nerone bianchi
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domenica 27 marzo 2016
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ionesco in periferia
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E' un'umanità di periferia quella che scorre davanti ai nostri occhi: condomini quadrati, pareti scrostate, sporco, marginalità, come ne abbiamo viste tante altre al cinema. Questa volta il tutto diventa teatro: dell'assurdo e della quotidianità. Tre storie si intrecciano, con al centro la solitudine, quella di un Signore che abitando al primo piano si rifiuta di pagare l'ascensore, perchè non ha soldi e non per altro e che, dopo una disastrosa esperienza con una cyclette, dovendo trascorrere un periodo su una sedia a rotelle, si trova ad averne assoluto bisogno, inconterà l'amore con un'infermiera di notte conosciuta casualmente nel turno di pausa.
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E' un'umanità di periferia quella che scorre davanti ai nostri occhi: condomini quadrati, pareti scrostate, sporco, marginalità, come ne abbiamo viste tante altre al cinema. Questa volta il tutto diventa teatro: dell'assurdo e della quotidianità. Tre storie si intrecciano, con al centro la solitudine, quella di un Signore che abitando al primo piano si rifiuta di pagare l'ascensore, perchè non ha soldi e non per altro e che, dopo una disastrosa esperienza con una cyclette, dovendo trascorrere un periodo su una sedia a rotelle, si trova ad averne assoluto bisogno, inconterà l'amore con un'infermiera di notte conosciuta casualmente nel turno di pausa. Un improbabile astronauta precipita sul tetto del condomionio, la NASA lo cerca, sarà una signora marocchina ad adottarlo mentre aspetta che il figlio esca di prigione, infine un'attrice caduta ai margini del lavoro, che abita davanti ad un ragazzino la cui madre non si vede mai e non ci è dato saperne le ragioni. Questa umanità zoppicante, messa sul palcoscenico del condominio, trova riscatto dall'incontro con l'altro. Il film è amaro ma la cifra che alla fine emerge è quella del divertimento, dell'ironia e della speranza, in questo assimilabile alle commedie di Ionesco. Il racconto scorre, la noia non abita nel condominio dei cuori infranti, le inquadrature sono fisse, non mi sembra di ricordare particolari movimenti di macchina, ottimo lavoro.
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lbavassano
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sabato 26 marzo 2016
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il rigore della poesia
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Tre storie, sapientemente intrecciate, che miscelano in misura diversa realismo e surrealismo, senza mai eccedere, che coniugano divertimento e malinconia senza forzature e stridori. Tre storie, profondamente umane, splendidamente raccontate, che con pochi accenni riescono a restituire pienamente il vissuto di sei personaggi, sei esseri umani, che accidentalmente si incrociano, interagiscono, si confrontano. Sei forme diverse di solitudine che proprio attraverso la difficoltà del dialogo trovano il modo di comunicare, di giungere ad una autentica comprensione dell'altro.
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Tre storie, sapientemente intrecciate, che miscelano in misura diversa realismo e surrealismo, senza mai eccedere, che coniugano divertimento e malinconia senza forzature e stridori. Tre storie, profondamente umane, splendidamente raccontate, che con pochi accenni riescono a restituire pienamente il vissuto di sei personaggi, sei esseri umani, che accidentalmente si incrociano, interagiscono, si confrontano. Sei forme diverse di solitudine che proprio attraverso la difficoltà del dialogo trovano il modo di comunicare, di giungere ad una autentica comprensione dell'altro. Una periferia degradata, un condominio squallido, in disfacimento, che grazie alla bellezza delle immagini, rigorosa al pari dello stile narrativo, divengono luogo di poesia. Una Huppert eccezionale. Un finale che con quasi nulla riesce a mostrare come lo scarto fra la banalità e la poesia sia al contempo minimo e abissale.
Uno splendido film, ad oggi fra i più belli, poetici ed intensi di questa stagione (peccato solo per il titolo italiano, stupido e fuorviante come troppo spesso accade).
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irene
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sabato 26 marzo 2016
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anime perse
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Ma che magnifica sorpresa, questo film! Delicato e strampalato, struggente e bizzarro, dolce e poetico come solo il racconto di incontri casuali di gente sola, diversa e persa per ragioni differenti può essere. Sei personaggi, tre coppie che per caso si incontrano e si trovano e si aiutano e si salvano. Non si sa chi preferire fra l'attrice decaduta che viene spinta ad una scelta coraggiosa dal teen-ager annoiato; l'anziana signora algerina che ospita in casa sua, senza indugi e senza chiedersi perché, l'astronauta americano piovuto dal cielo; l'uomo triste e solo, costretto su una sedia a rotelle, che incontra una solitaria infermiera di notte. Sono tutti personaggi in cui ci si può riconoscere almeno un po' e forse li si ama tutti, indistintamente.
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Ma che magnifica sorpresa, questo film! Delicato e strampalato, struggente e bizzarro, dolce e poetico come solo il racconto di incontri casuali di gente sola, diversa e persa per ragioni differenti può essere. Sei personaggi, tre coppie che per caso si incontrano e si trovano e si aiutano e si salvano. Non si sa chi preferire fra l'attrice decaduta che viene spinta ad una scelta coraggiosa dal teen-ager annoiato; l'anziana signora algerina che ospita in casa sua, senza indugi e senza chiedersi perché, l'astronauta americano piovuto dal cielo; l'uomo triste e solo, costretto su una sedia a rotelle, che incontra una solitaria infermiera di notte. Sono tutti personaggi in cui ci si può riconoscere almeno un po' e forse li si ama tutti, indistintamente. Un gioiello.
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