alphy85
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venerdì 12 maggio 2017
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groooot (irresistibili)
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Il miglior Marvel mai prodotto fin'ora in accoppiata con il primo! Film assolutamente divertente, spassoso, con la giusta carica di azione. Effetti speciali eccelsi, ricchezza visiva, PERSONAGGI INCREBILMENTE BEN CARATTERIZZATI. è un film che va assolutamente visto e poi.. tutti.. siamo GROOOOT!
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andreagiostra
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martedì 9 maggio 2017
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guardinia volume 3d!
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Dopo la produzione Marvel del 2014, con la regia e la sceneggiatura di James Gunn che ha sbancato tutti i botteghini mondiali battendo tutti i record di incasso, la produzione del 2017, con la confermata regia e sceneggiatura di Gunn, continua nel successo internazionale classificandosi al primo posto dei film più visti nelle sale cinematografiche occidentali dell’ultima settimana. La ricostruzione filmica del meno popolare tra i comic marveliani è oggi, come anticipato 2014, destinata a diventare la nuova saga d’avventura spaziale più gettonata dai fan cineamatori di supereroi perché il film, con i suoi effetti speciali e con la sua intelligente ironia ed auto-ironia, è efficacemente fantastico! La storia della saga cinematografica iniziata nel 2014, ambientata sul pianeta terra del 1988, vede protagonista il piccolo orfano Peter, divenuto adesso adulto esperto e navigato, che da piccolo riceve in eredità dalla madre prima della sua morte, un misterioso e prezioso pacchetto che segnerà il destino di quello che diventerà il più ricercato avventuriero e ladro galattico, a cui daranno la caccia i più spietati e feroci cacciatori di taglie del cosmo.
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Dopo la produzione Marvel del 2014, con la regia e la sceneggiatura di James Gunn che ha sbancato tutti i botteghini mondiali battendo tutti i record di incasso, la produzione del 2017, con la confermata regia e sceneggiatura di Gunn, continua nel successo internazionale classificandosi al primo posto dei film più visti nelle sale cinematografiche occidentali dell’ultima settimana. La ricostruzione filmica del meno popolare tra i comic marveliani è oggi, come anticipato 2014, destinata a diventare la nuova saga d’avventura spaziale più gettonata dai fan cineamatori di supereroi perché il film, con i suoi effetti speciali e con la sua intelligente ironia ed auto-ironia, è efficacemente fantastico! La storia della saga cinematografica iniziata nel 2014, ambientata sul pianeta terra del 1988, vede protagonista il piccolo orfano Peter, divenuto adesso adulto esperto e navigato, che da piccolo riceve in eredità dalla madre prima della sua morte, un misterioso e prezioso pacchetto che segnerà il destino di quello che diventerà il più ricercato avventuriero e ladro galattico, a cui daranno la caccia i più spietati e feroci cacciatori di taglie del cosmo. Il format narrativo, come già nel 2014, è prevedibile e scontato: gli eroi buoni, i guardiani della galassia, affrontano i cattivi di turno in combattimenti spaziali e galattici in 3D estremamente accattivanti per gli amanti del genere, creati con effetti speciali sorprendenti e perfettamente sintonici con la narrazione. Il film piacerà certamente a tutti gli appassionati di comic firmati Marvel. Chi non possiede questa speciale passione, allora lasci perdere di andare a vedere il film: rimarrebbe deluso e sprecherebbe il suo tempo che avrebbe potuto meglio dedicare ad un altro genere cinematografico. Per tutti gli altri cineamatori, il film è certamente da non perdere.
La nuova produzione, “I guardiani della Galassia Vol.2”, con una poderosa soluzione ad effetti 3D, riparte dal primo Volume e si addentra nelle storie familiari di più protagonisti-eroi, e ci mostra, ancora una volta nelle recenti produzioni hollywoodiane, il lato affettivo e familiare più intimo e nascosto. Peter Quill/Star-Lord (Chris Pratt) scoprirà l’identità del padre-biologico, per accorgersi, dopo avventure imprevedibili e assai pericolose, che il suo vero genitore non può che essere il padre-affettivo che l’ha cresciuto e amato seppur nel suo girovagare spaziale fatto di truffe e di furti sleali e traditori di quella che sarebbe potuta essere la sua famiglia-amicale di combattenti ed eroi protettori della galassia.
I dialoghi sono incalzanti e mai banali, solo alcune battute: «Quando sei brutta e sei amata, allora sai che ti amano per quello che sei. Le persone belle non sanno mai di chi fidarsi.»; «Non siamo amici. Hai ragione. Siamo una famiglia. Non abbandoniamo nessuno.»; «Alle volte quello che cerchi per tutta la vita è sempre stato al tuo fianco e non l'hai capito.» L'abbraccio nel film è concepito come segno di amore e fratellanza, e si ripete spesso! Siamo in un momento storico nel quale abbiamo tutti bisogno di protezione e di affetto? Forse sì, sembra suggerire Gunn!
La favolosa squadra galattica di Peter, anche stavolta è composta dai bravissimi Gamora (Zoe Saldana) bella e letale, Drax (Dave Bautista) potente e spietato, Rocket (voce originale di Bradley Cooper) impertinente e stizzoso, Baby Groot (con la voce originale di Vin Diesel) svelto e veloce nel pensiero e nelle azioni. L’innesto di due favolose Big Star transnazionali, danno al film il suggello della Hollywood che conta e un’impronta mediatica ancora più poderosa: Stakar Ogord (Sylvester Stallone) e Ego (Kurt Russel). Il cast si arricchisce di personaggi e di nuove star tra i quali vanno certamente citati Michael Rooker (Yondu), Karen Gillan (Nebula), Sean Gunn (Kraglin), Pom Klementieff (Mantis), Elizabeth Debicki (Ayesha), Chris Sullivan (Taserface).
Il finale è forse eccessivamente sdolcinato, ma forse oggi serve questo messaggio a noi occidentali governati da guerrafondai!
ANDREA GIOSTRA.
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derbegeistert
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lunedì 8 maggio 2017
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bipolare e non all'altezza del predecessore
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Questo secondo capitolo de "I guardiani della galassia" a mio parere - purtroppo - non è in grado di reggere il confronto con il suo predecessore. I difetti che mi hanno portato a questa convinzione sono diversi ma andiamo con ordine: Innanzitutto i personaggi. Alcuni sono stati approfonditi e sviluppati in modo egregio e sono stati i protagonisti delle scene migliori ed a volte più commoventi di tutto il film. Mi riferisco ovviamente a Rocket e Yondu. Poi ci sono gli altri e comincerei da Nebula. Lei racconta che negli anni è stata dissezionata un pezzo alla volta da suo padre ogni volta che perdeva in uno scontro con Gamora, fino ad essere trasformata in una creatura quasi completamente meccanica.
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Questo secondo capitolo de "I guardiani della galassia" a mio parere - purtroppo - non è in grado di reggere il confronto con il suo predecessore. I difetti che mi hanno portato a questa convinzione sono diversi ma andiamo con ordine: Innanzitutto i personaggi. Alcuni sono stati approfonditi e sviluppati in modo egregio e sono stati i protagonisti delle scene migliori ed a volte più commoventi di tutto il film. Mi riferisco ovviamente a Rocket e Yondu. Poi ci sono gli altri e comincerei da Nebula. Lei racconta che negli anni è stata dissezionata un pezzo alla volta da suo padre ogni volta che perdeva in uno scontro con Gamora, fino ad essere trasformata in una creatura quasi completamente meccanica. E' un'esperienza infinitamente traumatizzante e potrebbe essere un modo per approfondire al massimo la personalità di un super villain e rimediare alla piattezza di Ronan, oppure - se proprio si deve avere un lieto fine - questo background poteva essere utilizzato come ponte per creare un'empatia con Rocket, il quale è stato creato subendo trattamenti molto simili. Invece no. La piccola Nebula voleva solo una sorellina, Gamora le fa uno sguardo colmo di comprensione e pace fatta. Ma davvero? Scherziamo?!. Parlando di Drax, nel primo film era un grande guerriero con una nobile missione e talvolta era protagonista di siparietti comici poichè la sua razza si esprime solo per concetti concreti, fraintendendo di conseguenza qualunque metafora o modo di dire. Nel secondo film è solo un energumeno che fa battutacce. Peter Quill è stato ridotto a livello di un comprimario e la scena in cui cerca del nastro per Baby Groot sembra più degna di un corto dei Looney Tunes che di un film della Marvel. Gamora che nel primo film aveva un ruolo centrale al pari di Quill... nel secondo non è proprio pervenuta. Piccola considerazione a parte va fatta per l'uso della computer grafica. Come ha fatto il team che ha lavorato con la CGI e che è stato capace di creare Rocket Raccoon tanto bene da farlo sembrare vero, a creare anche quella porcheria di mostro dimensionale?!
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alberto
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sabato 6 maggio 2017
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seguito più ambizioso
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Con questo atteso e robusto seguito il regista, James Gunn, ha confermato di essere tra i migliori nel gestire le esigenti aspettative del pubblico a cui piace il genere supereroistico, ma soprattutto è riuscito a ricostruire un teatrino comico e spettacolare bello quanto il primo e al tempo stesso diverso, per niente scontato e che non fa assolutamente pesare le più di 2 ore di durata e i lunghi titoli di coda, in cui possiamo gustare ben 5 scene inedite, metà scherzose metà filo conduttore per i prossimi film dell'Universo Marvel.
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Con questo atteso e robusto seguito il regista, James Gunn, ha confermato di essere tra i migliori nel gestire le esigenti aspettative del pubblico a cui piace il genere supereroistico, ma soprattutto è riuscito a ricostruire un teatrino comico e spettacolare bello quanto il primo e al tempo stesso diverso, per niente scontato e che non fa assolutamente pesare le più di 2 ore di durata e i lunghi titoli di coda, in cui possiamo gustare ben 5 scene inedite, metà scherzose metà filo conduttore per i prossimi film dell'Universo Marvel. La formula ha funzionato perché da una parte non delude assolutamente gli estimatori del primo "volume" (attenzione al walkman) e in generale di questo team eterogeneo, diventato ormai una famiglia alla stregua di quella di "Fast and Furious", addiritura accrescendo il fattore comico attraverso dialoghi quasi demenziali, non lungi da allusioni sessuali e parolacce, secondi solo a quelli di "Deadpool", e mantenendo lo spettacolo esplosivo, tra luci, raggi e astronavi; dall'altra la sceneggiatura di James Gunn è intelligente e, non dico originale, ma comunque ambiziosa, di più ampio respiro rispetto alla prima, riuscendo a creare un gioco ambiguo di buoni e cattivi, in cui i primi si trasformano nei secondi e viceversa, e presentare tanti personaggi interessanti, di diversa specie e dunque incompresi e derisi l'un l'altro, nonché una svolta catastrofica ricca di pathos, momenti epici e le sempre emozionanti musiche di Tyler Bates, che affianca i suoi motivi sonori ai classici singoli che hanno contraddistinto lo spirito della saga. Qui i migliori sono il procione Rocket, che fa di tutto per essere odiato; Drax il distruttore, scatenato e sempre con uno scarso senso dell'umorismo; Yondu, il padre adottivo di Star-Lord (non Star-Merd), la cui freccia che rsiponde al fischio è una delle armi più belle viste in questo genere, ma soprattutto il "rametto" Groot, carino ma comunque pericoloso e con la risposta sempre pronta: "Io sono Groot", frase tanto emblematica e diventata famosa da sostituire nei titoli molti nomi del cast tecnico, e col suo balletto con sfondo battaglia all'inizio regala una scena entusiasmante che incanta lo spettatore. Tra le new entry troviamo Stallone in tre scene, Kurt Russell in un personaggio "celestiale" ma enigmatico, Ego, e poi due personalità che prossimamente avranno ruoli importanti nella trama: l'empatica Mantis (Klementieff) e la regina suscettibile Ayesha (Debicki). Effetti speciali, scenografie e costumi di nuovo impeccabili. L'ex sceneggiatore della Troma è riuscito a realizzare un altro spettacolo degno di nota da gustare e "nuovo", nonostante il ritmo e l'anima zuzzurellona della pellicola siano già consolidate. Tra gag e battaglie stellari vale proprio la pena di vederlo.
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liuk!
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lunedì 1 maggio 2017
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meglio del primo
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I guardiani della galassia 2 riprende i punti positivi del primo episodio, come le musiche, i colori ed il tono scanzonato, migliorandoli ed aumentando la comicità ed il ritmo.
Personalmente lo trovo un prodotto di ottima fattura e divertente per tutta la famiglia. Da non perdere.
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annalisarco
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lunedì 1 maggio 2017
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una famiglia galattica
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Da qualche tempo la Marvel Studios ci ha abituati a qualcosa di più di un film di intrattenimento fine a se stesso, in cui la trama occupa uno spessore minore in favore di effetti speciali mirati a stupire lo spettatore.
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Da qualche tempo la Marvel Studios ci ha abituati a qualcosa di più di un film di intrattenimento fine a se stesso, in cui la trama occupa uno spessore minore in favore di effetti speciali mirati a stupire lo spettatore. Tutte le riprese sono state pensate per tale scopo, arrivando perfino alla proiezione in sale 4D con qualità decisamente eccezionale. Ma nel corso degli anni abbiamo visto come la trama si sia arricchita di un complesso racconto interiore dei protagonisti, iniziando dai supereroi per eccellenza Steve Rogers e Tony Starks che proprio un anno fa in Captain America: Civil War stavano combattendo su fronti opposti per ragioni che vanno molto oltre una semplice divergenza di opinioni. Quella corazza impenetrabile di cui si cercava di rivestire i più famosi protagonisti dei fumetti per renderli invincibili è stata scalfita e poi rimossa, con il risultato che chi abbiamo davanti è più credibile di qualsiasi creatura imbattibile e molto più definito.
Oggi, lo stesso destino è toccato a Peter Quill (Chris Pratt) in questo secondo volume di Guardiani della Galassia nuovamente diretto da James Gunn. Molto meno Star Lord e molto più Peter Quill, un uomo da sempre in cerca del suo passato e delle risposte alle sue tante domande che, questa volta, sarà accontentato. Già nel precedente episodio, il legame creatosi tra Star Lord e i suoi compagni di avventura ha avuto sfumature ben precise: Rocket (doppiato da Bradley Cooper), Gamora (Zoe Saldana), Drax (Dave Bautista) e Groot (doppiato da Vin Diesel) sono diventati inseparabili, come dimostrato nel finale del primo film quando, tutti insieme, riescono a vincere la loro guerra. Adesso, sono più forti che mai, ma sempre con le loro personalità uniche e predominanti, i loro aspetti caratteriali esagerati e molte idee folli. Sono emarginati dalla società, sono simili, non potrebbero stare in nessun altro gruppo al di fuori di quello da loro creato, ma sono anche speciali, piacciono per le loro debolezze, per il loro essere supereroi atipici e un po’ impacciati,. La famiglia è il tema principale di un film che la Marvel Studios ci presenta con un po’ meno azione nella parte centrale – proprio per lasciar spazio ad un aspetto interiore che non può, questa volta, essere sottovalutato – ma che non delude neanche i fans che si aspettano delle lotte spettacolari. Anzi, la prima sequenza del film è probabilmente una delle più belle create fin’ora. È bello vedere come questa nuova famiglia sa di poter contare l’uno sull’altro, perché comunque vadano le cose, non verranno mai abbandonat. Il rapporto tra Gamora e la sorella Nebula(Karen Gillian) non è dello stesso genere, almeno all’inizio: la perfezione di Gamora e la predilezione del padre verso di lei è da sempre l’incipit delle loro battaglie; come l’ostilità di Rocket preso per troppo tempo in giro e maltrattato, con l’isolamento e la diffidenza come risultato – non a caso instaura un rapporto speciale con Groot, fedele amico di poco parlare pronto a morire per lui. E così anche l’astio di Peter nei confronti di un Yondu (Michael Rooker) che lo ha cresciuto e poi abbandonato. O forse no? I rapporti veri non sono di sangue, sono quelli che ci costruiamo ogni giorno con le persone con cui condividiamo le esperienze più significative della nostra vita. Questa squadra è formata da persone -piú o meno – , animali e piante che non hanno nulla da perdere, che hanno trovato uno scopo incontrandosi, che si sono affezionati fino a diventare indispensabili l’un l’altro. Non si potrebbe immaginare questo team senza uno di loro, hanno saputo creare e portare sullo schermo già dal primo film un’idea forte e credibile di famiglia, mettendo quasi in secondo piano le loro abilità speciali. Non è un film sdolcinato, ma sa far commuovere. Oltre che divertire e aumentare l’adrenalina. Al cast già importante si aggiungono Kurt Russel nei panni di Ego – con una splendida interpretazione ben definita e studiata – e Sylvester Stallone che interpreta Starhawk, membro della formazione originale dei Guardiani di cui faceva parte anche Yondu. Il cameo di Stan Lee ancora una volta non delude e diverte, così come l’appuntamento fisso con le scene extra dopo i titoli di coda che questa volta sono ben 5! Un film dai colori pop e con un apprezzato richiamo agli anni ’80: la musica questa volta non serve ad alleggerire le scene, ma semmai a spiegarne ulteriormente il significato. Le sequenze di azione sono come sempre impeccabili e meritano di essere viste in 3D. Ancora piú che nel primo capitolo, il secondo film gode di una ricostruzione molto dettagliata di pianeti diversi dalla Terra, in cui sono state usate tecniche digitali mai usate cosí precisamente prima d’ora. Un lavoro grafico imponente che prende totalmente senso quando il quadro della storia è completo a fine film. Altra caratteristica del marchio Guardiani che non è stato abbandonato è l’ironia, le battute sempre divertenti che mantengono leggero e piacevole lo scorrere del film. Particolarmente azzeccato è Baby Groot, un’idea riuscita e su cui si può già prevedere una grande richiesta nel mercato dei gadgets. Marvel Studios sta crescendo, film dopo film riesce ad arricchire il suo universo e raggiungere una sempre più dettagliata e complessa rappresentazione dei suoi protagonisti. Questa volta, oltre ad epiche battaglie, è riuscita a raccontare dei legami forti che non si spezzano, e ancor di più dei valori che ci trasciniamo fin dai primi giorni di vita e che delineano chi siamo e chi saremo; quelle esperienze e valori che hanno disegnato i Guardiani della Galassia e che hanno permesso di trovarsi l’un l’altro grazie a una cosa in comune: il profondo rispetto per questi valori. Alla fine del film vi verrà voglia di fare due cose: commuovervi per i protagonisti che in un modo o in un altro avranno il loro riscatto con il passato, e scaricarvi qualche canzone anni ’80 perché, diciamolo, Guardiani della Galassia ha anche il merito di aver riportato all’attenzione di tutti band quasi dimenticate. A tal proposito, direttamente dalla colonna sonora…
“It’s not time to make a change, just relax, take it easy.
You’re still young, that’s your fault, there’s so much you have to know.
Find a girl, settle down, if you want you can marry.
Look at me, I’m old, but I’m happy”
Father and son – Cat Stevens
Altre recensioni su: www.annalisarcoblog.wordpress.com
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cristian
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domenica 30 aprile 2017
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il troppo storpia ... ma può piacere
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Qualche tempo dopo le avventure che li avevano visti protagonisti nel capitolo precedente, i Guardiani della Galassia tornano in azione ottenendo un delicato incarico sul pianeta dei Sovereign. Svolto il loro compito, Star-Lord (Chris Pratt) e soci, mentre si allontanano dal pianeta, si accorgono di essere inseguiti e attaccati dalle navicelle dei Sovereign a causa di Rocket (voce originale di Bradley Cooper) che ha rubato delle preziose batterie. Tutto sembra perduto, quando un essere di nome Ego (Kurt Russell) interviene nel combattimento salvando la squadra capitanata da Quill. Ego dice di essere il padre di Quill, il quale finalmente avrà la possibilità di conoscere la verità sulle sue origini e sulla sua vera natura.
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Qualche tempo dopo le avventure che li avevano visti protagonisti nel capitolo precedente, i Guardiani della Galassia tornano in azione ottenendo un delicato incarico sul pianeta dei Sovereign. Svolto il loro compito, Star-Lord (Chris Pratt) e soci, mentre si allontanano dal pianeta, si accorgono di essere inseguiti e attaccati dalle navicelle dei Sovereign a causa di Rocket (voce originale di Bradley Cooper) che ha rubato delle preziose batterie. Tutto sembra perduto, quando un essere di nome Ego (Kurt Russell) interviene nel combattimento salvando la squadra capitanata da Quill. Ego dice di essere il padre di Quill, il quale finalmente avrà la possibilità di conoscere la verità sulle sue origini e sulla sua vera natura.
James Gunn con Guardiani della Galassia Vol.2 torna alla guida dell’irriverente gang di supereroi con un tocco decisamente più leggero e disimpegnato rispetto all’episodio precedente e con un’ironia che spinge al massimo, forse fin troppo, sull’acceleratore. Una spietata e roboante CGI comanda la pellicola fin dalle prime scene mentre l’azione dai ritmi frenetici e il susseguirsi forsennato e nostalgico delle canzoni anni ’80 donano godibilità, fino a un certo punto, all’intero girato.
Il filone narrativo iniziale, che vede i nostri protagonisti come sempre uniti, dopo l’intervento di Ego (una divinità che durante la sua millenaria esistenza ha visitato la Terra innamorandosi di quella che poi diventerà la madre di Peter Quill) si biforca separando il capo brigata Star-Lord dai suoi compagni che dovranno vedersela con svariati pericoli. Tra i due filoni Gunn sceglie di dedicare maggiore attenzione a quello di cui fanno parte soprattutto Drax, Rocket e un tenerissimoBaby Groot, insomma i personaggi che nel primo film avevano avuto ‘minor spazio’ rispetto al Quill di Chris Pratt ma non meno successo. La trama, abbastanza debole e con un’unica chiave di volta, fondamentalmente si aggrappa a temi noti come l’amicizia e l’appartenenza ad una famiglia non di sangue, che non risultano né trattati in maniera originale né stimolano una minima riflessione (Gunn consapevolmente crea una pellicola leggera e spensierata sotto tutti i punti di vista). Tutto il resto viene surclassato dall’azione sfrenata e da battute sparate a raffica da parte dei personaggi, ridotti quasi a figure comiche. Quando in alcune scene pare crearsi un’atmosfera a prima vista seria ecco che Gunn, con l’ironia che contraddistingue l’intera pellicola, la distrugge con battute sferzanti e gesta comiche. Il ritmo, quindi, è sì alto e costante ma monotono e, a parte qualche legittimo rallentamento in corso d’opera, non conosce variazioni significative. Tutto scorre verso un classico finale targato Marvel in cui Quill, come nel film precedente, sveste i panni dell’eroe umano e sprigiona i suoi poteri che lo fanno diventare super.
Il cast, già di alta qualità, migliora ulteriormente grazie all’aggiunta del personaggio di Ego, interpretato da un carismatico Kurt Russell. Molto apprezzato in questo secondo episodio, lasciando da parte i personaggi in CGI, il Drax di Dave Bautista la cui risata a bocca super spalancata risulta contagiosa. Lo humor di quasi tutto il cast è sopra le righe mentre tratti più spiccati di serietà mostrano Yondu, interpretato da un navigato attore come Michael Rooker, il già menzionato Ego, e Gamora. Gli altri a volte sembrano addirittura caricature degli stessi personaggi visti nel precedente film.
Guardiani della Galassia Vol.2 risulta, in sostanza, un festival dell’eccesso dove la spettacolarità e l’ironia sommergono tutto il resto togliendo anche qualcosa ai personaggi che finiscono per diventare un po’ la fotocopia l’uno dell’altro e sottraendo purtroppo parte di quella credibilità che si era creata attorno al divertente e convincente primo episodio che lasciava sperare, se non in un sequel allo stesso livello, quanto meno meglio costruito nell’impianto generale rispetto a ciò che è stato proposto. Gunn sfrutta sapientemente i migliori elementi che hanno reso famoso il precedente Guardiani della Galassia, rielaborandoli e potenziandoli al massimo al fine di creare un’opera che diverte lo spettatore donandogli due ore di disimpegnato spasso e spensieratezza.
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neger
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domenica 30 aprile 2017
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uno dei migliori generi cinematografici!
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Un genere sicuramente nuovo, quello della saga dei Guardiani della Galassia. Un gustosissimo mix tra personaggi in salsa Marvel, avventura e schietto e semplice umorismo (Troppo forte l'idiota bestione pelato!!! Che tra l'altro assomiglia ad un mio conoscente di Udine, sia fisicamente che intellettivamente!). Come tutti i sequel non ti puoi aspettare troppe sorprese perchè conosci già i personaggi ed il genere (divertentissimo!)... Ma a chi piace lo scegli per quello no?
La storia secondo me è in grado di aggiungere anche un pizzico di quel "quid" in più, esplorando il rapporto umano tra le sorelle guerriere, il padre Ego ed il figlio, lo stupido bestione e l'aliena con le antenne etc.
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Un genere sicuramente nuovo, quello della saga dei Guardiani della Galassia. Un gustosissimo mix tra personaggi in salsa Marvel, avventura e schietto e semplice umorismo (Troppo forte l'idiota bestione pelato!!! Che tra l'altro assomiglia ad un mio conoscente di Udine, sia fisicamente che intellettivamente!). Come tutti i sequel non ti puoi aspettare troppe sorprese perchè conosci già i personaggi ed il genere (divertentissimo!)... Ma a chi piace lo scegli per quello no?
La storia secondo me è in grado di aggiungere anche un pizzico di quel "quid" in più, esplorando il rapporto umano tra le sorelle guerriere, il padre Ego ed il figlio, lo stupido bestione e l'aliena con le antenne etc... In effetti c'è del sentimentalismo, che a qualcuno può non piacere (ho letto una critica negativa in tal senso), ma vi assicuro che non è nulla di smelenso o eccessivo (Ve lo posso assicurare, io odio i film romantici!). Quindi andatelo a vedere, ovviamente in 3D, ed uscirete dalla sala soddisfatti
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anathema
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sabato 29 aprile 2017
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quello che serve per un film della marvel
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Cosa chiedere ad un film della Marvel? Azione, comicità, anche un pizzico di dramma... E qui c'è tutto. Oltre due ore di film che volano tra risate e combattimenti (forse un po' forzati... Ma ci sta)... Una sorta di Iron Man tra le stelle.
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platypus
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giovedì 27 aprile 2017
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imbarazzante e incomprensibilmente sopravvalutato
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Una delle produzioni piu' sgangherate e superflue degli ultimi anni. Un'occasione sprecata, perche' le potenzialita' invece c'erano tutte. Ma Gunn mette in scena una sceneggiatura svogliata e totalmente priva di struttura narrativa (a meta' film, ci si chiede quali siano obiettivi e motivazioni dei personaggi). I dialoghi e le battute sono spesso imbarazzanti, basate su un senso dell'umorismo infantile e caciarone. Persino gli attori sembrano spaesati e tentano maldestramente di dare credibilita' a dinamiche interpersonali superficiali e posticce. Sono veramente stupito dei pressoche' unanimi pareri positivi della critica, ostinata a trovare chiavi di lettura "profonde" in un film che da subito si dichiara invece una pura e semplice goliardata.
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Una delle produzioni piu' sgangherate e superflue degli ultimi anni. Un'occasione sprecata, perche' le potenzialita' invece c'erano tutte. Ma Gunn mette in scena una sceneggiatura svogliata e totalmente priva di struttura narrativa (a meta' film, ci si chiede quali siano obiettivi e motivazioni dei personaggi). I dialoghi e le battute sono spesso imbarazzanti, basate su un senso dell'umorismo infantile e caciarone. Persino gli attori sembrano spaesati e tentano maldestramente di dare credibilita' a dinamiche interpersonali superficiali e posticce. Sono veramente stupito dei pressoche' unanimi pareri positivi della critica, ostinata a trovare chiavi di lettura "profonde" in un film che da subito si dichiara invece una pura e semplice goliardata...Mah...
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