
Anno | 2025 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 96 minuti |
Al cinema | 31 sale cinematografiche |
Regia di | Gennaro Nunziante |
Attori | Angelo Duro, Giorgio Colangeli, Matilde Piana, Marilù Pipitone, Evelyn Famà Simone Montedoro, Carlo Ferreri. |
Uscita | giovedì 9 gennaio 2025 |
Distribuzione | Vision Distribution |
MYmonetro | 1,82 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 10 gennaio 2025
"Un giorno i tuoi genitori non ci saranno più e sarai pieno di rimorsi" è la frase che convince Angelo a prendersi cura dei suoi vecchi genitori ora che non sono più autosufficienti. Io sono la fine del mondo è 50° in classifica al Box Office. domenica 17 agosto ha incassato € 904,00 e registrato 1.265.098 presenze.
Passaggio in TV
venerdì 22 agosto 2025 ore 21,00 su SKYCINEMACOMEDY
CONSIGLIATO NO
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Angelo Duro fa l'autista di notte raccattando gli adolescenti ubriachi fuori dalle discoteche. La sorella, che non sentiva da anni, una mattina lo chiama per responsabilizzarlo sulla gestione dei genitori anziani di cui lei si è sempre e sola preoccupata. È estate, ha una vacanza programmata e gli implora di darle il cambio. Prima riluttante, Angelo Duro accetterà l'incarico nell'ottica di vendicarsi con loro di tutto quello che gli hanno vietato o costretto di fare da piccolo.
Gennaro Nunziante, il regista dei primi film con Checco Zalone e con Pio e Amedeo, costruisce una cornice da commedia irriverente e paradossale sul personaggio comico, popolare in tv e al teatro, di Angelo Duro.
Ennesimo esperimento di teletrasporto sul grande schermo di un personaggio comico televisivo
reso popolare dal programma Le Iene ma anche dall'apparizione, un po' contestata, al Festival di
Sanremo 2023. Ma il siciliano Angelo Duro la popolarità se l'è ben costruita e blindata con tour
teatrali (a febbraio 2025 arriva il nuovo spettacolo Ho tre belle notizie) che hanno registrato il tutto
esaurito e con un rapporto con il pubblico tutto suo, giocato su un personaggio cinico e cattivo (di
carattere) che dice le sue battute senza battere mai ciglio sicuramente anche quando indossa gli
occhiali da vista scuri.
Il dilemma però è sempre quello, come rendere cinematografico l'arco narrativo di uno stand-up
comedian che in genere sta da solo su un palco e, per di più, nel caso di Angelo Duro, è
praticamente inespressivo? Entra così in gioco Gennaro Nunziante che dà al film una cornice di
grande qualità che, a volte, può apparire addirittura sprecata. Il regista dei primi quattro film con
Checco Zalone apporta tutta la sua esperienza nella sceneggiatura, scritta insieme al comico, in
cui costruisce una situazione da commedia paradossale - un figlio ingrato che si vendica con i
genitori anziani di tutto quello che gli hanno negato da piccolo - per cercare di riflettere su alcuni
tabù della nostra società. Primo fra tutti quello del "fine vita" dei nostri vecchi affidati, appena
possibile, alle Rsa. La coppia dei coniugi anziani, interpretata dal navigato Giorgio Colangeli, qui in
una versione sicula che un po' lo limita, e da una strepitosa Matilde Piana che, finalmente,
giocando sugli stereotipi della mamma siciliana se ne libera, è infatti il fulcro narrativo sul quale la
comicità di Angelo Duro si esprime per tutta la durata del film.
Il meccanismo del contrappasso dantesco a cui il protagonista sottopone i suoi genitori si rivela
però, appunto, molto meccanico e, soprattutto, ripetitivo. Ogni sketch interno al film si muove sulle
stesse corde comiche e sullo stesso risvolto paradossale (ad esempio: mi lasciavate da piccolo dai
nonni? E ora io vi lascio al cimitero dai nonni; e così via). Il fatto è che quando l'idea del
politicamente scorretto è così artefatta ed estrema, proprio come lo può essere il politicamente
corretto (qualsiasi cosa voglia esattamente e veramente dire), la comicità perde la sua forza
trasgressiva e graffiante. Il personaggio di Angelo Duro, per statuto respingente, attraversa tutto il
film dicendo le sue battute - esattamente come sul palco - senza che la sua fisicità prenda alcuna
forma sul grande schermo. Si potrà dire che questa è proprio la sua cifra stilistica -
l'imperturbabilità, la fissità, gli occhiali neri che spesso nascondono gli occhi del comico che
quando invece sono visibili non guardano mai la persona con cui sta parlando, ennesima
sprezzatura del personaggio - però qualcosa non funziona sul grande schermo, diversamente dalla sua partecipazione in Tiramisù di Fabio De Luigi.
Ciononostante si ride a denti molto stretti, forse anche un po' vergognandosene. Anche se le idee
comiche - ad esempio il lavoro del protagonista che la notte porta a casa i giovani ubriachi e
vomitanti dalle discoteche, il body shaming anche sui bambini - non acquistano mai una forza
veramente trasgressiva proprio perché la gag di Angelo Duro inizia e finisce sempre e solo
verbalmente («Preferisco le parole, uccidono di più» teorizza il protagonista quando gli mettono
un'arma in mano) ma al cinema, essendo visiva, toglie pure quel poco di immaginazione che le
parole del comico possono ispirare.
Forse non è corretto fare paragoni con altri personaggi passati dalla tv al cinema come Checco
Zalone che utilizza registri comici completamente opposti, legati proprio alla fisicità e alle
espressioni facciali portate alle loro estreme conseguenze. Però sul gioco comune del
politicamente scorretto, il comico pugliese al cinema, grazie proprio al lavoro di Gennaro Nunziante
che qui collabora anche al montaggio con il suo fido Pietro Morana (e, a sorpresa, lo stesso
Angelo Duro), ha sempre cercato di accordare la parola con l'immagine perché, appunto, l'idea è
che dovremmo essere al cinema. E purtroppo non bastano gli sforzi del direttore della fotografia
Massimiliano Kuveiller che, oltre alla giusta luce palermitana, cerca di dare movimento, anche di
macchina, a un'estenuante ripetitività comica.
Un film inguardabile e inaccettabile: siamo rimasti fino alla fine del film soltanto nella speranza che Angelo potesse, in qualche impossibile modo, venire sanzionato per la sua idiozia. A cosa serve un film di questo tipo? Che messaggio vorrebbe/potrebbe mai sperare di trasmettere? A quale categoria di film possiamo ricondurre questo concentrato di pochezza intellettiva, luoghi comuni, iniezioni di [...] Vai alla recensione »
Io sono la fine del mondo è un film (?) con un unico, importante merito: mette in scena nella maniera più chiara ed esplicita il Nulla a cui è pervenuto il nostro cinema. Per questo credo debba occupare un posto nel materiale d'archivio di questa nostra produzione contemporanea come sintesi del vuoto che la contraddistingue.
Io sono la fine del mondo" di Angelo Duro è un'opera che si distingue nel panorama del cinema italiano per il suo approccio provocatorio e senza compromessi. Duro, noto per il suo stile dissacrante e tagliente, porta sul grande schermo una riflessione profonda, seppur ironica, sulla società contemporanea, sfidando le convenzioni del politicamente corretto e affrontando [...] Vai alla recensione »
Film molto divertente che rispecchia il personaggio con il suo cinismo e l sua comicità cattiva. fantastico abbiamo riso dal primo all'ultimo minuto voto 5/5
Abbiamo enormemente bisogno di non pensare ai fatti della società, o meglio, non siamo più in grado di analizzare quello da cui siamo circondati. Assorbiti dai social network, dalla TV e dalla ipocrisia politica, siamo come una nave in balìa del mare. Ci aggrappiamo per cui a quello che riusciamo a capire: quiz televisivi, spiegazioni semplificate di fatti complessi attraverso [...] Vai alla recensione »
Penso che sia il peggior film che abbia mai visto! Senza un briciolo di comicità, crudele, senza una morale. Ho continuato a vedere il film nella speranza che ci fosse una svolta ma ahimè Invano! Finisce peggio di come è iniziato. Vergognoso, Angelo Duro pessimo, tutto brutto! Vi supplico di toglierlo dalle sale cinematografiche.
Nulla a che vedere con una commedia. Semplicemente una sequela di insulti e maltrattamenti gratuiti da parte del protagonista ai genitori. Film spiacevole di cui non c'era bisogno, il peggiore film visto negli ultimi 12 mesi. Si esce dalla sala di malumore.
Pessimo film in tutti i sensi, pesantissimo per niente divertente, la staticit? del personaggio lo rende diseducativo sotto tutti i punti di vista. Angelo.. 5 minuti di cabaret sono pure simpatici, ma lascia stare il format del tuo personaggio non ? per il cinema.Sconsiglio.
Son venuto a vedere questo film questa sera se l'inizio la si prende per ironia e sarcasmo per questo modo di fare suo all'inizio simpatico, ma poi che risponde veramente male e sgarbato. Nel rapporto genitori e figlio che messaggio vuole dare?dalla seconda metà del film molto svalutato e deluso. non consiglio vivamente di andarlo a vedere per non consumare 6 euro per un film cosi mediocre [...] Vai alla recensione »
comicit? alla portata di tutti, uno spaccato di vita purtroppo reale interpretata da tutti gli attori in modo simpaticamente lineare mi sono divertito moltissimo
Film di cattivo gusto, ironia pesante e sgradevole, in modo irrispettoso demolisce la figura dei genitori nei confronti dei figli esaltando sentimenti di vendetta e punizione piuttosto che di perdono e rispetto. Film che esalta un egoismo sfrenato che arriva a eliminare i sentimenti più elementari: il rispetto per gli anziani e l'amore per i genitori
Metto 1 stella perch? 0 non si pu?. Non fa ridere, ? diseducativo e la prima cosa che ho pensato alla fine del film ? stata: "Rimborsatemi il prezzo del biglietto!". Mi sono sentito in colpa per aver visto il film ed aver contribuito ai numeri degli spettatori. Con questo film il cinema italiano ha toccato il fondo.
Se lui può fare l'attore ... allora tutti possiamo recitare!!!
Un film orrendo....se questo è un attore, povero cinema italiano.
Mi diverto a leggere alcune critiche che compaiono all'interno di questo forum . Cosa vi aspettavata di trovare da un film di Angelo Duro ? Un pensiero filosofico incessante? Se siete amanti dei fiolm di Hanna Schigulla , probabilmente questa pellicola non fà per voi. Siete ridicoli con questo giudizio. Umorismo cinico, sprezzante.
...la parte pi? bella del film? ..i titoli di coda! Il film pi? brutto che abbia mai visto , anzi, credo il film pi? brutto che sia mai stato girato dai tempi dei fratelli Lumi?re ad oggi !!
Purtroppo devo esprimere un giudizio fortemente negativo su questo film. A mio avviso non è assolutamente adatto a un pubblico giovane, soprattutto in un periodo come questo, in cui sembra che la nuova generazione fatichi sempre di più a sviluppare empatia e sentimenti autentici.Il sarcasmo dell’attore protagonista, spesso diretto in modo irrispettoso verso i genitori, [...] Vai alla recensione »
Film superficiale e quindi inutilmente dissacrante
Ci sono i capolavori, i film belli, i mediocri, quelli brutti che per? in fin dei conti ti strappano almeno una risata e che finiscono nella categoria "thrash" (spazzatura)... e poi ci sono delle rarit? (per fortuna) cos? brutte che ? impossibile trovare qualcosa di passabile: ? il caso di questa porcheria di 96 minuti con Angelo Duro.Difficile capire cosa sia passato per la testa di sceneggiatori [...] Vai alla recensione »
Peggior film del mondo non ho mai visto niente di peggio crudele e inutile 1.3ora buttata rivoglio il mio tempo.
È un film orrendo, diseducativo, offensivo per non dire di peggio. Lo sconsiglio a tutti! Non ti trasmette nulla di positivo...è un'offesa al cinema italiano.
questo film è veramente terribile. alcune considerazioni . risultava ieri primo su netflix tra i film piu visti; come è possibile? Netflix dovrebbe associare alla visione i commenti e conseguentemente stilare una classifica visione e qualità . un film inutile, senza evoluzione , cattivo, cinico. , gennaro nunziante è il regista di questo film.
Inguardabile e inaccettabile. Non credo meriti una parola di più.
Non perdete tempo a vedere questo film che vorrebbe far ridire ma fa solo nascere disgusto e la curiosità di dove tutto il peggio possibile e immaginabile finisce. Come ha fatto Gennaro Nunziante a fare un film così orrendo e disgustoso?
Inutile. L'unica tensione in grado di generare è legata al fatto che lo spettatore si aspetta in qualche punto della trama, qualcosa che generi un cambiamento nell'animo del protagonista o qualcosa che sveli un'altra realtà. Ma non succede nulla fino si titoli di coda
Mi piaceva Angelo Duro, lo trovavo divertente (e mi era pure piaciuto il libro Il piano B: per questo, appena è uscito su Netflix, ho visto il film, pensando che sarebbe stato divertente (anche grazie al regista, già conosciuto per i film di Checco Zalone). Già dopo qualche minuto, sono rimasto deluso: il film non era per nulla divertente, Angelo Duro come attore non mi sembra [...] Vai alla recensione »
Maltrattamenti in famiglia, diffamazione, truffa, abbandono di minore, furto aggravato e poi, uscendo dal penalmente rilevante, guida senza patente e body shaming! C?era davvero bisogno di un film cos? insulso e noioso per celebrare tutto questo in un?epoca in cui il cinismo purtroppo spopola tra i giovani? Qual ? il senso di questo film? Dovrebbe ispirare simpatia il protagonista la cui unica degna [...] Vai alla recensione »
Film veramente osceno!! Angelo Duro totalmente inespressivo. In questo film perde completamente la sua comicit?. Il film tanta la idiozia che fa davvero innervosire. Un grande flop a mio avviso per il regista dei film di checco zalone.
Il film non mi è piaciuto. Sono andato via prima della fine.
Il film non mi è piaciuto. Sono andato via prima della fine.
Il mio commento è riferito a tutti quelli che parlano di cattivo esempio e di insensibilità verso temi delicati. Immagino che non tutti conoscano le ragioni filosofiche della commedia, ma allora perché vi avventurate nello scrivere recensioni? Per vostra norma e regola, il cinema non è semplice rappresentazione auspicabile della realtà.
Aria fresca.. un film diverso dal solito senza Politicaly correct e mi piace tantissimo cos?. Dice quello che pensa e che pensiamo tutti noi un vero genio.
Film con un lipessimo, nguaggio volgare al limite della decenza, per non parlare della trama pressochè inesistente. Un esempio di film (se cosi si puo chiamare) " DA NON VEDERE".
Film inguardabile.. battute pesanti su disabili, bambini obesi.. ma come vi viene in mente? fare un film sull'odio verso i genitori, addirittura fare di tutto per vederli soffrire e morire.. Inaccettabile come possa essere passato nelle sale cinematografiche.. mi vergogno ad aver pagato questa cagata.. che messaggio pu? dare ai giovani di oggi? Quei pochi valori che sono rimasti ad oggi, con questi [...] Vai alla recensione »
Film esilarante...scritto e diretto con una tale maestria da restare basito. Cast capitanato da Angelo Duro in stato di grazia che restituisce vette di originalità molto rare almeno in Italia. Il resto del cast (Marilù Pipitone, Matilde Piana ,Giorgio Colangeli, Evelyn Fama' e Simone Montedoro) solo per citare i comprimari è sempre credibile, divertente e misurato allo stesso [...] Vai alla recensione »
Mi diverto a leggere alcune critiche che compaiono all'interno di questo forum . Cosa vi aspettavata di trovare da un film di Angelo Duro ? Un pensiero filosofico incessante? Se siete amanti dei fiolm di Hanna Schigulla , probabilmente questa pellicola non fà per voi. Siete ridicoli con questo giudizio. Umorismo cinico, sprezzante.
Un caos autocelebrativo senza senso. Angelo Duro blatera ininterrottamente senza uno scopo né una battuta che faccia davvero ridere. Niente trama, niente emozione, niente risate — solo 98 minuti di amarezza travestita da commedia. Noioso e imbarazzante. Da evitare.
FILM ORRIBILE FATISCIENTE INDESCRIVIBILE QUALCOSA DI ORRENDO ASSOLUTO!!!! VERGOGNOSO SCONSIGLIO ASSOLUTAMENTE QUESTO OBROBRIO DISEDUCATIVO E CATTIVISSIMO ESEMPIO DI COMUNICAZIONE CANCELLARE QUESTA PELLICOLA DAL MONDO....
Film di cattivo gusto, inutile. Privo di valori nei confronti dei genitori che meritano tutto il rispetto, anche solamente per averci messo al mondo.
Da premettere che inizialmente mi faceva pure ridere un personaggio diverso dal comune come quello positivo che si vedeva in giro.. l ho seguito fino a quando non ho realizzato l insistenza ( non di battute ma di atteggiamento sbagliato ) che non faceva più ridere. C e molta differenza da far ridere con battute ( che non lanciano messaggi sbagliati ) E far ridere dando esempi molto [...] Vai alla recensione »
L'ho visto due volte la prima volta mi ha un po disgustato, non apprezzo chi ironizza in modo cinico su gli invalidi e gli anziani, poi mi sono rivisto l'intelligentissima e riuscita pubblicità di Checco Zalone sulla Ricerca, quella dove utilizza il ragazzino invalido che alla fine Checco gli vuole menare 😂 e ho capito che in fin dei conti la comicità di Angelo Duro è [...] Vai alla recensione »
Ieri sera, a tarda notte, ho visto “Io sono la fine del mondo” con Angelo Duro. Al termine della visione ero molto turbato, perché è stato un bombardamento di cinismo ed insensibilità, e di primo acchito ho emesso un giudizio di condanna senza possibilità di appello, anche se nel corso della visione notavo coerenza.
Il titolo dice tutto. Va bene il personaggio va bene la monotonia e ripetitività del suo atteggiamento.L'ho visto perché le sue battute e la sua veridicità e il suo stile dissacrante per un po' regge pure. Ma in un film anche no. Il personaggio che non si evolve non si e' mai visto in un film...finale assolutamente intollerante.
Politicamente ultrascorretto e cattivissimo, anche troppo, si distingue a 360° dalla tipica commedia all'italiana contemporanea e di per sè questo già costituisce un merito. Film costruito su misura del comico siciliano, non è una collezione di gag slegate come sostenuto da molti: lo script, pur con qualche loop, è ben articolato e regge il gioco fino ai titoli [...] Vai alla recensione »
Il peggior film comico che ho visto, non fa ridere, non ha senso la trama, mi dispiace che la gente ? andata al cinema a vederlo e ha pagato.
Evitatelo. L’unica cosa che mi ha lasciato questo film è il rammarico di non aver guardato prima le recensioni
Non voglio scrivere un papiro di tutte le cose che non vanno di questo film. Non voglio nemmeno soffermarmi su quelle positive, altrimenti lascerei la recensione vuota.Oltre a capitalizzare sulla figura di Angelo Duro, non era possibile anche scrivere una trama quantomeno decente? E della conclusione assente? Anche il film di categoria Z per quanto sgangherato prova a perseguire l'obiettivo che si [...] Vai alla recensione »
Una noia mortale, ho sprecato molto tempo nella mia vita , ma mai come questa ora e mezza . Unica nota positiva le due bellissime ragazze in mia compagnia
Si dice che bisogna trattare bene i propri figli, perché si vendicheranno quando saranno grandi. Con questa premessa l'impassibile Angelo Duro ottiene il primo ruolo da attore protagonista, armato del suo umorismo stravagante e di un cinismo senza precedenti. Nel film interpreta sé stesso e viene chiamato dalla sorella Anna (Evelyn Famà) per aiutarla nella cura dei genitori (Matilde Piana e Giorgio [...] Vai alla recensione »
Stiamo parlando del fenomeno cinematografico del momento: alla prima settima di programmazione è stata la migliore apertura degli ultimi due anni con 3,2 milioni di euro, ora è a un passo dai 6 milioni. Chissà quanto fegato si starà mangiando nell'ambiente della comicità, visto che Angelo Duro, personaggio respingente fino al limite dell'antipatia, viene "odiato" dai suoi colleghi ma è amatissimo dalla [...] Vai alla recensione »
Angelo vive a Milano, riporta a casa i ragazzi che dai locali escono ubriachi, campa di questo. La sorella lo chiama a Palermo: in partenza per una vacanza, provveda lui ad assistere i vecchi genitori. Angelo va, controvoglia. E coglie l'occasione per sfogare su mamma e papà i suoi rancori. Questa la trama. Che trama può dirsi solo sulla carta. Gennaro Nunziante la commedia la sa fare e ci ha provato [...] Vai alla recensione »
Una commedia che funziona bene al botteghino dice sempre molto dello stato delle cose, del cinema e più in generale del paese, ma c'è un equivoco: Io sono la fine del mondo non è una commedia. È una tragedia travestita da commedia, un agnellino mascherato da lupo cattivo che alza la voce per evitare di ascoltarsi, indica ipocrisie e malcostumi sentendosene assolto perché onesto e, eccoci qua, politicamente [...] Vai alla recensione »
«Il nuovo film di Gennaro Nunziante» strilla il trailer e il nome del regista nella comunicazione sta (quasi) alla pari con quello del protagonista Angelo Duro. D'altronde, dopo il suo sodalizio con Zalone, Nunziante è stato spesso chiamato a cucire vestiti cinematografici sensati addosso a veri e propri UFO come Fabio Rovazzi e a comici complicati come Pio & Amedeo.
Dopo Checco Zalone, Fabio Rovazzi e Pio e Amedeo. Gennaro Nunziante propone la stessa formula anche con Angelo Duro. Come in tutti gli altri film, dalla prima collaborazione con Zalone in Cado dalle nubi fino a Come può uno scoglio che ha diretto prima di Io sono la fine del mondo, il regista ha sempre scritto la sceneggiatura con l'attore protagonista, sia per esaltare la comicità che l'ha reso celebre [...] Vai alla recensione »