enyalios
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domenica 1 giugno 2014
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oltre quel bacio, oltre l'incantesimo
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C'era una volta,
la disputa fra bene e male, una strega malvagia e una principessa dall'aspetto angelico, una maledizione atta a distruggere il potere dell'amore.
C'era una volta,
una favola capace di far sognare bambini e bambine MA una favola simile a tante altre favole, priva di originalità e magia ma forte delle reminiscenze del passato.
C'era una volta
e per fortuna non c'è più.
Ciò che ho visto al cinema si è rivelato un capolavoro della Disney, un inno al vero amore che non ricadesse nel banale.
E' stato un viaggio nell'intimo di una donna che per secoli ha vestito le parti della strega malvagia, priva di umanità e sentimento.
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C'era una volta,
la disputa fra bene e male, una strega malvagia e una principessa dall'aspetto angelico, una maledizione atta a distruggere il potere dell'amore.
C'era una volta,
una favola capace di far sognare bambini e bambine MA una favola simile a tante altre favole, priva di originalità e magia ma forte delle reminiscenze del passato.
C'era una volta
e per fortuna non c'è più.
Ciò che ho visto al cinema si è rivelato un capolavoro della Disney, un inno al vero amore che non ricadesse nel banale.
E' stato un viaggio nell'intimo di una donna che per secoli ha vestito le parti della strega malvagia, priva di umanità e sentimento.
Ho apprezzato questo distacco dalla favola popolare, un distacco che ha dato vita ad un'avventura nuova, letta in chiave moderna; non si è parlato di bene o male, di angeli e demoni ma si è descritto l'inno all'amore, a quell'amore tradito che genera ostilità e dolore ma che, nel toccare il fondo di una vendetta disumana, riaffiora a nuova luce e genera vita.
Meravigliosa l'ambientazione: cascate argentate, folletti e fate, alberi maestosi resi guardiani di una magia silenziosa, che la mano umana non dovesse e potesse distruggere. Meravigliosa l'analisi psicologica della strega: la solitudine di un'infanzia che l'ha resa forte e prudente ma con gli occhi ancora colmi di speranza.
E in tutto questo dove si nasconde l'amore?
Ci allontaniamo dall'amore fra uomo e donna, l'amore coniugale, l'amore "di 2 sposi o presunti tali" e ci avviciniamo al VERO AMORE, quello di una madre per la figlia, perchè si è madre anche se il figlio non lo generi dal tuo grembo, si è madre se si è spesa la propria vita a custodire, accudire, proteggere un'altra creatura, assistendola nel percorso lungo della crescita.
Ed ecco che il vero bacio non ricade nel banale ma esplode nelle labbra di Angelina Jolie posate sulla fronte della sua "Bestiolina adorata".
Si mescolano le parti e i nodi si sciolgono: colui che ha speso la propria vita alla ricerca della fama, tradendo e ferendo, fa la fine che merita, soccombe all'avidità e all'orgoglio. LUI, nè padre nè marito nè amante. E LEI, la fata oscura, la strega alata, ritrova la sua favola e il suo lieto fine, circondata da quell'amore che gli era stato sottratto, da quelle promesse che nessuno aveva mai mantenuto, da quella dignità che altri avevano violato.
"L'amore non deve implorare e nemmeno pretendere, l'amore deve trovare la forza di diventare certezza dentro di sè, allora non è più trascinato ma trascina."
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[+] un inno all'amore
(di francesca50)
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ndkcfl
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martedì 3 giugno 2014
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questa è la vera favola
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Dopo aver visto “Biancaneve e il cacciatore” ed essere rimasta delusa, dopo aver guardato le pubblicità delle rielaborazioni cinematografiche di molte favole (Hansel e Gretel, Alice in wonderland, Cappuccetto Rosso, La Bella e la bestia..) non mi aspettavo molto da questo film, ma mi sono dovuta ricredere!
Ero pronta ad una semplice copia del cartone Disney, ma non è stato affatto così. Come dice il titolo, la storia si concentra su Malefica, la cattiva di sempre… che non è più malvagia!Ci viene presentata l’infanzia della piccola fata, allegra e in pace col mondo, la sua crescita e le ragioni che la porteranno a pronunciare il famoso maleficio e a diventare “cattiva” (a buon ragione secondo me).
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Dopo aver visto “Biancaneve e il cacciatore” ed essere rimasta delusa, dopo aver guardato le pubblicità delle rielaborazioni cinematografiche di molte favole (Hansel e Gretel, Alice in wonderland, Cappuccetto Rosso, La Bella e la bestia..) non mi aspettavo molto da questo film, ma mi sono dovuta ricredere!
Ero pronta ad una semplice copia del cartone Disney, ma non è stato affatto così. Come dice il titolo, la storia si concentra su Malefica, la cattiva di sempre… che non è più malvagia!Ci viene presentata l’infanzia della piccola fata, allegra e in pace col mondo, la sua crescita e le ragioni che la porteranno a pronunciare il famoso maleficio e a diventare “cattiva” (a buon ragione secondo me). Ciò che sorprende ancor di più è l’evolversi della storia e il rapporto tra Aurora e Malefica davvero molto bello.
Non si è trattato di una semplice rielaborazione, ma di una vera e propria riscrittura della favola che secondo me, in questa versione ha trovato una forma migliore e definitiva. A confronto il cartone animato sembra piatto e semplicistico, quasi ridicolo, ma del resto si indirizzava ad un pubblico infantile ed io per prima da bambina l’ho amata. Il film però è tutta un’altra cosa. Malefica diventa un personaggio a tutto tondo, profondo, buono e soprattutto, madre. Eccellente il modo in cui il regista ha deciso di far sciogliere il maleficio: non con il solito bacio del principe col quale –come viene sottolineato anche nel lungometraggio- aveva scambiato solo poche parole, ma con quello di una persona il cui affetto non ha eguali e che ci amerà per sempre: la mamma, in questo caso, Malefica.
Eppure il direttore tecnico non si è dimenticato della favola, anzi si può dire che allo stesso tempo l’abbia seguita fedelmente. Ad esempio quando viene lanciata la maledizione o nella presentazione della casetta nel bosco oppure nella rappresentazione di Malefica nella parte centrale della storia.
Infine belli gli effetti speciali e l’interpretazione della Jolie che riesce a trasmettere le emozioni anche con un semplice sguardo.
Assolutamente da vedere, preferibilmente in 3D!
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jacopo b98
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lunedì 16 giugno 2014
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un soddisfacente film disney con una grande jolie!
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In un regno fantastico cresce felice la fata Malefica (Jolie da adulta), dotata di grandi e fortissime ali. Un giorno fa la conoscenza di Stefano (Copley, da adulto) un ragazzotto orfano che diviene suo amico. Anni dopo, quando il morente re degli uomini promette di nominare suo successore chiunque uccida Malefica, Stefano, divenuto ambizioso, cerca la sua vecchia amica, la ubriaca e, incapace di ucciderla, le trancia le ali, rubandole gran parte del suo orgoglio e della sua forza! Malefica allora decide di vendicarsi scagliando un sortilegio sulla neonata figlia di Stefano, Aurora (Jolie-Pitt da piccola, Fanning da ragazza): la maledice infatti condannandola a pungersi con un fuso prima del compimento dei sedici anni, cadendo di conseguenza in un sonno simile alla morte dal quale potrà essere risvegliata solo se riceverà il bacio del vero amore.
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In un regno fantastico cresce felice la fata Malefica (Jolie da adulta), dotata di grandi e fortissime ali. Un giorno fa la conoscenza di Stefano (Copley, da adulto) un ragazzotto orfano che diviene suo amico. Anni dopo, quando il morente re degli uomini promette di nominare suo successore chiunque uccida Malefica, Stefano, divenuto ambizioso, cerca la sua vecchia amica, la ubriaca e, incapace di ucciderla, le trancia le ali, rubandole gran parte del suo orgoglio e della sua forza! Malefica allora decide di vendicarsi scagliando un sortilegio sulla neonata figlia di Stefano, Aurora (Jolie-Pitt da piccola, Fanning da ragazza): la maledice infatti condannandola a pungersi con un fuso prima del compimento dei sedici anni, cadendo di conseguenza in un sonno simile alla morte dal quale potrà essere risvegliata solo se riceverà il bacio del vero amore. Il re allora fa bruciare tutti gli arcolai del regno e fa portare la bambina nel bosco, dove verrà allevata da tre fate pasticcione (Staunton, Manville e Temple). Malefica, guardandola crescere, si pentirà della sua vendetta, ma nulla potrà rompere il sortilegio. Intanto Stefano si prepara per combattere Malefica, in tutti i modi… Scritto da Linda Woolverton (Alice in Wonderland), prodotto dalla Disney con la bellezza di 180 milioni di dollari, è una rivisitazione della fiaba della Bella Addormentata nel Bosco, la cui regia è stata affidata a Robert Stromberg, esordiente alla regia, ma già grande e famoso scenografo, già vincitore di due Oscar per le scenografie di Avatar e Alice in Wonderland). Il risultato è soddisfacente ma non eccelso, sicuramente rispetto a Il grande e potente Oz di Raimi si tratta di un trionfo, ma forse Biancaneve e il cacciatore era stato meglio. In ogni caso Maleficent è uno spettacolo visivo ben congegnato che fa gioire gli occhi in più di un’occasione: alcune carrellate dall’alto, la lussuosa fotografia di Dean Semler, i grandi effetti speciali e il mirabile lavoro scenografico (che risente parecchio della presenza di Stromberg alla regia, pur non essendo lui personalmente il production designer) lasciano ammirati e qualche volta a bocca aperta. Il film poi è totalmente incentrato sulla figura di Malefica, che trova in Angelina Jolie, non solo un’interprete perfetta, ma anche dannatamente brava. La regia di Stromberg aiuta la protagonista regalandole molti primi piani che mettono in risalto le emozioni del volto di Malefica, tormentato dal dolore e dalla tristezza. Tutto sommato quindi il film scorre tranquillo, con molte scene ben congegnate e una in particolare di grande pathos: il risveglio di Malefica dall’ubriacatura e la scoperta del taglio delle ali; vera e propria allegoria della violenza sessuale subita da molte donne, come ha detto la Jolie il taglio delle ali per Malefica equivale ad uno stupro. Quindi il film nel complesso è decisamente buono e soddisfacente, senza essere un capolavoro o cose simili: è il modo perfetto per trascorrere una piacevole e leggera serata in compagnia di tutta la famiglia, anche dei più piccoli.
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netben1993
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sabato 8 novembre 2014
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sdolcinatissima malefica fatina!
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Una fatina con problemi di gigantismo e due corna sulla testa vive felice in un mondo incantato, al confine con il mondo degli umani. Un giorno un ragazzetto bruttino e ladro entra nel mondo incantato e incontra la suddetta fatina. Nasce una splendida amicizia che con il passare del tempo si tramuta in amore. Intanto il giovane bruttino è distratto dalle gioie del mondo degli umani. Chiamale come vuoi, si capisce che il giovane si fa distrarre dalle altre pulzelle giù in città. Oltre che bruttino e ladro è anche avido, ragion per cui tenta la scalata al trono, detenuto da un vecchio re rincoglionito. Quest’ultimo un giorno tenta di entrare con le armi nel mondo fatato ma durante la battaglia con le creature magiche viene ridotto in fin di vita dalla fata cornuta.
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Una fatina con problemi di gigantismo e due corna sulla testa vive felice in un mondo incantato, al confine con il mondo degli umani. Un giorno un ragazzetto bruttino e ladro entra nel mondo incantato e incontra la suddetta fatina. Nasce una splendida amicizia che con il passare del tempo si tramuta in amore. Intanto il giovane bruttino è distratto dalle gioie del mondo degli umani. Chiamale come vuoi, si capisce che il giovane si fa distrarre dalle altre pulzelle giù in città. Oltre che bruttino e ladro è anche avido, ragion per cui tenta la scalata al trono, detenuto da un vecchio re rincoglionito. Quest’ultimo un giorno tenta di entrare con le armi nel mondo fatato ma durante la battaglia con le creature magiche viene ridotto in fin di vita dalla fata cornuta. “Chi mi vendicherà avrà il trono!” Ed ecco che il giovane bruttino, che ormai è un quarantenne avvizzito, decide di tornare dalla sua vecchia amica, narcotizzarla e segarle via le ali con un coltello. Diventato re, si sposa una del paese e produce una figliola.
La fata cornuta, già incazzata come una bestia, decide di fare una visitina al castello per scagliare una maledizione sulla povera creatura innocente. In sostanza dice che la piccola morirà entro il sedicesimo anno di età. Il re saggiamente decide che una figliola maledetta in quel modo non vuole nemmeno vederla e la spedisce in un luogo lontano protetta da tre fatine deficienti che per cibare la neonata il massimo che riescono a fare è posarle carote sulla culla. Le fate hanno dato alla piccola il dono della felicità eterna, della bellezza, del sorriso, della carineria, del… praticamente in ogni situazione, pur non volendo, ella si ritrova un sorriso da ebete stampato sulla faccia. Il personaggio più insulso è il principe Filippo, un piccolo Jonas Brother che sembra essere vittima in egual misura della paresi del sorriso.
Una delle scene più belle del film è quando la piccola principessina torna dal babbo al castello, a sedici anni. "Ciao papà!". Il vecchio re, che ora è una fotocopia del suo predecessore, guarda la bambina. La guarda ancora. Ancora. "Sei... ehm... uguale a tua madre!" ma l'espressione è di chi non ha la minima idea di chi ha di fronte.
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tchaikovsky91
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martedì 3 giugno 2014
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da maleficent a beneficent
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Premettendo che amavo e amo il personaggio di Malefica,che sono un puritano dei classici Disney e che ero andato al cinema con grandi aspettative,non mi sono mai sentito cosi preso in giro come in questo caso.Ero andato al cinema pensando di vedere finalmente la più grande cattiva della Disney in carne ed ossa fare strage,scatenare tutti i suoi poteri contro il bene....e che cosa mi propinano? Una sorta di fata protettrice di un mondo magico che viene tradita dall'amore,diventa malvagia quanto basta per maledire la figlia dell'uomo che l'ha tradita,ma che poi addirittura si pente e diventa la madre adottiva della ragazza!Allora.
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Premettendo che amavo e amo il personaggio di Malefica,che sono un puritano dei classici Disney e che ero andato al cinema con grandi aspettative,non mi sono mai sentito cosi preso in giro come in questo caso.Ero andato al cinema pensando di vedere finalmente la più grande cattiva della Disney in carne ed ossa fare strage,scatenare tutti i suoi poteri contro il bene....e che cosa mi propinano? Una sorta di fata protettrice di un mondo magico che viene tradita dall'amore,diventa malvagia quanto basta per maledire la figlia dell'uomo che l'ha tradita,ma che poi addirittura si pente e diventa la madre adottiva della ragazza!Allora...qua non ci siamo capiti.Innanzitutto,non si può fare un film dove la protagonista si chiama Malefica(che ha il cosidetto nomen omen,"il nome è un presagio" quando il nome contiene la caratteristica essenziale e il destino del personaggio),ma si comporta in modo tutt'altro che malefico.Il personaggio,già solo per questo,perde di credibilità a priori.Poi davvero non concepisco la necessità di giustificare sempre le azioni dei cattivi,mostrandoci il loro passato e che cosa li ha resi malvagi.Che cos'è che dà cosi fastidio agli sceneggiatori riguardo i cattivi puri?!?Perchè oggigiorno un personaggio non può avere una natura malvagia sin dalla nascita,ma deve essere sempre umanizzato? .Dicono che il male non esista,che è frutto dell'odio tra gli uomini, e che nessuno nasce completamente cattivo.Mi dispiace,ma non sono d'accordo se si parla di Malefica,la quale poteva diventare una nuova grande cattiva cinematografica se non ci fosse stata questa impellente necessità di dotarla di una dualità psicologica tra bene e male,che però cozza prepotentemente con quella che è l'immagine collettiva della strega Disney.Ovviamente la cara Linda Woolverton(sceneggiatrice del film che aveva già scempiato Alice in Wonderland)avrà pensato che ,mostrando una Malefica crudele e cattiva a 360 gradi,il pubblico avrebbe potuto tacciare il personaggio di banalità e pochezza a livello di caratterizzazione in quanto sarebbe rientrata in una categoria ben definita e stereotipata che è quella dei cattivi e quindi prevedibile in ogni sua azione.E' stato sicuramente più facile per la Woolverton trasformarla in una strega dai lati umani,capace di amare e che abbraccia un ampio spettro di emozioni(dall'odio all'amore,dalla risata al pianto),cosi che il pubblico l'avrebbe apprezzata maggiormente e avrebbe avuto più possibilità di empatizzare col personaggio.Tuttavia,con Malefica tale passaggio poteva essere tranquillamente evitato,o perlomeno reso non cosi banale come hanno fatto perchè il tema della donna tradita dall'amore lo si può trovare ovunque,a partire dal mondo antico dove troviamo la figura di Medea.Ecco,magari se si fossero ispirati al percorso che fa Medea che si,viene tradita ma che si trasforma in una forza inarrestabile guidata dalla vendetta,avrei tranquillamente accettato il passaggio di Malefica da creatura buona a signora del Male.Riconosco che questo sia un paragone azzardato perchè le due donne che ho preso in questione sono molto diverse,ma è semplicemente per far capire che se Medea una volta tradita ha il coraggio di andare fino in fondo alle sue scelte,arrivando addirittura ad uccidere i propri figli pur di vendicarsi del tradimento,la Malefica del film si pente di aver maledetto la principessa,trasformandosi in una tipica fata piena di buoni sentimenti e che si assume il compito di crescerla e allevarla.Cosi non si è fatto altro che distruggere il mito e l'aura di mistero e malvagità che aleggia intorno al personaggio originale!Perchè snaturare cosi quella che dovrebbe essere la naturale attitudine di un cattivo,soprattutto se parliamo di questa cattiva?!? Lei si autoproclama la "Signora di ogni Male",lei è la personificazione dell'odio e della vendetta,perchè questo desiderio di darle a tutti i costi una motivazione per la sua malvagità,se poi alla fine tanto malvagia neanche lo è? Per non parlare della scena del bacio del vero amore.Sicuramente il messaggio che hanno voluto trasmettere è molto bello e significativo,ma Malefica non è esattamente il personaggio migliore per veicolare questa nuova etica che la Disney sta abbracciando,e che ha un retrogusto vagamente femminista.Nel recente film d'animazione sempre della Disney ossia "Frozen" il fatto di sfatare il mito del principe azzurro pronto a salvare la principessa,che il vero amore non è sempre rappresentato da un bacio romantico,ma anche dall'amore fraterno o materno era più contestualizzato,più originale e non scontato come lo è diventato qui,perchè per come si era evoluta la storia sino a quel momento era naturale pensare che il bacio del vero amore non sarebbe venuto da Filippo ma dalla stessa Malefica,proprio per via della sua natura di madre adottiva che sviluppa un amore incodizionato per la sua figlioccia o meglio la figlia che non ha mai potuto avere!Insomma,del film salvo solo la Jolie perfetta in ogni scena ed anche Elle Fanning non mi ha deluso come principessa Aurora.Il resto,dalla sceneggiatura ai personaggi secondati,è tutto da dimenticare.
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chris75
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martedì 3 giugno 2014
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del bene e del male
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la riflessione sul bene e sul male accompagna l'uomo da sempre.
In questo film si compie un passaggio epocale e coraggioso: si va oltre la divisione manichea bianco nero e si scopre la bellezza e la profondità che può assumere il "grigio". Il risultato di questa profonda e inedita riflessione sull'origine del male sta nel personaggio di Malefica, meglio, nel percorso di ascolto e comprensione dei propri sentimenti. Bellissimo il tentativo di riparare al danno fatto. l'ininterrotto percorso di cura della bimba. Malefica, in fondo, è l'unica nel film che prova sentimenti reali e profondi per Aurora e quindi il modo con cui si risolve la situazione è davvero l'unico logico e ovvio.
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la riflessione sul bene e sul male accompagna l'uomo da sempre.
In questo film si compie un passaggio epocale e coraggioso: si va oltre la divisione manichea bianco nero e si scopre la bellezza e la profondità che può assumere il "grigio". Il risultato di questa profonda e inedita riflessione sull'origine del male sta nel personaggio di Malefica, meglio, nel percorso di ascolto e comprensione dei propri sentimenti. Bellissimo il tentativo di riparare al danno fatto. l'ininterrotto percorso di cura della bimba. Malefica, in fondo, è l'unica nel film che prova sentimenti reali e profondi per Aurora e quindi il modo con cui si risolve la situazione è davvero l'unico logico e ovvio. Anche per il cattivo è possibile quindi "tornare indietro". Addirittura, come già visto in altri film, il cattivo a un certo punto diventa un altro. Quest'ultimo però non torna indietro perchè non è capace, non ha l'opportunità ( o la forza?) di poter riflettere su se stesso e "comprendersi".
Attenzione, però: nessuno pensi che questo sia un tentativo di relativizzare il male: non si rinuncia al dualismo male bene perchè essi in fondo sono la stessa cosa. Questa non è una banalizzazione del rapporto bene male. Qui si va oltre al dualismo male bene perchè, con una riflessione più alta, ci si accorge come alla radice profonda del male ci sia non solo una scelta volontaria e univoca (come ci si immagina nel cattivo "vecchio stampo") ma anche tutto un insieme di emozioni sentimenti emotività a volte difficile da dipanare e comprendere (e giudicare) fino in fondo. In sintesi, se io sono una persona euqilibrata e corretta, non posso che riconoscere come in me male e bene siano certamente ben identificabili ma anche profondamente intrecciati.
Meno male che ci sono questi momenti nella nostra frenetica vita moderna e superficiale che ci portano più a contatto con la nostra misteriosa umanità!
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noia1
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sabato 14 giugno 2014
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stupefacent
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Rivisitazione della favola della bella addormentata, questa volta però la protagonista è la strega cattiva.
Sorprendente, inequivocabilmente questo è un mega progetto per fare un sacco di soldi, tantissimi i cliché e purtroppo il fatto di essere preso da una fiaba già troppo famosa e dedicata al grande pubblico non permette di spingersi oltre un certo livello di novità.
Malgrado tutto però si salva alla grande approfittando di un budget immenso, immagini bellissime, prima il verde rigoglioso e la spensieratezza, poi l’oscurità e la cupezza, rappresentati entrambi con una maestria ammaliante. Novità assoluta (anche se giustamente poco approfondita per non appesantire il tutto) l’analisi di come l’amarezza (qui rappresentata come l’oscurità) e la malvagità possano insinuarsi anche nel cuore più dolce e una rappresentazione del cattivo di turno del tutto diversa dalle solite fiabe.
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Rivisitazione della favola della bella addormentata, questa volta però la protagonista è la strega cattiva.
Sorprendente, inequivocabilmente questo è un mega progetto per fare un sacco di soldi, tantissimi i cliché e purtroppo il fatto di essere preso da una fiaba già troppo famosa e dedicata al grande pubblico non permette di spingersi oltre un certo livello di novità.
Malgrado tutto però si salva alla grande approfittando di un budget immenso, immagini bellissime, prima il verde rigoglioso e la spensieratezza, poi l’oscurità e la cupezza, rappresentati entrambi con una maestria ammaliante. Novità assoluta (anche se giustamente poco approfondita per non appesantire il tutto) l’analisi di come l’amarezza (qui rappresentata come l’oscurità) e la malvagità possano insinuarsi anche nel cuore più dolce e una rappresentazione del cattivo di turno del tutto diversa dalle solite fiabe. Un film che sfida il suo genere di prodotto commerciale per famiglie riempiendosi di novità e risvolti inaspettati che condiscono una vicenda che rischiava di essere troppo prevedibile.
Angelina Jolie nel ruolo che forse le si addice meglio in tutta la sua carriera e, anche se l’espressività non è mai stata la sua arma migliore, il suo fascino unico qui è sfoderato più che mai.
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luca foglia
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martedì 3 giugno 2014
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non ci sono più i cattivi di una volta!
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La giovane fata Malefica vigila serena sulla brughiera, ameno regno popolato da creature fantastiche, minacciato dalle offensive degli umani. Incontra Stefano, l’amore sboccia ma si infrange contro l’ambizione del ragazzo, che agogna la corona del reame confinante e non esita a rinnegarla. Il tradimento la segna indelebilmente nel corpo (privandola delle ali) e nell’anima, avvelenandole il cuore di rabbia. Nasce la principessa Aurora e, nel giorno del battesimo, Malefica consuma la sua vendetta sul padre Stefano – divenuto re - scagliando su di essa un maleficio che la consegnerà al sonno eterno allo scoccare del sedicesimo compleanno. Ma il disarmante candore di Aurora, che cresce serena alla sua ombra materna, finisce per sciogliere il risentimento e risvegliare in lei il vero, incondizionato amore.
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La giovane fata Malefica vigila serena sulla brughiera, ameno regno popolato da creature fantastiche, minacciato dalle offensive degli umani. Incontra Stefano, l’amore sboccia ma si infrange contro l’ambizione del ragazzo, che agogna la corona del reame confinante e non esita a rinnegarla. Il tradimento la segna indelebilmente nel corpo (privandola delle ali) e nell’anima, avvelenandole il cuore di rabbia. Nasce la principessa Aurora e, nel giorno del battesimo, Malefica consuma la sua vendetta sul padre Stefano – divenuto re - scagliando su di essa un maleficio che la consegnerà al sonno eterno allo scoccare del sedicesimo compleanno. Ma il disarmante candore di Aurora, che cresce serena alla sua ombra materna, finisce per sciogliere il risentimento e risvegliare in lei il vero, incondizionato amore.
Disney scompagina gli schemi della fiaba dagli ingredienti più tradizionali declinandola tutta al femminile. E non si limita banalmente a rovesciarne la prospettiva, inquadrando la storia dal punto di vista dell’antagonista Malefica. Trasforma essa stessa in un’eroina romantica e tragica, svelandone la purezza di fondo che una delusione d’amore le ha fatalmente sottratto. In un inedito gioco delle parti e di ribaltamento dei ruoli, il pubblico (soprattutto quello femminile, c’è da giurarci), chiamato a identificarsi nella causa della cattiva designata, ora vittima, si scopre partecipe del suo conflitto interiore, complice tanto nel desiderio di rivalsa nei confronti dell’amante, traditore per cupidigia, quanto nell’insopprimibile amore verso l’incolpevole Aurora, non più nemesi ma figlia mancata in cui si rispecchia, ricambiata. Il lieto fine arriva e non certo grazie all’intervento del principe azzurro, figura marginale e maldestra, quanto per il sentimento incontaminato che unisce le due figure femminili salvandole da un amaro destino (l’una dalla morte, l’altra dall’infelicità) e dall’universo maschile, ridotto a brandelli da uomini abietti, brutali o dalla presenza addirittura impalpabile.
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melvin ii
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martedì 3 giugno 2014
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malefica?no catwoman con corna e ali
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Il biglietto d’acquistare per “Maleficent” è 3)Di Pomeriggio
Maleficent” è un film del 2014 diretto da Robert Stromberg, al debutto da regista e scritto da
Paul Dini, Linda Woolverton, John Lee Hancock.Con Angelina Jolie, Elle Fanning, Sharlto Copley.
Non sono stato un bambino amante delle favole. Non ho particolari ricordi di favole lette dai miei genitori o nonni prima di dormire la sera. Sono cresciuto a pane e cartoni d’animato. Le varie Biancaneve e Cappuccetto Rosso li ho recuperati vedendo poi i “classici” della Disney.
Quando la stessa Disney, di recente, ha cominciato a “rivedere” e “trasformare” le favole in chiave moderna o addirittura in chiave dark, ha trovato il mio modesto assenso.
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Il biglietto d’acquistare per “Maleficent” è 3)Di Pomeriggio
Maleficent” è un film del 2014 diretto da Robert Stromberg, al debutto da regista e scritto da
Paul Dini, Linda Woolverton, John Lee Hancock.Con Angelina Jolie, Elle Fanning, Sharlto Copley.
Non sono stato un bambino amante delle favole. Non ho particolari ricordi di favole lette dai miei genitori o nonni prima di dormire la sera. Sono cresciuto a pane e cartoni d’animato. Le varie Biancaneve e Cappuccetto Rosso li ho recuperati vedendo poi i “classici” della Disney.
Quando la stessa Disney, di recente, ha cominciato a “rivedere” e “trasformare” le favole in chiave moderna o addirittura in chiave dark, ha trovato il mio modesto assenso.
Ho sempre pensato che tutto si possa modificare e cambiare, se fatto con intelligenza e talento.
Le favole hanno avuto il merito di trasmettere a varie generazioni di bambini ideali come l’ Amore e la Giustizia e di soprattutto d’imparare a distinguere il giusto dallo sbagliato.
Oggi però rileggendoli con occhi adulti potremmo dire che le favole, forse, sono ad alta densità buonista ed molto duri con i “ cattivi”.
Le streghe sono davvero così cattive e senza cuore? Quale è l’origine di queste “anziane signore”?
La strega cattiva per eccellenza è sicuramente Malefica della “Bella Addormentata”.
Ebbene la Disney con questo film ci racconta la vera storia della strega, avendo come voce narrante proprio la Bella Addormentata.
Lo spettatore scopre che Malefica(Angelina Jolie) era una giovane fata felice e sognatrice ,con le sue ali belle e forti, nel Regno di Brughiera. Il suo mondo era in conflitto con quello degli uomini, ma nonostante questo, un giorno incontra e si innamora di Stefano, un umile ragazzo, ma molto ambizioso.
La loro è una bella storia d’Amore e Malefica pensa davvero d’aver trovato il suo Principe.
Ma Stefano nel corso degli anni cambia, vuole diventare Re a tutti i costi fino al punto di tradire la fiducia di Malefica.
La vendetta della donna ferita e delusa dall’ Amore ricade , anni dopo, con una maledizione sulla neonata Aurora(Fanning) figlia di Stefano(Sharlto Copley) divenuto ormai Re.
Il maleficio si compirà al sedicesimo anno della bambina e potrà essere rotto solo dal bacio del vero Amore.
Il film non è né carne né pesce. È rimasto a metà strada tra la favola originale e la versione dark con una ambientazione medievale- gotica ,evidenziando però limiti strutturali e narrativi.
L’ambizione di raccontare da una diversa prospettiva la favola, seppure lodevole e interessante, non trova sbocco nella storia.
Le sontuose scenografie e i ricchi effetti speciali non bastano a colmare i limiti della sceneggiatura e dei dialoghi poveri di forza emotiva.
La regia esordiente governa bene la materia , ma non riesce a dare un ritmo adeguato e coinvolgente al film.L’occhio dello spettatore si gode la bellezza delle scene, ma non nè è pienamente coinvolto perché abbastanza prevedibili e scontate.
Angelina Jolie è bella, ricca di fascino e come sempre con il suo sguardo “hot”. La sua Malefica è una sorta di “Catwoman” con le corna e ali. Ha tutto il peso del film sulle spalle, ma solo in parte riesce credibile e convincente nel ruolo della”cattiva” con un cuore.
Il resto del cast timbra il cartellino senza lodi e senza infamia.
Il finale, anche se scontato, riesce a emozionare lo spettatore per il talento e forza espressiva della Jolie.
Dopo aver visto”Maleficent”, magari lo spettatore leggerà le favole con occhio diverso,ma sicuramente racconterà ai propri figli che il vero Amore non sempre è un copyright del Principe azzurro.
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ilaria pasqua
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mercoledì 4 giugno 2014
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"curiosa la bestiolina"
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La storia della bella addormentata, classico Disney fine anni '50, viene raccontata stavolta da un altro punto di vista, quello della crudele Malefica.
Malefica era una fata piena di amore per la vita che l'avidità dell'uomo ha distrutto, trasformandola in una regina oscura e imperscrutabile. Nel suo regno della brughiera sogna la sua vendetta e troverà la sua occasione con la nascita della piccola Aurora. Il giorno del suo battesimo infatti scaglierà il famoso maleficio, ma se ne pentirà amaramente quando seguirà la piccola crescere.
Da questo film live-action della Disney non sapevo esattamente cosa aspettarmi.
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La storia della bella addormentata, classico Disney fine anni '50, viene raccontata stavolta da un altro punto di vista, quello della crudele Malefica.
Malefica era una fata piena di amore per la vita che l'avidità dell'uomo ha distrutto, trasformandola in una regina oscura e imperscrutabile. Nel suo regno della brughiera sogna la sua vendetta e troverà la sua occasione con la nascita della piccola Aurora. Il giorno del suo battesimo infatti scaglierà il famoso maleficio, ma se ne pentirà amaramente quando seguirà la piccola crescere.
Da questo film live-action della Disney non sapevo esattamente cosa aspettarmi. Sicuramente non avrei immaginato che mi sarebbe piaciuto così.
Angelina Jolie nel ruolo di Malefica è strepitosa, e la sua presenza tiene in piedi un film che ha sicuramente dei difetti ma che intrattiene e soprattutto emoziona.
Non è che si potesse raggiungere chissà quale originalità ma Malefica è caratterizzata al meglio, la mossa vincente è farcela conoscere da bambina e lasciarci seguire tutto il suo mutamento.
All'altezza, anche se non emergono troppo, gli altri interpreti: Elle Fanning che interpreta Aurora, Sam Riley nel ruolo di Fosco, le tre fatine casiniste tra cui spiccano Imelda Staunton e Juno Temple, infine uno Sharlto Copley in vesti inedite, ma sembra che ormai ci prendano gusto ad affibbiargli il ruolo del pazzo.
A parte una carismatica Angelina Jolie, il film si poggia sugli effetti visivi; il mondo della brughiera pieno di colori, di vita e di esseri di tutti i tipi, si contrappone all'esterno, al castello sempre più cupo. Il mondo degli uomini sembra il posto peggiore in cui vivere.
Nonostante una seconda parte eccessivamente rapida, con un combattimento che avrebbe avuto forse bisogno di qualche minuto in più, e un lieto fine smielato ma necessario, il film merita una visione, con bambini o senza. La storia di Malefica emoziona, e oltre ad alcune scene davvero commoventi, il film conta anche di momenti di puro divertimento.
In più alcune scelte registiche sono azzeccate. I profili di Malefica con le sue corna che si stagliano contro nubi verdognole ad esempio. I colori e la fotografia sono utilizzati al meglio possibile, il risultato è un'atmosfera suggestiva dalle molte facce.
E va bene, capisco chi dà contro al film perchè è una rilettura che va in parte contro ciò che è sempre stato il film d'animazione, qui rispettato fino a un certo punto. Ma se fosse semplicemente una libera interpretazione che problema ci sarebbe? Che la "riabilitazione dei cattivi" avviata dalla Disney possa essere vista come qualcosa di inutile, è chiaro. Ma alla fine tutto questo cosa importa se il risultato è un film che, nonostante i chiari difetti e una sceneggiatura di sicuro imperfetta, intrattiene ed emoziona? In sala non volava una mosca, mai sentito un silenzio del genere durante un film Disney, dove i bambini sono più degli adulti.
In conclusione, sì, lasciatevi alle spalle la favola, vedete questo film come prodotto a sè. E divertitevi. O perlomeno rilassatevi. Si esce dalla sala con un bel sorriso.
Recensione pubblicata originariamente su: www.ilariapasqua.net
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