Anno | 2010 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Luca Miniero |
Attori | Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro, Valentina Lodovini, Nando Paone Giacomo Rizzo, Teco Celio, Fulvio Falzarano, Nunzia Schiano, Alessandro Vighi, Francesco Albanese, Salvatore Misticone, Riccardo Zinna, Naike Rivelli. |
Uscita | venerdì 1 ottobre 2010 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 2,69 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 29 ottobre 2015
Tasferito in Campania per punizione, il lombardo Alberto, direttore di una filiale delle poste, rivedrà tutti i suoi pregiudizi sul Sud Italia. Il film ha ottenuto 4 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, 10 candidature e vinto un premio ai David di Donatello, In Italia al Box Office Benvenuti al Sud ha incassato 29,9 milioni di euro .
Benvenuti al Sud è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
e in DVD
e Blu-Ray
Compra subito
CONSIGLIATO NÌ
|
Alberto è un mite responsabile delle poste della bassa Brianza a un passo dal tanto sospirato trasferimento nel centro di Milano. Quando gli comunicano che la promessa rilocazione gli è stata revocata per dare precedenza a un collega disabile, Alberto, per non deludere le speranze della moglie e del figlio, decide di fingersi a sua volta disabile. Durante la visita di controllo, commette però un'imprudenza e, come punizione, gli viene imposto un trasferimento in Campania, in un piccolo paese del Cilento. Per un lombardo abitudinario e pieno di preconcetti sul Sud Italia come lui, la prospettiva di vivere almeno due anni in quei luoghi rappresenta un incubo, cui si prepara con un nuovo guardaroba di vestiti leggeri e giubbotto antiproiettile.
Fra l'esagono francese e lo stivale italiano, la cartina socio-culturale del pregiudizio appare specularmente rovesciata. In Francia la commedia popolare brama il sole del Mediterraneo e le palme della Costa Azzurra, mentre teme il freddo della Manica e i cieli grigi delle regioni del Nord; in Italia il sogno dell'uomo padano vive all'ombra della Madunina di Milano e rivolge tutte le possibili stigmatizzazioni verso il Sud pigro e parassitario. Da Giù al Nord a Benvenuti al Sud, l'attraversamento delle Alpi dell'"opera buffa" di Dany Boon ristabilisce una connessione fra discesa geografica e declino civile mediante lo stesso percorso bonario e leggero di sovvertimento dello stereotipo. Il film si presenta infatti come un vero e proprio remake nel senso americano del termine: una replica puntuale degli snodi narrativi e delle principali gag dell'originale francese, adattata al linguaggio partenopeo e allo scontro con la cultura meneghina. Nella "traduzione" va persa molta della comicità surreale e strampalata della mimica e delle boutade di Dany Boon e Kad Merad, a favore di tempi comici più in linea con l'impostazione cabarettistica di Claudio Bisio e Alessandro Siani.
L'adattamento scritto da Massimo Gaudioso ricalca e parafrasa laddove serve, lisciando e addolcendo l'eccessivo schematismo della sceneggiatura originale soprattutto nei rapporti fra i vari personaggi. Per il resto, lo sceneggiatore di Gomorra si limita a convertire i vari elementi che caratterizzavano il Nord-Pas de Calais nel loro diretto corrispettivo cilentano (i formaggi puzzolenti diventano mozzarelle di bufala, i distillati alcolici e le birre corpose diventano caffè e limoncelli, mentre la tradizione dei carillon delle torri campanarie si converte nella pirotecnica barocca del folklore campano) e ad aggiungere qualche lieve elemento caricaturale sul razzismo leghista o di autoironia in merito allo stesso film di Garrone. Da parte sua, Luca Miniero aggiunge alla messa in scena piuttosto basica di Dany Boon un certo virtuosismo tecnico e uno spettro di colori più ampio e caldo, in linea con le tonalità della costa cilentana.
In definitiva, laddove ognuno - protagonisti, comprimari, caratteristi e autori - gioca il proprio ruolo a dovere e gestisce senza falli né malizia il gioco leggero della commedia, resta un dato non troppo confortante: il fatto che anche le idee, per ridicolizzare affettuosamente il nostro piccolo paese, abbiamo bisogno di importarle dall'estero.
Ottimo rifacimento della versione d'oltralpe, con uno splendido cameo con il regista del film francese. Garbato, elegante, mai volgare, è un perfetto remake con una marcia in più, l'emozione.....Chi non ha visto la versione francese ne rimarrà entusiasta, chi, come me, l'ha vista ne rimarrà molto soddisfatto.
Una storia semplice e ben rappresentata da un Bisio in ottima forma e un cast di supporto decisamente all'altezza. Commedia divertentissima che per una volta tanto non ha bisogno di essere volgare per far ridere di gusto gli spettatori e messaggio di fondo sugli stereotipi semplice e ben chiaro. Un ottimo modo per trascorrere una piacevole serata, consigliato per tutta la famiglia.
impossibile non restare delusi confontando il piccolo capolavoro di Dany Boon con questo insipido prodotto nostrano. saltano subito agli occhi l'improvvisazione del regista (che dilapida mezzi ingenti visto il cast) e la scarsa vena degli attori, alcuni fuori ruolo (la Finocchiaro pseduo-leghista? E questo Siani, dall'espressione prennemente imbronciata?), altri sottoutilizzati (ma perchè non ritagliare [...] Vai alla recensione »
remake del brillante film francese giù al nord,ottine a sorpresa un grandissimo successo. sinceramente non capisco il perchè;basato su una sceneggiatura già costruita dai cugini francesi,non aggiunge nulla,anzi toglie molta della comicità del film predecessore. il cast sfoggia interpretazioni tutte lineari e nessuno dei protagonisti riesce a fare qualcosa di più [...] Vai alla recensione »
Dopo il clamoroso successo del film francese del 2008 Giù al Nord,ecco arrivare il remake italiano diretto da Luca Miniero.La storia è dunque simile all'originale,un responsabile dell'ufficio postale in Brianza si finge disabile per ottenere il trasferimento a Milano ma,viene scoperto e spedito nel profondo sud,in un paesino della Campania.
Finalmente un film italiano non piagnucoloso e nello stesso tempo non sguaiato! Esce dal circuito dei fim d'impegno sociale ma dà comunque uno spaccato veritiero del nuovo Sud che, per lo meno a livello di piccoli paesi, ha avuto una certa modernizzazione, mantenendo,però,gli aspetti positividel mondo meridionale. Bravi poi gli attori compresa la bella Lodovini nonché Alessandro Siani.
La partenza per Milano di Totò, Peppino e Lucia Caponi in “Totò, Peppino e…la malafemmina” è rimasta nella storia del cinema italiano: non molti anni dopo la guerra, Milano era già una grande città, mentre i paesini rurali da cui provenivano i protagonisti mostravano ancora un forte grado di arretratezza. Anche in questo divertente film il protagonista è costretto ad uno spostamento: dall’adorato nord [...] Vai alla recensione »
«Attraverso il remake di un delizioso film francese si riflette sulla situazione di casa nostra.» Questo è stato in sintesi il pensiero appena uscito dalla sala. Un film delicato, ricco di grotteschi stereotipi e di citazioni dotte (basti pensare al clima da Kusturica quando la moglie arriva per la prima volta a Castellabbate) ma anche di sequenze deliziose e di una sceneggiatura che tiene.
alchimia, sintonia perfetta tra gli attori....credo sia questo il segreto di questo film. La trama è molto semplice, quasi scontata ma i protagonisti sanno renderla speciale. La lotta tra la nebbia del nord e il sole del sud, tra il gongorzola e la mozzarella, tra la diffidenza e la solarità è forte, latente; gli spettatori vi si riconoscono e proprio per questo diventa un momento [...] Vai alla recensione »
Benvenuti gentili spettatori in questa piacevole e garbata commedia all'italiana interpretata da un cast veramente azzeccato. Claudio Bisio si cala perfettamente nel personaggio riuscendo ad interpretare a meraviglia il tranquillo uomo del nord, metodico, perfettino e schiavo di una moglie timorosa e prudente. La sua professione, ossia quella di Direttore delle poste, è di tutto rispetto e il povero [...] Vai alla recensione »
Per chi ha visto Giù al Nord, la sensazione è quella di una brutta copia, manca il tocco di genio che caratterizza l'originale. Poi la napoletanità non è a tutti simpatica ed è piuttosto scontata...rischia di essere un'arma a doppio taglio. Nota positiva: la Lodovini è straordinariamente bella e sexy.
Questo film narra la storia del direttore delle poste Alberto che si ritrova trasferito al sud Italia,più precisamente a Castellabate,vicino Napoli.La notizia traumatizza lui e la sua famiglia.Antonio viene imbambolato da diversi amici che gli dicono che al sud c'è guerra,fame e colera.Alberto dovrà però rivedere le sue idee riguardo il sud Italia.
Non è un gran che in generale, ma ti strappa qualche sorriso. Molto migliore della stragrande maggioranza dei film italiani che si buttano sempre e comunque sui drammi familiari,storie d'amore o cinepanettoni ricavandone delle porcate inclassificabili. Questo film è fatto abbastanza bene, trama un pò scontata e banale ma nonostante ciò è piacevole e il film scorre [...] Vai alla recensione »
Che non avesse grandi pretese lo si era capito sin dal trailer. La conferma arriva guardando il film, che non vuol essere più di quello che è. Una bella commedia. Remake ufficiale di Giù al Nord, con tanto di piccolo cameo del protagonista Dany Boom, Benvenuti al Sud ripropone le stesse tematiche e la stessa struttura del successo francese.
Premetto che commento tralasciando accuratamente il fatto che sia un'idea altrui e un remake,altrimenti dovrei abbassarne il voto. E' una commedia abbastanza divertente,semplice e priva di volgarità,il che per i livelli a cui,purtroppo,ci stanno abituando in Italia,mi sembra già abbastanza per consigliarne la visione. A parte qualche eccesso poco convincente tipo : il tentativo [...] Vai alla recensione »
Classico esempio di commedia brillante annegata in una quasi ininterrotta serie di risate dietro le quali si celano elementi nascosti immediatamente sotto il pelo dell’acqua; per riportarli in superficie basta la voglia di immergere la mano: nevrosi, ossessioni, giudizi, pregiudizi, stereotipi, verità, bugie, abitudini, eccessi, caricature. Se volete solamente trascorrere due ore spensierate, fermatevi [...] Vai alla recensione »
Alberto Colombo, direttore di un ufficio postale dell'hinterland milanese, si finge handicappato per ottenere un posto in una filiale di Milano. Il suo piano è quantomai maldestro, e, appena viene svelato, si prepara per lui una punizione esemplare: trasferimento coatto a Castellabate, in provincia di Napoli, per ben due anni. Inizialmente il trauma è grande, e sono gli stereotipi sulla popolazione [...] Vai alla recensione »
Claudio Bisio e' il protagonista di questa esilarante pellicola che mette a confronto Nord e Sud di una terra unificata sotto il nome di Italia ma policroma per stereotipi realta' e storia. Cosi un direttore delle poste di Usmate, paesino tra le nebbie lombarde, con moglie una divertente Finocchiaro, e figlio, puo' avere come massima ambizione quella di un trasferimento lavorativo a Milano. [...] Vai alla recensione »
Si è tanto discusso del motivo per cui un film del genere, remake fedelissimo dell'originale francese, molto bello, di Dany Boon (di soli 3 anni prima), avesse senso di esistere. Ebbene, io ho visto entrambi i film a non troppa distanza l'uno dall'altro, e ovviamente l'impressione di rivedere due volte lo stesso film, da una parte, l'ho avuta.
Sinceramente deluso dal film e per un semplice motivo: ho visto a breve distanza prima l'originale e poi il remake ed è stato come vedere due volte lo stesso film. Stesse scene, stesse frasi, stesso tutto. Per fare un parallelo con la musica è stato come ascoltare due canzoni identiche in cui non è cambiato nemmeno l'arrangiamento.
Una gradevolissima commedia, poco italiana nella sua italianità. Trovate riuscite e paradossali, un'istrionica confusione di volti, situazioni, e un sottofondo 'etico' alla faccia di quel fossile di Bossi! Bravi gli interpreti, tra cui voglio ricordare la fresca sensualità di Valentina Lodovini e la bravura di Nunzia Schiano, finalmente una 'faccia' non sterotipata.
Pellicola carina che parla di stereotipi italiani smentendoli in parte. Bisio come sempre "giganteggia" e Siani come sempre "Troiseggia". Si ride spesso ed è un film non volgare...una rarità nel cinema nostrano. Certo il buonismo regna in ogni scena ma ci si diverte. Quando metti un milanese e un napoletano in un film c'è poco da fare, il [...] Vai alla recensione »
Simpatica commedia contro i preconcetti. Il protagonista milanese che va al sud, pieno di pregiudizi, ma che poi si ambienta abbastanza presto; dopo il tran-tran iniziale, incomincia a scoprire gli animi e la solidarietà dei dipendenti-colleghi; si affeziona e vanno a passare le serate in buone trattorie casalinghe in allegra compagnia! E fu così che i colleghi diventano amici ed anche un po'compagni [...] Vai alla recensione »
Pieno di ironia e sarcasmo. La situazione del Sud, e più in generale, è disastrosa. Bravo Bisio, che recita un personaggio "sulle nuvole". Buona interpretazione di tutti, con una bella fotografia. Bellissima la scena sul finale del lancio dei fuochi d'artificio.
Una copia conforme del film francese “Giù al nord” è quel che riguarda la linea conduttrice di "Benvenuti al sud", che però presenta connotati adattati alla realtà italiana, dove vengono messi in risalto e alla berlina i luoghi comuni che contrappongono i “polentoni” ai “terroni”.
film originale, non nella storia o nella comicità, pure apprezzabili, ma nel come esprime e sa toccare certi sentimenti certe corde sepolte molto in profondità che uniscono tutti gli uomini, al nord e al sud, una volta superati i luoghi comuni e i pregiudizi tipici di ogni cultura di appartenenza... in questo senso diverte, commuove e fa riflettere, e così ci si diverte e si [...] Vai alla recensione »
BENVENUTI AL SUD (IT, 2010) di LUCA MINIERO con CLAUDIO BISIO – ANGELA FINOCCHIARO – ALESSANDRO SIANI – VALENTINA LODOVINI – NANDO PAONE – GIACOMO RIZZO – TECO CELIO – RICCARDO ZINNA § Alberto Colombo dirige un ufficio postale in Brianza, è sposato, ha un figlio di 8 anni e una vita soddisfacente a sufficienza, ma la moglie Silvia non si accontenta e lo spinge al trasferimento a Milano.
"Benvenuti al Sud" ovvero una commedia per l'Italia che cambia, che si interroga, che (a volte) regredisce. Luca Miniero, regista napoletano (che spesso lavora in coppia con il Genovese di "Immaturi") evidentemente sente molto il tema, scottante ed attuale, dello strisciante razzismo nei confronti della sua terra e cerca di parlarne ed esorcizzarlo in salsa partenopea.
Un anno dopo le disavventure del direttore delle poste Alberto Colombo in terra campana, è il suo amico/collega Mattia Volpe a ricevere la notizia dell'imminente trasferimento a Milano. I problemi di adattamento e uno stile di vita profondamente diverso saranno solo l'inizio di una serie di tragicomici problemi che la coppia dovrà affrontare nella loro nuova convivenza insieme. [...] Vai alla recensione »
Dopo lo straordinario successo di “Giù al nord”,la sceneggiatura made in France attraversa le alpi per arrivare nello splendido scenario della costiera cilentana dove prende vita l’italianissimo remake “Benvenuti al sud”. Il film di Luca Miniero non stravolge la sceneggiatura originale (sarebbe stato un suicidio visto il grande successo di pubblico in Francia e non solo) ma si limita a rivederla in [...] Vai alla recensione »
Alberto (Claudio Bisio) è un responsabile delle poste della bassa Brianza, a un passo dal tanto agognato trasferimento nel centro di Milano. Quando il passaggio sembra ormai concretizzato, gli comunicano che la promessa rilocazione gli è stata revocata per dare precedenza a un collega disabile. Alberto così, per non deludere le speranze della moglie Silvia (Angela Finocchiaro) e del figlio, decide [...] Vai alla recensione »
Negli anni settanta, ottanta c'eravamo abituati a vedere i turisti giapponesi che fotografavano tutto, soprattutto le belle vetrine, poi, ci spiegavano che le ripetevano. Bhe! ci sono riusciti, oggi dovremmo andare noi a fotografare qualcosa da loro ma, temo che non servirebbe a molto. Siamo veramente troppo pretenziosi, sicuri che comunque cela faremo.
succede sempre,: i luoghi comuni ci appartengono, ma e' pur vero che l'italia cambia anche se la diffidenza in parte resta. REMAKE CAPOVOLTO... Benvenuti al sud e' la prova che una storia semplice con ottimi attori puo' diventare un grande film,cosa accaduta in Francia di cui il film e' il remake "capovolto". [...] Vai alla recensione »
Bellissimo, stupendo, spassoso, pieno di ritmo e ovviamente di tante risate senza volgarità. Non avrei mai creduto che Siani e Bisio potessero essere uno la spalla dell'altro senza che nessuno dei due prevalicasse sull'altro. E' vero che quest film è un remake del film francese Giù Al Nord, ma è stato rifatto veramente alla grande.
Il regista Luca Miniero non ha avuto bisogno di molta inventiva per questo "film" dato che è una copia all'italiana di un film francese, uscito nel 2007, di Dany Boon "Giù al Nord". Stessa identica trama, stesse frasi e citazioni... Il cinema italiano non dovrebbe essere una COPIA, ma dovrebbe insegnare agli altri l'originalità, il calore e la passione [...] Vai alla recensione »
Questo film è la copia identica del francese 'Giù al Nord', uscito nelle sale italiane un paio di anni fa, che non ottenne discreto successo. Non è cambiato nulla nella trama, nulla nel senso della storia, niente di niente. Solo i personaggi sono cambiati, e l'ambientazione, visto che questa volta si parla di Italia e non di Francia. Ma, mi chiedo, è possibile propinarci una copia del genere? Che fine [...] Vai alla recensione »
Almeno ditelo.... che avete copiato "paro paro il bellissimo film francese Giù al nord. Uguale in tutto: solo che in Francia il nostro sud è il loro nord... per il resto! Spero che Bisio sia all'altezza di Auetil, anche se prevedo una interpretazione più "pecoreccia" rispetto all'attore francese.
Ma è la copia brutta del film francese giù al nord??? Ma che tristezza!!
Sarà pure un adattamento del film francese Giù al Nord...ma chi se ne frega!! Tante commedie rappresentate in teatro sono traduzioni o adattamenti di commedie Francesi (le commedie di Feydeau sono state adattate da Eduardo Scarpetta agli inizi del 900, riadattate da De Filippo,Benedetto Casillo etc.). Benvenuti al Sud è veramente divertente, ho pianto più volte dalle [...] Vai alla recensione »
un forestiero quando viene al sud piange due volte quandi arriva e quando parte... comunque buon film voto 7
sostituire a Claudio Bisio Kad Mérad, ad Anna Finocchiaro Zoé Félix, agitare,ma non troppo, ed il film è fatto. il film è la copia esatta di "giù al nord" di Dany Boon, c'è così poca fantasia nel cinema italiano che dobbiamo copiare questi film? e poi è pure famosa la cordialità della gente del sud, quindi il timore di Alberto non ha fondamenta.
Certo che è un remake, nessuno ne fa mistero, quindi non capisco i vostri commenti finto-scandalizzati. Il tema non è certo tanto originale, se la vogliamo dire tutta, in italia si scherza da anni su queste contrapposizioni campanilistiche, mentre in francia (paese accentratore, a dispetto di varietà linguistiche locali simili a quelle italiche) era qualcosa di mai visto! Certo [...] Vai alla recensione »
Ma possibile che in Italia i film devono essere sempre pessimi e pure copiati..????Anche qualche dialogo e uguale al film "GIù AL NORD"...!!!!
La trama di questo film mi ricorda molto quella del film francese del 2007 "Giù al nord", di Dany Boon: sembra quasi la versione italiana dello stesso film. Un vero tributo all'originalità e all'inventiva del cinema italiano di questi tempi...
Mi piacerebbe che si ricordasse che questo film è un remake di Giù al nord (Bienvenue chez les Ch'tis) del 2008, scritto, diretto e interpretato da Dany Boon. Dalla recensione che ho letto, più che un remake, è una scopiazzatura dall'inzio alla fine che forse non era proprio necessaria. Mi dispiace per Bisio e Angela Finocchiaro che stimo ...
(precisazioni e non recensione.....Il film è da vedere). ... non avesse stereotipato certi atteggiamenti, luoghi e accento che non sono veri ;-) Le scene meridionali del film (a parte il tratto nord della SA-RC e la stazione FS che non esistono) si svolgono in un paese di 8.000 anime a sud della Campania ovvero, il Cilento, sito in provincia di Salerno (e non Napoli ma, si capisce che questa [...] Vai alla recensione »
ci vuole ogni tanto un'ora di divertimento ...il film è sicuramente divertente, per l'interpretazione dei comici (Bisio, Finocchiaro ecc) che ruffianamente interpretano le macchiette nord sud. E' un film buonista, in quanto si mostra un sud senza mafia, senza disoccupazione...è un sud fatto di sole marebuon mangiare ospetalità.
Ho letto la trama per curiosità ma dopo le prima 10 parole è stato immediato il collegamento ad un altro film "Giù al nord"! E' la copia italiana di questo bel film francese! Stessa identica storia, impiegato delle poste, l'escamotage di fingersi invalido, il trasferimento in una zona comunque ostile (nel film francese era l'estremo nord) e la scoperta di un paese e di gente assolutamente cordiale! [...] Vai alla recensione »
per tutti quelli che si lamentano che questo film e un remake,mi vogliono dire cosa c'è di male???questo un ottimo remake,fatto bene, allegro, spensierato,con ottimi attori.il diffetto invece è che è un film stereotipato,e di brutto pure, e pieno zeppo di luoghi comuni fastidiosi.una commedia da vedere perchè bella e attuale,guardatela non ve ne pentirete.
Come il mondo ha due emisferi, ogni singolo paese ha (almeno) un Nord e un Sud. Nelle sue piccole dimensioni, lo stivale italiano riesce a fare anche di meglio in quanto a divisioni interne, ma, nelle linee sia storiche che culturali, si può dire che la differenziazione sia ormai da lungo tempo la stessa: l'operoso, frenetico e nebbioso Nord, contro il solare, rilassato e sanguigno Sud. Adattando a questo schema il "ciclone" francese del comico Dany Boon, che solo tre anni fa con Giù al nord conquistò tutti con una commedia leggera sugli stereotipi relativi all'estrema punta dell'hexagon, Luca [...]
Buttarla troppo in politica potrebbe danneggiare «Benvenuti al Sud». Un film di Luca Miniero che, in qualità di remake del campione d'incassi francese «Giù al Nord», ambisce a essere soprattutto una farsa in punta di fioretto. Certo il gioco di sceneggiatura - ordito dallo stesso Miniero insieme a Massimo Gaudioso - prevede uno smascheramento degli eterni pregiudizi che animano lo sport nazionale d'insulti [...] Vai alla recensione »
C'è la realtà, e poi c'è la realtà fiabesca. In Benvenuti al sud, rifacimento di una commedia francese di enorme successo oltralpe (qui è stata intitolata Giù al nord), le notizie terrificanti dei giorni nostri, dal «sono porci questi romani» di Bossi alle botte agli immigrati, si trasformano nella favola di un dirigente delle poste italiane (che sponsorizzano un film già tracimante product placement) [...] Vai alla recensione »
Cercate su Google le immagini di Castellabate, il paesino del Cilento dove è ambientato Benvenuti al Sud, e capirete perché il remake del film francese Giù al Nord era, checché ne dicano a Medusa e alla Cattleya, un'idea bizzarra. In Francia il Sud (la Costa Azzurra) è bello e ricco e il Nord (il Pas de Calais) è grigio e povero, e per trovare l'umanità degli «Ch'tis» - gli abitanti del Nord - occorreva [...] Vai alla recensione »
Un giorno qualcuno rileggerà l'Italia del nuovo millennio attraverso il suo cinema e scoprirà di avere in mano una gran massa di informazioni purché sappia, come dire, decodificarle. Questo accadeva davvero, qui si allude a un fenomeno del quale c'è traccia in altri documenti, questa battuta va letta così, là si riconosce l'eco ingentilita o la caricatura di questo o quel conflitto.
Claudio Bisio, lombardo accanito, Accademico del Gorgonzola pieno di pregiudizi, spedito per punizione a dirigere un ufficio postale nel Sud, parte con il giubbetto antiproiettile, convinto che lì si spari per strada. Non capisce quanto gli dicono, nasconde il portafogli in un tubo perché non glielo rubino, vuol subito far mettere la porta blindata in ufficio, inorridisce quando gli offrono sanguinaccio. [...] Vai alla recensione »
Meglio copiare bene che esser originali male. Lo conferma Benvenuti al sud, ricalco di Giù al nord di Dany Boon, che si rivolge a chi non ha visto il film francese. Si racconta la migrazione dell'impiegato postale Claudio Bisio dalla provincia lombarda a quella campana. Calato a sud per punizione, scopre che l'ospitalità colma i disagi dell'esodo. Come in Giù al nord, la prima parte è la migliore. Vai alla recensione »
Nell' attuale revival della commedia regionalistica anche un remake di Giù al Nord, il film di Dany Boon campione d' incassi in Francia, ci può stare. La versione italiana non rischia granché, proponendosi come un quasi-ricalco del modello a coordinate geografiche rovesciate. Alberto, funzionario delle Poste ammogliato con Angela Finocchiaro, è spedito per punizione a Castellabate, nel Cilento.
E' un po' difficile giudicare film come Benvenuti al sud. Gradevole, in odore di sufficienza stiracchiata, con momenti di buona inventiva. Sembra di disegnare l'identikit dell'alunno svogliato ma intelligente, quello che può sempre "dare di più". Uno stereotipo come quelli che Miniero cerca di combattere con un sorriso sul viso e qualche trovata, tra pochi colpi di scena e qualche colpo… da scemo. Vai alla recensione »