Midnight in Paris

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Un film di Woody Allen. Con Owen Wilson, Rachel McAdams, Michael Sheen, Nina Arianda, Kurt Fuller.
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Commedia, durata 94 min. - USA, Spagna 2011. - Medusa uscita venerdì 2 dicembre 2011. MYMONETRO Midnight in Paris * * * - - valutazione media: 3,42 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
dario lunedì 26 maggio 2014
sublime Valutazione 4 stelle su cinque
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Dopo il toccodi Lubitsch ecco quello di Woody Allen. Che rende accettabile anche una storia assurda grazie ad una sapienza cinematografica eccezionale. Il film scorre con una grazia infinita, si fa ammirare per la bellezze delle riprese, diventa sublime nelle invenzioni e in certa illogicità che lega logicamente le scene fra loro. Molte le trovate, qualche virtuosismo, e brevi segni di stanchezza narrativa (il senso del nulla alle porte?) riscattati da un sorriso di soeranza sotto la pioggia. l film ha contenuti intellettuali che Owen regge miracolosamente, cioè esegue senza capire la raffinatezza del suo personaggio (che è poi Allen travestito). Tutto merito della regia aver reso più che accettabile le recitazioni, evitando abilmente gli stereotipi. [+]

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elgatoloco domenica 10 gennaio 2021
woody intrigante Valutazione 0 stelle su cinque
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"Midnight in Paris"(2011, di WOody ALlen, ovviamente integralmente, sogggetto, sceneggiatura, regia)è film che si basa sulla time-machine, con uno scrittore di oggi, in Parigi in vacanza (ma con l'9ntenzione di dirmorarvi), con la sua gilr-friend e i genitori di lei e con due amici della ragazza che a lui non piacciono(p anche geloso dlel'ex-compagno di college di lei). Casualnente, durante le serate passeggiando da solo, con alcuni rinotocchi di campana dopo midnight una carrozzza lo preleva e si trova catapulato negli anni 1920 , sempre della Ville Lumiére, conoscendo Scott Fitzgerald, Hemingway, Faulkner, Dali , Picasso, Bunuel, Cole Porter e relative donne, con una delle quali ha quasi una relazione, ma conosce anche Getrude   Stein, cui fa leggere il suo romanzo(in genere lavora a Hollywood, scrivendo screenplays). [+]

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eugen domenica 30 luglio 2023
smentisce il cliche''del woody "intellettualistico" Valutazione 0 stelle su cinque
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"Midnight in Paris"(di Woody Allens, integralmente, per soggetto, screenplay, regia, come sempre anche co.-compositizone ed esecurazione delle musiche, 2011), decisamente si coferma un film importante, che, anzi , smentisce il cliche'di un Woody Allen"intellettualisico"(il che e'diverso da intelettuale, beninteso)che sarebbe interessato a produrre raffinati film con dialoghi molto"intellettuali"dove il "Witz"rasenterebbe il gioco di parole"chiuso"a certe fasce di pubblico, appuhnto, meno acculturate e meno"inteellettuali". Il gioco temporale, con relativa produzione dialogica, per cui  Gil, sceneggiatore hollywoodiano in crisi"crrativa"a Parigi, di notte, entra in una dimensione diversa, da anni 1920, frequentando Cocteau, Picasso, Bunuel, ma soprattutto Hemingway, Scott Fitzgerald, la Stein, ossia dei suoi colelghi scrittori di altro tempo e di viersa formazione, per arricchisrsi culturalemtne, anche rispetto alla riperitivita'e relativa"pochezza"della cultura made in the USA, si lega pineamente al suo escapismo emotivo. [+]

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doc57 domenica 22 aprile 2012
lo sbalzo temporale non è tutto Valutazione 1 stelle su cinque
46%
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54%

La comicità di Allen non trova spazio in un film ove ciò che viene rappresentato è già stato realizzato (e probabilmente meglio) da altri. La porta del tempo era molto più originale in Kate & Leopold, pellicola che gradevolmente accompagna lo spettatore verso una commedia garbata e godibile sul contrasto fra due diverse epoche. Manca totalmente un pizzico di avventura come in Timeline, cosa che taglia la fetta "famiglia" dalla visione homevideo. Manca infine la forza di una storia d'amore come quella proiettata in un "diverso futuro possibile" come in The Familiy Man, che riesce a coinvolgere lo spettatore nonostante il faccione inespressivo di N. [+]

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miklins lunedì 19 dicembre 2011
ma parigi dov'è ? Valutazione 2 stelle su cinque
33%
No
67%

 90 minuti circa di film per  dirci che “il presente . E’ un po’  insoddisfacente perché la vita è insoddisfacente” . Ed è lo stesso Gil -Owen Wilson a rivelarlo a sette minuti dalla fine . Non occorre un’idea geniale per farne un bel film se geniale è la messa in scena , ma quoi bon ? far figurare nella pellicola Fitzgerald, Hemingway,Picasso &Co  senza caratterizzarli ? Personaggi intercambiabili che con altri nomi illustri avrebbero sortito nel pubblico lo stesso effetto .  Eccezion fatta in parte per Gertrude Stein , colta, poliglotta regista in questo teatrino parigino degli anni Venti.

E Parigi , dov’è Parigi in tutto questo ? nel titolo dell’opera ovviamente e nelle belle riprese ad inizio film . [+]

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le arti visive – official venerdì 23 dicembre 2011
uno dei migliori allen: poetico e nostalgico. Valutazione 4 stelle su cinque
36%
No
64%

Un impacciato aspirante scrittore che sta per sposarsi (Owen Wilson) magicamente dopo mezzanotte viene piombato negli anni venti parigini, l’epoca dei suoi sogni, dove si innamora. È il migliore film di Allen del dopo-2000. È una commedia romantico-nostalgica dotata di notevole brio, nelle musiche, nella fotografia, nella regia, nelle interpretazioni di Wilson, della Cotillard e dei vari comprimari. È magica non solo la Parigi rappresentata, ma anche l’atmosfera attorno al personaggio protagonista, impacciato come alcuni personaggi di Allen da giovane: purtroppo non si può tornare indietro, e la scelta per l’attore protagonista è ardua. Wilson, semi-eroe degli attori giovani e amicissimo del poco più noto Ben Stiller, riesce comunque ad essere giustamente spaesato, come il personaggio richiede. [+]

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ultimoboyscout giovedì 1 marzo 2012
paris...c'est magnifique! Valutazione 2 stelle su cinque
36%
No
64%

Il film perfetto per chi ama sognare a occhi aperti, una fiaba resa credibile dalla leggerezza e dalla naturalezza di cui Woody Allen ha cosparso senza parsimonia la pellicola. Il regista utilizza Parigi come fece in passato con Manhattan, con un tono meno saccente del solito, che anzi, è romantico e spesso farsesco. Sottolinea il rapporto tra presente e passato e il fatto che in qualsiasi epoca si viva, l'età dell'oro sarà sempre alle nostre spalle, col rimpianto che è sempre condizione del nostro immaginario. L'Europa è l'unico set che riesce a dare stimoli e brio al cinema di Allen, ormai zavorrato a situazioni e tematiche ridondanti e stagnanti, deviandolo su strade neo-romantiche : un viaggio dell'immaginario che si rispecchia nel viaggio dei protagonisti, che in trasferta a Parigi, rivedono la propria esistenza, si confrontano con mentalità e stili di vita diversi, ripensano al loro presente aprendo una vera crisi. [+]

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lucapaolo martedì 27 dicembre 2011
abbandonare i condizionamenti, aprirsi alla vita Valutazione 3 stelle su cinque
38%
No
63%

Come spesso avviene nei suoi film, anche stavolta Woody Allen racconta una storia che è un semplice pretesto per esplorare il significato della vita e il peso delle paure umane. Il protagonista è Gil, insoddisfatto sceneggiatore di Hollywood in cerca di una riscossa da romanziere, in vacanza a Parigi con la futura moglie Inez. Romantico, idealista, appassionato di arte e letteratura, Gil ama il passato e vorrebbe vivere nella Parigi degli anni 20. In quella odierna, intanto, è costretto a destreggiarsi tra l’ingombrante presenza dei futuri suoceri – macchiette che incarnano la mentalità americana più rozza – i capricci di Inez, e la figura spocchiosa di un amico di lei, autoproclamatosi esperto di tutto lo scibile umano. [+]

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marica romolini martedì 13 dicembre 2011
l'unico sceneggiatore è gil Valutazione 2 stelle su cinque
31%
No
69%

Perché sembra che Woody Allen abbia deciso di tirare i remi in barca, lasciando al pubblico il compito di trovare qualcosa per cui ridere. E, per carità, ci riesce benissimo: 3 decibel di risate per Picasso e Hemingway, 5 per Fitzgerald e Lautrec, 10 per Man Ray e Gertrud Stein. A dimostrazione che si ride tanto più forte quanto più si vuol far capire al resto della sala che si sono colte le (certo non troppo criptiche né raffinate) citazioni. I plurimi livelli di lettura su cui Allen amava giocare vengono di colpo appiattiti su un'unica linea continua, che sembra scaturita da un calcolo matematico per l'esatta equidistanza dagli estremi. Un omaggio alla beatitudine di una cultura media che si autocompiace di se stessa e che Woody di solito sarcasticamente demoliva. [+]

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luca scialò venerdì 16 dicembre 2011
solito allen con rievocazioni storico-artistiche Valutazione 3 stelle su cinque
27%
No
73%

Gil è in vacanza con la sua futura moglie Inez a Parigi, ospiti dei genitori di lei. Pur essendo uno stimato sceneggiatore di successo, Gil vorrebbe sfondare con un romanzo, non riuscendo però a trovare il giusto bando della matassa, sconfortato anche dalla ragazza e dai suoceri. E' innamoratissimo di Parigi, specie di notte e con la pioggia, ma soprattutto, sogna di vivere nella Parigi degli anni '20, città brillante e magica frequentata da pittori e scrittori. In una notte, a mezzanotte, abbandonato dalla ragazza che continua a sfiduciarlo, gli succede una cosa strana. Partecipa a incontri e feste con pittori e scrittori che nell'epoca da lui amata frequentavano la città. [+]

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