Anno | 2008 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Regia di | Pino Insegno, Gianluca Sodaro |
Attori | Marco Rulli, Carlotta Tesconi, Stefano Pinto, Emanuela Aurizi, Ughetta d'Onorascenzo Aurora Cossio, Noemi Angeloni, Matteo Ripaldi, Alessandro Bardani, Fabiola Biancospino, Marco De Angelis (II), Davide Paganini, Francesco Arienzo, Teresa Battaglia, Matteo Pianezzi, Michele Vannucci, Aglaia Mora, Pino Insegno, Massimo Vanni, Gianluca Morini, Simone Gallo, Marco Cataldo, Gaia Casanova, Corinne Cléry, Raoul Bova, Roberto Ciufoli, Daniele Formica, Giampiero Ingrassia, Luca Lionello, Patrizia Pellegrino. |
Uscita | venerdì 28 novembre 2008 |
Distribuzione | Mikado Film |
MYmonetro | 2,46 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 8 giugno 2022
Il film racconta la storia di Stram, un bulletto di periferia, del suo amico Tacchino, e della storia d'amore con la sfigata Bambi. In Italia al Box Office Ti stramo - Ho voglia di un'ultima notte da manuale prima di tre baci sopra il cielo ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 438 mila euro e 214 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Bambi è una liceale alle prese con l'imminente esame di maturità. A una festa a cui partecipa fanno irruzione Stram e la sua banda. E' l'inizio di una possibile storia d'amore che non manca di ostacoli. Da un lato Bambi deve vedersela con la professoressa Marta Cartuccia che è ossessionata dalla sua presenza e dall'altro Stram è così innamorato della moto quanto è incapace di gestire un rapporto che metta insieme sensualità e tenerezza. Riusciranno i due a divenire una coppia?
La parodia è un sottogenere a cui la televisione e il cinema italiani degli anni Sessanta/inizio Settanta (ricordate il mitico Quartetto Cetra o Franchi e Ingrassia?) ci avevano abituato. Poi il filone sembrava essere svanito per cedere il passo ai vari Hot Shots! e Scary Movie di Oltreoceano. Dobbiamo dire grazie a Insegno e Sodaro se possiamo (e soprattutto i giovani possono) concederci il lusso di una presa in giro non cattiva ma sempre precisa e puntuale così come al cinema non le si vedeva dal secolo scorso. Non si comprende infatti l'irritazione di Riccardo Scamarcio sulla storpiatura del suo cognome. La star nostrana dovrebbe avere una sufficiente conoscenza delle dinamiche narrative per sapere che si fa la parodia solo di ciò che ha grande successo e che quindi divenire oggetto di una presa in giro mediatica come questa è solo una medaglia in più da appuntare sul petto della fama.
Ti stramo (con tutto quel che segue nel titolo wertmulleriano) non risparmia, come di dovere, nessuno e i più spiritosi (vedi Raoul Bova) si prestano di buon grado all'impresa. Se Bambi è una sorta di Frankenstein al femminile che assomma in sé tutte le protagoniste 'mocciane' con protesi provenienti anche dalla televisione, non mancano cameo roles che ammiccano al cinema che fu (come, a titolo di esempio, quello di Corinne Clery) o al cinema che è (con riferimenti a Muccino e alla sequenza erotica (?) Scamarcio-Bellucci di Manuale d'amore 2). Se però volete cogliere tutti i riferimenti e gli ammicchi dovete proprio essere molto esperti in materia. Siamo però certi che non sarete in pochi.
Grande parodia italiana... C'è poco da dire, Pino Insegno riesce a non farci impallidire davanti ai colleghi statunitensi, nonostante la loro larga esperienza nei film demenziali. Infatti questa pellicola mischia sagacemente un po' di sano stile italiano (come il titolo wertmulleriano ad esempio) insieme alla comprovata comicità di tipico stampo statunitense.
Film molto simpatico!!! A me ha fatto ridere dall'inizio alla fine!!!
Se credeva il grande doppiatore comico Pino Insegno di far ridere beh... non ci è riuscito. Più che far ridere fa più venir voglia di smettere di guardarlo.
Film che non fa ridere...ma per la pochezza della storia e la inconsistenza delle battute fa piangere..... Ebbene si trattasi di un film commovente!!! La morte del cinema...... In poche parole: Fa schifo!!
Lo scopo della produzione era fare una caustica satira sui prodotti moccio-muccianiani...ma il risultato è di una demenzialità pari almeno a quella del prodotto che si vuole deridere. Il problema di fondo di questo film è che, nonostante le sforzatissime intenzioni, non fa ridere affatto e anzi, pur durando poco annoia moltissimo.
È gracilino, ma davvero spassoso questo Ti stramo, evidente parodia delle terribili commediole sentimentali alla Moccia. Pino Insegno, che riserva per sè il ruolo del padre controcorrente («Guai a voi se studiate», sibila ai figli), dirige in combutta con Gianluca Sodaro, un'imbranata coppia di fidanzatini, il bel tenebroso Marco Rulli, spiritosa controfigura di Riccardo Scamarcio, e la graziosa Carlotta [...] Vai alla recensione »
Dito medio alzato rivolto al cinema giovinastro/sentimentale, ai diari sdolcinati e ai pretenziosi manuali di Moccia e Muccino jr, ai lucchetti a ponte Milvio, a TMSC che diviene "Tre mazzate sui co…", a Vaporidis inginocchiato prima degli esami, alla Bellucci che palpeggia il paziente in sedia a rotelle (che qui ha solo male al collo). Un similScamarcio (Stramarcio) non vede oltre la sua moto.