gabri88
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mercoledì 19 ottobre 2011
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oddio che film da brividi
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il film più brutto che abbia mai visto...il cinema italiano verrà ricordato per il primo film 3D per sta roba qua...l'unica parte divertente quella di biagio izzo per il resto un'esplosione di assurdità...imbarazzante, penoso,triste....l'autocelebrazione di Ezio Greggio....10 euro buttati....le facce del pubblico incredule quanto la mia....mamma mia.....brrrr
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giacomogabrielli
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domenica 16 ottobre 2011
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scaricabile. *
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Ennesimo fallimento del cinema italiano. Anche se è bene non fare di tutta l'erba un fascio: i bei film in Italia vengono prodotti. Questo però è particolarmente osceno. Greggio, che anche stavolta ha tentato di uscire dai canoni dei film tipicamente italiani, cade amaramente nei clichet del peggior B-movie. Un film non volutamente B-movie, di conseguenza inguardabile e inutile. Autori e produttori dovrebbero mettersi in testa che il cinema non è nè una puntata di Striscia La Notizia nè una sitcom del peggior canale via cavo. Parodie mal riuscite che mettono in soggezione già dai primi secondi, non divertenti e che fanno trasparire la cotanta leggerezza con la quale è stato scritto e realizzato il film.
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Ennesimo fallimento del cinema italiano. Anche se è bene non fare di tutta l'erba un fascio: i bei film in Italia vengono prodotti. Questo però è particolarmente osceno. Greggio, che anche stavolta ha tentato di uscire dai canoni dei film tipicamente italiani, cade amaramente nei clichet del peggior B-movie. Un film non volutamente B-movie, di conseguenza inguardabile e inutile. Autori e produttori dovrebbero mettersi in testa che il cinema non è nè una puntata di Striscia La Notizia nè una sitcom del peggior canale via cavo. Parodie mal riuscite che mettono in soggezione già dai primi secondi, non divertenti e che fanno trasparire la cotanta leggerezza con la quale è stato scritto e realizzato il film. Peccato per le scenografie, unica cosa minimamente curata. Sceneggiatura da cestinare. Il cast fa accapponare la pelle: starlette della tv (quindi recitazione scadente) e amici del regista, che pare che con questo film s'è fatto gli affari suoi, facendo ahimè cadere ancor più in basso il target della nostra "industria". Caro Greggio, il 3D non basta. SCARICABILE *
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serra890
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giovedì 13 ottobre 2011
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inguardabile
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Era meglio stare a casa a letto. Primo caso di film dove non devi pagare ma farti pagare per vederlo
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benny79ct
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mercoledì 12 ottobre 2011
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non si puo' descrivere
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premesso che chiederò scusa ad una nota compagnia telefonica per avermi pagato il film più orrendo di tutti i tempi.
era una domenica sera con tutta la volontà di divertirmi e fare quattro risate.
la scelta ricade sul "film" di greggio...mai fu così peggiore scelta!!!
Un film orrendo...ma volutamente orrendo in quanto erano proprio le gag di greggio che erano prive di significato ed in alcuni casi disgustose.
ma come si può produrre, dirigere e proiettare un film così?
non solo ma mi chiedo ma il sig. greggio si rende conto oppure ne è fiero?.
ma ancora mi chiedo come alcuni dei protagonisti delle scene, che sono personaggi di un certo spessore, abbiano potuto partecipare alla realizzazione di tale obrobrio.
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premesso che chiederò scusa ad una nota compagnia telefonica per avermi pagato il film più orrendo di tutti i tempi.
era una domenica sera con tutta la volontà di divertirmi e fare quattro risate.
la scelta ricade sul "film" di greggio...mai fu così peggiore scelta!!!
Un film orrendo...ma volutamente orrendo in quanto erano proprio le gag di greggio che erano prive di significato ed in alcuni casi disgustose.
ma come si può produrre, dirigere e proiettare un film così?
non solo ma mi chiedo ma il sig. greggio si rende conto oppure ne è fiero?.
ma ancora mi chiedo come alcuni dei protagonisti delle scene, che sono personaggi di un certo spessore, abbiano potuto partecipare alla realizzazione di tale obrobrio.
In conclusione...era partito per fare quattro risate, sono uscito innervosito dalla elevatissima stupidità del film.
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morenopseudo
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lunedì 10 ottobre 2011
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sordo muta cieca
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io non sono un esperto di cinema ma tu sicuramente è il primo film che vedi
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riccardo76
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lunedì 10 ottobre 2011
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cinema o cabaret di dubbio gusto?
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Il primo film italiano in 3D? La cosa può incuriosire e attirare nelle sale anche chi non è un fan di Ezio Greggio o delle parodie alla Scary Movie. Purtoppo però lo spettatore incuriosito si deve subire la visione di un prodotto a dir poco imbarazzante!
Dal punto di vista della stereoscopia, va riconosciuto che i titoli di testa offrono un buon livello di 3D, che tuttavia non viene mantenuto per il resto della pellicola, salvo qualche scena ogni tanto, anche se nel complesso non è poi così male, soprattutto in confronto ai pessimi risultati di alcuni film hollywoodiani, come L’Ultimo Dominatore dell’Aria o Scontro tra Titani .
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Il primo film italiano in 3D? La cosa può incuriosire e attirare nelle sale anche chi non è un fan di Ezio Greggio o delle parodie alla Scary Movie. Purtoppo però lo spettatore incuriosito si deve subire la visione di un prodotto a dir poco imbarazzante!
Dal punto di vista della stereoscopia, va riconosciuto che i titoli di testa offrono un buon livello di 3D, che tuttavia non viene mantenuto per il resto della pellicola, salvo qualche scena ogni tanto, anche se nel complesso non è poi così male, soprattutto in confronto ai pessimi risultati di alcuni film hollywoodiani, come L’Ultimo Dominatore dell’Aria o Scontro tra Titani .
Una volta constatato che anche gli italiani possono fare film 3D, speriamo che in futuro arrivino nelle nostre sale pellicole nostrane che sappiano sfruttare meglio questa nuova tecnologia, dal momento che in questo caso risulta del tutto inutile. D’altra parte inutile è anche il “film” in se stesso, nel senso che non lascia proprio niente allo spettatore che esce dalla sala, se non un grande imbarazzo, soprattutto se si pensa che con questa pellicola è stata aperta la Mostra del Cinema di Venezia di quest’anno. Alcune idee e alcune battute ogni tanto riescono a strappare qualche sorriso, che però viene subito cancellato da altre battute talmente demenziali da imbarazzare lo spettatore per la sua presenza in sala.
Diciamo che Ezio Greggio ha cercato di portare al cinema una serie di scenette da cabaret e, per giunta, di pessimo gusto, forse pensando che la settima arte potesse ospitare come la TV spettacoli come il Drive in degli anni ottanta, rispolverando per l’occasione addirittura il suo Teomondo Scrofalo. In realtà non bastano degli sketch assemblati senza criterio perché si possa parlare di cinema. Perché non si può considerare Box Office un “film”, come invece cita il sottotitolo, ritenendolo superbamente addirittura “il film dei film”. Si cerca di parodiare i maggiori successi al botteghino, facendo emergere i loro punti deboli (a volte anche condivisibili), ma nel fare tale operazione emergono però maggiormente i numerosissimi difetti della pellicola stessa, che risente dell’inesperienza sia di molti “attori” che della sceneggiatura e dei dialoghi. Peccato che si siano spesi così tanti soldi per la confezione di un prodotto di così bassa qualità.
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riccardo76
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domenica 9 ottobre 2011
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cinema o cabaret di pessimo gusto?
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Il primo film italiano in 3D?! La cosa può incuriosire e attirare nelle sale anche chi non è un fan di Ezio Greggio o delle parodie alla Scary Movie. Ma vale veramente la pena rischiare, conoscendo la qualità che di solito offre questo tipo di commedia?
Dal punto di vista della stereoscopia, va riconosciuto che i titoli di testa offrono un buon livello di 3D, che tuttavia non viene mantenuto per il resto della pellicola, salvo qualche scena ogni tanto, anche se nel complesso non è poi così male, soprattutto in confronto ai pessimi risultati di alcuni film hollywoodiani, come L’Ultimo Dominatore dell’Aria o Scontro tra Titani .
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Il primo film italiano in 3D?! La cosa può incuriosire e attirare nelle sale anche chi non è un fan di Ezio Greggio o delle parodie alla Scary Movie. Ma vale veramente la pena rischiare, conoscendo la qualità che di solito offre questo tipo di commedia?
Dal punto di vista della stereoscopia, va riconosciuto che i titoli di testa offrono un buon livello di 3D, che tuttavia non viene mantenuto per il resto della pellicola, salvo qualche scena ogni tanto, anche se nel complesso non è poi così male, soprattutto in confronto ai pessimi risultati di alcuni film hollywoodiani, come L’Ultimo Dominatore dell’Aria o Scontro tra Titani .
Una volta constatato che anche gli italiani possono fare film 3D, speriamo che in futuro arrivino nelle nostre sale pellicole nostrane che sappiano sfruttare meglio questa nuova tecnologia, dal momento che in questo caso risulta del tutto inutile. D’altra parte inutile è anche il “film” in se stesso, nel senso che non lascia proprio niente allo spettatore che esce dalla sala, se non un grande imbarazzo - soprattutto se si pensa che con questa pellicola è stata aperta la Mostra del Cinema di Venezia di quest’anno - oltre a una grande rabbia per il tempo perso e i soldi spesi, fra l’altro con il sovrapprezzo del 3D.
Alcune idee e alcune battute ogni tanto riescono a strappare qualche sorriso, che però viene subito cancellato da altre battute talmente demenziali da imbarazzare lo spettatore per la sua presenza in sala. Diciamo che Ezio Greggio ha cercato di portare al cinema una serie di scenette da cabaret e, per giunta, di pessimo gusto, forse pensando che la settima arte potesse ospitare come la TV spettacoli come il Drive in degli anni ottanta, rispolverando per l’occasione addirittura il suo Teomondo Scrofalo. In realtà non bastano degli sketch assemblati senza criterio perché si possa parlare di cinema. Perché non si può considerare Box Office un “film”, come invece cita il sottotitolo, ritenendolo superbamente addirittura “il film dei film”. Si cerca di parodiare i maggiori successi al botteghino, facendo emergere i loro punti deboli (a volte anche condivisibili), ma nel fare tale operazione emergono però maggiormente i numerosissimi difetti della pellicola stessa, che risente dell’inesperienza sia di molti “attori” che della sceneggiatura e dei dialoghi. Peccato che si siano spesi così tanti soldi per la confezione di un prodotto di così bassa qualità.
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dottora59
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venerdì 7 ottobre 2011
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non avete capito il senso del film
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E' possibile che per sembrare intellettuali dobbiamo per forza denigrare una commedia ? Certo, il film non si può definire un "capolavoro" ma comunque ha un suo perché. Potrò sbagliare, ma mi sembra un film adatto al mercato statunitense. Daltronde Ezio Greggio ha "respirato" Mel Brooks e Box Office è da mettere sullo stessio piano di film come "Una pallottola spuntata" e simili. Non ho paura a dichiarare che Ezio Greggio è il nostro Leslie Nilsen. Ed ancora: io di dito medio ne ho contati 4 o 5 in tutto il film, e non una valanga come qualcuno afferma. Certo non tutti gli episodi erano eccezionali ( quello che ho apprezzato meno è "Harry Sfotter" seguito dal traler di 007 ) ma la maggior parte erano brillanti.
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E' possibile che per sembrare intellettuali dobbiamo per forza denigrare una commedia ? Certo, il film non si può definire un "capolavoro" ma comunque ha un suo perché. Potrò sbagliare, ma mi sembra un film adatto al mercato statunitense. Daltronde Ezio Greggio ha "respirato" Mel Brooks e Box Office è da mettere sullo stessio piano di film come "Una pallottola spuntata" e simili. Non ho paura a dichiarare che Ezio Greggio è il nostro Leslie Nilsen. Ed ancora: io di dito medio ne ho contati 4 o 5 in tutto il film, e non una valanga come qualcuno afferma. Certo non tutti gli episodi erano eccezionali ( quello che ho apprezzato meno è "Harry Sfotter" seguito dal traler di 007 ) ma la maggior parte erano brillanti. ultima annotazione: sarebbe piaciuto che Ezio avesse fatto fare qualcosina in più al grande Ric ( l'ho trovato un po' sacrificato). Auguro ad Ezio lunga vita dicendogli: Non preoccuparti. Vedrai che tra 40 anni rivaluteranno i tuoi film ( ti consento di toccarti nelle parti basse ).
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morfeo
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venerdì 7 ottobre 2011
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sogno o sono desto
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Probabilmente il film più brutto che abbia mai visto!
Uscito dopo 20 minuti assieme ad una dozzina di altre persone disgustate da un umorismo così banale e scontato.
per fortuna non sono tutti così i film italiani...
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riccardo76
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mercoledì 5 ottobre 2011
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imbarazzante demenzialità in 3d
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Diciamo la verità, il motivo principale che può spingere qualcuno, che non sia fan di Ezio Greggio né delle parodie alla Scary Movie, ad andare a vedere Box Office 3D, dovrebbe essere probabilmente la curiosità del primo “film” italiano in stereoscopia, non certo la speranza di vedere una piacevole commedia, essendo noti oramai i risultati di questo tipo di operazione. Da questo punto di vista, va riconosciuto che i titoli di testa offrono un buon livello di 3D, che tuttavia non viene mantenuto per il resto della pellicola, salvo qualche scena ogni tanto, anche se nel complesso non è poi così male, soprattutto in confronto ai pessimi risultati di alcuni film hollywoodiani, come L’Ultimo Dominatore dell’Aria o Scontro tra Titani .
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Diciamo la verità, il motivo principale che può spingere qualcuno, che non sia fan di Ezio Greggio né delle parodie alla Scary Movie, ad andare a vedere Box Office 3D, dovrebbe essere probabilmente la curiosità del primo “film” italiano in stereoscopia, non certo la speranza di vedere una piacevole commedia, essendo noti oramai i risultati di questo tipo di operazione. Da questo punto di vista, va riconosciuto che i titoli di testa offrono un buon livello di 3D, che tuttavia non viene mantenuto per il resto della pellicola, salvo qualche scena ogni tanto, anche se nel complesso non è poi così male, soprattutto in confronto ai pessimi risultati di alcuni film hollywoodiani, come L’Ultimo Dominatore dell’Aria o Scontro tra Titani .
Una volta constatato che anche gli italiani possono fare film 3D, speriamo che in futuro arrivino nelle nostre sale pellicole nostrane che sappiano sfruttare meglio questa nuova tecnologia, dal momento che in questo caso risulta del tutto inutile. D’altra parte inutile è anche il “film” in se stesso, nel senso che non lascia proprio niente allo spettatore che esce dalla sala, se non un grande imbarazzo - soprattutto se si pensa che con questa pellicola è stata aperta la Mostra del Cinema di Venezia di quest’anno - oltre a una grande rabbia per il tempo perso e i soldi spesi, fra l’altro con il sovrapprezzo del 3D.
Alcune idee e alcune battute ogni tanto riescono a strappare qualche sorriso, che però viene subito cancellato da altre battute talmente demenziali da imbarazzare lo spettatore per la sua presenza in sala. Diciamo che Ezio Greggio ha cercato di portare al cinema una serie di scenette da cabaret e, per giunta, di pessimo gusto, forse pensando che la settima arte potesse ospitare come la TV spettacoli come il Drive in degli anni ottanta, rispolverando per l’occasione addirittura il suo Teomondo Scrofalo. In realtà non bastano degli sketch assemblati senza criterio perché si possa parlare di cinema. Perché non si può considerare Box Office un “film”, come invece cita il sottotitolo, ritenendolo superbamente addirittura “il film dei film”. Si cerca di parodiare i maggiori successi al botteghino, facendo emergere i loro punti deboli (a volte anche condivisibili), ma nel fare tale operazione emergono però maggiormente i numerosissimi difetti della pellicola stessa, che risente dell’inesperienza sia di molti “attori” che della sceneggiatura e dei dialoghi. Peccato che si siano spesi così tanti soldi per la confezione di un prodotto di così bassa qualità.
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