lucido71
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lunedì 10 agosto 2009
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sette secoli... da 2,5 stellette
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In fin dei conti, resta un bel film, drammatico e commovente, con la lacrima che alla fine tracima dagli occhi... ma a mio avviso, l'appunto più evidente, resta questo: è troppo LENTOOOOOOO... 125 minuti dove lo spettatore viene sfiancato, e rischia seriamente di addormentarsi. Quindi, lo consiglio solo ed esclusivamente se x più di due ore non si ha altro da fare... E basta con i Titoli originali Struppiati!! JHON Q resta sempre inarrivabile!..e se vi piace la drammaticità strappalacrime, vi suggerisco INTELLIGENZA ARTIFICIALE e THE ORPHANAGE
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essensteve77
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lunedì 3 agosto 2009
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che peccato...
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la coppia Muccino Smith mi piace e mi piace l idea che possano lavorare insieme.
Detto questo vengo al film. In una parola BANALE, in due parole, DECISAMENTE BANALE.
Smith e' sicuramente eccezionale ma in questo film nn ci siamo davvero...
Psicologico e ingombrante fino alla fine, come ingombrante il senso di finta morale che ti vuole lasciare prima della sigla finale. Io sono dell' idea che al giorno d oggi ci possano essere dei finali diversi dal "male vince il bene" o "che tristezza ma doveva andare cosi"...
L' utilizzo del buon vecchio e saggio LIETO FINE a volte puo' tornare utile.
Mi sono decisamente annoiato aspettando la fine del film con ariia delusa. UN FILM DA ASSOLUTAMENTE NO a meno che nn si abbia tantissimo tempo da perdere.
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(di the84damy)
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birbo
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domenica 5 luglio 2009
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mamma mia che bruttooooooooo
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un pasticcio all americana con il buon Willie Smith sempre piu ad interpretare ruoli da semidio ( hancock, io sono leggenda ). Uno dei film piu brutti della storia.
[+] film brutto??
(di the84damy)
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dario
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domenica 28 giugno 2009
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pasticciato
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Viaggio nella colpa e nell'espiazione con pochissime idee e con banalità non da poco. Ritmo stanco, narrazione scontata, nessuna articolazione, compiacimenti da primo della classe. Recitazione decente, regia scolastica. Non si vede l'ora che finisca. Film decisamente sbagliato.
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kevindennis
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lunedì 22 giugno 2009
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meraviglioso
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Quello che ha fatto BEN Thomas è una cosa bellissima e allo stesso tempo assurda e folle!! Se tutti sarebbero generosi come lui, oggi sicuramente potremmo vivere meglio!!! Grazie Muccino!!
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ibracadabra 8
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venerdì 19 giugno 2009
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il "tocco" della medusa
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........IMMENSAAMENTE BELLO,ANCORA UNA VOLTA IL "NOSTRO" MUCCINO.G , HA FATTO PIANGERE L'AMERICA PRIMA ,IL RESTO DEL MONDO POI.SE WILL SMITH PIMA CERCAVA LA FELICITA' (POI TROVATA) QUI E' ALLA RICERCA DELLA REDENZIONE E DEL PERDONO IN UN RACCONTO ,STRUGGENTE,AMOREVOLE, E CON LA SENSIBILITA' DI WILL (CHE ATTORE)CHE BUCA LO SCHERMO.DA VEDERE.
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paradise
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mercoledì 17 giugno 2009
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è un film assolutamente da vedere
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consiglio a tutti di vedere questo film è una storia bellissima e molto commovente willy smith sei fantastico
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damianof
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lunedì 15 giugno 2009
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muccino non scontenta per la seconda volta
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Sette anime, film-tentazione per la coppia Muccino-Smith che si mette in gioco in un'impresa ardua che volutamente abbandona mire trionfalistiche al botteghino.
Il film riesce ad evitare coerentemente finali scontati che avrebbero fatto felici i più(Smith "Tim Thomas" salvato dall'amore di una splendida Rosario Dawson) rendendo inequivocabilmente perfetta la caratterizzazione del protagonista.
Niente spirito francescano per Willy Smith, che cerca una redenzione egoista e calcolatrice(il test delle "good persons"; 7 anime uccise e 7 da salvare ne 1 di più ne 1 di meno). Tim Thomas,ormai impossibilitato a vivere a causa del "fatal crash", decide di donare se stesso a 7 persone per sanare il suo e solo suo onnipresente e opprimente dolore forse da qui si spiega anche la scelta di lasciare le 7anime in disparte(ad eccezione della Dawson per evidenti motivi narrativi) che appaiono solo per soddisfare il desiderio di redenzione di Smith.
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Sette anime, film-tentazione per la coppia Muccino-Smith che si mette in gioco in un'impresa ardua che volutamente abbandona mire trionfalistiche al botteghino.
Il film riesce ad evitare coerentemente finali scontati che avrebbero fatto felici i più(Smith "Tim Thomas" salvato dall'amore di una splendida Rosario Dawson) rendendo inequivocabilmente perfetta la caratterizzazione del protagonista.
Niente spirito francescano per Willy Smith, che cerca una redenzione egoista e calcolatrice(il test delle "good persons"; 7 anime uccise e 7 da salvare ne 1 di più ne 1 di meno). Tim Thomas,ormai impossibilitato a vivere a causa del "fatal crash", decide di donare se stesso a 7 persone per sanare il suo e solo suo onnipresente e opprimente dolore forse da qui si spiega anche la scelta di lasciare le 7anime in disparte(ad eccezione della Dawson per evidenti motivi narrativi) che appaiono solo per soddisfare il desiderio di redenzione di Smith.
La regia è di buonissimo livello, sempre accorta e minuziosa con scene memorabili(la Dawson che facendo il bagno immerge le orecchie in acqua per ascoltare il battito del suo cuore(donato dal protagonista per salvarla dalla sua irreversibile malattia)sentendo così il suo salvatore vicino). Non mancano certi eccessi per ingraziare il protagonista al pubblico(il feeling immediato tra l' alano di Rosario Dawson ed il protagonista).
Smith si conferma un grande attore con un' interpretazione molto realistica nella scena del suo suicidio, ma eccede durante il film con l' identica espressione che mostra il suo conflitto interiore ma che alla fine annoia.
Che il film sia coraggioso per l'industria hollywoodiana è un merito di fatto. Giudizi complessivi basati sulla moralità dell'estremo atto del protagonista allontanano da una corretta valutazione del prodotto, in quanto personali ed assolutamente superflui( si raccontano storie ed emozioni non si fa catechesi). L'opera è sicuramente riuscita nel suo intento ovvero emozionare sino alle lacrime o incupire l'anima per un istante, scuotendo il più caldo romantico ed il più freddo calcolatore.
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paride86
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domenica 14 giugno 2009
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non mi è piaciuto per niente
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Opus numero due del Muccino americanizzato, di cui però non ha scritto nulla.
"Sette Anime" è un film veramente insopportabile e inverosimile:
un uomo, responsabile della morte di sette persone, decide di suicidarsi per donare i suoi organi a sette disgraziati meritevoli. Per fare questo è aiutato da un amico e rinuncerà anche ad una storia d'amore.
Ora: ma chi è quell'amico che ti lascia suicidare? E poi: ma dove diavolo la prendi una cubomedusa per toglierti la vita?
Ma veniamo al sodo: l'arroganza del protagonista è davvero insopportabile. Un uomo che non ha più stima di sé per il gesto commesso come può arrogarsi addirittura il diritto di decidere a chi spetteranno i suoi organi? Secondo quali criteri giudica le persone, proprio lui che crede di valere meno di tutti?
Il film lo propone come un individuo estramemente umile, uno che vuole morire donando tutto se stesso agli altri, eppure io non ho mai visto al cinema un personaggio così superbo e pieno di sé, al punto di pensare che gli altri abbiano bisogno del suo aiuto, anche quando non lo vogliono (il caso della donna picchiata dal compagno).
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Opus numero due del Muccino americanizzato, di cui però non ha scritto nulla.
"Sette Anime" è un film veramente insopportabile e inverosimile:
un uomo, responsabile della morte di sette persone, decide di suicidarsi per donare i suoi organi a sette disgraziati meritevoli. Per fare questo è aiutato da un amico e rinuncerà anche ad una storia d'amore.
Ora: ma chi è quell'amico che ti lascia suicidare? E poi: ma dove diavolo la prendi una cubomedusa per toglierti la vita?
Ma veniamo al sodo: l'arroganza del protagonista è davvero insopportabile. Un uomo che non ha più stima di sé per il gesto commesso come può arrogarsi addirittura il diritto di decidere a chi spetteranno i suoi organi? Secondo quali criteri giudica le persone, proprio lui che crede di valere meno di tutti?
Il film lo propone come un individuo estramemente umile, uno che vuole morire donando tutto se stesso agli altri, eppure io non ho mai visto al cinema un personaggio così superbo e pieno di sé, al punto di pensare che gli altri abbiano bisogno del suo aiuto, anche quando non lo vogliono (il caso della donna picchiata dal compagno).
Non c'è arroganza peggiore di quella del volersi imporre agli altri, di chi crede di sapere di cosa gli altri abbiano bisogno. Non sono quei poveri malati ad aver bisogno di lui - semmai hanno bisogno di organi, ma di un qualsiasi donatore morente -, ma è Tim Thomas ad aver bisogno di loro per placare i rimorsi della sua coscienza. Lui li sceglie, li sottopone a dei test, magari anche facendoli affezionare, e poi si toglie la vita. Inoltre, uccidendosi, condanna i destinatari dei suoi organi ad un senso di colpa perpetuo che scaturisce dall'aver contribuito senza saperlo alla morte deliberata di un uomo per il solo fatto di essere malati.
Non è solo l'iniquità e la profonda superbia del messaggio del film a disturbare, ma anche una sceneggiatura che rimane esageratamente edulcorata e incomprensibile per la maggior parte del tempo. Tutto questo, insieme alle stucchevoli interpretazioni degli attori (tra cui spicca, però, Rosario Dawson), dà luogo ad un melodramma di zucchero filato.
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[+] quasi d'accordo su ogni cosa che dici...
(di docphe)
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wilsons
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lunedì 1 giugno 2009
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empatia con il pubblico
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Sette anime, sette vite da salvare, una disperazione da placare.
Una vita apparentemente tranquilla che però cela una lacerazione interiore dell'anima, impregnata di malinconia e sanguinante copiosi fiotti di "passato", che respira attraverso i sentimenti degli altri, attraverso la vita degli altri. Un'angosciosa redenzione, il proprio sacrificio per cercare di rimediare, per lenire questa ferita interiore che si perderà in un nulla eterno, la morte. Will Smith ha saputo interpretare molto bene la quieta disperazione tramite sguardi di tale profondità che pareva guardasse lo spettatore, sembrava come se ci rendesse partecipe del suo dolore.
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