Titolo originale | Yûkai Rhapsody |
Anno | 2010 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Giappone |
Durata | 111 minuti |
Regia di | Hideo Sakaki |
Attori | Shô Aikawa, Eiichirô Funakoshi (II), Katsunori Takahashi, You . |
Tag | Da vedere 2010 |
MYmonetro | 3,17 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 13 aprile 2010
CONSIGLIATO SÌ
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Un ex detenuto al culmine della depressione, Hideyoshi Date, fallisce anche nel suo tentativo di suicidio. L'incontro casuale con un bambino curioso, per nulla interessato a tornare a casa, suscita in lui la malsana idea di un presunto rapimento per ottenere il riscatto. Quel che Hideyoshi non sa è che il padre del bambino è un boss yakuza. Con una buona dose di understatement e un dono non comune per la misura nell'approccio ai sentimenti, Sakaki Hideo si confronta con un soggetto eccellente come quello del romanzo di Hiroshi Ogiwara e ne regala una deliziosa commedia agrodolce, tra le migliori viste di recente in Giappone. Benché non manchino affinità nell'intreccio con Un mondo perfetto di Eastwood o L'estate di Kikujiro di Kitano, Accidental Kidnapper si discosta abilmente e nettamente da termini di paragone così ingombranti. Sakaki opta per un ritratto a colori pastello, in cui attenuare l'elemento drammatico (in fondo il protagonista, tematica ricorrente ab aeterno nel cinema giapponese, è vicino al suicidio) e far maturare lentamente l'amicizia e il senso di necessità reciproca tra Hideyoshi e il piccolo Hayashi Roi, mantenendo sullo sfondo l'indubbia componente comica legata alla yakuza e ai suoi goffi tentativi di recuperare il riscatto e l'oggetto del rapimento. Densuke, boss della yakuza e padre del bambino, non può che essere interpretato da Aikawa Sho, ormai veterano degli yakuza eiga tanto nelle varianti comiche che in quelle tragiche, maschera di gelido senso di vendetta che cerca in fattori esterni la responsabilità di quel che non è funzionato all'interno del suo nucleo familiare, a un punto tale da spingere il figlio ad allontanarsi da lui. È come se Densuke intuisse da subito di essere corresponsabile di quanto sta succedendo, ma rifiutasse pervicacemente di ammetterlo, perseguendo un più comodo e semplice regolamento di conti con Hideyoshi basato sull'onore. Sapere che, a causa dell'arresto per droga di uno degli attori, Accidental Kidnapper avrebbe potuto non vedere la luce, e che a salvarlo è stato lo spirito di sacrificio di Sasaki Hideo, passato davanti alla macchina da presa in sostituzione dell'attore, dà l'esatta misura della passione e dell'amore infusi dal regista in un'opera - e quante volte lo si può affermare? - consigliata indistintamente a tutti.
Commedia riuscita che si inserisce nel filone dei film di rapporti fra adulto e bambino, "The accidental kidnapper" diverte grazie ad una sceneggiatura perfettamente calibrata alle doti dei protagonisti (bravissimo anche il bambino, senza strafare, anzi, proprio per questo realmente convincente). Si ride di gusto e ci si commuove senza che il film risulti in alcun modo ricattatorio, come [...] Vai alla recensione »