La corte

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peer gynt mercoledì 9 settembre 2015
l'ermellino innamorato Valutazione 4 stelle su cinque
87%
No
13%

Brillante commedia francese, dalla scrittura impeccabile, che racconta del giudice Xavier Racine, uomo di legge rigido e inflessibile, maniacale e razionale, che riconoscendo nella giurata Ditte Lorensen-Coteret l'anestesista che lo aveva assistito durante una sua passata ospedalizzazione si innamora come un ragazzino ed inizia una corte tenace, ma non priva di garbo, nei confronti della bella signora (il giudice è il sempre ottimo Fabrice Luchini, la giurata è una fascinosa attrice olandese, Sidse Babett Knudsen). La dialettica fra l'umanità dell'infermiera anestesista, che sa comunicare al paziente con una semplice stretta di mano una partecipazione emotiva, e la disumanità del giudice che vuole mantenersi distante dalle mille storie di veri esseri umani che gli passano davanti, è resa con sincera intensità e senza alcuna retorica. [+]

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alex2044 lunedì 21 marzo 2016
bravi tutti regista attori comprimari e comparse Valutazione 4 stelle su cinque
51%
No
49%

La Corte è un film minimalista , fatto di poche inquadrature ma con un risultato finale per nulla insoddisfacente  anzi . Merito di Fabrice Luchini che nella parte del presidente della corte è come sempre impeccabile con i suoi sguardi sempre più espliciti  di qualunque profluvio di parole insomma il solito fuoriclasse ma anche e qui è la sorpresa , di Sidse Babett Knudsen che nella parte della giurata , di cui il presidente è segretamente innamorato , è bravissima ed intesissima . Il piccolo duello fra di loro a base sguardi , nel finale del film ,è un piccolo gioiello di intensità espressiva ed anche emotiva . [+]

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vanessa zarastro mercoledì 30 marzo 2016
il privato del giudice Valutazione 3 stelle su cinque
55%
No
45%

 In linea con libri e film francesi dove gli ispettori, i giudici o i Presidenti della corte d’appello sono umani, anche quando professionalmente severi. Cristian Vincent apre uno squarcio sul privato del giudice integerrimo Xavier Racine, molto ben interpretato da Fabrice Luchini: una brutta influenza, un divorzio in atto. Ha un assoluto bisogno di complicità che cerca e trova in una giurata estratta a sorte Ditte Lorensen-Coteret (la brava Sidse Babett Knudsen) che guardacaso è un’infermeria dell’ospedale dove Racine era stato ricoverato tempo addietro per un brutto incidente. Il volto sorridente di Ditte al suo risveglio è rimasto per Racine un volto amico che si sente rassicurato dalla presenza della donna. [+]

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pintaz lunedì 4 aprile 2016
in piedi, la corte... Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Il Presidente della Corte d'Assise (Fabrice Luchini) è un giudice integerrimo. Viene definito "a doppia cifra" in quanto le condanne prevedono un minimo di 10 anni. Chiamato a presiedere un caso di omicidio di una bimba di 7 mesi da parte del padre, la propria fermezza al limite della spigolosità inizia a crollare quando si rende conto, tramite estrazione, che nella giuria popolare ritrova Birgit, una donna che aveva conosciuto in un ospedale a causa di un brutto incidente avvenuto anni prima, amandola, senza che lei ne fosse a conoscenza. Film essenziale ma straordinariamente delicato. Nella primissima parte della pellicola si pensa a un giallo con la cronologia della ricostruzione degli eventi drammatici avvenuti all'interno dell'appartamento dove è morta la piccola. [+]

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giulio vivoli domenica 10 aprile 2016
amore e giustizia Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

 La potenza evocatrice di un incontro capace di trasformare la personalità e cambiare naturalmente visione e senso della vita: è quello che accade ad un inflessibile Fabrice Luchini,  giudice di Corte d’ Assise che passa dal cappotto blu e la sciarpa rossa alla toga con ermellino, dal carattere chiuso e schivo, lo stile di vita austero e abitudinario, nel ritrovare in aula di tribunale come giurato popolare la premurosa anestesista che lo aveva accudito e colpito sentimentalmente durante una precedente degenza ospedaliera. Il film è una godibile commedia molto delicata sia  nel racconto che nelle immagini, fatte di sguardi discreti e imbarazzati e di tenere carezze, il tutto avvolto in un’atmosfera da favola sentimentale vera e credibile, perché resta sempre a contatto con la realtà quotidiana: due diverse solitudini che si incontrano, i commenti ironici e sarcastici dei giurati togati e popolari, un processo per infanticidio a carico di due genitori giovani e sbandati ad appesantire  la vicenda di pathos e seriosità. [+]

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alex62 sabato 8 ottobre 2016
le passanti Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

Che splendido film! Una piccolo e umile canto alla Bellezza, la bellezza che rende la vita meno amara, che ci rende meno tetra addirittura la morte prossima ventura.
Non possiamo sapere la verità: essa non è alla nostra portata; qualsiasi tentativo di svelarla: letteralmente di togliere ogni velo e poterla osservare in tutta la sua nudità, ci è precluso. La verità, forse grazie a Dio, non è sotto il nostro dominio. Ma…quel baluginio scintillante, istantaneo che possiamo cogliere nella bellezza, quella che ci viene offerta di rado, quella di una donna principalmente, quella che infine chiamiamo charme ed è sempre più rara, in questo universo volgare e violento, lì, in quell'istante perfetto scopriamo che averci privato della verità non è il capriccio arbitrario di Dèi privi di scrupoli verso i miseri mortali. [+]

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no_data lunedì 28 marzo 2016
la realtà sotto la lente di ingrandimento Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

La realtà ha un doppio binario e lo dice sapientemente il titolo scelto per il mercato italiano dal distrubutore, che una volta ogni tanto ha centrato pienamente l'essenza del film. Così La Corte che vista da lontano è intesa come Istituzione giudiziaria con i suoi giudici avvocati, giudici, giurati e pubblici ministeri se guardata con la lente di ingrandimento, da vicino si trasforma in una "corte", nella storia, cioè, del corteggiamento di un Presidente di Corte di Appello, Xavier Racine (magistralmente interpretato da Fabrice Luchini[+]

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no_data lunedì 28 marzo 2016
la realtà sotto la lente di ingrandimento Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
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La realtà ha un doppio binario e lo dice sapientemente il titolo scelto per il mercato italiano dal distrubutore, che una volta ogni tanto ha centrato pienamente l'essenza del film. Così La Corte che vista da lontano è intesa come Istituzione giudiziaria con i suoi giudici avvocati, giudici, giurati e pubblici ministeri se guardata con la lente di ingrandimento, da vicino si trasforma in una "corte", nella storia, cioè, del corteggiamento di un Presidente di Corte di Appello, Xavier Racine (magistralmente interpretato da Fabrice Luchini[+]

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no_data lunedì 11 aprile 2016
luchini for president Valutazione 5 stelle su cinque
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Dopo “La cuoca del Presidente”, Christian Vincent fa centro pieno con il suo nuovo film, di cui firma anche la sceneggiatura (premiata a Venezia). LA CORTE è la storia d'amore tra uno scorbutico Presidente di Corte d'Assise e una giurata, di cui l'uomo si era perdutamente innamorato qualche anno prima quando lei, anestesista. l'aveva assistito per un'operazione chirurgica all'anca. Vincent ci fa seguire l'intero processo che vede un uomo accusato di aver ucciso a calci la figlioletta neonata. Noi non sappiamo come siano andati realmente i fatti, e non lo sa neanche la giuria, ragione in più per riflettere sull'applicazione della giustizia. [+]

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alberto58 lunedì 18 aprile 2016
fbarice e le donne Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
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Nel 2011, prima di partire per Parigi, incocciai nel DVD del film "Parigi" e così me lo comprai pensando che se anche si fosse trattato di un film mediocre, di certo avrebbe parlato della città che mi apprestavo a visitare. Il film parlava effettivamente di Parigi, anzi, dei parigini, e lo trovai tutt'altro che mediocre tant'è che me lo sono rivisto una decina di volte. Il personaggio che più mi colpì fu proprio lui, Fabrice Luchini, che impersonava un anziano professore di storia della Sorbona, il cui ruolo e' minacciato dalla depressione causata dalla morte del papà, e che rimane folgorato dalla bellezza e dalla vitalità di una sua allieva al punto di abbandonare ogni prudenza e mettere tutto in gioco. [+]

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