezza è appunto dovuta alla caratterizzazione del lento susseguirsi degli eventi destinato a culminare (quì un happy end) ad un atto estremo tipica del melodramma.
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c'è una cosa che nessun critico togato ha mai voluto accettare; questo film offre l,a più grande interpretazione di robert mitchum mai stato così in parte (morandini, mereghetti e gli altri cretini continuino ad abbaiare le loro critiche, ma tanto si dice "can che abbaia non morde")e che per tutta la sua carriera venne usato come la versione cattiva di gregory peck (assai meno dotato a parte la bellezza).
il film sarà pure lungo, ma se inquadrato nell'ottica del melodramma (categoria alla quale appartiene a buon diritto)non sfigura affatto di fronte a un visconti ("senso" è il paragone più vicino).la famigerata lunghezza è appunto dovuta alla caratterizzazione del lento susseguirsi degli eventi destinato a culminare (quì un happy end) ad un atto estremo tipica del melodramma. come al solito lean usa il paesaggio solo come sfondo su cui far agire i personaggi, e qui arrivano tutte le critiche dei critici : lean si fa delle belle inquadrature paesaggistiche, lean quando deve narrare i rapporti tra i personaggi è imbarazzato, ecc.
ma se elogiano truffaut, perchè devono stroncare lean che è il suo ideale precedessore? anche truffaut è un regista invisibile, così come il roman polansky di "rosemary's baby" (non succede un cazzo per tutta la pellicola, ma l'angoscia non ci abbandona mai).
quindi è consigliabile rivedere l'intera filmogrfia di david lean, a cominciare da "breve incontro" e confrontarla con un truffaut o cassavettes e soprattutto rendersi conto che il cinema non comincia con tarantino.
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diletta
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lunedì 14 aprile 2008
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un film affascinante
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Indubbiamente un bel film, peccato che nella sua versione integrale le spiegazioni-per quanto concerne l'eros, siano gridate più che suggerite..l'artista vero conosce la misura e non è neppur detto che ignorarla aiuti la vendita dell'opera. Bellissimi paesaggi, una fine psicologia lega i personaggi. Si, è vero, non c'è un vero tradimento per la figlia di Ryan, ma il desiderio di conoscere una parte di sè. Del resto nel quieto, pacato maestro era mancata la prudenza che doveva aiutarlo a non afferrare troppo avidamente un amore così acerbo.Buona la recitazione, soprattutto quella del pazzo così veggente, e del prete, così irlandese.
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thã¨rã¨se
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venerdì 25 gennaio 2008
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una fedeltã all'amore attraverso il tradimento.
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Difficile intuire il valore di questo film attraverso le recensioni on line. C'è indubbiamente dietro un romanzo non privo di valore e di notazioni psicologiche tutt'altro che approssimate.La figlia di Ryan sposa un uomo che stima ed ama, ma per il quale la sensualità e la passione della carne non è il segno che contraddistingua in assoluto un vero amore.Non così per la ragazza che trova un'affinità di sentire nel dramma del giovane ufficiale inglese,un nemico,ferito in modo irreparabile dalla violenza della guerra e che tenta disperatamente, e inutilmente, di aggrapparsi alla vita. La figlia di Ryan non ha tradito la sua gente, ma non ha tradito neppure l'uomo che ha sposato. Ha cercato se stessa, ha voluto conoscere il volto dell'amore che le era precluso.
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Difficile intuire il valore di questo film attraverso le recensioni on line. C'è indubbiamente dietro un romanzo non privo di valore e di notazioni psicologiche tutt'altro che approssimate.La figlia di Ryan sposa un uomo che stima ed ama, ma per il quale la sensualità e la passione della carne non è il segno che contraddistingua in assoluto un vero amore.Non così per la ragazza che trova un'affinità di sentire nel dramma del giovane ufficiale inglese,un nemico,ferito in modo irreparabile dalla violenza della guerra e che tenta disperatamente, e inutilmente, di aggrapparsi alla vita. La figlia di Ryan non ha tradito la sua gente, ma non ha tradito neppure l'uomo che ha sposato. Ha cercato se stessa, ha voluto conoscere il volto dell'amore che le era precluso. Ora, dopo la prova terribile, poteva scegliere veramente, d'ora in poi la sua scelta poteva essere fedeltà o tradimento.Certamente R. Mitchum nel ruolo del pacato maestro che inizia all'amore la giovane pupilla è improbabile, tuttavia il film è validissimo.
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lucio
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domenica 1 luglio 2007
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struggente e malinconico
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In questo torrido inizio d'estate , un sabato pomeriggio , facendo zapping nei canali televisivi , mi sono per caso ( e per fortuna ) fermato su Rai 3 mentre stava mandando in onda " La figlia di Ryan " di David Lean . Incredulo ma felice ho abbassato le serrande per cercare il buio . Poi ho chiuso i contatti con il mondo esterno staccando il telefono e mi sono immerso nei selvaggi scenari d'Irlanda , un Paese che amo in modo particolare . Il film lo avevo visto tanti anni fa e mi piacque da morire . Lo rivedo oggi con lo stesso entusiasmo di allora e con la stessa meraviglia negli occhi . I paesaggi mozzafiato , il mare che urla , i cuori degli indomiti irlandesi , l'umana inclinazione alle bassezze ( l'oste Ryan .
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In questo torrido inizio d'estate , un sabato pomeriggio , facendo zapping nei canali televisivi , mi sono per caso ( e per fortuna ) fermato su Rai 3 mentre stava mandando in onda " La figlia di Ryan " di David Lean . Incredulo ma felice ho abbassato le serrande per cercare il buio . Poi ho chiuso i contatti con il mondo esterno staccando il telefono e mi sono immerso nei selvaggi scenari d'Irlanda , un Paese che amo in modo particolare . Il film lo avevo visto tanti anni fa e mi piacque da morire . Lo rivedo oggi con lo stesso entusiasmo di allora e con la stessa meraviglia negli occhi . I paesaggi mozzafiato , il mare che urla , i cuori degli indomiti irlandesi , l'umana inclinazione alle bassezze ( l'oste Ryan ... ) sono vicissitudini inserite nel film con una perfezione incredibile . E gli attori ? Robert Mitchum , nel ruolo del maestro e del marito tradito è perfetto . Sarah Miles , sua moglie , è grandiosa . Ma più di tutti , a mio avviso , va menzionato l'inarrivabile John Mills che interpreta la parte dello storpio pazzerello . In una terra che vuole liberarsi dallo straniero occupante esplodono risse in ogni angolo di strada . La guerra infinita fra cattolici e protestanti ha ucciso tanti uomini ed ha insaguinato le strade per anni e anni . Gli inglesi , negli anni Sessanta , Settanta e Ottanta del secolo scorso , erano odiatissimi dagli irlandesi . Scoppiavano bombe ovunque . Moriva tanta gente innocente . I terroristi incutevano terrore . In quella atmsfera colma di spari , di pallottole e di morti ammazzati c'era però spazio anche per l'amore . La giovane moglie irlandese dell'insegnate elementare si innamora perdutamente di un tenebroso capitano dell'esercito inglese . Al cuore non si comanda . I sentimenti volano al di sopra delle differenze , se ne fregano della appartenenza , delle origini , del sangue . Essi cercano l'assoluto e volano più in alto degli usi e dei costumi . Gli abitanti della cittadella si accorgono della " innaturale situazione amorosa " e cacciano la responsabile del " fattaccio " ed anche suo marito . Solo il prete e lo storpio li accompagnano alla corriera per l'ultimo saluto . Rivedendo questo capolavoro mi è tornata in mente Madame Bovary . Ho anche pensato a Guerra e Pace . Due libri immortali che ciascuno di noi dovrebbe gelosamente custodire nella propria biblioteca .
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alessandra
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martedì 2 gennaio 2007
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la figlia di ryan
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molto appassionante e intrigante
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lucy
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mercoledì 22 novembre 2006
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kolossal capovaloro
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