Titolo originale | Assault on precint 13 |
Anno | 2005 |
Genere | Thriller |
Produzione | USA, Francia |
Durata | 109 minuti |
Regia di | Jean-François Richet |
Attori | Laurence Fishburne, Ethan Hawke, John Leguizamo, Maria Bello, Ja Rule, Drea De Matteo Brian Dennehy, Gabriel Byrne. |
Uscita | venerdì 9 dicembre 2005 |
MYmonetro | 2,90 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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A quasi 30 anni dall'uscita dell'omonimo classico di John Carpenter, a sua volta ispirato a Un dollaro d'onore di Howard Hawks, ecco arrivare una nuova versione di Distretto 13 tutta all'insegna dell'azione senza tregua. In Italia al Box Office Assault on Precinct 13 ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 214 mila euro e 148 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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È la vigilia del nuovo anno ed alcuni poliziotti sono rimasti in servizio. Il sergente capo Jake Roenick (Ethan Hawke), un buon poliziotto con un passato da dimenticare, si trova a dover fronteggiare una vera e propria battaglia. A causa del maltempo alcuni detenuti in trasferimento,vengono presi in custodia all'interno del distretto 13, tra questi Marion Bishop (Laurence Fishburne). Improvvisamente il distretto subisce una serie di attacchi, che mettono a dura prova la resistenza di tutti i presenti, costringendo Jake a collaborare con i detenuti per sopravvivere... Onesto remake del classico omonimo di John Carpenter (a sua volta ispirato al capolavoro di Hawks, Un dollaro d'onore), il film di Jean-François Richet garantisce due ore scarse di azione e alta tensione. Scevra da tutte le contaminazioni politico-sociali presenti nell'opera originale, la nuova pellicola guadagna punti grazie all'ottima verve di Fishburne, ad alcune sequenze ben girate e al generale affiatamento tra gli attori. Richet innesta il pilota automatico e non offre al pubblico grandi spunti registici o sequenze memorabili, ma la sceneggiatura, brillante, supplisce a queste mancanze. Resta il mistero sul perchè, in questo caso, non si sia tradotto il titolo del film in italiano.
ASSAULT ON PRECINCT 13 disponibile in DVD o BluRay |
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Il setting del film di Richet è Detroit, e non più Los Angeles come nel film di Carpenter, ovvero la metropoli americana più gravida di banlieues, che sono porzioni di tessuto urbano adeguatamente innestate nel nucleo della città, ben altra cosa rispetto alle cellule autonome losangeline, uno dei principali centri di smistamento della musica hip-hop maggiormente compromessa con l'ambiente gangsta, [...] Vai alla recensione »
Per chi non avesse visto Distretto 13-Le Brigate della Morte del "Maestro" (è questo l'appellativo con cui mi rivolgo a John Carpenter) e avesse visto solamente questo remake ho un solo consiglio GUARDATEVI L'ORIGINALE poichè quello è un film totale,girato benissimo da Carpenter e che regala degli spunti politici,oltre al messaggio socialista molto intelligente [...] Vai alla recensione »
Questo remake di Assault on precinct 13 è un concentrato di frasi fatte, stereotipi e scene "tipo" scopiazzate alla peggio da qualsiasi film poliziesco sia stato fatto. Storpiatura orrenda del film originale di Carpenter il quale, pur non essendo stato un capolavoro, aveva una identità e una certa originalità. Questo invece è una bruttura unica sotto tutti i [...] Vai alla recensione »
Detroit ultima notte dell'anno. La città è sconvolta da una tremenda bufera di neve e un gruppo di criminali, tra cui un pericolosissimo boss in combutta con poliziotti corrotti, viene trasferito nel dismesso distretto 13 dove pochi poliziotti dovranno affrontare l'impossibile. Questo film si candida tranquillamente ad essere uno dei peggiori remake della storia del cinema e [...] Vai alla recensione »
L'originale omonimo film di Carpenter era migliore ma questo senza voler strafare non è certo male, ha ritmo e resta interessante fino alla fine. Molto bravo Ethan Hawke, il suo è un personaggio difficile, non del tutto in ordine psicologicamente per via di un passato quantomeno discutibile. E' un poliziotti contro poliziotti, onesti contro corrotti, i quali vogliono far fuori [...] Vai alla recensione »
Appena corretto perchè gli americani li sparatutto li fanno benino, ma a parte la prima parte dell'infiltrato il dopo è davvero indegno di potersi paragonare al sommo di Carpenter; che poi si sa, i cattivi non hanno mira!
Io di norma non amo molto i film d'azione, ma questo l'ho trovato assai piacevole, sia per la sceneggiatura che lo fa assomigliare più a un thriller suggestivo e pieno di suspance ke a un banale film fatto per intrattenere, sia per la bravura degli attori (Ethan Hawke e Laurence Fishburne sopra tutti), ognuno singolare e propenso ad affrontare la situazione in modo differente dagli altri.
UNa volta tanto, credo, vale la definizione(spero di citare bene)di"film de paura"(di paura)che in romanesco si dà al thriller, ma più in genere al film"horror", "terribile"(nell'accezione letterale del lemma)e a quanto realmente"fa paura". ALternanza perfetta tra pause cariche di attesa spasmodica e di terrore, tensione accumulata e le scariche(r [...] Vai alla recensione »
Fare il remake di un film come Distretto 13 le brigate della morte di John Carpenter, mitico cult di frontiera tra il classico western e le nuove paure metropolitane, sembrava a priori impresa buona per presuntuosi, o per incoscienti. E invece il francese Jean-Francois Richet, senza mettersi in testa di far concorrenza all’originale, ha realizzato una serie B archetipica efficace e rigorosa, che non [...] Vai alla recensione »
Ma 6t va crack-er. La mia città sta per esplodere. Potrebbe essere la drammatica constatazione di qualcuno che dalla sua casa di Clichy-sous-bois guarda in cortile, e vede solo fuoco e fiamme. Invece è il titolo di un film, un bellissimo film, realizzato una manciata di anni fa da JeanFrancois Richet e purtroppo mai distribuito in Italia. Una storia semplice.
Già si sentono i lamenti. Distretto 13 – Le brigate della morte è sacro, giù le mani da John Carpenter, guai a chi osa girare il remake. Chi lo dice, potete esserne sicuri, non ha visto Assault on Precinct 13 (in compenso, gli anni trascorsi dal 1976 a oggi hanno migliorato l’inglese dello spettatore medio). E neanche ricorda che del regista – tra i pochi francesi con i numeri per sfondare a Hollywood [...] Vai alla recensione »
Nel ’59 c’era stato uno splendido western di Howard Hawks, Un dollaro d’onore cui uno sceriffo (John Wayne) doveva resistere all’assedio di un gruppo di banditi di cui aveva fatto prigioniero il capo. Nel ’76, parafrasando quel film John Carpenter, con il suo celebrato Distretto 13 - Le brigate della morte, aveva immaginato una pattuglia di poliziotti di Los Angeles che, dopo aver preso in custodia [...] Vai alla recensione »
Parola d’ordine: sopravvivere alla notte. L’isolato Distretto 13, alle porte di Detroit, sta per chiudere. E’ la vigilia del nuovo anno e alcuni poliziotti sono rimasti in servizio. Come il sergente capo Roenick (Ethan Hawke), un buon poliziotto con un passato da dimenticare. Ma accade che, per il cattivo tempo, alcuni detenuti in trasferimento vengono presi in custodia dal Distretto 13.
Trent’anni fa Distretto 13 - Squadre della morte, opera di un autore alle prime armi di nome John Carpenter (classe 1948), non piacque in Usa ma diventò subito un «cult movie» sul vecchio continente. La vicenda era quella di una stazione di polizia alla periferia di Los Angeles assediata nottetempo da una banda di feroci teppisti metropolitani. Nell’attuale rifacimento, presentato con il titolo originale [...] Vai alla recensione »
A John Carpenter piace il remake di Distretto 13: le brigate della morte. Perché è diverso dal suo film, sostiene, e anche perché è «sicuramente molto più veloce». In realtà, questa ripresa francese (alla regia c’è Jean-François Richet) del mitico western metropolitano, che Carpenter concepì nel 1976 come un omaggio a Un dollaro d’onore, è meno lontana dal suo predecessore di quanto si potrebbe immaginare. [...] Vai alla recensione »
Rifacimento infedele di uno dei primi film che nel ‘67 fecero di John Carpenter un maestro crudele e venerato, Distretto 13: le brigate della morte Da L’Espresso, 4 gennaio 2006
Un poliziotto caduto in disgrazia si ritrova a capo di un distretto, il tredicesimo, che al colmo della sfortuna deve sbaraccare entro la notte di Natale. Tra i suoi ospiti sgraditi” un boss arrestato dopo l’omicidio di un poliziotto, avvenuto in circostanze sospette. Com’è, come non è, tutti quanti, guardie e ladri, si ritrovano a un certo punto assediati da “nemici” senza volto pronti a radere al [...] Vai alla recensione »