Sangue del mio sangue

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Un film di Marco Bellocchio. Con Roberto Herlitzka, Pier Giorgio Bellocchio, Filippo Timi, Lidiya Liberman, Fausto Russo Alesi.
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Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 107 min. - Italia, Francia, Svizzera 2015. - 01 Distribution uscita mercoledì 9 settembre 2015. MYMONETRO Sangue del mio sangue * * * - - valutazione media: 3,36 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
rampante sabato 26 settembre 2015
bobbio Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
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Ci voleva Bellocchio per capire tutto dell'Italia di oggi e di sempre
Una storia pensata per un esercizio estivo della scuola di cinema di Bobbio.  Un piccolo mondo, il paese natale
Storia divisa in due parti nella prima parte Federico si reca al convento per riabilitare la memoria di Fabrizio, il fratello morto. Benedetta, una giovane suora è accusata di aver sedotto e condotto alla follia ed al suicidio un sant'uomo La strega non si pente e viene condannata e murata viva.
Il film  racconta delle stregonerie nel Seicento e di una monaca accusata di essere posseduta. Benedetta viene graziata trent'anni dopo  da Federico  diventato cardinale. [+]

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maramaldo lunedì 28 settembre 2015
cinquanta sfumature di grigio. Valutazione 4 stelle su cinque
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No
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Di più se contiamo le tonalità plumbee e nerastre. Un film funereo, quindi? Può darsi, però è piaciuto. Il lungo applauso di Venezia deve pur aver avuto un motivo che non fosse  la claque organica d'antan. Son tanti ad essersi goduto quello che è il principale, se non l'unico, pregio del film: l'exploit  di un esercizio pittorico. Dicesi Pittura e non  il giochino dei cromatismi fatti col filtro: Solo qualche esmpio. Ricordate Benedetta, in tunica bianca, sullo sperone di roccia, sporgente sull'acciaio liquido del fiume? Non è la Lorelei  di una certa iconografia tardo-romantica? Quei luccichii nell'acqua, quelle trasparenze azzurrine. [+]

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enrico danelli lunedì 5 ottobre 2015
la conversione di bellocchio Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Il film si compone di due parti talmente differenti da sembrare frutto di due registi diversi. La cosa è talmente lampante, che in un primo momento disorienta, irrita e fa disprezzare il film come si disprezza una orchestra che suona senza direttore, ma poi, trovandone il perchè, lascia soddisfatti e appagati. La parte ambientata nel medioevo è grave e cupa (a parte la macchietta delle sorelle Perletti). La parte ambientata ai giorni nostri è ciarliera e colorata (a parte il conte dedito a vita notturna). I dialoghi profondi e trascendenti quelli mediovali, vacui e immanenti quelli attuali. Le scene compiute e perfette quelle mediovali, abbozzate e perfino approssimativamente sgangherate quelle ambientate ai giorni nostri. [+]

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emanuelemarchetto sabato 18 marzo 2017
il potere attraverso i secoli Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
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Il film nasce da un'idea per un cortometraggio da girare a Bobbio, piccola località amata dal regista e già palcoscenico di diversi film del regista. Il soggetto del corto doveva essere una variazione sul tema della Monaca di Monza(a detta del regista unica parte intrigante dei Promessi Sposi). Bellocchio racconta la vicenda di una giovane monaca martoriata dall'inquisizione in quanto creduta strega, colpevole di aver fatto innamorare un uomo considerato puro,per poi averlo spinto al suicidio. [+]

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toni mais lunedì 14 settembre 2015
assolutamente coerente ma nell'insieme sgradevole Valutazione 2 stelle su cinque
47%
No
53%

il filo conduttore tra i due episodi sta nella segregazione: involontaria per la monaca, volontaria per il Conte Dracula. La monaca viene murata viva ma il suo spirito è salvo. Subisce una violenza dal sistema,reagisce e vince. Il conte dracula erge a sistema parassitario,vampiresco la propria volontaria segregazione e soccombe.Una società asfittica la seconda contrapposta ad una libertà ideologica per la quale si è disposti a pagarne il prezzo la prima. La vita reale ci ha consegnato numerosi esempi di questa contrapposizione e non ci stupisce più. Stilisticamente sorpassato dunque.

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antonh venerdì 13 novembre 2015
thriller? commedia? fantasy? un misto di generi! Valutazione 2 stelle su cinque
33%
No
67%

Thriller? Commedia? Fantasy? Tutto tranne che Drammatico. Il film si presenta molto fresco dal punto di vista della regia, visto che parliamo di un film ''Made in Italy'', ma delude moltissimo in alcuni punti, punti che penalizzano moltissimo il film. IL TEMPO: Il film ''sembra'' volersi ambientare in un era a cavallo tra il XV - XVI secolo, ma non è così. Difatti in un secondo momento il film ci presenta un era molto diversa da quella presentata all'inizio. Forse un salto spazio-temporale? Forse no, visto che molti personaggi non subiscono in alcun modo l'invecchiamento. PERSONAGGI: I personaggi all'interno del Film sono davvero tanti, e nessuno di questi viene caratterizzato minimamente, e la cosa non mi sorprende visto che il film punta solamente nel comunicare qualcosa, ma alla fine si perde in un bicchiere d'acqua. [+]

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dario domenica 1 gennaio 2017
vacuo Valutazione 2 stelle su cinque
33%
No
67%

Non si può pretendere di fare un film solo con la fotografza, nella quale Bellocchio è maestro. Qui manca un filo di logica, tutto è messo sotto un cappuccio di fdantasia euforica e presuntuosa,  Quella di Bellocchio è una presunzione da maestrino sveglio quanto inconcludente (a differenza del ciknema d Moreti, cha ha una morale scontata e ancora più presunzione). Ogni tanto ha un momento felice, con osservazioni  maniera enucleate dal resto. .Film sovrabbondante, affastellato, irrisolto. Intrerpretato anche da Alba Rohrwacher, un mistero della cinematografia italiana (la sorella, come regista, per dire, è ancora peggio).  

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yeoman martedì 22 settembre 2015
meraviglioso Valutazione 5 stelle su cinque
38%
No
63%

Bellocchio non ha certo bisogno di ulteriori conferme, e anche questo film si segnala come un, ahimè sempre più raro, esempio di maestria nel gestire la tecnica narrativa cinematografica per raccontare una storia pungente e poetica allo stesso tempo. Bobbio piccolo mondo, gestito ieri come oggi da poteri oscurantisti e retrogradi, è l'immagine di un paese che ancora si muove senza neanche accorgersi di essere già morto. Solo l'integrità del sentimento e della purezza resistono al degrado generale, anche se non sembrano più in grado di salvare il mondo. Un film meraviglioso, che fa ridere amaramente e piangere di commozione. Bellocchio usa tutti i soliti trucchi del mestiere, ma con tanta abilità da farci cascare puntualmente nelle trappole di una narrazione avvincente ed emozionante. [+]

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guglielmo colombero lunedì 28 settembre 2015
la bellezza e il desiderio sconfiggono il male Valutazione 5 stelle su cinque
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No
100%

   Come sempre, Bellocchio non dirige i suoi interpreti: li plasma, li trasfigura. Suo figlio Pier Giorgio è un Federico traboccante di desiderio represso, di furore impotente, di masochismo narcisista. Padre Cacciapuoti, il viscido inquisitore impersonato con subdolo sadismo dall’impeccabile Fausto Russo Alesi, spaccia Federico come il fratello redivivo, sperando di ingannare Benedetta e di indurla così a confessare: ma sarà lei a beffare entrambi, con una falsa confessione che, nel momento in cui viene murata viva, la trasforma in una sortad’Antigone refrattaria all’arroganza del potere, cattolico e oscurantista nel Seicento, laico e reazionario ai giorni nostri. [+]

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vanessa zarastro sabato 19 settembre 2015
film in famiglia Valutazione 3 stelle su cinque
20%
No
80%

Non sono sicura di aver capito del tutto il rapporto tra due storie diverse ambientate nello stesso luogo a distanza di 600 anni, ma probabilmente il nesso non c’è. Ci sono comunque delle analogie sul senso di enclave, sulla detenzione del potere, sulla chiusura al mondo esterno, sulle superstizioni.
Mentre la parte seicentesca è molto ben girata con una bella luce caravaggesca sui volti scavati, con gli abiti dell’epoca e nelle ambientazioni - perfino con un’ottima musica - quella contemporanea è frazionata, goffamente felliniana, più comica che ironica, con dialoghi sull’attualità un po’ generici un po’ banali: le fatture del medico, gli scontrini, la guardia di finanza, la navigazione in internet sono tutti segni della contemporaneità. [+]

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