luigi chierico
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lunedì 6 ottobre 2014
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mors tua vita mea
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“Dio ci ha messo sette giorni a creare il mondo…io ci ho messo sette secondi a distruggere il mio”,dichiara subito,in apertura del film,Ben Thomas,alias il grande Will Smith il cui volto porta impressa la tristezza ed il dolore,il dramma di una tragedia consumata appunto in sette secondi.
Alla velocità di 120 km/h un’auto in un solo secondo compie 33 metri,sufficienti a vederla scontrarsi con un’altra,capovolgersi,stridere sull’asfalto,schiantarsi contro un albero e catapultarsi nel vuoto! La scena dell’incidente sembra presa dal vero,agghiacciante; porta via il fiato e fa chiudere gli occhi a chi ne ha avuto solo una modesta esperienza. Basta un secondo a perdere la vita,un secondo a farla perdere a sette persone!
Ben Thomas responsabile è sopravissuto;qualcuno direbbe per grazia ricevuta.
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“Dio ci ha messo sette giorni a creare il mondo…io ci ho messo sette secondi a distruggere il mio”,dichiara subito,in apertura del film,Ben Thomas,alias il grande Will Smith il cui volto porta impressa la tristezza ed il dolore,il dramma di una tragedia consumata appunto in sette secondi.
Alla velocità di 120 km/h un’auto in un solo secondo compie 33 metri,sufficienti a vederla scontrarsi con un’altra,capovolgersi,stridere sull’asfalto,schiantarsi contro un albero e catapultarsi nel vuoto! La scena dell’incidente sembra presa dal vero,agghiacciante; porta via il fiato e fa chiudere gli occhi a chi ne ha avuto solo una modesta esperienza. Basta un secondo a perdere la vita,un secondo a farla perdere a sette persone!
Ben Thomas responsabile è sopravissuto;qualcuno direbbe per grazia ricevuta. Sopravvivere in questi casi è una disgrazia! Ben si fa carico di una missione,la vita che gli è stata concessa,il corpo sano,uscito quasi incolume dai rottami dell’auto,deve avere uno scopo: salvare sette persone in pericolo di vita.
Inutile raccontare il film che invece va visto e gustato,ascoltato e seguito come una poesia in silenzio. Così Ben decide di donare il suo corpo,in un atto di generosità cristiana,rimanendo un ignoto donatore,è un atto supremo d’Amore anche nei confronti della propria moglie,una delle sette vittime.
Per far dono anche dei suoi occhi e del suo cuore,a chi ne ha subito bisogno, e se lo merita, deve necessariamente ricorrere al suicidio. L’idea avuta dal bravissimo regista romano Gabriele Muccino è unica ed è doveroso,per l’ignaro lettore,entrare in alcuni dettagli. Ad ucciderlo sarà una cubomedusa,ovvero la vespa del mare,la medusa più letale al mondo, capace di uccidere un uomo in 3 minuti con i 5 miliardi di nematocisti distribuiti nei 60 tentacoli,che si allungano sino a tre metri,quando la medusa assale la preda.
Principale interprete insieme a Will Smith è la figura femminile di Rosario Dawson,nella parte di Emily Posa,brava,bravissima. Sul suo volto brillano gli occhi che si aprono disperatamente all’amore mentre la morte l’attende, lasciando il suo segno sul suo bel volto, consunto dalla tristezza e dalla disperazione. I brani musicali sono eccellenti, toccanti, e fanno del film una magnifica colonna sonora,con il contributo di Morricone che fa riascoltare Novecento al pianoforte (La leggenda del pianista sull’oceano). Una sola scena d’amore, tra la vita e la morte,mentre gocce di un’abbondante pioggia scendono giù sui vetri della stanza dove si consuma un momento di estasi,di ringraziamento,tra le lacrime di sangue che scorrono giù per un cuore che muore ed uno che si offre. Solo dopo la morte gli occhi di Ben,donati al cieco, si incontreranno col suo cuore donato ad Emily, che amando Ezra Turner(Woody Harrelson),continuerà ad amare Ben. La fotografia,che riprende i momenti di incontro tra Ben ed Emily,col suo magnifico alano,è veramente bella,la natura nel suo incanto,la tranquillità e la pace oramai sconosciuta nelle città chiassose, di cemento ed auto,dagli abitanti sempre frettolosi verso il nulla. Emily seduta sul prato dice:” Vorrei avere solo il tempo di.. capire chi sono, capire cosa mi piace...Provare cose, cambiarle, lasciarmi andare ogni tanto. Non sai quanto vorrei poi provare a correre.. A volte poi penso a come sarebbe se.. se potessi... CORRERE”.Tutti abbiamo del tempo per capire,per osservare e correre per il mondo, anche stando seduti,quanti invece restano fermi all’ingresso,senza mai entrarci.
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toty bottalla
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sabato 9 novembre 2013
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la favola dell'angelo pentito!
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La trama del film si rivela da subito piuttosto incomprensibile ma questo è un buon segno, di solito queste premesse sono il preludio di una visione impegnata e allora silenzio che inizia. La storia che muccino racconta, ha le sembianze di una favola triste sdolcinata da una sceneggiatura ruffiana che il montaggio un pò lento ne annacqua la drammaticità in alcune scene, non credo che nel film ci siano messaggi sui criteri etici della donazione di organi, questa è una storia d'amore, di dolore, rimorsi, e di altruismo estremo, il fatto è che noi siamo abituati a vedere animali al volante che dopo aver falciato e ucciso diverse persone restano impuniti e magari poi se ne vantano al bar con gli amici.
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La trama del film si rivela da subito piuttosto incomprensibile ma questo è un buon segno, di solito queste premesse sono il preludio di una visione impegnata e allora silenzio che inizia. La storia che muccino racconta, ha le sembianze di una favola triste sdolcinata da una sceneggiatura ruffiana che il montaggio un pò lento ne annacqua la drammaticità in alcune scene, non credo che nel film ci siano messaggi sui criteri etici della donazione di organi, questa è una storia d'amore, di dolore, rimorsi, e di altruismo estremo, il fatto è che noi siamo abituati a vedere animali al volante che dopo aver falciato e ucciso diverse persone restano impuniti e magari poi se ne vantano al bar con gli amici. Saluti.
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gio1988
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mercoledì 4 settembre 2013
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"faticoso"
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Ho voluto mettere da parte il mio scetticismo nei confronti dei moderni registi italiani e a distanza di anni dalla sua uscita ho visto finalmente questo film,bhe....grande scenografia,ma mal rappresentata,un finale bellissimo ma per arrivarci alla fine del film ho dovuto combattere con l'istinto che a piu riprese mi supplicava di stoppare il film,....
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eglute666
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lunedì 22 aprile 2013
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niente di particolare
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Un bel film, ma la storia esageratamente triste. Da prendere la corda e impiccarsi dopo averlo visto
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sohck65
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domenica 7 aprile 2013
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il debito di anime è stato sanato
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Will Smith protagonista di un film capolavoro che ha fatto commuovere l'America e l'Italia, la storia di un ragazzo, autore di un tragico incidente dovuto a una distrazione, dal quale rimane illeso, ma provocando la morte della moglie e di altre 7 persone in un bus. Questo suo errore lo perseguiterà fino alla fine dei suoi giorni, e lo porterà a dedicare il resto dei suoi giorni agli altri, cerca di portare la felicità nella vita di coloro che non possono godere si questa libertà, nella vita dei malati, bisognosi, anche solo di una parola di conforto. Per lui non erano necessarie particolari carateristiche, l'importante è che avessero un animo buono, gentile e paziente verso il prossimo.
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Will Smith protagonista di un film capolavoro che ha fatto commuovere l'America e l'Italia, la storia di un ragazzo, autore di un tragico incidente dovuto a una distrazione, dal quale rimane illeso, ma provocando la morte della moglie e di altre 7 persone in un bus. Questo suo errore lo perseguiterà fino alla fine dei suoi giorni, e lo porterà a dedicare il resto dei suoi giorni agli altri, cerca di portare la felicità nella vita di coloro che non possono godere si questa libertà, nella vita dei malati, bisognosi, anche solo di una parola di conforto. Per lui non erano necessarie particolari carateristiche, l'importante è che avessero un animo buono, gentile e paziente verso il prossimo. Darà via fino all' ultimo dei suoi possedimenti per risanare quel deito che aveva creato anni prima, case, tempo, fatica, soldi, tutto quello che secondo lui era necessario. Finchè si accorse di essere innamorato di una di esse, una ragazza con problemi seri cardiaci, la quale aveva pochissimi mesi di vita e lui gli donò il suo più grande possedimento: Il suo cuore!
Film di altissima fattura, nessun problema tecnico, un film mai statico nonostante la trama molto scarna, vale decisamente il prezzo del biglietto in sala e il posto sullo scaffale dei DVD.
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amandagriss
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mercoledì 27 marzo 2013
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atto d'amore
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Gabriele Muccino,al suo secondo film negli Stati Uniti,dimostra una sempre maggiore capacità d'imprimere la sua personalità nella direzione di opere scritte da altri (la sceneggiatura è di Grant Nieport),riscontrabile anche nella scelta musicale del brano Feeling good,eseguito nella versione 'nervosa' del gruppo rock inglese MUSE.Prima con L'ultimo bacio,poi con lo splendido La ricerca della felicità adesso,con 7 Anime,può essere definito,senza riserve,un regista empatico,capace di dar voce con le immagini all'emotività,tradurre in materia filmica la complessità dell'animo umano.
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Gabriele Muccino,al suo secondo film negli Stati Uniti,dimostra una sempre maggiore capacità d'imprimere la sua personalità nella direzione di opere scritte da altri (la sceneggiatura è di Grant Nieport),riscontrabile anche nella scelta musicale del brano Feeling good,eseguito nella versione 'nervosa' del gruppo rock inglese MUSE.Prima con L'ultimo bacio,poi con lo splendido La ricerca della felicità adesso,con 7 Anime,può essere definito,senza riserve,un regista empatico,capace di dar voce con le immagini all'emotività,tradurre in materia filmica la complessità dell'animo umano.Un Iñárritu italiano,con il suo essere compassionevole,mai superficiale,sempre teso a cogliere sfumature,diversità,peculiarità dei suoi personaggi,specchio di un'umanità variegata,universalmente,ineluttabilmente sofferente.Giocando stavolta di sottrazione,si rivela assai a suo agio nel metterne a nudo l'io più nascosto,estrapolarne l'intimo vissuto attraverso un semplice primo piano e contemplare,silenzioso e discreto,corpi e sguardi facendo affiorare la loro parte più viva,pulsante ed autentica.Allestisce un'opera di spessore,matura,fortemente sentita e s'immerge pienamente nel dolore umano-fisico e spirituale-preservandone la dignità.Sottolinea il valore di ogni singola esistenza,anche quella apparentemente più insignificante.Il risultato è un dramma di forte impatto emotivo,costruito come un thriller che,al procedere della storia,svela il suo intricato arcano e scioglie nodi di tensione a tratti fortissima.Coerente,coraggioso,atroce eppure caldo e rassicurante,7 Anime rende il dolore che racconta assolutamente comprensibile e l'umanità che disegna,soprattutto attraverso sfumature,lievi tratteggi mimici,indimenticabile: operazione efficace,valida in particolar modo per i personaggi minori (come il cieco straordinariamente interpretato da Woody Harrelson).Distilla feroci verità e celebra la vita e il suo essere creazione,distruzione,ostilità,altruismo,sacrificio estremo.Lontano dai toni urlati della prima ora,Muccino senior ci spoglia della nostra corazza emotiva,ci schiaffeggia e poi ci abbraccia, infondendoci amarezza e speranza insieme e ricordandoci che l'amore,inteso nel suo più ampio significato,può davvero fare la differenza,sorprenderci quando meno ce lo aspettiamo,cambiare in meglio la più prostrata,perduta,finita delle esistenze.In una parola,salvarci.
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tonysamperi
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lunedì 20 agosto 2012
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poliedrico smith
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Formazione che vince non si cambia. Ed effettivamente a mio parere Smith e Muccino hanno fatto la scelta giusta, affiancandosi su un secondo set.
"Sette Anime", purtroppo il titolo italiano non ha la stessa funzione del titolo originale.
Infatti "Seven Pounds", contiene un riferimento Shakespeariano (che inevitabilmente ci manda alla pellicola di cui fu protagonista Jeremy Irons) da "Il mercante di Venezia".
Al mercante effettivamente Antonio avrebbe dovuto pagare una "libbra di carne", cioè "the pound of flesh". Allo stesso modo Ben, o meglio Tim Thomas, cerca di redimersi dal suo errore donando sette parti di sè, per salvare altrettante vite.
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Formazione che vince non si cambia. Ed effettivamente a mio parere Smith e Muccino hanno fatto la scelta giusta, affiancandosi su un secondo set.
"Sette Anime", purtroppo il titolo italiano non ha la stessa funzione del titolo originale.
Infatti "Seven Pounds", contiene un riferimento Shakespeariano (che inevitabilmente ci manda alla pellicola di cui fu protagonista Jeremy Irons) da "Il mercante di Venezia".
Al mercante effettivamente Antonio avrebbe dovuto pagare una "libbra di carne", cioè "the pound of flesh". Allo stesso modo Ben, o meglio Tim Thomas, cerca di redimersi dal suo errore donando sette parti di sè, per salvare altrettante vite.
Devo dire che la regia è stata studiata bene, inserendo i flashback quasi nello stile di "I robot".
Il plot è ben strutturato, anche se delle sette anime, se ne vedono solo Tre, cioè Ben Thomas (doppiato dal grande Riccardo Rossi e già visto in "2 Fast 2 Furious"), Ezra Turner (Woody Harrelson, di cui mi piace ricordare "The money train", doppiato da Roberto Pedicini, fenomenale devo dire) e Emily Posa (la bellissima Rosario Dawson).
Ottima scelta anche per la colonna, che nell'effusione tra Tim e Emily e nel finale, è tratta da "La leggenda del pianista sull'oceano".
Insomma c'è da dire che è un film completo, con tante scelte giuste, e si merita un 8+
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toto9383
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giovedì 16 agosto 2012
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da vedere assolutamente
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Un film che può strappare una lacrima anche ai meno sensibili, un dramma sentimentale che arriva dritto al cuore, insomma....un gran bel film
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vales.
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martedì 17 gennaio 2012
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bellissima storia estrema
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Lento ma coinvolgente dramma che racconta una bellissima quanto forse troppo inverosimile storia d'umanità. La prova di Will Smith è ottima, ma a non renderlo del tutto convincente sono, secondo me, la sua fisicità imponente e le sue pose da sex simbol, in contrasto col personaggio: un uomo così tormentato da tragici ricordi passati doveva apparire più fragile anche all'esterno.
A parte questo, la pellicola è davvero buona, sia per la regia che per le musiche ed anche per l'interpretazione di Rosario Dawson, che incarna con naturalezza una giovane donna gravemente malata ma piena di vita e di sogni.
Toccante il finale ottimista, che spazza, almeno in parte, la tristezza lasciata dai terribili minuti che lo precedono.
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Lento ma coinvolgente dramma che racconta una bellissima quanto forse troppo inverosimile storia d'umanità. La prova di Will Smith è ottima, ma a non renderlo del tutto convincente sono, secondo me, la sua fisicità imponente e le sue pose da sex simbol, in contrasto col personaggio: un uomo così tormentato da tragici ricordi passati doveva apparire più fragile anche all'esterno.
A parte questo, la pellicola è davvero buona, sia per la regia che per le musiche ed anche per l'interpretazione di Rosario Dawson, che incarna con naturalezza una giovane donna gravemente malata ma piena di vita e di sogni.
Toccante il finale ottimista, che spazza, almeno in parte, la tristezza lasciata dai terribili minuti che lo precedono.
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molenga
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venerdì 30 dicembre 2011
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piacevolissima sorpresa
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sono sincero: non ho mai ammirato il lavoro di muccino e il suo debutto americano mi aveva stuccato; quando uscí "sette anime" non ebbi nemmeno voglia di andarlo a vedere, né m'informai sulla trama: feci male.
mi interessa poco il dibattito creatosi intorno alla forma di donazione di cui si parla nel film(will smith é un uomo che, sopravvissuto a un incidente da lui provocato, non riesce a perdonarsiper aver ucciso sei persone piú sua moglie;decide dunque di selezionare sette anime meritevoli e cambiare la loro vita addirittura uccidendosi e dando loro i suoi organi): qui c9é una sceneggiatura grandiosa, ci sono una grande regia e un cast in stato di grazia. Mi sono molto commosso e non me l'aspettavo: bravo Muccino
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