
Una narrazione dalle intenzioni nobili che si perde a volte nella scrittura. Presentato al Taormina Film Festival.
di Claudia Catalli
Maria Linde è una famosa poetessa polacca. Vive in Toscana con la famiglia: un marito, una figlia, due nipoti e un amante egiziano molto più giovane di lei. Quando vince il premio Nobel mostrerà a tutti cosa vuol dire essere liberi, dire ciò che si pensa apertamente, andare controcorrente e rischiare di risultare spiacevoli pur di scagliarsi contro le ipocrisie degli intellettualoidi e dei politici di oggi. E se ne assumerà ogni singola spiacevole conseguenza.
Poche volte si vedono film totalmente incentrati su una figura femminile forte, carismatica, anticonvenzionale come Dolce Fine Giornata.