Film documentari anno 2004

Il documentario, realizzato in occasione del 50esimo anniversario del ritorno di Trieste all'Italia e scritto da Lilla Cepak, racconta la storica giornata del 26 ottobre 1954 attraverso uno spaccato di storie individuali dei giovani di allora: studenti,operai, poliziotti, impiegati, giornalisti, profughi istriani, ragazzi sloveni, persone che si preparavano a emigrare in America o in Australia. Molte delle testimonianze del filmato derivano dalle risposte a un appello radiofonico che invitava gli ascoltatori a raccontare, in forma orale o scritta, cosa ricordassero di quella memorabile giornata. Dal video emerge così anche un ritratto della città. Trieste usciva dagli anni del governo militare alleato e molti erano i punti di vista da cui si poteva interpretare l'evento: quello degli studenti attivi nelle manifestazioni, quello degli impiegati nell'amministrazione alleata, degli operai dei cantieri navali che avevano creduto nel Territorio libero, quello degli sloveni. Ci sono poi le impressioni degli italiani che quel giorno arrivarono a Trieste con i 'treni tricolori' vedendola per la prima volta.

Un documentario che analizza due musicisti iraniani. Uno dei due vive a Roma e fra serate di gala e cocktail infonde le sue musiche jazz miste all'elettronica senza pregiudizi e senza nessun tipo di problema. L'altro invece vive in Iran e anche lui vive di musica e ne fa, oltre che il suo lavoro, anche un'arte, ma a causa dei veti imposti dal regime non può più suonare perché rischierebbe di essere arrestato. Questo documentario è un viaggio attraverso l'Iran di oggi per comprendere la sua società con i suoi usi e suoi costumi.

Venti anni dopo aver lavorato come assistente volontario sul set di O Megalexandros di Thodoros Anghelopoulos, il regista di questo documentario torna sul set di un altro film del maestro greco: La sorgente del fiume. Il tempo sembra non essere passato, le emozioni sono le stesse e il fascino del lavoro di uno dei più grandi autori della storia del cinema è rimasto immutato.

Franco Michieli e Gabriele Bigoni, esperti esploratori, durante il disgelo nordico si inoltrano a piedi in una delle regioni più selvagge della Norvegia attraversando un labirinto naturale di fiordi, pareti rocciose, laghi, torrenti, gole e ghiacciai.

L'amore per il nuoto è il legame che unisce queste sette donne della squadra di nuoto del club "HaKoah" di Vienna. Le donne, negli anni Trenta del '900 giovani sportive in una Vienna ribelle e intellettuale, con lo scoppio della guerra si sono sparpagliate per il mondo. Non tutte sono rimaste in contatto. Tutte hanno però avuto una vita piena ed emozionante e continuano a praticare il nuoto.