Una riflessione profonda e dolente sui rimossi delle famiglie nella classe media italiana. Da giovedì 29 maggio al cinema.
di Raffaella Giancristofaro
Impiegata in un ufficio di un piccolo borgo calabrese, Emilia affronta quotidianamente le conseguenze della sindrome di Alzheimer diagnosticata a suo marito Francesco. Mentre il figlio Giuseppe vive vicino a loro, Antonello vive e lavora in Germania, ignaro della malattia in corso. Le comunicazioni tra Emilia e il figlio avvengono via messaggi vocali, a cui Antonello risponde non sempre tempestivamente. Emilia si mette in viaggio con Francesco verso Colonia. Scoprendo alcune cose che Antonello non aveva detto loro.
Miglior film nella sezione Gabbiano al Bellaria Film Festival 2024 e premio distribuzione MYmovies ONE, Così com'è nella scrittura pratica un mélange di osservazione del reale e reenactment - o meglio, non professionisti che interpretano sé stessi in una vicenda reale, autobiografica, testimoniata da un incipit con video amatoriale, che risale a un tempo molto anteriore a quello in cui il film è ambientato.
Il tema dell'emigrazione è toccato senza didascalismo ma non per questo la sensazione di perdita, incomunicabilità, distacco insanabile è meno efficace. Unica eccezione, l'uso del dialetto, lingua madre che tiene insieme questo racconto tenero e spietato di separazione, silenzi orgogliosi, pene trattenute.