angelo48
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martedì 23 giugno 2009
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penso e dunque dubito
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Difficile ricordare un film in cui le interpretazioni degli attori (una sublime Meryl Streep su tutti) raggiungano livelli così alti. Il dubbio, la mancanza di certezze sulle scelte che inevitabilmente la vita ci propone quasi quotidianamente, possono portare a conflitti interni drammatici, come magistralmente ci viene mostrato nell'ultima fondamentale scena. Suor Aloysius è un simbolo delle difficoltà della missione di chiunque abbia responsabilità sulla educazione dei minori. il suo crollo emotivo ed il suo pianto dimostrano in maniera inequivocabile di quanto le scelte possano essere estremamente dolorose; non esistono, non possono esistere, certezze assolutamente granitiche: il dubbio resta compagno inevitabile di ogni essere pensante.
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Difficile ricordare un film in cui le interpretazioni degli attori (una sublime Meryl Streep su tutti) raggiungano livelli così alti. Il dubbio, la mancanza di certezze sulle scelte che inevitabilmente la vita ci propone quasi quotidianamente, possono portare a conflitti interni drammatici, come magistralmente ci viene mostrato nell'ultima fondamentale scena. Suor Aloysius è un simbolo delle difficoltà della missione di chiunque abbia responsabilità sulla educazione dei minori. il suo crollo emotivo ed il suo pianto dimostrano in maniera inequivocabile di quanto le scelte possano essere estremamente dolorose; non esistono, non possono esistere, certezze assolutamente granitiche: il dubbio resta compagno inevitabile di ogni essere pensante. Ma suor Aloysius, alla dolorosa ricerca della soluzione migliore per il giovane alunno, la sua scelta è stata costretta a farla.
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alessio altieri
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martedì 9 giugno 2009
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il dubbio come lite-motive
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Film che fa del proprio titolo il suo lite-motive. Nel vedere il film si ha infatti il dubbio che Sorella Aloysius (Meryl Streep) non sia effettivamente la tiranna che sembra, che Padre Flynn sia, poi non sia, poi ancora sia quello di cui è accusato. In mezzo a tutti questi dubbi però si possono trovare alcune certezze granitiche, come per esempio Meryl Streep, ancora una volta straordinaria, capace di dar vita ad un personaggio talvolta perfido nella sua rettitudine ma spesso genialmente ironico. Bravo anche Philip Seymour Hoffman, capace anch’egli di dar vita ad un personaggio dalle molte sfaccettature che proprio per la bravura dell’attore non diventa mai troppo antipatico e soprattutto mantiene quell’alone fondamentale di dubbio.
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Film che fa del proprio titolo il suo lite-motive. Nel vedere il film si ha infatti il dubbio che Sorella Aloysius (Meryl Streep) non sia effettivamente la tiranna che sembra, che Padre Flynn sia, poi non sia, poi ancora sia quello di cui è accusato. In mezzo a tutti questi dubbi però si possono trovare alcune certezze granitiche, come per esempio Meryl Streep, ancora una volta straordinaria, capace di dar vita ad un personaggio talvolta perfido nella sua rettitudine ma spesso genialmente ironico. Bravo anche Philip Seymour Hoffman, capace anch’egli di dar vita ad un personaggio dalle molte sfaccettature che proprio per la bravura dell’attore non diventa mai troppo antipatico e soprattutto mantiene quell’alone fondamentale di dubbio. Molti meriti della buona riuscita di questo film vanno dati poi a John Patrick Shanley, il regista, bravo a non far scadere il film nella retorica trattando un tema sul quale retorica è facile fare (pedofilia all’interno della chiesa) introducendo alcune tematiche, talvolta atroci, come quella della madre nera tacitamente consenziente agli abusi subiti dal figlio. Non azzeccatissimo il finale che pretenderebbe di lasciare col dubbio ma che in realtà lascia con una rassicurante certezza. Splendida l’austera fotografia che con i suoi colori cupi, sempre tendenti al grigio, fa sentire l’aria chiusa e conservatrice che si respirava nell’istituto di St. Nicholas.
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paride86
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venerdì 5 giugno 2009
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mezza stella in più solo per gli attori
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Non sempre ad ottimi attori, ottimi personaggi, storia interessante corrisponde un ottimo film; "Il Dubbio" ne è la palese dimostrazione.
La storia è quella di una suora arcigna (io ho frequentato una scuola cattolica e giuro che le suore eranoi dentiche a quella meravigliosamente interpretata da Meryl Streep) che guarda con sospetto parroco dell'istituto, reo di troppa modernità (!).
"Il Dubbio" è un film che poteva parlare del bene e del male, del confronto tra il vecchio e il nuovo nell'approccio alla religione e all'insegnamento, e di tante altre cose; invece niente di tutto ciò. Rimangono, appunto, solo i personaggi, gli ottimi attori e una bella fotografia.
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claudus
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martedì 2 giugno 2009
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pensare come scegliere un dubbio
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Ho appena finito di vedere il film,il quale non lascia la sensazione di trovarsi davanti a un capolavoro,ma forse di lasciarselo alle spalle.
Muore nel dubbio.
Ma che sciocchezza e originalità dovrebbe esserci in questo finale?
Chi esce da una sala o ,più precisamente chi attraversa le opere d'arte necessariamente attraversa un conflitto,pertanto i dubbi non sono che pensieri combattenti.
E i pensieri sono sempre in lotta.
Questa pellicola è un palese avvicinamento,ed anzi,è questa la sua virtù...Avvicina al dubbio analizzandolo,è un thriller dialettico,un'indagine psicanalitica di una paranoica e straordinaria Meryl Streep che vuole a tutti i costi inchiodare sul suo lettino il paziente Hoffmann,il quale vorrebbe confessare ,ma "non può pentirsi".
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Ho appena finito di vedere il film,il quale non lascia la sensazione di trovarsi davanti a un capolavoro,ma forse di lasciarselo alle spalle.
Muore nel dubbio.
Ma che sciocchezza e originalità dovrebbe esserci in questo finale?
Chi esce da una sala o ,più precisamente chi attraversa le opere d'arte necessariamente attraversa un conflitto,pertanto i dubbi non sono che pensieri combattenti.
E i pensieri sono sempre in lotta.
Questa pellicola è un palese avvicinamento,ed anzi,è questa la sua virtù...Avvicina al dubbio analizzandolo,è un thriller dialettico,un'indagine psicanalitica di una paranoica e straordinaria Meryl Streep che vuole a tutti i costi inchiodare sul suo lettino il paziente Hoffmann,il quale vorrebbe confessare ,ma "non può pentirsi"... E pure, l'indizio che lei coglie dalla finestra è molto interessante,non meno delle foglie che la travolgono nel vento dopo aver finito la discussione con la madre del ragazzino di colore.
Quelle foglie sono le piume del sermone di Padre Philip.
ogni opera ci parla di qualcosa,questa volta il titolo sintetizza più di altre tutto l'articolo che leggeremo.
L'opera mette in scena il titolo,parte dal titolo e finisce nel titolo.
Dubita lui con il suo sermone iniziale...offrendo il Cristo che non lascia mai soli.
E lei finisce con la confessione del suo dubbio.
Lei,infine, si pente del proprio dubbio,poichè potrebbe essere colpevole in quanto precedentemente quel dubbio medesimo era volontà che voleva,che sapeva il suo istinto,la sua sensazione,che forse nasceva dalla sua integerrima moralità inossidabile.
Domanda : il dubbio è una domanda senza risposta e quindi con infinite risposte ,oppure, è l'indecisione fra due opzioni soltanto?
Forse è proprio questa la differenza...La differenza che passa fra "dubbio" e "pensiero":
Il "pensiero" non è sempre costretto a scegliere,il "dubbio" si.
Il dubbio strangola il suo "come".
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dony64
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giovedì 7 maggio 2009
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buon film ottima interpretazione
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Film del genere drammatico ben ambientato negli anni 60/70.La trama e' scorrevole e la storia e' piu' che discreta ma interessante.Ottima e' invece l'interpretazione di Meryl Streep e di Philip Hoffman(prete) che lascia il segno.nel complesso simpatico film da vedere.Voto 7
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atticus
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mercoledì 29 aprile 2009
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indubbiamente da vedere
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Recitazione ai massimi livelli, regia corretta ma capace di sottili raffinatezze, sceneggiatura solida, confezione accurata: Il Dubbio non è la solita americanata ma un film tra i più complessi apparsi di recente. Cinema che fa riflettere, che può irritare, ma che non lascia indifferenti.
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merilois
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venerdì 17 aprile 2009
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il grande tormento del dubbio
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Suor Aloysius alla fine del film si mostra tormentata dal dubbio. Lei dice che per lottare contro il male bisogna allontanarsi da Dio. Mentre padre Flynn esprime amore e comprensione per gli alunni della scuola, suor Aloysius è il giudice. Bacchetta i ragazzi in chiesa quando si distraggono, insinua nella giovane suora il sospetto su padre Flynn quale corruttore del ragazzo di colore ed infine tormenta la madre del ragazzo per entrare nell'intimità dei segreti personali e familiari. Questa invadenza è sconvolgente. Padre Flynn se ne va, forse per salvare il futuro del ragazzo o forse perchè l'istinto paterno che prova non venga frainteso. Ad un certo punto il dubbio si insinua anche, apparentemente, in lui.
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Suor Aloysius alla fine del film si mostra tormentata dal dubbio. Lei dice che per lottare contro il male bisogna allontanarsi da Dio. Mentre padre Flynn esprime amore e comprensione per gli alunni della scuola, suor Aloysius è il giudice. Bacchetta i ragazzi in chiesa quando si distraggono, insinua nella giovane suora il sospetto su padre Flynn quale corruttore del ragazzo di colore ed infine tormenta la madre del ragazzo per entrare nell'intimità dei segreti personali e familiari. Questa invadenza è sconvolgente. Padre Flynn se ne va, forse per salvare il futuro del ragazzo o forse perchè l'istinto paterno che prova non venga frainteso. Ad un certo punto il dubbio si insinua anche, apparentemente, in lui. La persona più sconfitta di tutti rimane comunque lei Suor Aloysius / Meryl Streep. Quando si giudicano gli altri ci si innalza, ci si sente Dio. Però siamo umani, quindi fragili esseri con grandi limiti, non ce lo dobbiamo scordare mai. Questo dice in sostanza padre Flynn quando ha un confronto serrato con suor Aloysius. Il confronto/scontro tra i due attori è un capolavoro. I due personaggi vogliono a modo loro il bene del ragazzo. Il prete attraverso il calore umano dell'amicizia, la suora con la chiarezza e la trasparenza che esige vi sia in questo rapporto prete/alunno. Due grandi attori si confrontano. Questo film ci fa vedere come nella chiesa degli anni 60 il prete goda di un livello di autorità e di libertà non permesso alle suore. Vedi la scena dei preti che mangiano carne, bevono vino, fumano, ascoltano la musica in contrasto con il banchetto delle suore lindo e verginale.
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[+] film il dubbio (commento eminem )
(di eminem 1)
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elvis shot jfk
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giovedì 16 aprile 2009
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il dubbio
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.......bel film, girato molto e con ottimi dialoghi.....ricorda molto il cinema di qualche anno fa non sicuramente quello "moderno"......il dubbio rimane e meditandoci sopra ognuno può arrivare alla sua morale/conclusione...
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gabriella
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sabato 4 aprile 2009
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il vento del dubbio
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Siamo negli anni 60, il presidente Kennedy è stato assassinato da poco, ma la speranza di un rinnovamento non si è spenta, nemmeno nella scuola media Saint Nicholas, nel Bronx, dove insegna padre Flynn, che vorrebbe una chiesa più aperta, a cominciare dal dialogo con i ragazzi. Le sue idee però sono fortemente contestate da suor Aloysius, preside della scuola, che è convinta che solo la rigidità e la fermezza siano la strada per una sana educazione, e il modo migliore per servire Dio, per questo vede come una minaccia tutto quello che può sovvertire un ordine secolare, fatto di tradizioni, arrivando al punto di vedere come una minaccia persino l'introduzione nella scuola della penna biro.
Gli schemi rigidi della suora, il vedere il male ovunque, fanno nascere in lei il sospetto di un rapporto illecito di padre Flynn con un ragazzino afroamericano.
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Siamo negli anni 60, il presidente Kennedy è stato assassinato da poco, ma la speranza di un rinnovamento non si è spenta, nemmeno nella scuola media Saint Nicholas, nel Bronx, dove insegna padre Flynn, che vorrebbe una chiesa più aperta, a cominciare dal dialogo con i ragazzi. Le sue idee però sono fortemente contestate da suor Aloysius, preside della scuola, che è convinta che solo la rigidità e la fermezza siano la strada per una sana educazione, e il modo migliore per servire Dio, per questo vede come una minaccia tutto quello che può sovvertire un ordine secolare, fatto di tradizioni, arrivando al punto di vedere come una minaccia persino l'introduzione nella scuola della penna biro.
Gli schemi rigidi della suora, il vedere il male ovunque, fanno nascere in lei il sospetto di un rapporto illecito di padre Flynn con un ragazzino afroamericano.
S'insinua così un dubbio che fino al termine del film non si riesce a svelare. Da che parte sta la verità? E quale terribile peccato tormenta suor Aloysius, quale colpa sta espiando? E cosa ha confessato padre Flynn, così da ritenerlo assolto da ogni colpa? Non lo sappiamo, sappiamo solo che il vento, elemento costante del film, rappresenta si la voglia di rinnovamento, sollevare il fogliame secco, spazzare via il vecchio, in attesa di nuovi germogli, ma rappresenta anche l'incertezza, la mancanza di una convinzione, di una prova concreta, non sai mai da che parte soffia il vento.
E l'incontro della suora con la madre del ragazzino nero, momento bellissimo del film " Qualsiasi cosa ti riserva la vita, la devi accettare, e fartene una ragione", dice la madre del ragazzino, lei, che di ragioni deve aversene fatte tante, anche di accettare la "diversità" del figlio , lei non ha dubbi e poco importa se le attenzioni di padre Flynn siano illecite o meno, è l'unico che ha dimostrato sensibilità verso il ragazzo.
Altro tema importante, la gerarchia ecclesiale, e qui padre Flynn ne beneficia, a descapito della suora, basti confrontare le scene della cena, quella sobria e triste delle suore, dove non si deve avanzare niente e quella dei preti, abbondanti porzioni di carne, accompagnate da bottiglie di vino, in un clima disteso e festaiolo, sigarette e risate.
Alla fine , anche quando suor Aloysius, dilaniata dal dubbio delle sue accuse, piange, confortata dalla giovane suor James, non ci è dato modo di sapere la verità.
O si scegle di credere a padre Flynn, così come ha fatto suor James, o rimanere nel dubbio. In fondo è come se avessimo preso quel cuscino, (citato nel sermone di padre Flynn sull'intolleranza), e dopo averlo lacerato e disperso le sue piume ovunque, non riuscire più a ricomporlo, perchè le piume sono disperse nel vento.
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fabber
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martedì 17 marzo 2009
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sorella, ho un dubbio!!!?????!!!!????!!!!???
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Questo film non ci fa capire alcunche', fa finta di spingerci a riflettere profondamente sui problemi di una societa' che ormai non ci appartiene piu, infatti chiedo di definire il genere inconcepibile di questo patatrac, con mitici attori ed una sceneggiatura da network di bassa lega.L'intrigo non c'e', la trama non c'e', il significato non c'e', l'attore bambino protagonista ad un certo punto scompare, rimane in effetti solo una cosa....: IL DUBBIO.Cioe' cosa ho visto?
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(di gabriella)
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