Gian Luigi Rondi
Il Tempo
Sotto il ristorante cinese, nel cuore di Milano, c’è il mare. Bellissimo, azzurro, a temperatura costante, e illuminato da due soli. Non ci si arriva in sogno, ma attraverso una porta che spalanca i suoi battenti solo se si possiede un “apritempo”. E subito dopo non ci si trova soltanto di fronte a quel mare azzurro, ma in un’altra dimensione, e probabilmente anche fuori dal tempo. Il meccanismo, che ancora una volta, appunto, ricorda quello tutto cinematografico della “macchina del tempo”, lo fa funzionare per noi Bruno Bozzetto arrivato, dopo quasi trent’anni di disegni animati, a un film dal vero, con personaggi in carne ed ossa, interpretati da attori veri. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (4082 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 17 giugno 1987