raul duke
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domenica 4 marzo 2012
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tim burton:il diabolico regista gotico
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Non esiste regista che sia in grado di ricreare le atmosfere della londra vittoriana in chiave gotica e in generale di produrre film con la stessa originalità e freschezza di Tim Burton.Questo film,trattato sotto forma di musical,poteva risultare non riuscito o mal affrontato se fosse caduto nelle mani di qualsiasi altro regista,ma il californiano regista vincitore del leone d'oro alla carriera ne ha fatto un piccolo capolavoro,in grado di commuovere,disgustare,atterrire e intrigare allo stesso tempo.la scenografia do dante ferretti e le splendide musiche(se pur senza l'apporto del sempre ottimo danny elfman) fanno il resto,rendendo questo film assolutamente imperdibile.
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Non esiste regista che sia in grado di ricreare le atmosfere della londra vittoriana in chiave gotica e in generale di produrre film con la stessa originalità e freschezza di Tim Burton.Questo film,trattato sotto forma di musical,poteva risultare non riuscito o mal affrontato se fosse caduto nelle mani di qualsiasi altro regista,ma il californiano regista vincitore del leone d'oro alla carriera ne ha fatto un piccolo capolavoro,in grado di commuovere,disgustare,atterrire e intrigare allo stesso tempo.la scenografia do dante ferretti e le splendide musiche(se pur senza l'apporto del sempre ottimo danny elfman) fanno il resto,rendendo questo film assolutamente imperdibile.
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andyflash77
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lunedì 30 luglio 2012
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un barbiere diabolico e serial killer
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GIUDIZIO: Il maestro Tim Burton dirige Sweeney Todd il diabolico barbiere di Fleet Street, musical di assoluto livello che spicca per originalità, realismo e coinvolgilmento, opera grottesca, avvicente seppur nella sua crudezza ai limiti dello splatter, Sweeney Todd è soprattutto una bella storia narrata con grazia e ritmo: ogni sguardo, dialogo, scena è perfettamente incastonata nel contesto e funzionale all'emozionalità del racconto, dagli stupendi titoli di testa fino alla magistrale inquadratura finale, autentico ritratto cinematografico in presa diretta.
Come non porre l'accento sul racconto che ci viene narrato, storia di odio, vendetta, amore infranto e pessimismo nei confronti di una società corrotta, ma anche di amore sincero e corrisposto, giustizia, lealtà e speranza, vissuta attraverso lo sguardo del visionario Tim Burton, scritta da John Logan, musicalmente adattata da Christopher Bond e basata sul pluripremiato musical di successo scritto dal leggendario musicista e paroliere Stephen Sondheim.
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GIUDIZIO: Il maestro Tim Burton dirige Sweeney Todd il diabolico barbiere di Fleet Street, musical di assoluto livello che spicca per originalità, realismo e coinvolgilmento, opera grottesca, avvicente seppur nella sua crudezza ai limiti dello splatter, Sweeney Todd è soprattutto una bella storia narrata con grazia e ritmo: ogni sguardo, dialogo, scena è perfettamente incastonata nel contesto e funzionale all'emozionalità del racconto, dagli stupendi titoli di testa fino alla magistrale inquadratura finale, autentico ritratto cinematografico in presa diretta.
Come non porre l'accento sul racconto che ci viene narrato, storia di odio, vendetta, amore infranto e pessimismo nei confronti di una società corrotta, ma anche di amore sincero e corrisposto, giustizia, lealtà e speranza, vissuta attraverso lo sguardo del visionario Tim Burton, scritta da John Logan, musicalmente adattata da Christopher Bond e basata sul pluripremiato musical di successo scritto dal leggendario musicista e paroliere Stephen Sondheim.
Dialoghi e personaggi sono l'autentica forza di questo bellissimo musicalfuori dai soliti canoni: straordinario e sempre brillante Johnny Depp nei panni di Benjamin Barker, uomo ingiustamente condannato a 15 anni di prigione che torna nell'odiata Londra in cerca di vendetta nei confronti del giudice Turpin (Alan Rickman) che, con l'aiuto dello scellerato aiutante Beadle Bamford (Timothy Spall), lo aveva incastrato e privato dell'amore della moglie Lucy (Laura Michelle Kelly) e della figlia.
Oltre a Helena Bonham Carter nelle vesti di Mrs. Nellie Lovett, complice ossessivamente fedele al fianco di Sweeney Todd, sono da sottolineare le rilevanti prove di Jayne Wisener, Jamie Campbell Bower e Ed Sanders che interpretano rispettivamente Johanna, la figlia di Sweeney Todd, il marinaio Anthony e l'orfano Toby: ruoli di primo piano particolarmente funzionali alla storia che fanno da contraltare alternandosi alla trama principale, ossia la vendetta di Sweeney Todd, offrendo una differente, parallela e suggestiva chiave di lettura al musical che riscopre l'amore come sentimento puro e corrisposto, la lealtà e la sincerità degli affetti contrapposta al male che cresce e offusca mente e corpo con odio ed insania cancellando progressivamente il buono che risiede negli uomini, privati così della purezza e della speranza.
Superbe prove canore arricchite da scenografie premio Oscar realizzate dagli italiani Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, Sweeney Todd il diabolico barbiere di Fleet Street è l'ennesima perla del grandissimo Tim Burton, pellicola particolarmente esigente per palati fini che, pur soffrendo di un lieve calo di ritmo poco prima del finale del film mentre si sottolinea il character di Toby e le importanti tematiche di cui è portatore, conferma come nel cinema moderno di vasta distribuzione ci sia ancora spazio per l'arte cinematografica e non soltanto per i prodotti commerciali.
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taty_smerilli
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martedì 4 dicembre 2012
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ottima regia e ottimo cast
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La storia del buon barbiere Benjamin Barker dal teatro passa alle sale cinamatografiche con risultati più che sufficenti.
La ricerca di una ossessiva vendetta personale da parte del protagonista scandisce i tempi dell'opera che non tradiscono le aspettative.
Incantevoli le atmosfere di una Londra vittoriana in pieno stile Burton. All'inizio del film nei vicoli londinesi sembra di poter attraversare la nebbia sul ritmo incalzande della colonna sonora. Interprestazione eccellente da parte degli attori in questo film/musical diretto in maniera molto precisa attenta e con colori molto particolari dal sempre attento Tim Burton.
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La storia del buon barbiere Benjamin Barker dal teatro passa alle sale cinamatografiche con risultati più che sufficenti.
La ricerca di una ossessiva vendetta personale da parte del protagonista scandisce i tempi dell'opera che non tradiscono le aspettative.
Incantevoli le atmosfere di una Londra vittoriana in pieno stile Burton. All'inizio del film nei vicoli londinesi sembra di poter attraversare la nebbia sul ritmo incalzande della colonna sonora. Interprestazione eccellente da parte degli attori in questo film/musical diretto in maniera molto precisa attenta e con colori molto particolari dal sempre attento Tim Burton. Attenzione ai più piccoli per le scene abbastanza macabre!
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killbillvol2
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mercoledì 11 settembre 2013
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sweeney todd: the demon barber of fleet street
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Tratto dall'omonimo musical scritto da Stephen Sondheim e Hugh Wheeler, a sua volta ispirato a una leggenda narrante un barbiere che uccideva i propri clienti per derubarli, è un film sanguinolento, una storia macabra di vendetta e follia. Tim Burton mette in scena una delle migliori revenge story degli ultimi anni, e al contempo uno dei migliori musical di sempre.
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Tratto dall'omonimo musical scritto da Stephen Sondheim e Hugh Wheeler, a sua volta ispirato a una leggenda narrante un barbiere che uccideva i propri clienti per derubarli, è un film sanguinolento, una storia macabra di vendetta e follia. Tim Burton mette in scena una delle migliori revenge story degli ultimi anni, e al contempo uno dei migliori musical di sempre. E si basa su un ostico compromesso: è un film cantato dall'inizio alla fine, farcito (è la parola più adatta) di morti ammazzati. Chi va a vedere gli spettacoli di Broadway, di norma non va a vedere un film gore, e viceversa. Ma nonostante questo, il film è riuscito (giustamente) ad incassare, diventando anche un piccolo cult-movie. E' un film dotato di una grandissima poetica, rinvigorita da una magnifica Londra ricostruita, grazie al nostrano Dante Ferretti (vincitore dell'Oscar), e praticamente in bianco e nero, che fa da contrasto a un sangue di un rosso sgargiante. Mentre l'eroe infelice di Edward Mani Di Forbice vorrebbe liberarsi di quelle appendici, Benjamin Barker si sente completo soltanto con i suoi rasoi affilati in mano e, dopo aver cambiato nome in Sweeney Todd, mette in atto la sua vendetta. Ma per un caso del destino, Barker non riesce a portarla a termine e da quel momento realizza che tutti, tutta la feccia di Londra, meritano di morire, con le sue parole (cantate, naturalmente): "persino lei, Mrs. Lovett, persino me" . E infatti, nell'atroce, amaro e triste epilogo, questa frase verrà usata contro di lui, chiudendo un cerchio aperto quindici anni prima dal glaciale e senza scrupoli giudice Turpin. Pieno di grandissime canzoni (si ricorda il duetto tra Depp e Rickman Pretty Women), bravi interpreti (Helena Bonham Carter supera anche un inquietante e bianchissimo Depp), pasticcini di carne dalla dubbia provenienza, tutto condito anche con una sottile punta di ironia. Si eccede un po' troppo nel massacro verso il finale, ma è un grande esempio di cinema.
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ultimoboyscout
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giovedì 1 marzo 2012
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peccato sia un musical!
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Sweeney Todd come il più moderno Dexter, protagonista dell'omonima, fortunatissima serie TV. Infatti il barbiere uccideva persone (si dice oltre 150!) dalla moralità assai dubbia per poi farli scivolare nel negozio sottostante, dove sarebbero divenuti invitantissimi pasticci di carne...umana! Depp somiglia a Robert Smith ma è perfetto e da al suo personaggio il giusto taglio gothic-dark, mentre solo una mente come quella di Tim Burton poteva costruire un musical così macabro zampillante di sangue, con venature horror e dal sapore fortemente teatrale. La pecca sta proprio nel fatto che sia cantato: fosse stato un film o un cartoon avrebbe colpito molto di più, sarebbe stato molto più facile da seguire e capire, colpa anche di effetti digitali non del tutto riusciti e di un'esagerazione di splatter, soprattutto nella seconda parte, priva di stile che non si addice di certo al regista.
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Sweeney Todd come il più moderno Dexter, protagonista dell'omonima, fortunatissima serie TV. Infatti il barbiere uccideva persone (si dice oltre 150!) dalla moralità assai dubbia per poi farli scivolare nel negozio sottostante, dove sarebbero divenuti invitantissimi pasticci di carne...umana! Depp somiglia a Robert Smith ma è perfetto e da al suo personaggio il giusto taglio gothic-dark, mentre solo una mente come quella di Tim Burton poteva costruire un musical così macabro zampillante di sangue, con venature horror e dal sapore fortemente teatrale. La pecca sta proprio nel fatto che sia cantato: fosse stato un film o un cartoon avrebbe colpito molto di più, sarebbe stato molto più facile da seguire e capire, colpa anche di effetti digitali non del tutto riusciti e di un'esagerazione di splatter, soprattutto nella seconda parte, priva di stile che non si addice di certo al regista. Il nero prende il sopravvento, i personaggi lottano contro la società per avere vendetta e le tinte sono forti: il tutto per rappresentare con forza e impatto visivo una metafora sociale, quella delle classi deboli che si rivoltano contro i ricchi e i loro abusi, utilizzando una giustizia sommaria e terrena. E' il film più cupo e tetro di Burton, in cui si trovano tutte le sue più "care" ossessioni e tematiche dei precedenti film, dalla corruzione alla morte, passando per la satira sociale. Ma il grande merito di Burton è quello di passare da un genere all'altro mantenendo un target di qualità alto, senza sminuire, modificare o contaminare il suo cinema. E come ogni fiaba che si rispetti, ecco la strega: Helena Bonham Carter la interpreta alla perfezione, perfida e mostruosa, sotto ogni punto di vista. Unica differenza rispetto al passato è che i personaggi di Burton hanno sempre cercato e scelto la via del bene per rifarsi dei soprusi, Todd e Miss Lovett invece il bene lo annientano, lo soffocano, dimostrando che in questo (atipico) musical per il bene di spazio non ce n'è.
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jacopo b98
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giovedì 2 maggio 2013
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burton, in gran forma dirige due attori strepitosi
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Benjamin Barker (Depp), torna a Londra sotto il falso nome di Sweeney Todd, dopo anni di peregrinazioni, dovute alle malvagie azioni di un giudice (Rickman), invaghito di sua moglie (Kelly) e che gli ha preso la figlia (Wisener). Ritorna alla vecchia bottega da barbiere che ora è di proprietà di Mrs Lovett (Bonham Carter), proprietaria di un negozio di pasticci di carne. Si accorda perciò con quest’ultima per compiere la sua vendetta: taglia la gola a tutti i clienti, sperando un giorno in un passaggio del giudice, e butta i corpi nella bottega della signora che li userà per riempire i suoi pasticci. Dal musical (1979) di Stephen Sondheim, adattato da Christopher Bond e sceneggiato da John Logan, è uno dei più cupi eppure divertenti film burtoniani.
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Benjamin Barker (Depp), torna a Londra sotto il falso nome di Sweeney Todd, dopo anni di peregrinazioni, dovute alle malvagie azioni di un giudice (Rickman), invaghito di sua moglie (Kelly) e che gli ha preso la figlia (Wisener). Ritorna alla vecchia bottega da barbiere che ora è di proprietà di Mrs Lovett (Bonham Carter), proprietaria di un negozio di pasticci di carne. Si accorda perciò con quest’ultima per compiere la sua vendetta: taglia la gola a tutti i clienti, sperando un giorno in un passaggio del giudice, e butta i corpi nella bottega della signora che li userà per riempire i suoi pasticci. Dal musical (1979) di Stephen Sondheim, adattato da Christopher Bond e sceneggiato da John Logan, è uno dei più cupi eppure divertenti film burtoniani. Le canzoni non mancano (nonostante il film duri due ore e il musical originale circa tre, inoltre il film è in parte anche parlato) ma sono molti i dialoghi parlati normalmente, è infatti un musical nero, una commedia macabra unica nel suo genere, sotto il segno del suo autore. Ne esce così un ottimo film, violento ed efferato, divertente e pungente e che regala anche qualche brivido (più per il ribrezzo) come ci si aspetta da Tim Burton, che naturalmente ha scelto il pupillo Depp, che ci regala una grande interpretazione ed un personaggio tormentato, anche se, bisogna dirlo la Bonham Carter contribuisce enormemente al film, come anche il grottesco Baron Cohen, divertente come sempre. Tutti gli attori cantano con le loro voci (bravissimo Campbell Bower) e bene. Si torna a casa dal cinema più che soddisfatti, data anche la grande bellezza delle musiche. Ottimo successo di pubblico e numerosi premi: due Golden Globe, miglior film commedia o musical e miglior attore in un film commedia o musical, e Oscar alle scenografie di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo (su tre nomination: attore protagonista e costumi).
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elgatoloco
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giovedì 28 dicembre 2017
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the darkness
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Questo"Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street"(Tim Burton, 2007), che è l'adattamento filmico del musical di Stephen Sondheim e Hugh Wheeler che a sua volta era la trasposizione in musical di un dramma dell'Ottocento di George Dibdin Pitt. Burton lascia intatta, anzi determinante, la componente musical, con efficacissimi duetti tra i personaggi, dall'inizio alla fine del film. E'un film"dark"nella pienezza del termine, cogliendo anche proprio la dimensione gotica della London degli slums dell'Ottocento, nei quali, secondo Burton, prevalgono, oltre alla miseria, violenza, vendetta, abbrutimento, quasi in un clima di un"Fato"negativo.
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Questo"Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street"(Tim Burton, 2007), che è l'adattamento filmico del musical di Stephen Sondheim e Hugh Wheeler che a sua volta era la trasposizione in musical di un dramma dell'Ottocento di George Dibdin Pitt. Burton lascia intatta, anzi determinante, la componente musical, con efficacissimi duetti tra i personaggi, dall'inizio alla fine del film. E'un film"dark"nella pienezza del termine, cogliendo anche proprio la dimensione gotica della London degli slums dell'Ottocento, nei quali, secondo Burton, prevalgono, oltre alla miseria, violenza, vendetta, abbrutimento, quasi in un clima di un"Fato"negativo. Architettonicamente efficacissimo, con una capacità di ricostruzione che ci ridà quanto si poteva supporre o immaginare, ma non"ripresentificare"con esattezza, Burton crea una vicenda assolutamente"nera", nella quale, quasi come in una tragedia classica, nelle più"dark"tra le tragedie shakespeariane, e più ancora nelle tragedie più nere e orrorifiche collocabili tra 1500 e 1600(Sperone Speroni, per fare solo un nome, comunque emblematico), con un uso dove anche fotograficamente(dove l'opera è di Dante Ferretti) il nero è dimensione onnipervasiva, che "mangia"tutto il resto; appunto corrispondendo alla citata dimensione di"Fato"-dove la dinamica psicologica nasce dalla volontà del"demon barber", allontanato da Londra ad opera di un giudice turpe quanto di bassa caratura caratteriale, che s'era invaghito della compagna di Benijmain Barker, alias(nuovo nome, nuova identità)Sweeney Todd di vendicarsi, volontà diventata poi una sorta di"coactio repetundi"(coazione a ripetere)nell'eliminare, sgozzandoli, tutti/e coloro che intralciano la propria volontà di vendetta, appunto in una spirale fatale quanto determinata dal Fato. Efficacissima costruzione "gotico-baudelairiana", quella di Burton, dove la radice è nelle componenti più estreme del romanticismo, ma anche in forme culturali cronologicamente anteriori e non di poco, come peraltro accennato sopra, dove però la personalità di Tim Burton, uno dei pochi veri creatori di cinema(e non solo)degli anni Ottanta-Novanta del 1900 e poi degli anni Duemila è così fortemente originale, da staccarsi da ogni possibile modello. Perfetto Johnny Deep nel ruolo del barber, fosco fin dall'inizio e latore di tragedia, benissimo tutti/e gli/le altri/e interpreti. El Gato
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francesco86
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sabato 21 giugno 2008
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sweeney todd
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Dopo aver discusso in maniera davvero ai limiti della maleducazione con un utente che neanche nomino scrivo il mio parere sul film(che spero non faccia infuriare le assatanate fan di Depp). Il film si distacca ,anche se non del tutto,dalle classiche tematiche a cui Burton ci ha abituato.Ma questo non significa assolutamente criticare ma è una svolta.Il fatto poi che l'oggetto del film sia la VENDETTA(vengeance)dovrebbe aiutare chi lo critica a capire che c'è ben poco spazio per la poesia ,la dolcezza e il romanticismo.Tuttavia,qua e là nel film possiamo trovare alcune traccie di tali tematiche(pensate al rapporto tra il marinaio e la figlia di Todd;le aspirazioni della Lovett di una vita romantica con Todd ecc.
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Dopo aver discusso in maniera davvero ai limiti della maleducazione con un utente che neanche nomino scrivo il mio parere sul film(che spero non faccia infuriare le assatanate fan di Depp). Il film si distacca ,anche se non del tutto,dalle classiche tematiche a cui Burton ci ha abituato.Ma questo non significa assolutamente criticare ma è una svolta.Il fatto poi che l'oggetto del film sia la VENDETTA(vengeance)dovrebbe aiutare chi lo critica a capire che c'è ben poco spazio per la poesia ,la dolcezza e il romanticismo.Tuttavia,qua e là nel film possiamo trovare alcune traccie di tali tematiche(pensate al rapporto tra il marinaio e la figlia di Todd;le aspirazioni della Lovett di una vita romantica con Todd ecc.)Non credo che il film manchi di quell'ironia onnipresente nei film di Burton,bisogna solo accendere il cervello e pensare a quelle tematiche che davvero ironizzano sui personaggi,la storia e l'uomo in genere(troppe da elencare).Regia superba,scenografie coinvolgenti e quell'originalità che fa di quest'ultimo film di Burton un capolavoro.Morale:8 su 10.Passiamo agli interpreti.JOHNNY DEPP.Sicuramente ha interpretato Todd anima e corpo(Golden Globe meritato)e in questo film torna a recitare come non lo si era visto da un pò di anni a questa parte(le ultime ciofeghe che ha fatto e le interpretazioni più che dimenticabili che ha dato).Tuttavia ,considerarlo il più grande attore e soprattutto il più completo sarebbe davvero un giudizio che non sta nè in cielo nè in terra.Suvvià un attore che ha bisogno di Burton(a cui deve davvero tanto)per fare scintille e già sospetto.Se poi mettiamo che negli altri film al di fuori di Burton ha recitato solo sufficientemente(NEVERLAND,PIRATI DEI CARAIBI)o davvero male(THE ASTRONAUT'S WIFE, THE SECRET WINDOW)o persino in un film di Burton come LA FABBRICA DI CIOCCOLATO(colpa anche di un regista poco ispirato)mediocremente allora il discorso del MIGIORE non torna.D'altronde a parte Burton nessun grande regista sembra interessato a lui.Perciò calmiamo gli slanci per DEPP.Attore bravo.Il migliore :NO.Sopravvalutato :un tantino.CARTER.Vorrei sapere su che base adducete che sia stata meno brava di Depp.Forse il fatto che per lo più chi scrive in questo forum è fanatico/a di Depp?Non ci vuole molto a capire che il vostro non è una parere oggettivo e coerente.Ma fare passare queste considerazioni come una ferita mondiale e diffusa(Il fantomatico utente psicolabile)è davvero ridicolo.Morale:la carter è stata fenomenale come Depp e smettiamola di toglierle il merito per darlo tutto a Depp.E per inciso.aveste visto tutti i suoi film allora non direste queste idiozie.
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[+] paragone tra sweeney e edward
(di gabriele bramato/gab86)
[ - ] paragone tra sweeney e edward
[+] ok,ma...
(di alejo)
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[+] o.o
(di gnappetta)
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tony montana
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lunedì 18 ottobre 2010
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un capolavoro di tecnica e recitazione
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Nato dalla fantasia del popolo d’Inghilterra nella prima metà del XIX secolo, il personaggio di Sweeney Todd fu protagonista di numerosi romanzi d’appendice pubblicati all’interno di riviste specializzate in storie truculente, che venivanoinfatti definite “penny dreadful”, storie del terrore al costo di un penny. Ovviamente, trattandosi di una leggenda popolare, si vuole che il diabolico barbiere di Fleet Street sia realmente esistito. Il giornalista britannico Peter Haining ha raccolto in due libri le prove da lui trovate a riguardo, ma che queste prove siano reali o meno, il mondo dello spettacolo ha sempre preferito presentare al pubblico una versione romantica della leggenda di Sweeney Todd, attraverso film e opere teatrali e attraverso soprattutto un musical di Broadway che nel 1979 ottenne un grandissimo successo e che sta alla base di questo film.
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Nato dalla fantasia del popolo d’Inghilterra nella prima metà del XIX secolo, il personaggio di Sweeney Todd fu protagonista di numerosi romanzi d’appendice pubblicati all’interno di riviste specializzate in storie truculente, che venivanoinfatti definite “penny dreadful”, storie del terrore al costo di un penny. Ovviamente, trattandosi di una leggenda popolare, si vuole che il diabolico barbiere di Fleet Street sia realmente esistito. Il giornalista britannico Peter Haining ha raccolto in due libri le prove da lui trovate a riguardo, ma che queste prove siano reali o meno, il mondo dello spettacolo ha sempre preferito presentare al pubblico una versione romantica della leggenda di Sweeney Todd, attraverso film e opere teatrali e attraverso soprattutto un musical di Broadway che nel 1979 ottenne un grandissimo successo e che sta alla base di questo film. C’era una volta una bella e giovane donna, sposata ad un giovane e bel barbiere dal quale aveva avuto una piccola e bella figlia. Ma la bellezza di questa donna non passava inosservata, e un giorno un giudice senza scrupoli decise di mandare il barbiere in prigione con un’accusa inventata così da poter sposare la donna e prendere sotto la propria ala protettrice la bambina. Quindici anni dopo, il barbiere uscì di prigione e torno nella amata-odiata Londra, con l’unica idea di riprendersi moglie e figlia e avere vendetta dell’uomo che gli rovinò la vita… Sesta collaborazione fra Tim Burton e Johnny Depp, Sweeney Todd è di gran lunga la più riuscita, visto che realizzare un musical ( soprattutto se horror-pulp ) è molto difficile. Straordinarie le scenografie della Londra creata da Dante Ferretti, che restituisce tutto il fascino dell’epoca vittoriana in cui è ambientato. Gli attori se la cavano bene anche nel canto, soprattutto Johnny Depp ( candidatura all’Oscar non a caso ), e Burton monta delle buone sequenze, trasformando la storia drammatica in un’orgia di sangue, un film deliberatamente grottesco. Nella pellicola, infatti, scorre più sangue che in un’intera stagione di E.R medici in prima linea. Un capolavoro nel suo genere, un gran film di tecnica e di recitazione. Unica pecca in tutto il film è il viso giovanile di Johnny Depp ( qui in un’improbabile look mezzo zombie, mezzo serial killer ) che non si adatta alla capigliatura da uomo avanti con gli anni.
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time_traveler
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martedì 1 novembre 2011
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teatro e cinema si fondono in un'unica sagoma
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Benjamin Barker viene ingiustamente condannato dal corrotto Giudice Turpin ai lavori forzati in Australia. Tornato a Londra, dopo 15 anni d'assenza, Barker è solo l'ombra di sé stesso: medita vendetta, e, disposto a tutto pur di averla, comincia ad uccidere senza alcun rimorso le sue vittime. La sua copertura è una bottega dove egli esercita la professione di barbiere, con la complicità di Mrs Lovett, una malefica e trasandata vedova. Una pellicola da cui traspare tutto lo stile "burtoniano": ambienti cupi, essenziali, in un chiaro stile che richiama al gotico, personaggi strambi e con un lato oscuro perennemente celato. L'idea di portare sul grande schermo un musical è geniale, tanto da confondersi in un'unica sagoma.
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Benjamin Barker viene ingiustamente condannato dal corrotto Giudice Turpin ai lavori forzati in Australia. Tornato a Londra, dopo 15 anni d'assenza, Barker è solo l'ombra di sé stesso: medita vendetta, e, disposto a tutto pur di averla, comincia ad uccidere senza alcun rimorso le sue vittime. La sua copertura è una bottega dove egli esercita la professione di barbiere, con la complicità di Mrs Lovett, una malefica e trasandata vedova. Una pellicola da cui traspare tutto lo stile "burtoniano": ambienti cupi, essenziali, in un chiaro stile che richiama al gotico, personaggi strambi e con un lato oscuro perennemente celato. L'idea di portare sul grande schermo un musical è geniale, tanto da confondersi in un'unica sagoma. Difficile dire se sia più musical o più horror, difficile inquadrare in qualcosa di preciso la vera natura di questo film. Del resto da uno come Burton non potevamo aspettarci l'ordinario. Un cast impagabile. Pellicola imperdibile.
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