Giona A. Nazzaro
Film TV
Lois Patiño è il capofila del cinema cosiddetto "galiziano". Un cinema semidocumentario, volutamente sospeso in una dimensione contemplativa in cui il paesaggio diventa personaggio e le figure umane segni e presenze fantasmatiche. Figura ricorrente nei festival a partire dal suo celebrato Costa da morte (2013) - presentato a Locarno, Jeonju, Valdivia e un'altra dozzina di rassegne specializzate compreso il Festival dei popoli -, Patiño si muove in quella zona liminale fra cinema post sensoriale (inteso secondo le indicazioni del Sensory Lab) e più etnografico e topografico (ma le definizioni perdono il loro senso segnaletico per diventare meramente indicative). [...]
di Giona A. Nazzaro, articolo completo (1690 caratteri spazi inclusi) su Film TV 4 maggio 2021