Astro Boy

 Pinocchio nel futuro? Scusate per l' ironia ma quando ho visto questo bambino robot non ho potuto fare a meno di pensare a un Pinocchio moderno. Astro Boy, tratto dal manga di Osam Tezuka ci porta in un futuro ove lo scienziato Tenma perde il figlio Tobio in un incidente. Disperato crea un sosia uguale e questo robot ha dei grandi poteri. Come ho detto, la trama ricorda molto Pinocchio, ma qui ad Astro Boy le cose sono un po diverse. All' inizio Temna infatti caccerà di casa Tobio perchè pensa "Non è mio figlio, perchè amare un robot?", ma questo ha dei sentimenti come noi umani, Tobio, può essere visto fuori come una macchina ma dentro di se c'è un umano perchè come ho detto prova le stesse emozioni di un essere vivente. [+]

 Pinocchio nel futuro? Scusate per l' ironia ma quando ho visto questo bambino robot non ho potuto fare a meno di pensare a un Pinocchio moderno. Astro Boy, tratto dal manga di Osam Tezuka ci porta in un futuro ove lo scienziato Tenma perde il figlio Tobio in un incidente. Disperato crea un sosia uguale e questo robot ha dei grandi poteri. Come ho detto, la trama ricorda molto Pinocchio, ma qui ad Astro Boy le cose sono un po diverse. All' inizio Temna infatti caccerà di casa Tobio perchè pensa "Non è mio figlio, perchè amare un robot?", ma questo ha dei sentimenti come noi umani, Tobio, può essere visto fuori come una macchina ma dentro di se c'è un umano perchè come ho detto prova le stesse emozioni di un essere vivente. Poi, il nostro protagonista incontrerà dei nuovi amici, e vivrà molte esperienze.

Astro Boy non porta il messaggio nel senso "Anche se siamo uguali ma dobbiamo amarci" ma anche  di "Non desiderare di essere diversi da come siamo".

Insegna buoni propositi, come ogni buona animazione. Tecnicamente è realizzato bene, ottimo in alta risoluzione.

Graficamente discutibile e per niente innovativo, dalla storia poco interessante è particolarmente adatto ad un'età media bassa se non bassissima. Un paio di passaggi sono carini, soprattutto il veloce inseguimento volante a inizio film e nulla più. Davvero una delusione se si considera la notevolissima tradizione degli anime  e dei manga giapponesi, soprattutto in materia fantascientifica: la produzione americana è riuscita a distruggerne l'anima antica di Tezuka!

Non ricordo piu' nulla del cartone di quando ero bambino, ma poca importa. Il film e' bello cosi' senza sapere nulla di astro boy. Bella favola per grandi e piccini. Buoni sentimenti e alcune scene divertenti. Grafica discreta, ma fa la sua parte. La voce di astro boy non mi ha fatto impazzire e il trio dei robot rivoluzionari stupidi non mi e' piaciuto per niente, unica nota stonata. Consigliato.

In una città/oasi fluttuante da tempo resasi indipendente dalla Terra, il dottor Elefun sta sperimentando una nuova fonte di energia derivata da residui stellari, il Nucleo Blu. La sua inusitata energia garantirà pieno successo al nuovo robot peacekeeper con il quale il governatore Stone conta di impressionare la popolazione e vincere le elezioni. Ma, come per ogni energia, anche la produzione del Nucleo Blu ha l’inconveniente di un prodotto di scarto: il Nucleo Rosso, un materiale molto più potente, ma molto più instabile e imprevedibile rispetto a quello Blu. L’avido governatore ha però deciso di utilizzare quest’ultima fonte di energia per il suo robot, con il risultato che durante l’esperimento il prototipo finisce con l’uccidere Tobio, il figlio del dottor Tenma, presidente del Ministero delle Scienze. [+]

In una città/oasi fluttuante da tempo resasi indipendente dalla Terra, il dottor Elefun sta sperimentando una nuova fonte di energia derivata da residui stellari, il Nucleo Blu. La sua inusitata energia garantirà pieno successo al nuovo robot peacekeeper con il quale il governatore Stone conta di impressionare la popolazione e vincere le elezioni. Ma, come per ogni energia, anche la produzione del Nucleo Blu ha l’inconveniente di un prodotto di scarto: il Nucleo Rosso, un materiale molto più potente, ma molto più instabile e imprevedibile rispetto a quello Blu. L’avido governatore ha però deciso di utilizzare quest’ultima fonte di energia per il suo robot, con il risultato che durante l’esperimento il prototipo finisce con l’uccidere Tobio, il figlio del dottor Tenma, presidente del Ministero delle Scienze. Quest’ultimo, accecato dal dolore, decide di creare un robot programmandolo con le sembianze e i ricordi del figlio perduto e l’energia del Nucleo Blu; presto, però, dovrò rendersi conto che una macchina, per quanto perfetta, non può sostituire Tobio. Abbandonato dal “padre” e perseguitato dal governatore che sta cercando di distruggere anche l’ultima traccia di Nucleo Blu, il robot dai sentimenti umani fugge sulla Superficie dove, spacciandosi per un normale ragazzo, farà nuovi incontri e – forse – riuscirà a capire qual è il suo destino, il motivo per il quale è stato creato… Tratto da una serie di fumetti nata negli anni Cinquanta dalla fantasia del “Dio del Manga” Osamu Tezuka, Astro Boy è un film che riesce ad unire miracolosamente semplicità e tematiche profonde. Per intenderci, se si ha qualche dejavù su quell’altro Pinocchio fantascientifico che è stato David/Osment in A.I., è solo per riscontrare come la pesantezza e la tensione di Spielberg siano qui sdrammatizzate senza per questo sminuire le tematiche trattate (il che – da quel poco che ne capisco – è uno dei punti di forza dei manga). Senza volermi far scappare alcuno spoiler, aggiungo solo che questo film offre la dimostrazione empirica che l’amore è l’unica cosa che si moltiplica per divisione, una verità che troppo spesso le persone tendono a dimenticare; per non contare gli innumerevoli altri spunti e critiche, anche taglienti, dall’ecologismo alla politica. Anche qui, ancora una volta dopo Wall-E, sembra proprio che noi umani abbiamo tutto da imparare da dei robot che tutto sembrano tranne che macchine. L’ardua trasposizione è affidata – non senza le critiche di alcuni manga aficionados – al semi-sconosciuto Bowers, regista finora soltanto di Giù per il tubo, ma già impegnato dietro le quinte di film di animazione di ogni tipo: dalla computer animation (Shark Tale) alla stop motion (Wallace & Gromit, Galline in Fuga) passando da quella tradizionale (Balto, Il Principe d’Egitto). Purtroppo, una nota di demerito va al doppiaggio italiano, reo di aver scelto il trentenne Silvio Muccino per la parte del protagonista; ottima invece la performance di Freddie Highmore nella versione originale, che vanta voci illustri da Nicolas Cage a Charlize Theron; ma, a prescindere da questo, la versione originale offre – in questo come in qualunque altro film – toni e giochi di parole inarrivabili con qualsiasi doppiaggio. [-]

Ancora una volta mi trovo in disaccordo con il voto dei critici, che potrebbero andare a vendere la frutta al mercato per quanto mi riguarda. Astroboy, è un film per bambini, senza essere troppo infantile, al contrario di Robots, Cars, o Wall-E; infatti rispetto agli altri film, l'ho trovato molto più profondo e umano(anche se parla di robot), posso paragonare questo film a Toy Story I, un altro film un pò triste ma spettacolare. Non si era mai visto in un film animato per famiglie, il bambino protagonista morire, anche se poi rianimato in forma robotica, resta il fatto del dolore provato; penso che se l'avessi visto da piccino mi avrebbe colpito. Complimenti a Muccino per il doppiaggio, finalmente si è tolto la S di pezza! Consiglio il film a tutti i bambini, ragazzi ed anche adulti, niente di più tranquillo di vedere Astroboy con popcorn ed una bibita gasata.

Film per ragazzi, ma anche per adulti che desiderano ancora sognare. L'azzurro e il rosso, simboli di libertà e oppressione, rappresentano correttamente la vita. Non c'è niente di meglio che guardarlo per avere una serata allegra. Buona visione!

E' Tezuka. Basta questo per essere garanzia di fruibilità del film da parte di grandi e piccini; ci sono sentimenti semplici, ma non per questo risulta banale o noioso. Un bel film con il giusto mix di divertimento (adorabile Pattumiera che guida!!!), azione e un'animazione che non fa faville, ma solo la sua parte. Consigliato a tutti e imperdibile per i fan del "Dio dei manga".

NN L'HO VISTO PER IL MOMENTO MA PER ANDARE CONTRO MY MOVIES METTO 5. PER FORZA

Non conoscevo il personaggio e mi son trovato per puro caso a vederlo. Dunque non avevo aspettative particolari. Ma è stato molto molto carino e per due ore mi ha fatto sognare... Una storia forte e profonda e un cartone fatto bene. Lo consiglio non solo ai più piccoli...