Amore Postatomico

Orfana di padre, Titti è una giovane disegnatrice di fumetti che vive a Napoli con la madre apicoltrice. Per la sua casa editrice sta lavorando con l'amico Loris ad una graphic novel con protagonista l'eroina Mileva che tenta di tenere in vita un'ape regina in un futuro post-apocalittico dove la natura è distrutta, la terra è sterile e le autorità impediscono di coltivarla.
Dopo una serata passata in discoteca con tre ragazzi, Titti e una sua amica vanno a casa di uno di loro. Titti trascorre con lui una notte di passione, facendosi anche riprendere in un video hot. Qualche giorno più tardi, però, scopre che il filmato è stato condiviso sul web senza il suo consenso. La sua vita è sconvolta, e Titti dovrà lottare assieme alle persone a lei care per superare quel trauma e ottenere giustizia.

La giovane Virginia Apicella si carica il film sulle spalle e conferma il proprio talento attoriale nel ruolo di una vittima determinata a non arrendersi

Il luogo e l'anno di ambientazione della vicenda, subito specificati all'inizio del film, non sono casuali. Siamo infatti nel 2015, lo stesso anno in cui un video hard della napoletana Tiziana Cantone iniziò a circolare liberamente in rete suo malgrado, dapprima nei principali siti pornografici e poi diventando in breve tempo virale. Una frase pronunciata dalla donna nel filmato divenne presto un tormentone, una battuta citata persino in gadget e magliette, e trasformata nel meme preferito dell'internet. L'esito dell'iter giudiziario portò sì alla parziale rimozione del video dal web (quando ormai era già tardi), ma condannandola anche al pagamento di 20.000 Euro di spese legali per errori di procedura.

Purtroppo, per Tiziana quella celebrità indesiderata si rivelò insostenibile e l'anno dopo si tolse la vita. Attraverso il potere del cinema e la storia di Titti, il regista Vincenzo Caiazzo vuole invece cambiare il finale. Costruisce così due binari paralleli lungo i quali procedono le vicende di Titti e quelle fantasy del suo personaggio Mileva, entrambe prigioniere di una mentalità ostile.

Nel doppio ruolo di protagonista, Virginia Apicella è la nota più lieta del film, che sostiene con naturalezza sulle proprie spalle, confermando le proprie doti attoriali già visibili in un piccolo ruolo di Nostalgia (2022) di Mario Martone e soprattutto nel precedente Nevia (2019) di Nunzia De Stefano (che le valse il Premio Globo d'Oro alla Giovane Promessa 2020).

Nel suo volto e nel suo sguardo s'intravede una vera attrice, in grado di restituire in maniera credibile la complessità del personaggio e dei suoi turbamenti. Ed è credibile, al netto di qualche caduta di tono, pure il contesto in cui Titti è immersa, l'insieme di azioni e reazioni descritte senza banalizzazioni o eccessi di retorica.

Probabilmente, la sovrapposizione tematica (da un lato il revenge porn e il cyberbullismo, dall'altro la salvaguardia del clima e del pianeta per cui si batte Mileva) risulta essere un peso eccessivo sulla struttura del film, ma l'intento dell'operazione resta apprezzabile.

Nel finale si ricordano i passi in avanti compiuti negli ultimi anni sul piano legislativo e giudiziario per quella tipologia di reato. Dal punto di vista culturale invece, come evoca l'incertezza della protagonista nelle ultime inquadrature, la strada da fare è ancora decisamente più lunga. 