no_data
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mercoledì 26 febbraio 2014
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divertente
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Molto divertente e con buona trama, oltretutto storia vera
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ellyeventi
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lunedì 24 settembre 2012
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pur di farne parlare
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La strage di piazza Fontana e gli eventi post sessantotto sono sconosciuti alla maggior parte dei ragazzi che oggi hanno vent'anni, il 'i primi della lista' mostra bene senza la reale pesantezza qual'era la situazione dei giovani di quegli anni, che si districavano tra collettivi e la volontà di far parte di un cambiamento.
Pino Masi è il trascinatore per eccellenza, mitizzato al punto giusto per convincere chi sta guardando che forse lui veramente conosce i fatti perchè è un passo più avanti allo spettatore.
Il giovane Lulli, come lo spettatore, non è lì per affrontare discorsi politici, sì d'accordo, fa parte di un collettivo ma vorrebbe suonare la chitarra e vede Masi come mezzo per poter realizzare il suo sogno.
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La strage di piazza Fontana e gli eventi post sessantotto sono sconosciuti alla maggior parte dei ragazzi che oggi hanno vent'anni, il 'i primi della lista' mostra bene senza la reale pesantezza qual'era la situazione dei giovani di quegli anni, che si districavano tra collettivi e la volontà di far parte di un cambiamento.
Pino Masi è il trascinatore per eccellenza, mitizzato al punto giusto per convincere chi sta guardando che forse lui veramente conosce i fatti perchè è un passo più avanti allo spettatore.
Il giovane Lulli, come lo spettatore, non è lì per affrontare discorsi politici, sì d'accordo, fa parte di un collettivo ma vorrebbe suonare la chitarra e vede Masi come mezzo per poter realizzare il suo sogno. In realtà sarà poi Masi a sfruttare Lulli come mezzo, trascinato in una fuga vorticosa che si farà sempre più convincente sorretta dalla paranoia di Masi.
Un film che corre veloce, si ha paura a ridere prima della fine, perchè in realtà non si sà bene cosa possa succedere al trio ma che con comicità educata segnala un periodo di un passato vicino di cui non si parla, quasi, mai.
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liuk�
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sabato 7 aprile 2012
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voti pieni
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Finalmente una pellicola che vale le 5 stellette del forum.
Una storia vera al limite dell'incredibile ambientata in una Toscana rossa nei moti dei primi anni '70.
Una toscanità simpatica e divertente ma lontana dalle caciare di Ceccherini o Piraccioni, più elaborata e cupa. Attori giovani e bravi, assolutamente espressivi ed irriverenti.
Un film che va assolutamente visto e si piazza al vertice dei lavori della passata stagione.
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linus2k
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martedì 3 aprile 2012
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autoironico sguardo sul passato
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Finalmente! Finalmente un'ottima commedia italiana, lontana dai cliché soliti di coppie scoppiate, mocciosi in crisi ormonale, cinepanettoni sguaiati, idoletti della tv in cerca di risalto da grande schermo!
Finalmente una sana, originale, interessante, commedia italiana!Il primo lungometraggio di Roan Johnson, ambientato a Pisa, narra di una storia vera... di una colossale, incredibile, storica stupidata!
Primo giugno 1970, negli ultimi 3 anni tra il golpe dei colonnelli in Grecia, la morte di Che Guevara in Bolivia, Piazza Fontana, gli scontri ad Avola e Battipaglia, in Italia si comincia ad instaurare un clima di tensione e di paura di svolta autoritaristica... A Pisa, città universitaria, da sempre termometro di questi climi, l'attenzione è alta e forse l'esaltazione spinta un po' troppo agli eccessi.
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Finalmente! Finalmente un'ottima commedia italiana, lontana dai cliché soliti di coppie scoppiate, mocciosi in crisi ormonale, cinepanettoni sguaiati, idoletti della tv in cerca di risalto da grande schermo!
Finalmente una sana, originale, interessante, commedia italiana!Il primo lungometraggio di Roan Johnson, ambientato a Pisa, narra di una storia vera... di una colossale, incredibile, storica stupidata!
Primo giugno 1970, negli ultimi 3 anni tra il golpe dei colonnelli in Grecia, la morte di Che Guevara in Bolivia, Piazza Fontana, gli scontri ad Avola e Battipaglia, in Italia si comincia ad instaurare un clima di tensione e di paura di svolta autoritaristica... A Pisa, città universitaria, da sempre termometro di questi climi, l'attenzione è alta e forse l'esaltazione spinta un po' troppo agli eccessi.
E così che Renzo Masi, musicista anarchico autore dela "Ballata del Pinelli", inno di lotta di quel periodo, insieme a 2 liceali Renzo Lullil e Fabio Gismondi, alla notizia trapelata di possibile golpe in Italia, temendo, con manie decisamente complottistiche, per le loro posizioni politiche e l'esposizione come "artisti, di eventuali ritorsioni, decidono di fuggire verso il confine, pronti a espatriare in caso di colpo di Stato.
E' il primo giugno, il giorno dopo è la Festa della Repubblica con la tradizionale parata militare a Roma, ed i 3 ragazzi scambiano i militari diretti alla parata con dei golpisti, sfondano il confine con l'Austria e rischiano un caso diplomatico coinvolgendo persino l'allora ministro degli Esteri Aldo Moro...
Ne esce fuori un quadro deliziosamente ironico di uno dei periodi più neri della nostra Storia più recente e la storia, assurda e pazzesca per quanto assolutamente vera, è raccontata in maniera eccelsa, con ritmo serrato, gusto per la battuta, con i protagonisti descritti in maniera perfetta e con un'ironia tutta toscana assolutamente irresistibile.
...ed in Toscana si direbbe che solo a Pisa sarebbe potuta succedere una storia del genere...
Tutto funziona, la fotografia, la colonna sonora (la marcia di Radetzky allo sfondamento della frontiera è irresistibile), il cast affiatatissimo.
L'unico rimpianto è che il film non sia stato sufficientemente distribuito e fatto conoscere in tutta Italia.La buona commedia c'è, esiste anche in Italia, e questa ne è la conferma!
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cambiof
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giovedì 9 febbraio 2012
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gran bel film!
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Una commedia che racconta una storia realmente accaduta...fa ridere, non è banale...che volete di più?
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giuseppe simeone
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martedì 29 novembre 2011
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un tragi-comico esempio di storia italiana
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La cosa che sconvolge è che il film è tratto da una storia vera. Tre ragazzi in fuga dall'Italia per paura di un colpo di stato e della conseguente repressione fascista entrano illegalmente nel territorio austriaco e causano un incidente internazionale.
All'inizio si fatica a capire il senso dell'assurdo caratterizzante l'intero film, ma quando lo si afferra non si smette più di ridere. Ben caratterizzati i tre personaggi capitanati dal Masi-Santamaria che non è mai stato così divertente. E nonostante questo tono surreale e stralunato,non mancano critiche e riflessioni amare che colpiscono nel segno, e l'alone di mistero che chiude il film rende il risultato sicuramente accativante.
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La cosa che sconvolge è che il film è tratto da una storia vera. Tre ragazzi in fuga dall'Italia per paura di un colpo di stato e della conseguente repressione fascista entrano illegalmente nel territorio austriaco e causano un incidente internazionale.
All'inizio si fatica a capire il senso dell'assurdo caratterizzante l'intero film, ma quando lo si afferra non si smette più di ridere. Ben caratterizzati i tre personaggi capitanati dal Masi-Santamaria che non è mai stato così divertente. E nonostante questo tono surreale e stralunato,non mancano critiche e riflessioni amare che colpiscono nel segno, e l'alone di mistero che chiude il film rende il risultato sicuramente accativante.
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nicolri
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domenica 27 novembre 2011
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grazie
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grazie per l'illuminante recensione di Marco Chiani...talmente illuminante da rovinarmi il finale. A quanto pare bisogna evitare di leggervi prima di andare a vedere un film.
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marta.kraj
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mercoledì 23 novembre 2011
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che strazio!
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Un film di una banalità esasperante. Nessuna cura estetica, scrittura approssimativa, battute che non fanno ridere e un imbarazzante Santamaria in salsa toscana.
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