Sweeney Todd: il diabolico barbiere di Fleet Street |
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Un film di Tim Burton.
Con Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Alan Rickman, Timothy Spall, Sacha Baron Cohen.
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Titolo originale Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street.
Musical,
durata 116 min.
- USA, Gran Bretagna 2007.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 22 febbraio 2008.
MYMONETRO
Sweeney Todd: il diabolico barbiere di Fleet Street
valutazione media:
3,80
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Che gli attori insegnino la lirica ai cantantidi AnnaFeedback: 0 |
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giovedì 20 novembre 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Al cinema non ho saputo apprezzare Sweeney Todd: sono uscita con la sensazione che la musica non dicesse un granché, fosse troppo caotica e rubasse l'attenzione all'opera. Avrei dovuto fidarmi dell'esperienza, che già mi suggeriva che un musical, come un'opera lirica (e non solo) va visto più volte, ascoltato con attenzione. Conoscevo a grandi linee la trama del film e le sue origini, sebbene non avessi mai visto la versione teatrale, ed è stato proprio guardando la versione interpretata sul palco da George Hearn (Sweeney Todd) Angela Lansbury (Mrs Lovett) negli anni '80 che mi ha colpito la bellezza del film di Tim Burton, oltre che del lavoro di Sondheim. Ci sono passaggi nell'interpretazione di Lansbury e Hearn che mi hanno fatto rimpiangere di non essermi trovata dal vivo ad applaudire a gran voce in platea, eppure allo stesso tempo ho rivalutato la versione cinematografica al punto di preferirla, perché per quanto sia noto ed evidente che i membri del cast del film si sono trovati a cantare senza una solida preparazione professionale, la loro impostazione da attori, da INTERPRETI, ha dato una profondità ai personaggi che in teatro non viene mai raggiunta, lasciando un distacco che viene anzi sottolineato in un umorismo da palcoscenico, in piccole gag che strizzano l'occhio al pubblico. Il cinema è diverso; per questo possiamo ringraziare Tim Burton e il patronato di Sondheim, che hanno deliberatamente preferito la coerenza e la scena pur di rendere finalmente concrete e identificabili le motivazioni e i sentimenti dei protagonisti. Che poi molti, troppi cantanti professionisti siano naturalmente e invariabilmente portati a strafare con le proprie capacità tecniche dimenticando le esigenze del dramma è una motivazione più che sufficiente a giustificare questa scelta. Peccato che si crei un simile divario, peccato dover distinguere fra due categorie di interpreti, peccato soprattutto che fra le due la più "preparata" professionalmente venga surclassata da quella più flessibile (più seria? più impegnata?) e disposta a compromessi. Sweeney Todd è un dramma difficile da ascoltare e funesto da cantare, ricco di dissonanze, contrappunti e sovrapposizioni, lento, intenso, teso e psicopatico, continuamente variato nel tempo e nel tono; sarebbe forse comprensibile se nello sforzo di seguire la musica e tenere l'intonazione si perdessero testo e significato, eppure questa squadra ha saputo sfruttare le sfumature del copione per dare una resa fedele, o quantomeno coinvolgente e convincente, di una storia torbida del cuore e della mente umana. Sia un miracolo di Tim Burton e del suo cast eccezionale, o un'ennesima lezione alla lirica, questo film sviluppa le potenzialità del musical e della recitazione multimediale, superando gran parte del disagio spesso provocato dalla fusione di teatro e canto. Bravi, bravi, veramente bravi; un film ottimo.
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