carloalberto
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sabato 14 agosto 2021
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action movie e spot involontario
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Il secondo di una serie infinita di notti del giudizio, partorito dall’autore della saga James DeMonaco. Visto uno visti tutti. Lo spot all’industria delle armi leggere, sebbene involontario, è inevitabile. Purge o non purge, il messaggio è chiaro, è sempre meglio avere un arma nel cassetto, sognando l’arsenale che sfoggia l’eroe buono, che, uscito di casa per uccidere, si scopre paladino dei deboli e cavalleresco soccorritore di donzelle in affanno.
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shineonyou
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mercoledì 8 gennaio 2020
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ma quale film?
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Ma di quale film o terminator parlate? Qua non si tratta di un semplice film o di terminator fantascientifici...ma della crudeltà dell'uomo...NON HO MAI VISTO UN FILM COSI'...
e poi mi chiedo come mai l'America ha permesso di far uscire nelle sale cinematografiche qualcosa di questo genere...Il regista per me è un genio...p.s. non sono un critico cinematografico e non me ne intendo di riprese o sceneggiature...sono solo un prof.di Economia Aziendale...e insegno oltre alla materia...soprattutto ad essere liberi e il rispetto delle persone...l'essere un puro...non sta nel rispetto delle regole...ma sta nel rispettarle come se non esistessero...quindi a fare il bene e ad essere onesti.
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Ma di quale film o terminator parlate? Qua non si tratta di un semplice film o di terminator fantascientifici...ma della crudeltà dell'uomo...NON HO MAI VISTO UN FILM COSI'...
e poi mi chiedo come mai l'America ha permesso di far uscire nelle sale cinematografiche qualcosa di questo genere...Il regista per me è un genio...p.s. non sono un critico cinematografico e non me ne intendo di riprese o sceneggiature...sono solo un prof.di Economia Aziendale...e insegno oltre alla materia...soprattutto ad essere liberi e il rispetto delle persone...l'essere un puro...non sta nel rispetto delle regole...ma sta nel rispettarle come se non esistessero...quindi a fare il bene e ad essere onesti...e a non pensare che la legge li punisce..perchè avete visto cosa potrebbe succedere se in un solo giorno la legge permettesse tutto? spero che sia stato chiaro e non fraintendiate quello che ho scritto...
Alla prossima...
Buon 2020 a tutti
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felicity
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giovedì 6 giugno 2019
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un sequel più compatto e avvincente del primo film
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Il primo film ha creato ha creato l’ambientazione. Questo secondo la fa esplodere.
Non siamo più in una casa ma in una macchina. Non più l’home invasion ma il road movie metropolitano.
Sempre Stati Uniti del prossimo futuro.
Il sequel abbandona ansie domestiche e claustrofobia monocorde, lavorando stavolta sugli spazi aperti con esiti decisamente più vivaci.
Riuscita anche la miscela di registri (l’horror, il western, l’action, il thriller, il melo) e modelli diversi.
Un sequel più compatto e avvincente del primo, ma anche meno ambiguo.
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francismetal
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mercoledì 2 agosto 2017
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non all'altezza del primo
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Apprezzo quando si fanno horror senza mostri, sovrannaturale, ecc... anche se di solito c'è sempre il rischio dello splatter. Qui c'è del sangue, ma non è uno splatter, anche perché è inevitabile, visto che si parla di violenza sociale.
Il film non mi ha entusiasmato moltissimo perché il primo era davvero bello e oramai l'idea alla base era stata già usata.
Questa volta ci sono delle differenze: questo è più politico, si fa la differenza tra chi si può permettere di difendersi e chi no, infatti nel primo i protagonisti erano delle persone che non solo erano ricche, ma si erano arricchite grazie alle misure di sicurezze per lo sfogo.
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Apprezzo quando si fanno horror senza mostri, sovrannaturale, ecc... anche se di solito c'è sempre il rischio dello splatter. Qui c'è del sangue, ma non è uno splatter, anche perché è inevitabile, visto che si parla di violenza sociale.
Il film non mi ha entusiasmato moltissimo perché il primo era davvero bello e oramai l'idea alla base era stata già usata.
Questa volta ci sono delle differenze: questo è più politico, si fa la differenza tra chi si può permettere di difendersi e chi no, infatti nel primo i protagonisti erano delle persone che non solo erano ricche, ma si erano arricchite grazie alle misure di sicurezze per lo sfogo.
Inoltre qui viene mostrato cosa accade se malauguratamente rimani per strada durante lo sfogo.
Notevole la scena dell'asta e dello spettacolo tipo Colosseo nell'antica Roma.
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onufrio
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domenica 19 marzo 2017
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solo per 12 ore
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Secondo capitolo di "The Purge" intitolato Anarchia in cui il regista De Monaco ripercorre gli eventi di una nuova ed attesa Notte del Giudizio, una notte creata dai padri fondatori in cui è concessa ogni tipo di violenza per "scaricare" i propri peccati. Meno originale rispetto al primo episodio, il film si incanala su di una struttura classica con un copione più convenzionale, anche se ovviamente ciò non toglie il succo della storia che rimane sempre di un'accurata efferatezza e smuove una critica sociale molto interessante.
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utentemm
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lunedì 20 febbraio 2017
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ma che recensione è?
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Premetto che a me il film non è piaciuto, ma sarei curioso di sapere che film ha visto chi ha scritto questa recensione! Piena di errori, secondo me non l'ha nemmeno visto!!!
1) Gli eventi avvengono l'anno dopo al primo film, non anni dopo....
2) La purificazione avviente ogni anno, non ogni sei mesi!!!
3) La notte del giudizio dura 12 ore, non 6!
Invece di scrivere recensioni, penso che dovresti giocare con le Barbie...
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iuriv
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mercoledì 25 gennaio 2017
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classico.
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Quando si decide di mettere in scena un thriller dallo stile carpenteriano con qualche ispirazione al Walter Hill dei Guerrieri Della Notte, e lo si fa bene, è difficile mancare il bersaglio.
Il secondo capitolo di The Purge ci porta per le strade di New York in una notte di guerriglia legalizzata. E lo fa attraverso una trama semplice ma dai ritmi perfettamente dosati. De Monaco gestisce bene la tensione lasciando che il film respiri tutta l'aria di cui ha bisogno, prima di tuffarsi nelle fasi d'azione brevi ma molto dirette.
Sostanzialmente il regista mette su una storia solida, un racconto di fuga che vede coinvolti cinque disperati capitati in mezzo al delirio più per sfortuna che per scelta.
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Quando si decide di mettere in scena un thriller dallo stile carpenteriano con qualche ispirazione al Walter Hill dei Guerrieri Della Notte, e lo si fa bene, è difficile mancare il bersaglio.
Il secondo capitolo di The Purge ci porta per le strade di New York in una notte di guerriglia legalizzata. E lo fa attraverso una trama semplice ma dai ritmi perfettamente dosati. De Monaco gestisce bene la tensione lasciando che il film respiri tutta l'aria di cui ha bisogno, prima di tuffarsi nelle fasi d'azione brevi ma molto dirette.
Sostanzialmente il regista mette su una storia solida, un racconto di fuga che vede coinvolti cinque disperati capitati in mezzo al delirio più per sfortuna che per scelta.
I personaggi sono efficaci e facilmente raggiungibili dallo spettatore che si trova ben presto a supportarli nella loro lotta contro un mondo apparentemente impazzito, ma in realtà perfettamente calibrato sui desideri di qualcuno che sta più in alto.
Ecco, forse l'unico vero difetto del film sta nel non essere riuscito a integrare il messaggio con la storia. E' evidente il pensiero politico di De Monaco, che lo rende didascalico lasciando che le vere motivazioni dietro la notte delle purificazioni escano allo scoperto in maniera troppo stilizzata.
Con questo slancio autoritario il regista toglie il potenziale interpretativo a questo lavoro, buttando forse un po' all'aria le possibilità offerte dal genere.
Peccato perché in realtà l'opera scorre bene, si lascia guardare e sfrutta ogni centesimo del proprio budget per una messa in scena molto efficace.
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dian71cinema
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giovedì 8 dicembre 2016
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terminator..e' tornato..
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COME AVEVO COMMENTATO NEL PRIMO CAPITOLO DI QUESTA "FORTUNATA" SERIE.. IL SEQUEL TORNA SOLTANTO UN ANNO DOPO.. UN FILM REALIZZATO DALLO STESSO REGISTA DATI I NUMEROSI GUADAGNI PROVENTI DAL PRIMO LAVORO.. SE QUEST'ULTIMO AVEVA ALMENO UNA CERTA SCORREVOLEZZA SOPRATTUTTO NELLA PRIMA PARTE.. QUESTO SECONDO CAPITOLO RASENTA IL RIDICOLO.. NON E' UN FILM HORROR MA UN FILM D'AZIONE DOVE SI MOLTIPLICANO SEQUENZE DI VIOLENZA GRATUITA.. UTILIZZANDO LO STESSO PRETESTO DELLO "SFOGO", UNICO GIORNO CONCESSO IN CUI I CITTADINI HANNO ALCUNE ORE PER COMPIERE AZIONI ILLEGALI COMPRESO L'OMICIDIO.. CERTAMENTE PER GLI AMANTI DELLE SEQUENZE DI AZIONI FORTI..E DELLE SPARATORIE POLIZIESCHE.
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COME AVEVO COMMENTATO NEL PRIMO CAPITOLO DI QUESTA "FORTUNATA" SERIE.. IL SEQUEL TORNA SOLTANTO UN ANNO DOPO.. UN FILM REALIZZATO DALLO STESSO REGISTA DATI I NUMEROSI GUADAGNI PROVENTI DAL PRIMO LAVORO.. SE QUEST'ULTIMO AVEVA ALMENO UNA CERTA SCORREVOLEZZA SOPRATTUTTO NELLA PRIMA PARTE.. QUESTO SECONDO CAPITOLO RASENTA IL RIDICOLO.. NON E' UN FILM HORROR MA UN FILM D'AZIONE DOVE SI MOLTIPLICANO SEQUENZE DI VIOLENZA GRATUITA.. UTILIZZANDO LO STESSO PRETESTO DELLO "SFOGO", UNICO GIORNO CONCESSO IN CUI I CITTADINI HANNO ALCUNE ORE PER COMPIERE AZIONI ILLEGALI COMPRESO L'OMICIDIO.. CERTAMENTE PER GLI AMANTI DELLE SEQUENZE DI AZIONI FORTI..E DELLE SPARATORIE POLIZIESCHE.. TROVERANNO DI CHE DIVERTIRSI.. PER GLI AMANTI INVECE DEL CINEMA DI QUALITA'.. DI SAPIENTE INTERPRETAZIONE..E DALLE SCENEGGIATURE CHE FUNZIONANO.. BEH INEVITABILE RESTARE DELUSI.. ED UN PO' INFASTIDITI.. NON BASTA L'ELEMENTO DI CONTINUE SEQUENZE ADRENALINICHE PER RENDERE UN FILM DI BUON LIVELLO.. E QUI QUALCHE ERRORE TECNICO E' STATO ANCHE ESEGUITO.. VOTO 5
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giorpost
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venerdì 12 febbraio 2016
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una versione low cost di hunger games
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Anno 2020: a seguito di una catastrofe economico-sociale gli Stati Uniti vengono azzerati in tutte le proprie funzioni e ricostruiti dai nuovi padri fondatori, autori di una nuova carta costituzionale e reggenti di un governo di ferro che ha raggiunto un compromesso storico con i suoi cittadini: ordine e disciplina per 364 giorni l' anno a fronte di una sola notte, dal tramonto all'alba, nella quale è consentito sfogare i propri istinti animali e commettere qualunque reato, compreso l' omicidio.Tale “festività” viene detta la notte della Purificazione (nel doppiaggio italiano "lo sfogo", lasciamo stare il titolo), durante la quale gran parte degli individui del ceto medio cerca di passarla indenne rinchiudendosi in case super protette mentre fuori si aggirano insospettabili personaggi appartenenti alla classe dirigente e ai ceti abbienti in cerca di “emozioni”; in questa assurda ed iniqua società non esistono più delinquenti comuni o killer seriali, ma spietati e viziatissimi ricconi che aspettano la Purificazione per sfogare la rabbia repressa contro inermi poveracci i quali, non potendo permettersi costosi sistemi di sicurezza, escono dalle loro case (facilmente espugnabili) per sopravvivere alla ricorrenza.
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Anno 2020: a seguito di una catastrofe economico-sociale gli Stati Uniti vengono azzerati in tutte le proprie funzioni e ricostruiti dai nuovi padri fondatori, autori di una nuova carta costituzionale e reggenti di un governo di ferro che ha raggiunto un compromesso storico con i suoi cittadini: ordine e disciplina per 364 giorni l' anno a fronte di una sola notte, dal tramonto all'alba, nella quale è consentito sfogare i propri istinti animali e commettere qualunque reato, compreso l' omicidio.Tale “festività” viene detta la notte della Purificazione (nel doppiaggio italiano "lo sfogo", lasciamo stare il titolo), durante la quale gran parte degli individui del ceto medio cerca di passarla indenne rinchiudendosi in case super protette mentre fuori si aggirano insospettabili personaggi appartenenti alla classe dirigente e ai ceti abbienti in cerca di “emozioni”; in questa assurda ed iniqua società non esistono più delinquenti comuni o killer seriali, ma spietati e viziatissimi ricconi che aspettano la Purificazione per sfogare la rabbia repressa contro inermi poveracci i quali, non potendo permettersi costosi sistemi di sicurezza, escono dalle loro case (facilmente espugnabili) per sopravvivere alla ricorrenza. Quando non sono uccisi a bruciapelo vengono rinchiusi come topi in aree recintate nei quali sono costretti a difendersi disarmati da questi spietati benestanti assetati di sangue più degli infetti iperattivi di 28 days later.
The Purge: Anarchia (USA, 2014), è un film d' azione collocabile nella categoria B movie, ma l' impressione è che regista e produzione hanno messo su un prodotto tutto sommato accettabile considerati budget e materiale umano a disposizione; un' opera post-catastrofica nella quale si verifica una continuità sociologica rispetto al mondo precedente agli eventi: le metropoli sono del tutto simili alle nostre, le persone parlano, mangiano e vestono come noi ma l' unico particolare (di non poco conto) è caratterizzato da una forma estrema di violenza che si manifesta in un piccolo segmento temporale ed è del tutto gratuita.
A mio avviso il regista di origini italiane DeMonaco ha mescolato due idee: da un lato Running Man (cult dell' 87 con Shwarzy a noi noto come L' implacabile), dall'altro il più moderno Hunger Games, franchise dal budget illimitato campione d' incassi. Un esperimento interessante che segue e supera il precedente The Purge nel quale non convinsero attori di calibro mentre in questo si registra una tensione maggiore ed una più efficace spontaneità prodotta da un cast di assoluti sconosciuti che si adoperano in una prova convincente. Avrei dato due stelle e mezzo ma non mi è possibile e tre sarebbero state troppe.
Film godibile da one shot: lo vedi una volta e ti basta.
Voto: 6 +
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ultimoboyscout
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domenica 17 maggio 2015
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la notte dove ogni crimine è legale.
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Un'auto con una coppia in crisi a bordo si ferma all'improvviso su un ponte deserto. Una cameriera che chiede invano un aumento di stipendio si affretta verso casa attesa dalla famiglia. Tutti sembrano riparare in un luogo coperto e sicuro, solo un uomo si arma per uscire. E' il prologo della notte del giudizio, quelle dodici ore una volta l'anno in cui qualsiasi violenza o crimine è legale e nessuno può essere punito. Anzi, si tratta di una vera e propria purificazione. E' una sorta di sequel del film dello stesso regista James DeMonaco ma è più vario nei personaggi e nelle situazioni, più ricco e rumoroso, più ampio a livello di location e soprattutto più esplicitamente politico. E' un omaggio alle visioni notturne di Carpenter e non a caso DeMonaco è lo sceneggiatore di "Assault on Precint 13" remake di "Distretto 13: le brigate della morte".
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Un'auto con una coppia in crisi a bordo si ferma all'improvviso su un ponte deserto. Una cameriera che chiede invano un aumento di stipendio si affretta verso casa attesa dalla famiglia. Tutti sembrano riparare in un luogo coperto e sicuro, solo un uomo si arma per uscire. E' il prologo della notte del giudizio, quelle dodici ore una volta l'anno in cui qualsiasi violenza o crimine è legale e nessuno può essere punito. Anzi, si tratta di una vera e propria purificazione. E' una sorta di sequel del film dello stesso regista James DeMonaco ma è più vario nei personaggi e nelle situazioni, più ricco e rumoroso, più ampio a livello di location e soprattutto più esplicitamente politico. E' un omaggio alle visioni notturne di Carpenter e non a caso DeMonaco è lo sceneggiatore di "Assault on Precint 13" remake di "Distretto 13: le brigate della morte". Il costo del film rimane basso pur mantenendo elevata l'efficacia al botteghino(incassi ancora una volta elevatissimi rispetto ai costi totali), la tensione è discreta, maggiore del precedente e per quanto l'idea sia la stessa, l'opera appare leggermente superiore ma pur sempre mediocre e piuttosto annunciata. Quella sulla notte del giudizio sta diventando la nuova instant saga hollywoodiana grazie ad un format che prevede diverse variazioni al tema della società perfetta che non esiste e sfogarsi su poveri ed emarginati è un ottimo pretesto dei governanti per liberarsene a costo zero. Metafora sempre affascinante ma realizzazione deludente, con una discreta prima mezz'ora e una pessima successiva ora in cui si rischia, al massimo, il colpo di sonno. Regia anonima, personaggi che diventano man mano macchiette e storia ormai notissima: e sembra che stiano già lavorando al terzo capitolo. Un'idea, per quanto geniale, prima o poi si esaurisce sempre.
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