Una chiesa sconsacrata, un gruppo di studenti universitari in libera uscita per le vacanze di primavera, l'alcol che bagna più di una fantasia, un gioco divertente che diventa subito pericoloso con conseguenze fino a quel momento inimmaginabili. Sono questi i punti di partenza dell'horror Obbligo o verità.

Obbligo o verità, in prima visione su Sky Cinema Suspence il 2 maggio alle 21.00 e disponibile anche on demand, punta le sue attenzioni su alcuni ragazzi che si ritrovano a sfidare la morte in una partita in cui non possono esserci vincitori.

In Messico Olivia, faccia da brava ragazza, e Markie, bionda che più bionda non si può, passano una notte in clima di festa insieme ad altri amici. Fanno la conoscenza di Carter, un ragazzo cordiale che li invita a giocare con lui ad Obbligo o verità, nella versione americana chiamato Truth or Dare. Gli ospiti scoprono subito però che gli obblighi e le verità possono essere mortali. Chi non segue le regole è condannato a una morte violenta. Ritornati negli Stati Uniti, tutti rischiano seriamente di lasciarci le penne tra rivelazioni compromettenti e comportamenti a dir poco dannosi. Il gioco ha preso possesso delle loro esistenze. Le vie di fuga non esistono; dubbi e tentennamenti non sono assolutamente consentiti.

Il film dimostra come il regista Jeff Wadlow padroneggi al meglio i ferri del mestiere. Il filmaker americano, in passato apprezzato anche in Cry Wolf e Kick-Ass 2, conosce il genere di riferimento, sa in che modo si conduce una narrazione, è consapevole delle trappole che un teen horror può avere in serbo. Ha ben chiari i suoi punti di riferimento - Final Destination tra tutti - e riesce a mantenere alta la tensione per tutti i cento minuti della pellicola. Del resto, contro un manipolo di ragazzi, si schiera un demone che ottiene implacabilmente ciò che vuole ed esige.

C'è da sottolineare infine come Wadlow, che di Obbligo o verità è anche sceneggiatore e produttore, si destreggi efficacemente nel racconto di una generazione in balia dei social network. Diverse sono le intuizioni a tal proposito; si prendano a titolo esemplificativo le facce deformi dei personaggi indemoniati, che sembrano prodotte da uno dei tanti filtri di Snapchat, o le attenzioni riservate al funambolico mondo delle challenge che trovano tanto spazio su Internet.

Particolarmente interessanti poi sono le scelte degli interpreti, tutti volti più o meno noti delle serie tv con target giovanile. La protagonista, Olivia, è Lucy Hale, attrice che è stata già completamente a suo agio tra bugie e verità per diverse stagioni di Pretty Little Liars. Al suo fianco, nei panni di Lucas, c'è Tyler Posey, già star di Teen Wolf. Nel cast poi vanno menzionati senz'altro Violett Beane di The Flash, Nolan Gerard Funk di Diario di una nerd superstar, Landon Liboiron di Hemlock Grove e Hayden Szeto di The Good Place.

Chi c'è dietro Obbligo o verità è la Blumhouse Productions, casa di produzione specializzata in horror dai grandi risultati. Con budget abbastanza contenuti, ha messo il cappello su titoli quali Paranormal Activity, Sinister, Insidious, La notte del giudizio, Split, Scappa - Get Out e Auguri per la tua morte. Jason Blum, numero uno dell'azienda, ha deciso di dare ancora fiducia a Wadlow. Nel 2020 uscirà Fantasy Island, nuovo film del regista che prende ispirazione dall'omonima serie televisiva (1977-1984) in onda negli Stati Uniti su ABC. La trama è presto detta: in un paradiso terrestre circondato dalle acque dell'Oceano Pacifico Mr. Roarke, con il fedele nano Tatoo, esaudisce in modo assai particolare i desideri dei visitatori dell'isola. Prima ci sono però delle prove da superare. Nel cast sono stati annunciati già Michael Pena, Maggie Q, Michael Rooker, Portia Doubleday e Kim Coates. Con loro ci sarà anche Lucy Hale, al suo secondo film con Wadlow.