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Anatole France la riscontrava... nell'Onnipotente. Nicolas Parisier, più terra terra, la intravede nella sindrome che i detentori di potere spesso attraversano. Un trauma che da noi viene superato serenamente anzi facendo finta di niente, quando ti accorgi di essere a corto di trovate per tirare a campare o di espedienti per galleggiare ancora, ciò che in Francia chiamano avere idee. E' il dramma di un sindaco di questa Atene sul Rodano di cui vediamo solo sprazzi di lustro e decoro trascurando l'inquietante contorno che la circonda.
Vi approda su apposito ingaggio una femme philosophe, Alice (Anais Demoustin). Insegnava ad Oxford (a che fare col brexit?), ora s'impegna a dare una mano alla mente obnubilata del primo cittadino. Esilina nei contenuti del suo contributo. Non ci crede tanto, personalmente priva di interessi, desideri, slanci e speranze (la Francia d'oggi?). In tutta onestà non può che raccomandare "modestia".Suggerimento sensato come è altrettanto "insensato" seguirlo. Significa dare forfait, dichiarare fallimento, confessare impotenza. Questa sì diventa infinita, ti blocca nell'ascesa, ti preclude ogni aspettativa di elevazione che è legittima in quanto oggi vediamo aboliti vantaggi e privilegi che derivano da una qualche superiorità morale o intellettuale. Modestia vuol dire ridimensionamento nella tua meschinità, autoumiliazione. Tutto ciò lo vediamo, lo soffriamo nella parabola di Mr Theraneau.
Fabrice Luchini, attore di razza, è capace di farti credere, accettare e vivere tutto quello che vuole. Con lui cerchiamo, speriamo, dubitiamo, disperiamo e alla fine ci rassegniamo dimenticando che si tratta di un personaggio, più che immaginario, improbabile: un politico che pensa a... pensare, a far pensare...
Non è idilliaco il quadro che ne esce anche e soprattutto a causa del milieu che vi circola il quale in quanto a pochezza non ha niente da invidiare alla cricche che imperversano al paesetto vostro. Insomma, chiari di luna solo Debussy.
Anche Parisier ha imparato. Vi accompagna alla conclusione con una sonatina barocca tanto per farvi dire che avete assistito ad un "conte philosophique".
Film che non fa male anzi infonde fiducia.Se ci si scherza sopra, la situazione non è poi così grave.
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