davidearte
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domenica 18 dicembre 2011
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inquietante perchè verosimile
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Contagion è uno di quei film corali, in cui le storie narrate sono sempre più vicine alla realtà: non ci sono supereroi, non ci sono protagonisti, ma in questo film tutti i personaggi ricoprono il loro piccolo ruolo e si relazionano tra di loro. E proprio grazie al nostro innato e, ad oggi, spasmodico bisogno di relazionarci con gli altri che un nuovo virus letale si diffonde e decima milioni di individui in tutto il mondo. Il film sembra quasi una cronaca, un documentario in diretta dell'evoluzione dei fatti così come delle paure e delle angoscie degli uomini di tutto il mondo. Quanto c'è di vero in quello che vediamo sullo schermo? nulla! Ma quanto è simile a un domani che potrebbe arrivare? chi può dirlo, forse si.
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Contagion è uno di quei film corali, in cui le storie narrate sono sempre più vicine alla realtà: non ci sono supereroi, non ci sono protagonisti, ma in questo film tutti i personaggi ricoprono il loro piccolo ruolo e si relazionano tra di loro. E proprio grazie al nostro innato e, ad oggi, spasmodico bisogno di relazionarci con gli altri che un nuovo virus letale si diffonde e decima milioni di individui in tutto il mondo. Il film sembra quasi una cronaca, un documentario in diretta dell'evoluzione dei fatti così come delle paure e delle angoscie degli uomini di tutto il mondo. Quanto c'è di vero in quello che vediamo sullo schermo? nulla! Ma quanto è simile a un domani che potrebbe arrivare? chi può dirlo, forse si.
Ed ecco che le fosse comuni con i disinfettanti, le tute protettive, l'isolamento, la carenza di cibo e le rappresaglie non vengono descritte in maniera melodrammatica o esagerata come siamo abituati a vedere in tante pellicole (soprattutto americane) degli anni scorsi, ma con la crudezza e l'immediatezza, e al contempo la semplicità e la velocità, tipiche della realtà e della cronaca. Nulla è lasciato al caso, neppure la presenza di un "fastidioso" blogger anti-governativo che combatte con i poteri forti del mondo farmaceutico proponendo cure alternative dalla dubbia efficacia; la denuncia verso i paesi forti che tengono per se le cure più efficaci e abbandonano gli sfortunati della Terra al loro destino di miserabili e infine, a conclusione della storia, quando il panico e l'emergenza sono solo brutti ricordi, ecco che ci viene spiegato come tutto ha avuto inizio e capiamo che, in fondo, la carenza di igene in uno sperduto allevamento chissà dove è la causa di un'epidemia mondiale incontrollabile. La morale sembra scontata, ma vale la pena ricordare che viviamo sullo stesso pianeta e le conseguenze di ogni nostro piccolo gesto si riversa potenzialmente sulle vite di tutti: è la teoria del battito d'ali di una farfalla che provoca un uragano; teoria del caos affascinante quanto terribile e implacabile.
Non serve essere ipocondriaci, bisogna sviluppare una cultura del rispetto e della conoscenza: Contagion è solo un film, per fortuna, in cui recitano attori molto bravi diretti da un ottimo regista (Sodebergh). Tra i protagonisti vale la pena sottolinere la presenza di ben 3 premi oscar (la Paltrow, la Winslet e la Cotillard, di cui è pessimo il dippiaggio con accento finto francese).
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g_andrini
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sabato 17 dicembre 2011
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psicosi collettiva...
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E' una buona pellicola. Permette di far conoscere, ai più, alcuni meccanismi di un contagio virale e relativo sviluppo di controffensive scientifiche, con buon realismo, anche se con qualche imprecisione e/o enfatizzazione.
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riccardo76
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lunedì 10 ottobre 2011
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avvincente quanto realistico thriller sci-fi
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Un cast stellare e una lucida sceneggiatura, costruita come un puzzle, danno vita ad un avvincente quanto realistico thriller fantascientifico. Sodembergh ci offre un quadro completo sotto ogni punto di vista, di come reagirebbe il mondo in caso di una pandemia letale: i medici volontari, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i giornalisti, i blogger, le case farmaceutiche, i politici e la gente comune. C’è chi specula, chi predica, chi cerca di nascondere la verità, chi si sacrifica, chi saccheggia negozi, chi ricatta e chi semplicemente piange sui cari perduti. Tutto viene rappresentato con estremo realismo, quasi si trattasse di un documentario, e gli attori danno il massimo, riuscendo ad apparire perfettamente credibili e intensi.
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Un cast stellare e una lucida sceneggiatura, costruita come un puzzle, danno vita ad un avvincente quanto realistico thriller fantascientifico. Sodembergh ci offre un quadro completo sotto ogni punto di vista, di come reagirebbe il mondo in caso di una pandemia letale: i medici volontari, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i giornalisti, i blogger, le case farmaceutiche, i politici e la gente comune. C’è chi specula, chi predica, chi cerca di nascondere la verità, chi si sacrifica, chi saccheggia negozi, chi ricatta e chi semplicemente piange sui cari perduti. Tutto viene rappresentato con estremo realismo, quasi si trattasse di un documentario, e gli attori danno il massimo, riuscendo ad apparire perfettamente credibili e intensi. Eccellente come sempre Kate Winslet, ma non sono da meno gli altri, soprattutto Matt Damon e Fishbourne.
Nell’era post 11 settembre le paure collettive di un popolo si traducono nell’incubo del contagio, che costringendo chiunque ad isolarsi dagli altri, rendono solo ogni individuo di fronte all’avvento della morte. Una paura quindi molto più grande del terrorismo, poiché l’uomo non può contare nemmeno sul conforto degli altri.
Lo spettro della SARS – citata nel film – riaffiora sottoforma di un virus letale quanto resistente, la cui origine sembra uno scherzo del destino, un destino beffardo, che come dona la vita, in ogni momento se la può riprendere, in un’ottica che ci porta a riflettere sulla fragilità del genere umano.
Beffardo è pure il finale del film, dove lo spettatore si rende conto di essere stato, in un certo senso, preso in giro dal regista per tutta la durata del film.
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giusepped88
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sabato 8 ottobre 2011
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un possibile scenario
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Questo film mi è sembrato un possibile documentario di un possibile scenario futuro. Il mondo è costantemente minacciato dal rischio pandemia e se scoppiasse probabilmente succederebbe tutto quello descritto dal film: ci sarebbe chi vuole guadagnarci, chi vuole aiutare la gente senza nulla in cambio, chi diventa paranoico fino agli estremi, chi utilizza la violenza, chi genera la paura di complotti.
Il film esamina diversi punti di vista contemporaneamente e crea anche un certo senso di attesa nello spettatore che si chiede come andrà a finire ogni storia. La dottoressa troverà la cura? Il padre perderà la figlia che gli è rimasta?
Nel complesso c'è una certa fiducia nell'umanità, nel suo spirito di solidarietà e nella sua volontà di sopravvivere.
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Questo film mi è sembrato un possibile documentario di un possibile scenario futuro. Il mondo è costantemente minacciato dal rischio pandemia e se scoppiasse probabilmente succederebbe tutto quello descritto dal film: ci sarebbe chi vuole guadagnarci, chi vuole aiutare la gente senza nulla in cambio, chi diventa paranoico fino agli estremi, chi utilizza la violenza, chi genera la paura di complotti.
Il film esamina diversi punti di vista contemporaneamente e crea anche un certo senso di attesa nello spettatore che si chiede come andrà a finire ogni storia. La dottoressa troverà la cura? Il padre perderà la figlia che gli è rimasta?
Nel complesso c'è una certa fiducia nell'umanità, nel suo spirito di solidarietà e nella sua volontà di sopravvivere.
Speriamo che questo spirito sia presente anche nella realtà.
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pfmx3
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sabato 1 ottobre 2011
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fobia da virus
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bel film vi fara' capire come ci si attacano i virus .!a parte tt bellissima interpretazione di kate winslet,consigliato !!
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fulgio
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venerdì 30 settembre 2011
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assolutamente trascurabile
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nonostante la presenza di un cast davvero stellare, impiegato male in piccole parti tutte frammentate e distanziate fra loro da un racconto che anzichè unire, divide.
A mio avviso musicato malissimo.
La storia non si capisce quale dovrebbe essere, perchè l'incipit "è in corso una epidemia" è il riassunto esatto di tutta l'opera.
Dialoghi deboli, fotografia povera, personaggi disegnati con l'accetta, sembrano per lo più caricature.
Assolutamente da evitare.
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abel2121
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mercoledì 28 settembre 2011
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contagion subdolo spot contro la libertà
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Il film di per se è fatto bene. ma andiamo come sempre dritti al punto.
Passiamo al messaggio. Molto chiaro.
Il governo è buono. Il popolo è caotico. La Voce dissonante (jude law pure con i denti storti) è un truffatore e a che ci siamo anche l'omeopatia è una truffa.
Diciamo che dalla sintesi possiamo presupporre un bel quadretto che gli USA fanno del mondo. Poi mettiamoci anche i medici che si iniettano il virus per salvare il mondo ed entriamo nella INverosimiglianza completa.
Porca la miseria questo film, ripeto, girato molto bene, con musiche azzeccate, gli attori giusti è un bel manifesto ProPotere senza se e senza ma.
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Il film di per se è fatto bene. ma andiamo come sempre dritti al punto.
Passiamo al messaggio. Molto chiaro.
Il governo è buono. Il popolo è caotico. La Voce dissonante (jude law pure con i denti storti) è un truffatore e a che ci siamo anche l'omeopatia è una truffa.
Diciamo che dalla sintesi possiamo presupporre un bel quadretto che gli USA fanno del mondo. Poi mettiamoci anche i medici che si iniettano il virus per salvare il mondo ed entriamo nella INverosimiglianza completa.
Porca la miseria questo film, ripeto, girato molto bene, con musiche azzeccate, gli attori giusti è un bel manifesto ProPotere senza se e senza ma. Che subdolamente convince gli americani e non solo a fidarsi della versione ufficiale e che non è vero che le case farmaceutiche lucrano sulla salute delle persone.
La battuta migliore che esplica tutto è: "se potessi arresterei il suo computer". VIVA LA LIBERTA'
Luigi Fabozzi
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ashtray_bliss
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martedì 27 settembre 2011
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cast stellare. film inconcludente.
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La trama e' sicuramente avvincente, dato che trame verosimili come quella propsta copiano solitamente fatti reali e quindi, quando lo spettatore ha davanti agli occhi una trama che riproduce una situazione verosimile si sente sempre piu' coinvolto emotivamente. I virus, le epidemie, gli imbrogli dei governi e dell'esercito, sono tutti ingredienti presi dai fatti reali. Negli ultimi anni non abbiamo fatto a meno di assistere a veri sconvolgenti epidemie virali le quali, volenti o nolenti, hanno davvero tolto la vita a milioni di persone sparse per il mondo. Tutti, siamo venuti a contatto con situazioni di panico piu' o meno evidenti o velate. Inutile quindi insistere sul fatto che la trama del film, e' da sola, un'arma vincente che cattura subito l'interesse e la curiosita' dello spettatore.
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La trama e' sicuramente avvincente, dato che trame verosimili come quella propsta copiano solitamente fatti reali e quindi, quando lo spettatore ha davanti agli occhi una trama che riproduce una situazione verosimile si sente sempre piu' coinvolto emotivamente. I virus, le epidemie, gli imbrogli dei governi e dell'esercito, sono tutti ingredienti presi dai fatti reali. Negli ultimi anni non abbiamo fatto a meno di assistere a veri sconvolgenti epidemie virali le quali, volenti o nolenti, hanno davvero tolto la vita a milioni di persone sparse per il mondo. Tutti, siamo venuti a contatto con situazioni di panico piu' o meno evidenti o velate. Inutile quindi insistere sul fatto che la trama del film, e' da sola, un'arma vincente che cattura subito l'interesse e la curiosita' dello spettatore.
Seconda carta vincente del film in questione sono senz' altro gli attori. Un cast stellare di attori eccellenti, la maggior parte Premio Oscar (vedi Winslet, Cottilard, Paltrow) e attori del calibro di Damon, Law e Fisherburne e firmato da un regista piu' o meno noto al pubblico (Soderbergh). Quindi sin dall'inizio sembra di aver di fronte a se un prodotto sicuramente eccellente, ben diretto ben interpretato e sicuramente coinvolgente dal punto di vista emotivo e visivo dello spettatore. Purtroppo pero', a disapito delle due carte vincenti del film, ci si ritrova davanti ad un prodotto amaramente mediocre che delude il pubblico anziche' convincerlo. La trama nei primi 20 min. riesce anche a incuriosire ed attirare, ci si chiede subito quale sara' il destino dei protagonisti e come le loro storie si intreccieranno fra loro nel susseguirsi degli eventi. Sfortunanatamente pero'il film non riesce mai a decollare e il suo ritmo lento non riesce ha coinvolgere pienamente lo spettatore. Le immagini che ci vengono proposte anche se teoricamente sembrano coinvolgenti in realta' si verificano essere banali e addirittura scontate per certi versi (il governo che ordina la quarantina, chiude i confini ecc.) Poi una ennesima delusione per lo spettatore e il ruolo marginale e adirittura secondario di alcuni attori : per esempio il personaggio della Paltrow o quello della Winselt. Troppo inconclusivo anche il finale della Cottilard, che prima viene rilasciata e poi si immagina che corra nuovamente dai suoi sequestratori per aiutarli a fornire il vaccino vero. Incoclusivo anche il personaggio di Damon, uno dei pochi immuni al virus, il qule cerca di protegere la propria figlia adolescente barricandosi in casa. Tutto questo susseguirsi di avvenimenti finiscono per annoiare lo spettatore e sicuramente non si rivela un prodotto degno delle aspettative cosi alte riguardo a esso. anche il finale, nel puro stile happy-end americano, il gov. americano trova la cura del virus grazie ad una dott. del OMS disinteressata ai soldi e disposta a tutto per salvare milioni di vite. Il vaccino viene cosi distribuito, il panico lascia spazio alla speranza, la situazione torna pian piano sotto controllo e anche il personaggio di Jude Law, giornalista apparentemente dai buoni propositi e sincero, che si rivelera' poi solo un ennesimo truffatore dielle masse cadra' nel oblio della telecamera.
Film discreto , godibile ma incocludente che non coinvolge mai al pieno lo spettatore ma resta sul piano visivo un susseguirsi di eventi che alla fin fine lasciano un dubbio nella mente dello spettatore: qual'e' il vero messaggio che vuol dare questa pellicola ?
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stefymoon76
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domenica 25 settembre 2011
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il martedi sera, su italia1, d'estate..
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ne ho visti di migliori! Un film senza colpi di scena, scontato, banale, leggermente claustrofobico. Ci sono andata per il regista e non per gli attori ( di solito quando ci sono tanti nomi noti...normalmente è una "sola" (come dicono a roma), impacchettata ad arte per attirare il pubblico in sala: insomma, mi sonfidata del regista e non del mio sesto senso. Peccato. INSIGNIFICANTE.
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hulk1
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sabato 24 settembre 2011
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solita zuppa
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Le due puntate di ER basate su di un contagio al confronto di questa soporifera marchetta , sembrano Citizen Kane. La noia mortale di questo polpettone zeppo di divi, anche per la Patrol si tratta di una marchetta, cinque minuti e via. Non si riesce nemmeno a leggere un sottosesto, forse il post 11/09 oppure metafora della globalizzazione, con ovvio pericolo di malattia, non ha frontiere Oppure la disastrosa situazione del servizio sanitario americano, tra poco anche italiano, con le multiazionali che speculano ovunque, 'Un terremoto non succede tutti i giorni ha ha ha, ora l'Aquila ha un aspetto spettrale'. Metafora che il profitto sciacallesco è lo sterco del diavolo, ' Come con Katrina, oppure la crisi economica', di frasi epiche se ne possono trovare, ma l'importante è mostrare scafandri colorati, uomini e donne che lottano e disubbidiscono, tipicante superoministico i senso negatiovo, dato che in questo mond di ladri, si tratta di caracter stereotipati tipicamente made in USA, In realtà si butterebber subito nell'acquisto di azioni legate alla catastrofe.
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Le due puntate di ER basate su di un contagio al confronto di questa soporifera marchetta , sembrano Citizen Kane. La noia mortale di questo polpettone zeppo di divi, anche per la Patrol si tratta di una marchetta, cinque minuti e via. Non si riesce nemmeno a leggere un sottosesto, forse il post 11/09 oppure metafora della globalizzazione, con ovvio pericolo di malattia, non ha frontiere Oppure la disastrosa situazione del servizio sanitario americano, tra poco anche italiano, con le multiazionali che speculano ovunque, 'Un terremoto non succede tutti i giorni ha ha ha, ora l'Aquila ha un aspetto spettrale'. Metafora che il profitto sciacallesco è lo sterco del diavolo, ' Come con Katrina, oppure la crisi economica', di frasi epiche se ne possono trovare, ma l'importante è mostrare scafandri colorati, uomini e donne che lottano e disubbidiscono, tipicante superoministico i senso negatiovo, dato che in questo mond di ladri, si tratta di caracter stereotipati tipicamente made in USA, In realtà si butterebber subito nell'acquisto di azioni legate alla catastrofe. Ricostruiamo l'Iraq. Mi urta profondammente questa propaganda, questo stile tra Minculpop, realismo socialista e Propaganda stile Gobels. Si è un film di merda, un film falso, oltre che uguale a miliondi di altri, un telefilm allungato con una brodaglia di 28 setimane, giorni, minuti secondi dopo. Un classico film girato con la mano sinistra, per soldi. Sparate pure, ma di pessimo cinema , pomapto come un sufflè, ne ho piene le scatole, tornerò al calcio.
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