Luci della ribalta

Un film di Charles Chaplin. Con Sydney Chaplin, Claire Bloom, Buster Keaton, Charles Chaplin, Nigel Bruce.
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Titolo originale Limelight. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 145 min. - USA 1952. MYMONETRO Luci della ribalta * * * * 1/2 valutazione media: 4,76 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
luigi chierico martedì 14 luglio 2015
indimenticabile Valutazione 5 stelle su cinque
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No
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L’anno 1952 il cinema rimane contrassegnato da una serie di famosi film su cui spiccano per affinità: “Gli occhi che non sorrisero”, con Jennifer Jones e Laurence Olivier, e “Luci della ribalta”, con Claire Bloom e Charles Chaplin. In entrambi una appassionata storia d’amore tra persone di diversa estrazione ed età, entrambe in un’altalena tra povertà e ricchezza, di miseria ed abbandoni,di successi ed insuccessi. Il bianco e nero la fa da padrone, impossibile pensare questo stupendo film a colori. I sentimenti delicati che nutre Calvero per Terry sono raffinati,di un candore sfumato di grigio, come la malinconia. I due grandissimi attori vi partecipano con tale vigore espressivo ed impegno professionale e sensibilità da strappare l’applauso a scena aperta, ma il cuore tenero dello spettatore si ferma, dagli occhi scende una lacrima e si è inermi, immobilizzati ad attendere. [+]

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renato c. mercoledì 27 marzo 2013
che cavolo c'entra!? Valutazione 0 stelle su cinque
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Questa è la recensione che ho fatto per "Luci della ribalta" di Charles Chaplin!  Cosa c'entra con "I fiori di Kirkuk"?

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trimegisto85 lunedì 30 luglio 2012
il cuore e la mente, che grande enigma... Valutazione 5 stelle su cinque
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La riflessione di un vecchio artista, che ha visto tanto e ha tanto da raccontare/lasciare al suo pubblico: lo fa grazie a Calvero, un comico semplice, un domatore  di pulci che ormai vive grazie ai ricordi del suo successo ormai lontano ed è vittima di questi, quando gli portanono alla mente quelle stesse sale ormai vuote; tant'è che spesso vediamo il bastone del vagabondo di Chaplin appeso all'appendiabiti, lo impugna solo nei suoi sogni.
Così, perso il personaggio che dava peso alla sua persona, si presenta un Chaplin vecchio, stanco e ubriaco che barcollando incontra Terry (Claire Bloom), una ballerina distrutta nel corpo e nella mente che sceglie la strada più comoda, il suicidio, fallito grazie a Calvero; tuttavia, sarà proprio quest'incontro di due persone sull'orlo del precipizio a cambiare entrambi. [+]

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gianni lucini giovedì 22 dicembre 2011
la malinconia non rassegnata di charlot Valutazione 4 stelle su cinque
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No
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Nel 1952 Charlie Chaplin porta sugli schermi di tutto il mondo la vicenda di Calvero, un artista di varietà sulla strada del declino che ridà un senso all’esistenza della ballerina Terry. Il film “Luci della ribalta” consacra l’ex enfant terrible del cinema hollywoodiano cacciato per sospette simpatie comuniste come uno dei più geniali personaggi del cinema del Novecento. Dopo l’amarezza sarcastica di “Monsieur Verdoux” torna a far capolino nel personaggio di Calvero la malinconia non rassegnata di Charlot, quell’omino con la bombetta, i baffi e il bastoncino che ha caratterizzato tutta la sua esistenza. Lo svolgersi della narrazione è accompagnato da una struggente colonna sonora scritta dallo stesso Chaplin. [+]

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mondolariano sabato 16 aprile 2011
una perla di saggezza Valutazione 5 stelle su cinque
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E’ sempre rischioso tentare di accostare il cinema al teatro, ma in questo caso non dubito ad assegnare a “Luci della ribalta” la medaglia di bronzo di tutta la storia della filmografia. Certo, è teatrale e melodrammatico, ma quel particolare tipo di melodramma che assurge a capolavoro anche se ripreso dietro una cinepresa. Al massimo si può obiettare che il teatro come unica forma di spettacolo è cosa d’altri tempi, e dunque la recita dell’Arlecchinata può risultare noiosa al gusto moderno dello spettatore. Ma questi personaggi suscitano la nostalgia di un mondo passato, nella crisi di valori del giorno d’oggi, così che anche le velleità di Calvero sembrano simboleggiare una perdita umana insostituibile. [+]

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il cinefilo giovedì 24 febbraio 2011
chaplin sul viale del tramonto...ma splendidamente Valutazione 4 stelle su cinque
100%
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Chaplin,con LUCI DELLA RIBALTA(e,in buona parte ma in maniera diversa,anche con il precedente e bellissimo film MONSIEUR VERDOUX)certifica ufficialmente la"morte"del personaggio che lo ha reso celebre per una generazione e cioè il vagabondo Charlot protagonista di un infinità dei suoi classici...tanto che,si potrebbe dire,avrebbe potuto essere una forma di alter ego del leggendario regista e attore.
La riflessione sulla vecchiaia con tutti i suoi pregi e difetti(in questo caso sembrerebbero prevalere gli aspetti negativi malgrado il grande Chaplin abbia inniettato una travolgente vena di ottimismo che è quanto basta per abbandonare la tristezza,elemento più filosofico che psicologico,costante in tutto il film,e far emergere un profondo inno alla vita e alla gioia di godere i frutti della propria esistenza)è piuttosto interessante malgrado l'intera operazione soffra,nel suo complesso,una durata veramente eccessiva. [+]

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toty bottalla sabato 6 novembre 2010
il grande chaplin!...ma!... Valutazione 3 stelle su cinque
25%
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75%

Confesso che è sempre un'emozione particolare vedere un film del grande CHAPLIN, tuttavia trovo che nelle sue opere lunghe e sonore ci sia sempre qualcosa che forse poteva essere fatta meglio, in questo caso, per esempio, il suo incontro con la ballerina dopo averla lasciata è ripreso male, lei si vede di spalle e in una scena così importante non ci sono primi piani che evidenzino quel momento importante, la scena del sogno sembra lunga e in qualche caso c'è troppa melodrammaticità. Il grande CHARLES però inquadra ed evidenzia in maniera forte la difficoltà di essere artisti spece quelli condannati a far ridere sempre e comunque lì al centro di un palcoscenico bersaglio della loro vita!

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luca scialò sabato 10 aprile 2010
il lato umano degli artisti Valutazione 4 stelle su cinque
100%
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Calvero è un ex clown di successo, ora solo dedito all'alcool perchè nessun impresario lo assume per qualche spettacolo, essendo i suoi numeri ormai ritenuti superati e per nulla divertenti (ne è la riprova il fatto che il pubblico abbandona sovente anzitempo il suo numero). Egli prende però a cuore il caso di una ragazza che vive nell'appartamento sottostante al suo, Thereza Ambrose, che aveva tentato il suicidio. Scopre presto che è un'ex ballerina caduta in depressione per un trauma adolescenziale, e Calvero riesce a scuoterla e a farle riprendere la sua attività. Quando poi sarà lui a scoraggiarsi e ributtarsi nell'alcolismo, sarà lei ad incoraggiarlo. [+]

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renato c. mercoledì 3 marzo 2010
il capolavoro di charles chaplin Valutazione 5 stelle su cinque
67%
No
33%

Veramente un capolavoro! Chaplin lascia i panni di Charlot per vestire quelli di un anziano clown un tempo famoso ed ora impoverito perchè non trova più lavoro! E mentre ricorda i tempi passati Calvero è praticamente uno Charlot un po' invecchiato. Un giorno salva dal suicidio ls bella Terry (Claire Bloom) e, nonostaste povero, la ospita e le fa da psicologo incoraggiandola all'ottimismo. La scena più bella è quando Terry, che si credeva paralizzata alle gambe non voleva entrare in scena (era solo un fattore psicosomatico) Calvero la schiaffeggia obbligandola a ballare e lei danza magnificamente! Quando poi la vede innamorata di lui ma corteggiata dal giovane Neville (interpretato da suo figlio Sydney), si fa da parte e sparisce per non tenere una giovane donna legata ad un anziano! Triste, ma bellissimo, il finale! E non possiamo dire che non sia meravigliosa la colonna sonora composta dallo stesso Chaplin, forse la colonna sonora più famosa della storia del cinema, che ci fa conoscere un Chaplin oltre che grande attore e grande regista, anche un grande compositore! Comporrà la colonna sonora dei suoi due films successivi, ed in età avanzata musicherà i suoi vecchi films muti (ne "Il circo" canterà anche la canzone dei titoli di testa!). [+]

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tony71 venerdì 27 novembre 2009
capolavoro Valutazione 5 stelle su cinque
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Il capolavoro di Chaplin. Il film testamento che racchiude tutte le mediatazioni sulla vecchiaia, una sorta di viale del tramonto della vita. Con un indimenticabile tema musicale

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