"Encounter"(2018, Paul Salamoff)sembra voler riproporre, versus la classica rappresentazione dell'alieno cattivo, incursore-aggressore, quella dell'"alieno buono"e dispensatore di bontà , di generosità, quasi in chiave simbiotica, a partire da quando un'stronave lascia una creatura "altra"in un luogo nel quale operano alcuni lavoratori. Non nuovissima, a tratti piacevole e con spunti interessanti, a tratti anche intelligenti, con osservazioni anche sullla dinamica di gruppo/dei gruppi, "Encounter"non ci dice nulla di particolarmente nuovo, salvo forse la riflessione sulla morte"dolce"di un anziano biologo, sykke tebsuibu in un gruppo comunque già decisamente conflittuale e poco più.
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"Encounter"(2018, Paul Salamoff)sembra voler riproporre, versus la classica rappresentazione dell'alieno cattivo, incursore-aggressore, quella dell'"alieno buono"e dispensatore di bontà , di generosità, quasi in chiave simbiotica, a partire da quando un'stronave lascia una creatura "altra"in un luogo nel quale operano alcuni lavoratori. Non nuovissima, a tratti piacevole e con spunti interessanti, a tratti anche intelligenti, con osservazioni anche sullla dinamica di gruppo/dei gruppi, "Encounter"non ci dice nulla di particolarmente nuovo, salvo forse la riflessione sulla morte"dolce"di un anziano biologo, sykke tebsuibu in un gruppo comunque già decisamente conflittuale e poco più. Regia da "kammerspiel", quella di Salamoff, senza molti esterni e con movimenti di macchina scarsi e compllessivamente racchiudibili in poco spazio, comunque. A dire la verità dopo Spielberg e u syou"Ckise Encounters of the Third Kind"e"E.T."(rispettivamente 1977 e 1982), con tutto il rispetto per l'autore-regista Salamoff sembra non esserci più molto da dire. Interpreti bravi/brave, ma complessivamente la produzione di senso del film non sembra esaltante, pur se il film si colloca in una filmografia tutt'altro che banale, di buona qualitù. Ciò detto, però, può essere che qualcosa e anzi molto mi sfugga(sia sfuggito.... El Gato
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