Mi è sembrato di sentire un gatto» ricorda parafrasando il canarino. Titti dei cartoni animati Andy Serkis, il nuovo testimonial dell'incesto destinato a rivoluzionare il cinema: quello fra attori di carne e attori di pixel, cioè generati al computer. Era il 1999. Doveva prepararsi per un provino singolare: dare la voce a Gollum, l'orribile e viscida creatura che ha un ruolo fondamentale nella trilogia del Signore degli anelli (l'ultima parte, Il ritorno del re, che ha già battuto nel mondo i record di incasso delle prime due). Dixie, il gatto di casa, era in piena crisi da «palla di pelo»: peluzzi bagnati gli erano finiti in bocca rischiando di soffocano. Replicando i versi inquietanti Serkis ottenne l'incarico: tre settimane in Nuova Zelanda (dove il regista Peter Jackson stava per cominciare a girare i tre film simultaneamente), che si sono allungate fino a quattro anni. Nessuno dei suoi colleghi è stato tanto sul set.
Andy Serkis, veterano del teatro, è un attore di metodo: pur dovendo prestare solo la voce, si fece rasare i capelli a zero come i bozzetti preparatori di Gollum e si infilò perfino i piedoni da hobbit. Il professor Tolkien, autore dei romanzi, aveva spiegato chiaramente che Gollum in passato era stato un hobbit: il possesso del proverbiale anello l'aveva mandato fuori di testa, trasformandolo in un mostro che fa di tutto per recuperare da Frodo il suo «tessoro». Vedendo recitare quell'invasato, forgiato dallo yoga e dal free climbing, che in realtà avrebbe dovuto solo parlare, Peter Jackson buttò via un paio di anni di progettazione e chiese che Gollum fosse ricostruito partendo non solo dai movimenti del corpo di Serkis, ma anche dalle sue espressioni e dal suo sguardo. Ogni scena che lo vedeva interagire con Frodo e Sam è stata girata quattro volte: tutti e tre; loro due: lui solo; nessuno, solo il paesaggio. Poi il tutto è stato lavorato da un computer, che «leggeva» il suo corpo avvolto in una tuta blu. Serkis non è riuscito a farsi candidare agli Oscar, ma si è preso tutti i premi più all'avanguardia (Academy of science fiction e Mtv). Nel frattempo si è sposato (in Italia, vicino a Firenze) e aspetta fiducioso che Jackson lo chiami per la sua prossima avventura: animare il gorillone King Kong.
Da Panorama, 22 gennaio 2004