
Adèle Exarchopoulos entra con bravura nella galleria dei personaggi del regista. Fuori Concorso al Lido.
di Simone Emiliani
Parigi, futuro prossimo. La città è suddivisa in tre zone, ognuna destinata a una classe sociale differente. Il controllo dell'ordine e della sicurezza è affidato ad ALMA, un'intelligenza artificiale che ha rivoluzionato il lavoro delle forze dell'ordine e ha contribuito a risolvere il 70% dei casi ma ha ridotto la libertà individuale dei cittadini. Una notte però il suo creatore, viene ucciso.
Per rintracciare il colpevole due agenti diversissimi tra loro, Salia e Zem, si trovano costretti a collaborare. Salia, che vive nella zona 2, è il prototipo dell'agente esemplare perfettamente integrato nel sistema. Fredda, rigorosa, ed efficiente, ha già cercato di catturare il presunto assassino mettendosi all'inseguimento del van nero in fuga dopo l'omicidio. Zem è un poliziotto disilluso che soffre d'insonnia che abita nella zona 3, la parte più povera ed emarginata della città. Nel corso delle loro indagini, la verità che sta venendo a galla è però diversa da quella che avevano immaginato.
lo stile del regista è sempre riconoscibile; si vede, per esempio, nell'immagine sotto la pioggia del leader dell'opposizione (interpretato da Louis Garrel), nell'inseguimento iniziale e nella sparatoria di Sania col drone dove Adèle Exarchopoulos entra con bravura nella galleria dei personaggi del regista spesso alla ricerca di una personale redenzione. Nel buio della metropoli però il film ha anche un paio di illuminazioni.