La giovane rock star dell'irrequieto Jesse Eisenberg si scopre troppo narcisista
di Giulia D'Agnolo Vallan Il Manifesto
Dopo aver aperto l'edizione (virtuale) del Sundance 2022, When You Finish Saving the World, porta un tocco di star power all'apertura della Semaine de la Critique. L'esordio alla regia di Jesse Eisenberg comunica in parte l'energia claustrofobicamente compressa/repressa di molti dei personaggi che l'attore/autore ha interpretato nell'arco della sua carriera. Ma, laddove quell'energia, unita a una fisicità spigolosamente irrequieta, portano un'aria di geniale, ansiosa, imprevedibilità al suo Mark Zuckenberg in The Social Network, al giornalista mandato a intervistare David Foster Wallace in The End of the Tour o al prestigidatruffatore di Now You See Me, in quest'adattamento da un dramma radiofonico che Eisenberg aveva scritto nel 2020 quel senso di controllo quasi esasperato si traduce in un film soffocante e piatto, come un'equazione troppo facile. [...]
di Giulia D'Agnolo Vallan, articolo completo (2913 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 18 maggio 2022