angela
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domenica 24 settembre 2023
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salvo il titolo
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Avevo letto che era un film da vedere assolutamente, ma sono rimasta delusa. Storia poco consistente e scontata. Troppe sottolineature sui rapporti fisici che non danno profondità ai personaggi. Sdolcinatezze e incazzature , tradimenti e nevrosi. Dalia troppo arrabbiata e Gaetano troppo poco reattivo. I capelli di Dalia si accorciano proporzionalmente all' aumento della sua ostilità verso il marito. Piuttosto patetica la scena finale in cui l'anziana e affiatata coppia vuole sostenere i due giovani. Davvero poco credibile. Salvo il titolo, è vero che nessuno si salva da solo...
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marcobrenni
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lunedì 26 luglio 2021
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film attuale sulle frequentissime crisi di coppia
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Non riassumo il film che altri hanno già fatto. Penso solo al contenuto, alla recitazione, al ritmo narrativo, al significato del tutto, e affermo che si tratta di un ottimo film! Non capisco le troppe critiche negative che in parte mi sanno di invidia e/o persino di cattiveria. Non ne capisco il motivo perché Castellito ha girato un film molto valido in ogni senso, ben al di sopra della media che sforna l'attuale cinema italiano. Certo, qualche critica ci sta pure, come l' improbabile Vecchioni un po' patetico e irreale, e poi anche qualche parolaccia e sceneggiata di troppo, ma ormai anche questo riflette il (mal)costume di oggi. Si potrà recuperare un po' di civiltà perduta? Mah, non lo credo.
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Non riassumo il film che altri hanno già fatto. Penso solo al contenuto, alla recitazione, al ritmo narrativo, al significato del tutto, e affermo che si tratta di un ottimo film! Non capisco le troppe critiche negative che in parte mi sanno di invidia e/o persino di cattiveria. Non ne capisco il motivo perché Castellito ha girato un film molto valido in ogni senso, ben al di sopra della media che sforna l'attuale cinema italiano. Certo, qualche critica ci sta pure, come l' improbabile Vecchioni un po' patetico e irreale, e poi anche qualche parolaccia e sceneggiata di troppo, ma ormai anche questo riflette il (mal)costume di oggi. Si potrà recuperare un po' di civiltà perduta? Mah, non lo credo. Questa è una società sgangherata fatta di coppie e matrimoni disfunzionali che riflettono un malessere che ormai dilaga in tutto l'occidente. Non si salva nemmeno il rapporto troppo spesso caotico con i figli che vengono strattonati di quà e di là a dipendenza degli umori genitoriali. C'è persino una critica all'isteria salutistica ormai imperante. Insomma molta carne al fuoco, ma Castellito riesce benissimo a colgiere il disagio ormai generalizzato, ove ci vorrebbero convegni di sociologi, psicologi e psichiatri per individuarne le cause. Figuriamoci poi i correttivi! Certo che la "liberazione" del '68 non ha portatola felicità, né di coppia, né tanto meno di famiglia. Viviamo in una società senza più orizzonti, ove si vive alla giornata in mancanza di certezze. I nervi sono fragili e l'incapacità si sopportare le frustrazioni della vita (inevitabili) oggigiorno è palese, complice forse anche le difficoltà e la precarietà del mondo del lavoro.
Lasciano perdere qualche pecca, questo film è molto attuale, come lo è pure l'assenza di speranza (!) quando le cose girano storte: si cambiano ormai i programmi esitenziali con l'immediatezza del "telecomando", dimenticando che si tratta della nostra vita e non di fiction televisive.
Marco Brenni
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fabio 3121
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sabato 17 luglio 2021
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una cena per ripercorrere il film della vita
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il film basato sull'omonimo romanzo di Margaret Mazzantini ha come assoluti protagonisti Gaetano (Riccardo Scamarcio) e Delia (Jasmine Trinca) coppia separata con 2 bambini Cosmo e Nico che si incontrano al ristorante per una cena col fine di organizzare la vacanza estiva dei figli. In realtà la cena servirà attraverso numerosi flashback a ripercorrere la storia d'amore di questa coppia come riavvolgendo il nastro di un film. Si parte dal loro primo incontro, lui scrittore che non riesce a sfondare per poi ripiegare come autore di talent show, lei nutrizionista con un passato di problemi legati all'anoressia. Un amore travolgente e passionale darà vita a 2 figli ma anche alle problematiche di tutti i giorni collegate altresì ai non facili rapporti tra Gaetano ed i suoi genitori e tra Delia e la madre vedova.
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il film basato sull'omonimo romanzo di Margaret Mazzantini ha come assoluti protagonisti Gaetano (Riccardo Scamarcio) e Delia (Jasmine Trinca) coppia separata con 2 bambini Cosmo e Nico che si incontrano al ristorante per una cena col fine di organizzare la vacanza estiva dei figli. In realtà la cena servirà attraverso numerosi flashback a ripercorrere la storia d'amore di questa coppia come riavvolgendo il nastro di un film. Si parte dal loro primo incontro, lui scrittore che non riesce a sfondare per poi ripiegare come autore di talent show, lei nutrizionista con un passato di problemi legati all'anoressia. Un amore travolgente e passionale darà vita a 2 figli ma anche alle problematiche di tutti i giorni collegate altresì ai non facili rapporti tra Gaetano ed i suoi genitori e tra Delia e la madre vedova. La relazione extraconiugale di Gaetano segnerà la fine del rapporto con Delia che terrà con sé i figli. Alla fine della cena, dopo una chiacchierata con una coppia di anziani anch'essa presente al ristorante, il regista Castellitto lascia una finale aperto lasciando allo spettatore la speranza che Gaetano e Delia possano tornare insieme. La pellicola si avvale sia di una ottima sceneggiatura che di una convincente interpretazione dei 2 protagonisti principali molto nella parte, in particolare Jasmine Trinca. Il film si lascia vedere, forse solo la seconda parte ha un ritmo un tantino più lento, ma complessivamente rappresenta le dinamiche di tante coppie che nel loro percorso di vita hanno alti e bassi. Cameo per Roberto Vecchioni. Voto 7/10.
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francesco izzo
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giovedì 12 novembre 2020
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eccezionale interpretazione in una storia drammati
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E' un vero peccato che anche in questo film (ma c'era da aspettarselo, visto che l'autrice del libro è Margaret Mazzantini) il messaggio conclusivo sia antimaschile, anche se addolcito dal sorriso forse ancora affettuoso della bella protagonista, che guarda nella scena finale il suo ex e padre dei suoi figli allontanarsi buffoneggiando.
I personaggi sono resi magistralmente da Scamarcio e dalla Trinca: lui gran piacione, ambizioso e un pò superficiale, interessato alle biografie dei grandi campioni dello sport (che forse vuol prendere ad esempio per affermarsi anche lui nella vita, come molto acutamente le dice lei durante uno dei loro numerosi litigi).
Lei emotivamente e psicologicamente fragile, uscita da una storia di anoressia nella quale ricade quando si ripresentano i problemi, ma intelligente e responsabilizzata dal suo nuovo ruolo di madre.
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E' un vero peccato che anche in questo film (ma c'era da aspettarselo, visto che l'autrice del libro è Margaret Mazzantini) il messaggio conclusivo sia antimaschile, anche se addolcito dal sorriso forse ancora affettuoso della bella protagonista, che guarda nella scena finale il suo ex e padre dei suoi figli allontanarsi buffoneggiando.
I personaggi sono resi magistralmente da Scamarcio e dalla Trinca: lui gran piacione, ambizioso e un pò superficiale, interessato alle biografie dei grandi campioni dello sport (che forse vuol prendere ad esempio per affermarsi anche lui nella vita, come molto acutamente le dice lei durante uno dei loro numerosi litigi).
Lei emotivamente e psicologicamente fragile, uscita da una storia di anoressia nella quale ricade quando si ripresentano i problemi, ma intelligente e responsabilizzata dal suo nuovo ruolo di madre.
Così come fanno scintille a letto, le fanno anche nei numerosi litigi in cui spesso cadono; ne escono dialoghi al fulmicotone, originali e realistici, ottimamente resi dagli attori. Persino nella mimica, nelle espressioni, nel recitare insomma, l'interpretazione dei due trovo che stavolta sia davvero da 10 e lode.
Un pò posticcio il cammeo di Vecchioni e consorte, forse, ma funziona anche quello e il messaggio arriva chiaro: restiamo umani, amiamoci che la vita è breve!
Purtroppo però è amaro constatare a volte che, anche essendone consapevoli, non possiamo far nulla per evitare il naufragio di una relazione che non funziona, di un'amicizia che finisce, di un rapporto che si logora e non ce la fa più ad andare avanti.
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giammarco
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giovedì 21 marzo 2019
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bellissimo
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Non ci sono molte cose da dire se non andare a vedere questa straordinaria interpretazione di un inizio ed una fine di un amore...che forse non finirà mai!! Grandi tutti! Bravi...
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parsifal
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venerdì 19 ottobre 2018
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anatomia di una crisi
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S. Castellitto dirige un film tratto da un romanzo di M. Mazzantini, sua consorte e sodale nella professione come nella vita. I ruoli dei protagonisti vengono affidati a R. Scamarcio, che interpreta Gaetano , giovane scrittore con grandi aspirazioni e talento, sfrontato e amante di ogni sfaccettatura dell' esistere e J. Trinca, medico per vocazione, persona molto complessa e conflittuale , dalle mille nevrosi e con problemi del comportamento alimentare, dovuti al pessimo rapporto con la madre( A. Galiena) , superficiale e con seri problemi di dipendenza dall'alcool. IL loro incontro avviene in giovane età e nonostante le immense differenze caratteriali e comportamentali, qualcosa li unisce per molti anni.
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S. Castellitto dirige un film tratto da un romanzo di M. Mazzantini, sua consorte e sodale nella professione come nella vita. I ruoli dei protagonisti vengono affidati a R. Scamarcio, che interpreta Gaetano , giovane scrittore con grandi aspirazioni e talento, sfrontato e amante di ogni sfaccettatura dell' esistere e J. Trinca, medico per vocazione, persona molto complessa e conflittuale , dalle mille nevrosi e con problemi del comportamento alimentare, dovuti al pessimo rapporto con la madre( A. Galiena) , superficiale e con seri problemi di dipendenza dall'alcool. IL loro incontro avviene in giovane età e nonostante le immense differenze caratteriali e comportamentali, qualcosa li unisce per molti anni. Inizia dunque la dettagliata e dolorosa analessi della loro unione; ciò che li univa in principio, i sensi, lo spirito di avventura, il desiderio di affrontare la vita con spavalderia diventa , mano a mano che si procede negli anni, inevitabilmente un peso sempre più insostenibile per entrambi. Gaetano avverte il peso della mancata realizzazione ed è costretto a ripiegare su un tipo di scrittura redditizia ma poco gratificante come sceneggiare le fiction televisive o essere l'autore di reality o talent-show. Dal canto suo Dalia vede l'accentuarsi delle proprie nevrosi , tanto da non poter più gestire serenamente il menage familiare e talvolta neanche sè stessa e le proprie emozioni. Arriva , inevitabilmente, il momento della separazione ; traumatica , dolorosa tanto per i coniugi quanto per i figli della coppia, spettatori impotenti e tristi del degrado morale in cui affondano i genitori. Si incontrano per programmare le ferie e , durante la serata, una spietata analisi degli anni trascorsi insieme li conduce, a quanto sembra, ad un punto di non ritorno: ma è in quel momento che accade qualcosa di inaspettato, che giustifica il titolo del film. Descrizione dettagliata ed impietosa dei rapporti coniugali come vengono vissuti , fin troppo spesso , nell'era odierna e finale con un filo di speranza nel domani.
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parsifal
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mercoledì 17 ottobre 2018
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analessi di un rapporto difficile
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S. Castellitto dirige un film tratto da un romanzo di M.Mazzantini, sua consorte e sodale nella professione come nella vita. I ruoli dei protagonisti vengono affidati a R.Scamarcio, che interpreta Gaetano , giovane scrittore con grandi aspirazioni e talento, sfrontato e amante di ogni sfaccettatura dell' esistere e J.Trinca, medico per vocazione, persona molto complessa e conflittuale , dalle mille nevrosi e con problemi del comportamento alimentare, dovuti al pessimo rapporto con la madre( A.Galiena) , superficiale e con seri problemi di dipendenza dall'alcool. IL loro incontro avviene in giovane età e nonostante le immense differenze caratteriali e comportamentali, qualcosa li unisce per molti anni.
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S. Castellitto dirige un film tratto da un romanzo di M.Mazzantini, sua consorte e sodale nella professione come nella vita. I ruoli dei protagonisti vengono affidati a R.Scamarcio, che interpreta Gaetano , giovane scrittore con grandi aspirazioni e talento, sfrontato e amante di ogni sfaccettatura dell' esistere e J.Trinca, medico per vocazione, persona molto complessa e conflittuale , dalle mille nevrosi e con problemi del comportamento alimentare, dovuti al pessimo rapporto con la madre( A.Galiena) , superficiale e con seri problemi di dipendenza dall'alcool. IL loro incontro avviene in giovane età e nonostante le immense differenze caratteriali e comportamentali, qualcosa li unisce per molti anni. Inizia dunque la dettagliata e dolorosa analessi della loro unione; ciò che li univa in principio, i sensi, lo spirito di avventura, il desiderio di affrontare la vita con spavalderia diventa , mano a mano che si procede negli anni, inevitabilmente un peso sempre più insostenibile per entrambi. Gaetano avverte il peso della mancata realizzazione ed è costretto a ripiegare su un tipo di scrittura redditizia ma poco gratificante come sceneggiare le fiction televisive o essere l'autore di reality o talent-show. Dal canto suo Dalia vede l'accentuarsi delle proprie nevrosi , tanto da non poter più gestire serenamente il menage familiare e talvolta neanche sè stessa e le proprie emozioni. Arriva , inevitabilmente, il momento della separazione ; traumatica , dolorosa tanto per i coniugi quanto per i figli della coppia, spettatori impotenti e tristi del degrado morale in cui affondano i genitori. Si incontrano per programmare le ferie e , durante la serata, una spietata analisi degli anni trascorsi insieme li conduce, a quanto sembra, ad un punto di non ritorno: ma è in quel momento che accade qualcosa di inaspettato, che giustifica il titolo del film. Descrizione dettagliata ed impietosa dei rapporti coniugali come vengono vissuti , fin troppo spesso , nell'era odierna e finale con un filo di speranza nel domani.
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giammarco
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giovedì 13 settembre 2018
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da vedere assolutamente
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E’ un bellissimo film da vedere ed anche rivedere. Bravi gli attori, molto toccante e profondo! Consigliatissimo!
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sellerone
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lunedì 23 luglio 2018
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in amore...
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Film terapeutico al pari di una seduta dall'esperto in problemi matrimoniali. Gli attori contribuiscono sicuramente alla buona riuscita della narrazione, la storia è ben scritta e anche qualche eccesso di protagonismo non guasta.
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simogiupy
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domenica 1 ottobre 2017
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un film che fa tremare il cuore
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Film bellissimo, una storia tanto graffiante e dolorosa quanto reale. Attori magnifici capaci di urlare il dolore e la disperazione di un amore mai finito ma impossibile da vivere.
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