candreva
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lunedì 15 ottobre 2012
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pochi sono i film da salvare
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Questo è un film DA VEDERE e
DA TENERE ! (e la produzione di Woody nel suo insieme sta fra i big five del cinema che fa storia del Cinema)
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fab_y
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martedì 1 maggio 2012
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il male di vivere
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Film "filosofico" impegnato nella ricerca costante di un significato dell'umana esistenza, ricerca che però viene continuamente interrotta e disillusa dalla consapevolezza dell'indigenza e della precarietà della natura dell'uomo. Woody Allen percorre e ci fa percorrere questo intricato itinerario tramite il protagonista, Boris, vecchio genio e mente brillante che riesce a stento a sopravvivere ai suoi pensieri e alle sue convinzioni circa il non-senso della vita umana, appigliandosi un po' a quel suo crudo sarcasmo , un po' alle situazioni e alle persone alle quali si rapporta sempre con distacco e con commiserazione per quel comune destino che porta ogni essere vivente ad essere nient'altro che il nulla nell'assurdo caos della vita.
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Film "filosofico" impegnato nella ricerca costante di un significato dell'umana esistenza, ricerca che però viene continuamente interrotta e disillusa dalla consapevolezza dell'indigenza e della precarietà della natura dell'uomo. Woody Allen percorre e ci fa percorrere questo intricato itinerario tramite il protagonista, Boris, vecchio genio e mente brillante che riesce a stento a sopravvivere ai suoi pensieri e alle sue convinzioni circa il non-senso della vita umana, appigliandosi un po' a quel suo crudo sarcasmo , un po' alle situazioni e alle persone alle quali si rapporta sempre con distacco e con commiserazione per quel comune destino che porta ogni essere vivente ad essere nient'altro che il nulla nell'assurdo caos della vita. Film non adatto a tutti, richiede costante attenzione nello scorrere degli ininterrotti e logorroici momenti di riflessione in cui anche anche la domanda più irrilevante o la conversazione più superficiale si trasformano in una riflessione filosofica sulla condizione umana. In questo labirinto di parole e pensieri, il ruolo del protagonista diviene necessario, perchè funge da guida allo spettatore e lo aiuta a cogliere il senso dei disordinati e velati messaggi che il film va costruendo, ed è un interprete distaccato dalle dinamiche che coinvolgono i personaggi del film e strumento pronto a smorzare ogni barlume di ottimismo e positività in modo che anche le leggere e divertenti vicende che li coinvolgono, perdono ai nostri occhi ogni motivo di umorismo e ironia. E percepiamo solo una magra consolazione e una leggera speranza quando, riflettendo sulla futilità delle vicende umane, siamo spinti dalla voce di Boris a capire che, nello scorrere senza pietà e senza senso a noi noto della vita su questa terra, qualsiasi religione abbracciamo, qualsiasi compagno amiamo, qualsiasi vita scegliamo...basta che funzioni!
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santoro96
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giovedì 26 aprile 2012
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non proprio un capolavoro di allen
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Il famoso regista racconta la storia di un ultra sessantenne ,uno scienziato in pensione,con un tentativo di suicidio alle spalle, che racconta la sua concezione pessimista della vita .
Il regista non cambia la location del film ambientandolo ancora una volta sceglie la Grande Mela .Allen approfondisce la tematica della vita e il male di vivere atraverso gli occhi di un uomo cinico e inrispettoso del prossimo che crede nelle sue forze e nella sua intellegenza , ritenendo il resto vermiciattoli che non possono riscattarsi nella vita
Il film è bello , il ritmo è incalzante e la maestria di un grande regista è presente, ma ciò non toglie che il film è di difficile comprensione e non si avvicina ai grandi capolavori di Allen.
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fab_y
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sabato 14 aprile 2012
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il male di vivere...
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Film "filosofico" impegnato nella ricerca costante di un significato dell'umana esistenza, ricerca che però viene continuamente interrotta e disillusa dalla consapevolezza dell'indigenza e della precarietà della natura dell'uomo. Woody Allen percorre e ci fa percorrere questo intricato itinerario tramite il protagonista, Boris, vecchio genio e mente brillante che riesce a stento a sopravvivere ai suoi pensieri e alle sue convinzioni circa il non-senso della vita umana, appigliandosi un po' a quel suo crudo sarcasmo , un po' alle situazioni e alle persone alle quali si rapporta sempre con distacco e con commiserazione per quel comune destino che porta ogni essere vivente ad essere nient'altro che il nulla nell'assurdo caos della vita.
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Film "filosofico" impegnato nella ricerca costante di un significato dell'umana esistenza, ricerca che però viene continuamente interrotta e disillusa dalla consapevolezza dell'indigenza e della precarietà della natura dell'uomo. Woody Allen percorre e ci fa percorrere questo intricato itinerario tramite il protagonista, Boris, vecchio genio e mente brillante che riesce a stento a sopravvivere ai suoi pensieri e alle sue convinzioni circa il non-senso della vita umana, appigliandosi un po' a quel suo crudo sarcasmo , un po' alle situazioni e alle persone alle quali si rapporta sempre con distacco e con commiserazione per quel comune destino che porta ogni essere vivente ad essere nient'altro che il nulla nell'assurdo caos della vita. Film non adatto a tutti, richiede costante attenzione nello scorrere degli ininterrotti e logorroici momenti di riflessione in cui anche anche la domanda più irrilevante o la conversazione più superficiale si trasformano in una riflessione filosofica sulla condizione umana. In questo labirinto di parole e pensieri, il ruolo del protagonista diviene necessario, perchè funge da guida allo spettatore e lo aiuta a cogliere il senso dei disordinati e velati messaggi che il film va costruendo, ed è un interprete distaccato dalle dinamiche che coinvolgono i personaggi del film e strumento pronto a smorzare ogni barlume di ottimismo e positività in modo che anche le leggere e divertenti vicende che li coinvolgono, perdono ai nostri occhi ogni motivo di umorismo e ironia. E percepiamo solo una magra consolazione e una leggera speranza quando, riflettendo sulla futilità delle vicende umane, siamo spinti dalla voce di Boris a capire che, nello scorrere senza pietà e senza senso a noi noto della vita su questa terra, qualsiasi religione abbracciamo, qualsiasi compagno amiamo, qualsiasi vita scegliamo...basta che funzioni!
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silvi@
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mercoledì 4 aprile 2012
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lo adoro!
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Adoro questo film, mi fa ridere tantissimo (e non è facile farmi ridere, ve lo garantisco).
Non ne condivido il messaggio , ma è davvero divertentissimo.
Chiaramente non ne consiglio la visione a chi apprezza (non so come sia possibile)"i soliti idioti" o i cinepanettoni.
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pjmix
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domenica 6 novembre 2011
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film
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che può piacere o far schifo, ma chi segue e capisce Woody Allen, non può non comprenderne la sua incredibile ironia. La figura di Boris è assolutamente geniale nella sua schiettezza, durezza, insensibilità; qui non si hanno peli sulla lingua, non si parla per piacere altrui, ma per coscienza: Boris rappresenta tutto ciò che è contrario alle finzioni quotidiane che noi adottiamo quando parliamo con qualcuno, quando evitiamo di essere schietti perchè insensibili. Ogni personaggio ha un suo perchè, un suo possibile stereotipo, una sua vita nella cerchia sociale. Quando Woody se ne esce con queste perle, non riesco a non cadere ai suoi piedi.
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che può piacere o far schifo, ma chi segue e capisce Woody Allen, non può non comprenderne la sua incredibile ironia. La figura di Boris è assolutamente geniale nella sua schiettezza, durezza, insensibilità; qui non si hanno peli sulla lingua, non si parla per piacere altrui, ma per coscienza: Boris rappresenta tutto ciò che è contrario alle finzioni quotidiane che noi adottiamo quando parliamo con qualcuno, quando evitiamo di essere schietti perchè insensibili. Ogni personaggio ha un suo perchè, un suo possibile stereotipo, una sua vita nella cerchia sociale. Quando Woody se ne esce con queste perle, non riesco a non cadere ai suoi piedi. La morale è fin troppo "scontata"; ma siamo davvero sicuri che Woody non ci abbia riserbato un altro significato? Ogni volta che vedo un suo film non posso che chiedermi.. Cos'avrà voluto dire?
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donchisciotte
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venerdì 16 settembre 2011
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allen ha capito l'universo più di qualsiasi fisico
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Sembra una frase cinica e pessimista ma in realtà racchiude l'essenza stessa della realtà: basta che funzioni! non serve a nulla tendere al perfezionismo, tanto ci sarà sempre qualcuno che riterrà il nostro operato degno di critica...allora: basta che funzioni. Basta che la nostra vita corrisponda quel tanto che serve allo standard comune per non essere del tutto rifiutati e vivere sereni e il gioco è fatto! Bandiamo il narcisismo, la critica, l'ansia di emergere dalle nostre vite....se ciò che facciamo ci fa ottenere quel briciolo di serenità che ci opermette di andare avanti e, ogni tanto, di sorridere, abbiamo ottenuto tutto ciò che è fondamentale. Il resto è solo qualcosa in più che non necessariamente migliora la nostra vita.
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Sembra una frase cinica e pessimista ma in realtà racchiude l'essenza stessa della realtà: basta che funzioni! non serve a nulla tendere al perfezionismo, tanto ci sarà sempre qualcuno che riterrà il nostro operato degno di critica...allora: basta che funzioni. Basta che la nostra vita corrisponda quel tanto che serve allo standard comune per non essere del tutto rifiutati e vivere sereni e il gioco è fatto! Bandiamo il narcisismo, la critica, l'ansia di emergere dalle nostre vite....se ciò che facciamo ci fa ottenere quel briciolo di serenità che ci opermette di andare avanti e, ogni tanto, di sorridere, abbiamo ottenuto tutto ciò che è fondamentale. Il resto è solo qualcosa in più che non necessariamente migliora la nostra vita. Geniale Woody Allen!
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tiamaster
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giovedì 18 agosto 2011
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una commedia avanti!!!
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una commedia davvvero raffinata ed elegante fatta dal grande woody allen,di un umorismo intelligente,ottimi attori,secondo me la migliore commedia del 2009,un film diverso,bello e coinvolgente,dialoghi strepitosi.da vedere assolutamente.
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sofiefatale
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sabato 21 maggio 2011
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"l'orrore"!
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La storia è: basta che funzioni.Il sunto è questo, e sin dal principio,sin dal dialogo che inaugura la pellicola, traspare la bellezza di una mente raffinata, ed,estremamente,colta,di un uomo che ha realmente un'ampia visione del mondo:Woody Allen.
Uno dei suoi piccoli capolavori piu' belli.Come dice lo stesso protagonista questo non è un film da: "oh quanto mi sento bene!se siete di quegli idioti che devono setirsi bene fatevi fare semplicemente un massaggio ai piedi".ebbene si,tale film non è sicuramente di difficile interpretazione ma se nn si ha anche una certa sensibilita' culturale o un'attenzione particolare nell'ascoltare i dialoghi gravidi di intuizioni filosofiche lo spettatore potrebbe anche non apprezzarlo;in caso contrario uscirà dalla sala entusiasta.
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La storia è: basta che funzioni.Il sunto è questo, e sin dal principio,sin dal dialogo che inaugura la pellicola, traspare la bellezza di una mente raffinata, ed,estremamente,colta,di un uomo che ha realmente un'ampia visione del mondo:Woody Allen.
Uno dei suoi piccoli capolavori piu' belli.Come dice lo stesso protagonista questo non è un film da: "oh quanto mi sento bene!se siete di quegli idioti che devono setirsi bene fatevi fare semplicemente un massaggio ai piedi".ebbene si,tale film non è sicuramente di difficile interpretazione ma se nn si ha anche una certa sensibilita' culturale o un'attenzione particolare nell'ascoltare i dialoghi gravidi di intuizioni filosofiche lo spettatore potrebbe anche non apprezzarlo;in caso contrario uscirà dalla sala entusiasta.Com'è tipico,in ogni film di woody allen, e in ogni suo protagonista, c'è lo stesso woody allen. la sua autobiografia,infatti, possiamo estrapolarla dai suoi preziosi film.In basta che funzioni il protagonista è
boris yelnikoff,un misantropo,paranoico,ipocondriaco,disulluso,pessimista cosmico e trabboccante di cultura e la somiglianza non puo' essere che quella con il regista.L'arte di woody allen va compresa. Cio' che rende straordinario il suo cinema sono le continue riflessioni che il regista ci propone e anche in questo film egli non si smentisce.Allen si sofferma su temi e contenuti di grande importanza. Con l'umorismo e il sarcasmo,attraverso la bocca del suo protagonista, ci parla di religione e dei suoi errori di fondo,gli stessi che sono ravvisabili nella teoria marxiana,buona nei propositi ma fallace nell'applicazione,ci parla di amore,di vite,di persone,uomini,donne,che ricercano qualcosa,forse se stessi,e che spesso intrappolati nell'inibitorio provincialismo e moralismo credono di aver trovato la loro strada,vivendo infelici nell'inconsapevolezza o forse nella consapevolezza di aver fatto le scelte sbagliate. Boris yelnicoff riveste metaforicamente il ruolo di giudice,ma al tempo stesso d'imputato e testimone. È consapevole della mancanza di un ordine razionale e del caos che domina il mondo,del dolore essenza della vita e della malvagita' dell'uomo,e per quanto condanni e cerchi di rifuggire tutto cio' anche lui ne è sopraffatto,sentendosi talvolta parte di questo crudele homo homini lupus,inutile buio caos che è la vita.Nel corso del film i personaggi che popolano la storia,per una serie di fattori e cirostanze,ritrovano pian piano se stessi,riescono a comprendere i propri desideri e cio' che vogliono. All'improvviso è come se si forssero svegliati,come se la loro vita fosse cominciata proprio da quel punto,perchè la vita vera comincia nel momento in cui capisci chi sei e cosa vuoi,e allora,forse,ecco che puo' trovare spazio quello a cui noi tutti aneliamo:la felicita',o per lo meno quella serenita' che riesca a contrastare “L'orrore”,di cui parla Kurtz.Woody allen è un pessimista;questo è chiaro,ma con questo messaggio,a dispetto di cio' che predica il protagonista e di cio' che si potrebbe capire all'inizio,lascia intravedere un raggio di luce,un filo di speranza per noi uomini,la speranza di poter vivere un'esistenza che abbia un significato per noi,se solo riusciamo a trovare la nostra strada.il che non è semplice,perchè,come si dice anche nel film,l'uomo rende le cose peggiori e piu' complicate di come sono.e bhe' questa purtroppo è una nostra prerogativa.
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ipno74
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mercoledì 11 maggio 2011
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l'amore nel suo intero
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Allen ci regala un film che appena finito si ha voglia di rivederlo per le frasi stupende e le genialità ironiche descritte.Tutti ci sforziamo di essere delle buone persone ma alla fine è il nostro istinto a prevaricare.
Il film oltre ad essere divertente e con una sceneggiatura che spiazza, ci fa pensare sulla nostra piccola vita e ci dice di godercela perchè alla fine, dopo la morte, dall'altra parte non c'è nessuno, quindi facciamo festa finchè si può.
Allen è ritornato alla grande
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