Anno | 1982 |
Genere | Storico |
Produzione | Francia |
Durata | 136 minuti |
Regia di | Andrzej Wajda |
Attori | Gérard Depardieu, Angela Winkler, Wojciech Pszoniak, Jacques Villeret, Patrice Chéreau Stéphane Jobert, Andrzej Seweryn, Krzysztof Globisz, Czeslaw Wollejko, Roger Planchon, Roland Blanche, Anne Alvaro, Boguslaw Linda, Jerzy Trela, Ronald Guttman, Serge Merlin, Emmanuelle Debever, Gérard Hardy, Tadeusz Huk, Marian Kociniak, Marek Kondrad, Alain Mace, Barnard Maitre, Lucien Melki, Erwin Nowiaszek, Leonard Pietraszak, Angel Sedgwick, Franciszek Starowieyski, Anne-Marie Vennel, Jean-Loup Wolff, Wladimir Yordanoff, Matgorzata Zajaczkowska, Szymon Zaleski. |
Tag | Da vedere 1982 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Caduta di Danton, uno degli artefici della Rivoluzione francese. La sua rivalità con Robespierre lo portò alla ghigliottina. Dopo Danton ci fu il Terr...
CONSIGLIATO SÌ
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Caduta di Danton, uno degli artefici della Rivoluzione francese. La sua rivalità con Robespierre lo portò alla ghigliottina. Dopo Danton ci fu il Terrore. Barocca, sontuosa ricostruzione storica di Wajda, che prese il dramma della connazionale S. Przybyszewka per un'appassionata arringa contro le svolte autoritarie (in Polonia in quel momento era in atto il colpo del generale Jaruzelski).
DANTON disponibile in DVD o BluRay |
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Vorrei sapere se è nel film Danton che compare anche il pittore J.L.David che narra e schizza immagini della rivoluzione. Se non è in questo film mi sapreste dire in quale c'è la storia della rivoluzione francese in cui c'è la presenza dell'artista?
Danton è il penultimo film del Wajda esule. Cacciato dalle cariche rappresentative del cinema polacco, costretto a lavorare all'estero, anche se non ufficialmente bandito, Wajda non rinuncia alle sue ragioni e alle sue riflessioni. E stato un anticipatore e un testimone del precario trionfo di Solidarnosc (L'uomo di marmo, L'uomo di ferro), ma non è stato soltanto il cantore della rivoluzione sindacale. [...] Vai alla recensione »