nino pell.
|
sabato 9 novembre 2013
|
terza opera per checco: naturalmente riuscita
|
|
|
|
Dopo i film "Cado dalle nubi" e "Che bella giornata", Checco Zalone si cimenta in questa sua terza opera che naturalmente si farà apprezzare grazie all'inconfondibile formula dell'attore pugliese caratterizzata da una comicità pulita, diretta e, come sempre, ricca di esilaranti momenti di riuscito humour a cui si intersecano, attraverso un'apparente facciata semplicistica, interessanti spunti di riflessione riguardanti diverse problematiche di scottante attualità. Questa volta si trattano temi come la difficile situazione dei cassa integrati da un lato e, allo stesso tempo, di certa corruzione e falso perbenismo che spesso caratterizzano certi ceti sociali della cosiddetta Italia aristocratica.
[+]
Dopo i film "Cado dalle nubi" e "Che bella giornata", Checco Zalone si cimenta in questa sua terza opera che naturalmente si farà apprezzare grazie all'inconfondibile formula dell'attore pugliese caratterizzata da una comicità pulita, diretta e, come sempre, ricca di esilaranti momenti di riuscito humour a cui si intersecano, attraverso un'apparente facciata semplicistica, interessanti spunti di riflessione riguardanti diverse problematiche di scottante attualità. Questa volta si trattano temi come la difficile situazione dei cassa integrati da un lato e, allo stesso tempo, di certa corruzione e falso perbenismo che spesso caratterizzano certi ceti sociali della cosiddetta Italia aristocratica. La trama del film, inoltre, è scorrevolmente piacevole e si fa certamente seguire con interesse grazie ad una costante dose di schietta simpatia e grazie soprattutto ad una sottile e riuscita satira: un padre che sta attraversando un momento di crisi lavorativa e che pertanto ad un certo punto non riesce ad estinguere i debiti che ha accumulato a seguito di prestiti finanziari che ha contratto per tenere alto il tenore di vita della sua famiglia, ha promesso una vacanza da sogno al suo figlioletto, dopo che quest'ultimo ha ottenuto il massimo dei voti a scuola. Ci riuscirà? Il suo apprezzabile aspetto caratteriale ricco di tanto buonumore e di ottimismo nel futuro e soprattutto un sostanzioso pizzico di fortuna (che volendo o non volendo, ci vuole sempre nella vita) lo renderanno alla fine credibile nei confronti del tanto amato figlioletto. Ma il personaggio interpretato da Zalone dimostra anche di avere la giusta capacità di restare con i piedi per terra e ciò determinerà un riconciliamento con la moglie, dopo che quest'ultima si era in precedenza allontanata da lui a causa di varie stramberie e colpi di testa del marito, fatte comunque esclusivamente a fin di bene per la famiglia. In conclusione una commedia sana, umoristica e piacevole da vedere. Un mio sintetico resoconto su questa terza opera di Checco Zalone? Direi naturalmente riuscita.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nino pell. »
[ - ] lascia un commento a nino pell. »
|
|
d'accordo? |
|
flyanto
|
mercoledì 6 novembre 2013
|
quanto ci si adopera per mantenere una promessa al
|
|
|
|
Film in cui si racconta di un padre, interpretato da Checco Zalone, che deve mantenere la promessa fatta al figlio di portarlo in vacanza al mare, nonostante la mancanza di soldi. Nel corso del viaggio per le strade d'Italia, egli troverà ogni espediente per accontentare il figlio e, complici anche alcuni avvenimenti che Zalone gira a suo favore, riuscirà a fare trascorrere al proprio bimbo, peraltro molto più maturo ed assennato del padre, una divertente e singolare vacanza in varie località italiane ed a contatto con diversi personaggi. Questa costituisce la terza opera di Checco Zalone e come tutte le precedenti risulta anch'essa molto divertente e piacevole da guardare.
[+]
Film in cui si racconta di un padre, interpretato da Checco Zalone, che deve mantenere la promessa fatta al figlio di portarlo in vacanza al mare, nonostante la mancanza di soldi. Nel corso del viaggio per le strade d'Italia, egli troverà ogni espediente per accontentare il figlio e, complici anche alcuni avvenimenti che Zalone gira a suo favore, riuscirà a fare trascorrere al proprio bimbo, peraltro molto più maturo ed assennato del padre, una divertente e singolare vacanza in varie località italiane ed a contatto con diversi personaggi. Questa costituisce la terza opera di Checco Zalone e come tutte le precedenti risulta anch'essa molto divertente e piacevole da guardare. Divenuto nella realtà padre da poco di una bimba, qui si evidenzia quanto Zalone sia divenuto particolarmente sensibile a trattare la tematica del rapporto padre-figlio, tematica, invece, totalmente assente nei suoi primi films dove egli interpretava sempre parti da scapolo. A parte ciò, comunque, il film si avvale di dialoghi ricchi di battute di spirito, peraltro mai volgari, e di situazioni paradossali realisticamente parlando che però qui sembrano quanto mai possibili ed accettabili per il modo in cui egli le presenta e le affronta. Insomma, sempre sulla scia del suo modo di concepire e fare del cinema comico, questa pellicola è altamente consigliabile al fine di ottenere circa un'ora e mezza di puro svago e niente più.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a flyanto »
[ - ] lascia un commento a flyanto »
|
|
d'accordo? |
|
dottorfra
|
giovedì 31 ottobre 2013
|
una commedia che non mancherà di far riflettere
|
|
|
|
È incredibile come Luca Pasquale Medici (alias Checco Zalone), riesca a fondere sinergicamente humor - apparentemente, o solo in parte a buon mercato - e problemi attuali. A mio modo di vedere, infatti, non si tratta semplicemente di una commedia "demenziale". Con la dovuta attenzione si può scorgere una satira ponderata a molti problemi di attualità. C'è il papà senza lavoro che deve recuperare la stima del figlio. La coppia di separati che perdono entrambi il lavoro. Quindi, il problema degli scioperi e della ricerca di un lavoro. E, last but not least, la crisi economica frutto degli speculatori senza conoscenza dell'economia reale. Il tutto passando per una commedia dal sicuro effetto esilarante, ma che non mancherà di far pensare.
[+]
È incredibile come Luca Pasquale Medici (alias Checco Zalone), riesca a fondere sinergicamente humor - apparentemente, o solo in parte a buon mercato - e problemi attuali. A mio modo di vedere, infatti, non si tratta semplicemente di una commedia "demenziale". Con la dovuta attenzione si può scorgere una satira ponderata a molti problemi di attualità. C'è il papà senza lavoro che deve recuperare la stima del figlio. La coppia di separati che perdono entrambi il lavoro. Quindi, il problema degli scioperi e della ricerca di un lavoro. E, last but not least, la crisi economica frutto degli speculatori senza conoscenza dell'economia reale. Il tutto passando per una commedia dal sicuro effetto esilarante, ma che non mancherà di far pensare. Il che è insolito se si pensa al genere demenzile, cui questo film di Luca Medici non appartiene di certo. Di sicuro il miglior film, per il momento, dell'artista pugliese. Che segue il solco degli altri, ma dimostra maggiore maturità.
Insomma, un film per tutti: chi vuole ridere e chi vuole continuare a pensare!!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dottorfra »
[ - ] lascia un commento a dottorfra »
|
|
d'accordo? |
|
marcello m
|
sabato 2 novembre 2013
|
zalone conosce la scuola austriaca di economia?
|
|
|
|
Nell'ultimo film di Luca Medici ci sono parecchi spunti di riflessione economica all'interno di una trama leggera ed arguta. L'economia del buon senso compare qua e là con tale insistenza che vien da pensare che l'Autore conosca la tradizione della Scuola Austriaca di Economia. Ricordo questi spunti: dalla crisi si esce con l'innovazione di prodotto (aspirapolvere automatico vs tradizionale); dalla crisi e dalla disoccupazione si esce con la produzione d'eccellenza (tessuti pregiati vs magliettine di cotone); le attività finanziarie sono fallite perchè coi bassi tassi di interesse (fissati arbitrariamente dalla Banca Centrale) i soldi sono stati prestati a chi non avrebbe mai potuto restituire alcunché; l'iperregolamentazione di Bruxelles (il pianificatore burocratico centrale) complica in modo assurdo la vita alla produzione (la mozzarella) nel volersi sostituire al giudizio libero dei consumatori (e magnatela a mozzarella!); ed ancora altro.
[+]
Nell'ultimo film di Luca Medici ci sono parecchi spunti di riflessione economica all'interno di una trama leggera ed arguta. L'economia del buon senso compare qua e là con tale insistenza che vien da pensare che l'Autore conosca la tradizione della Scuola Austriaca di Economia. Ricordo questi spunti: dalla crisi si esce con l'innovazione di prodotto (aspirapolvere automatico vs tradizionale); dalla crisi e dalla disoccupazione si esce con la produzione d'eccellenza (tessuti pregiati vs magliettine di cotone); le attività finanziarie sono fallite perchè coi bassi tassi di interesse (fissati arbitrariamente dalla Banca Centrale) i soldi sono stati prestati a chi non avrebbe mai potuto restituire alcunché; l'iperregolamentazione di Bruxelles (il pianificatore burocratico centrale) complica in modo assurdo la vita alla produzione (la mozzarella) nel volersi sostituire al giudizio libero dei consumatori (e magnatela a mozzarella!); ed ancora altro.
Davvero geniale la presa per il culo degli stili di vita e della mentalità anticapitalista coi soldi di papà (sono Francesi e "sono comunisti"), l'irrisione per le teorie e le terapie di certi psicologi à la page, per gli atteggiamenti cafoni e gli ambienti degli imprenditori e dei finanzieri intrallazzatori (e c'è pure la massoneria comitato d'affari), simpatica la caricatura della vita di paese nel sud più arcaico, bigotto e rurale. Fulminanti alcune battute come quella al bambino col mutismo selettivo, "vai a dormire che domani ti sblocco", che non smette più di parlare durante la notte.
Una visione divertente ed intelligente.
[-]
[+] bravo ha colto il senso !!!!!!!!!!!!!!!!!!
(di pina oltre)
[ - ] bravo ha colto il senso !!!!!!!!!!!!!!!!!!
[+] bravo marcello!
(di misesjunior)
[ - ] bravo marcello!
|
|
[+] lascia un commento a marcello m »
[ - ] lascia un commento a marcello m »
|
|
d'accordo? |
|
|