Goodbye Mama

Film 2010 | Drammatico, +16 106 min.

Anno2010
GenereDrammatico,
ProduzioneBulgaria, Italia
Durata106 minuti
Regia diMichelle Bonev
AttoriMichelle Bonev, Licia Nunez (II), Tatyana Lolova, Nadia Konakchieva, Marta Yaneva Julian Vergov, Vesselina Panova, Giuseppe Maria Corasaniti.
Uscitavenerdì 8 aprile 2011
Distribuzione01 Distribution
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +16
MYmonetro 2,34 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Michelle Bonev. Un film con Michelle Bonev, Licia Nunez (II), Tatyana Lolova, Nadia Konakchieva, Marta Yaneva. Cast completo Genere Drammatico, - Bulgaria, Italia, 2010, durata 106 minuti. Uscita cinema venerdì 8 aprile 2011 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 2,34 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 25 maggio 2011

Lotte di classe e potere in una famiglia tutta al femminile dal passato burrascoso. In Italia al Box Office Goodbye Mama ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 190 mila euro e 65,6 mila euro nel primo weekend.

Goodbye Mama è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato nì!
2,34/5
MYMOVIES
CRITICA 2,00
PUBBLICO 2,67
CONSIGLIATO NÌ
Un esibizionismo imbarazzante indeciso tra dramma verista e soap opera.
Recensione di Marzia Gandolfi
lunedì 4 aprile 2011
Recensione di Marzia Gandolfi
lunedì 4 aprile 2011

Maria, una donna anziana affetta da Alzheimer, viene 'internata' e dimenticata dalla figlia in un ospizio statale. Jana, fredda e crudele madre di due giovani donne, non perdona al suo genitore di averla messa alla porta a soli diciannove anni e da allora medita di ripagarla con la stessa moneta. Ma Maria, vessata dalle angherie delle infermiere e della direttrice, può contare sull'aiuto e sull'amore delle due nipoti, Elena e Teodora, decise a restituirle libertà e dignità. A impedirle nel raggiungimento della tuela della nonna è Jana, che gode intanto dell'appartamento e della pensione della madre. Trascinata in tribunale dalla determinazione di Elena e Teodora, che non possono dimenticare un'infanzia di punizioni e privazioni, Jana perderà la causa e tutto quello che non ha mai saputo amare.
C'è qualcosa che non funziona in Goodbye Mama, qualcosa che indispone e mette a disagio lo spettatore. In primo luogo negli interpreti che si prendono la scena in maniera casuale, che provano il gesto e cercano il giusto tono senza trovarlo. Esile nella scrittura e inerte nelle idee, Goodbye Mama si limita a fare da palcoscenico a caricaturali personaggi, a partire da Jana, 'mammina cara' che ignora tutto (e tutti) tranne se stessa. Ambientato nella Bulgaria comunista di Todor Živkov e in quella più democratica di Bojko Borisov, Goodbye Mama è un brutto dramma scritto, diretto, interpretato e prodotto da Michelle Bonev, attrice bulgara diretta al cinema da Mel Gibson (La passione di Cristo) e in televisione da Renzo Martinelli (La bambina dalle mani sporche). Se del primo non ha colto la capacità di coinvolgere e di commuovere, del secondo al contrario ha parafrasato l'arte dell'esagerazione e dell'inopportunità.
Tripudio del didascalismo e del luogo comune, l'opera prima della Bonev, premiato con un riconoscimento patacca (per meriti inesistenti) e istituito espressamente dal ministro Bondi alla 67a edizione del Festival di Venezia ("Action for Women"), è un racconto autobiografico ispirato alle vicende familiari della regista, indecisa se aspirare al dramma verista o alla soap opera. Procedendo nebulosamente avanti e indietro nel tempo, la Bonev azzarda l'affresco 'fedele' degli ultimi quarant'anni di storia bulgara, lasciando che le vicende individuali di tre generazioni 'in rosa' (nonna, mamma e figlie) interferiscano con gli scenari sociali collettivi. A picchiare allora gli anziani nei gerocomi statali non sono soltanto i paramedici ma è soprattutto il regime comunista, che inghiotte ogni accenno di umanità e costringe uomini e donne ad abbracciare l'umiliazione perpetua, fino a fargliela amare. Chi non ci sta può sempre emigrare nell'Italia berlusconiana e diventare una stella dei cinepanettoni, trovando nella cultura bassa del comico farsesco la scorciatoia per il 'progresso'.
La pellicola si farebbe (forse) portabandiera di valori condivisibili (i soprusi sugli anziani, le contraddizioni e gli orrori del comunismo), ma viene irrimediabilmente affondata dalla messa in scena. Su una materia così maledettamente seria, che andrebbe affrontata con uno sguardo controllato e consapevole, la Bonev decide per un esibizionismo imbarazzante che ricerca il dettaglio significante e la metafora pregnante. Goodbye Mama, intendiamoci, non è cinema, è (brutta) televisione, con cui il film condivide la drammaturgia sommaria, il manicheismo che regola il sistema dei personaggi, la difficoltà di trovare un punto di vista, figuriamoci poi uno sguardo critico.
Prodotto dalla 'suggestiva' Romantica Entertainment e distribuito da Rai Cinema, che ne ha acquistato i diritti coi soldi dei contribuenti, il dimenticabile esordio dell'amica di ministri balcanici e italici è un mistero scontato già risolto che emana sentore di millanteria autocelebrativa.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 4 aprile 2011
Zaku71

Non male... la Rai ci deve contare tanto su questo film...

venerdì 8 aprile 2011
luciano46

Film che non vedrò nemmeno se mi regalano il biglietto. Film fatto da una bulgara con i soldi nostri . Si è parlato abbondantemente come sono riusciti a farsi finanziare è inutile ricordarlo qui !!!!!

giovedì 28 marzo 2013
J.kkkk

Il film l' ho visto senza nessun pregiudizio .Il film non l' ho trovato noioso e pesante come molti hanno detto ma molto interessante. Mi ha stupito Michelle Bonev che recita davvero molto bene aiutata da un ottimo doppiaggio.I temi affrontati sono molto impegnativi da trattare e il film ci è riuscito bene.A mio parere davvero buon film !

venerdì 21 giugno 2013
-DJANGO-

Goodbye Mama è un film che tratta temi sociali forti e impegnati .E' un film che tutti dovrebbero vedere ! E' un peccato che sia stato infangato così tanto dai critici ,credetemi ,non lo merita.Michelle Bonev si afferma come interprete di grande talento.Da vedere !

venerdì 18 ottobre 2013
Trabbante

Tre stelle e mezza nella categoria "pubblico".In pratica un successone,ma mi sembra troppo (forse) per un film che è stato vista da poco più di diecimila coraggiose (o curiose) persone.UN pò più di onestà non guasterebbe.

sabato 16 aprile 2011
luciano691969

Nonostante le numerose critiche che hanno anticipato l'uscita di questo film, lo stesso si presenta come un ottimo film dove vengono trattati degli argomenti forti ma reali e soprattutto quotidiani.In Italia siamo abituati troppo spesso a guardare delle commedie o dei film poco impegnati pur di evadere dal nostro vivere quotidiano, e soprattutto per lasciarci alle spalle i problemi di ogni giorno. Vai alla recensione »

lunedì 25 aprile 2011
giuliacanova

E' vero  che i pregiudizi sono stupidi e inutili, sempre. Però a proposito di questo film è sicuro che io non andrò a vederlo, e dirò perchè. Io non ho dimenticato una polemica che ci fu in occasione di un Sanremo qualche anno fa presentato da Pippo Baudo dove nel dopofestival fece la sua prima comparsa questa avvenente signora presentata come un personaggio [...] Vai alla recensione »

FOCUS
INCONTRI
lunedì 4 aprile 2011
Ilaria Ravarino

«Perché di Michelle non scrivete anche le cose buone? Avete sentito come parla bene? Avete sentito come usa i congiuntivi?»: è stata la voce del produttore Giuseppe Maria Corasaniti, muto per trenta minuti, a chiudere incollerita l’incontro con i giornalisti per il film Goodbye Mama, in sala dall’8 aprile in 80 copie. Più che un incontro un processo, violento e teso, alla bulgara Michelle Bonev e all’italiana Licia Nunez, coproduttrici (e molto altro) del film scandalo che ha fatto tremare la Mostra di Venezia per il supposto, torbido intreccio di politica, raccomandazioni, soldi pubblici e affari [...]

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Dal ‘68 al 2005, tra la Bulgaria comunista e l’italia di Papi, scorre il one woman show di Michelle Bonev, contro cui (solo per finzione) si scaglia Licia Nunez, che assiste le sue due figlie mosse da amore per nonna reclusa. Pura sinossi, ma non finisce qui: c’è un film inguardabile, illustrato dal peggior irrealismo socialista per esaltare, viceversa, il popolo della libertà e il partito dell’amore [...] Vai alla recensione »

Cinzia Romani
Il Giornale

Un dramma familiare al femminile, che si svolge in Bulgaria, terra d’origine della regista, protagonista e produttrice (causa di molte polemiche per quei tre milioni di euro di budget e per tante altre cose, legate al chiacchierato personaggio Bonev). Maria, Teodora, Jana ed Elena vengono seguite lungo quattro decenni, dal 1960 ad oggi, mentre lana si esibisce in quadretti di pura crudeltà ai danni [...] Vai alla recensione »

Cinzia Romani
Il Giornale

Un dramma familiare al femminile, che si svolge in Bulgaria, terra d’origine della regista, protagonista e produttrice (causa di molte polemiche per quei tre milioni di euro di budget e per tante altre cose, legate al chiacchierato personaggio Bonev). Maria, Teodora, Jana ed Elena vengono seguite lungo quattro decenni, dal 1960 ad oggi, mentre Jana si esibisce in quadretti di pura crudeltà ai danni [...] Vai alla recensione »

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