Anno | 2022 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Gabriele Vacis |
Uscita | lunedì 28 febbraio 2022 |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | Wanted |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,94 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 25 febbraio 2022
Il film racconta un emozionante viaggio di un gruppo di giovani autistici sull'antica via Francigena. In Italia al Box Office Sul Sentiero Blu ha incassato 32,5 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Un gruppo di giovani, 9 giorni e 200 chilometri da percorrere a piedi. Con loro ci sono educatori e medici. I giovani sono tutti collegabili alla sfera dell'autismo e il viaggio (che ha come meta finale Roma) sarà loro di grande aiuto nella gestione di difficoltà ed emozioni.
Gabriele Vacis sa focalizzare (con la sua troupe leggera e quindi mai invasiva) ciò che più finisce con il 'disturbare' i cosiddetti 'normali': l'estrema spontaneità della comunicazione da parte di chi si colloca nella sfera dell'autismo.
Non ci sono filtri né astuzie quando ci sono in gioco sensazioni e pensieri anche forti. Questa messa alla prova (ovviamente preceduta anche se non presente nel documentario da una fase di allenamento) consente ad ognuno di misurarsi con le proprie ansie ma anche con le legittime aspettative su di sé, sulle relazioni con gli altri, sul futuro.
Non è un 'cammino di Santiago' anche se un po' lo ricorda quando gli educatori favoriscono una disposizione all'apertura e al saluto nei confronti di chi si incontra sulla strada. È piuttosto una presa di coscienza dei propri limiti e un primo totale incontro con l'autonomia intesa come distacco temporaneo dal nucleo familiare.
La telecamera non nasconde i brontolii di chi 'non ci voleva venire' ma poi continua a camminare, così come il desiderio di poter avvicinare Elisa, una ragazza del gruppo, per poter 'giocare con lei'. I role playing formativi consentono, nelle pause, di verificare e anche modificare atteggiamenti o di controllare emozioni. Mentre si vedono i passi che seguono i passi, si verificano la fatica ma anche il piacere della condivisione di un'esperienza straordinaria. Tornano allora nel ricordo le parole di Bebe Vio che solo apparentemente hanno il suono dell'ossimoro: "Se è impossibile allora si può fare". Sulla via Francigena questi ragazzi hanno reso possibile l'apparentemente impossibile.
Un fiero spirito di riscatto informa le dichiarazioni dei pellegrini raccolte un attimo prima della partenza, e capiamo bene perché: per un gruppo di ragazzi con disturbi dello spettro autistico, percorrere a piedi 200 chilometri lungo la via Francigena - separandosi dalle cure dei genitori, modificando radicalmente la propria routine - «è un po' come scalare l'Everest», un'impresa spaventosa ed esaltante, [...] Vai alla recensione »
Duecento chilometri da percorrere a piedi in nove giorni lungo la Via Francigena. Un percorso difficile e molto impegnativo per chiunque, ma un impresa fuori dall'ordinario se a compierla è un gruppo di giovani ragazzi e ragazze autistici. Per dare un'idea dello sforzo mentale e soprattutto emotivo a cui saranno sottoposti i ragazzi, uno degli educatori paragona questo percorso ad una scalata sull'Everest [...] Vai alla recensione »
Duecento km a piedi in nove giorni lungo i sentieri della Via Francigena fino a Roma: un'impresa eccezionale se a compierla è un gruppo di ragazzi e ragazze autistici con medici ed educatori al seguito. ii cammino è stato seguito dalla macchina da presa di Gabriele Vacis ed è diventato il documentario Sul sentiero blu, che approda al cinema il 24 febbraio.
Forse aveva ragione John Steinbeck quando, fresco del suo capolavoro Furore, diceva che: "Le persone non fanno i viaggi, ma sono i viaggi che fanno le persone". E sull'on the road per eccellenza si era anche pronunciato Jack Kerouac, mettendo da parte la meta e concentrandosi sull'asfalto, sul movimento, Sulla strada, come intitolò uno dei più importanti romanzi di sempre.