E' giovedì sera e, avendo preso questa strana abitudine del giovedì, io e i miei amici andiamo al cinema. Secondo spettacolo, quarta fila, a vedere cosa? a vedere "Sweeney Todd", l'ennesima collaborazione di Tim Burton e Johnny Depp. Può darsi che mi sbagli (a giudicare da quello che scrivono gli altri si direbbe di si), ma questo film mi sembra che sancisca la conferma della perdita creativa di Tim Burton. Con questo non voglio dire che il film sia brutto o da cacciare, voglio solamente dire che "Sweeney Todd" sembra confermare l'adagiarsi della qualità media degli ultimi film del regista (intendo da "Il pianeta delle scimmie" in poi - con la sola eccezzione di "Big Fish") su livelli più bassi rispetto agli standard a cui ci aveva abituati ad inizio carriera. Le atmosfere del film sono dark, nemmeno a dirlo, talmente dark che a volte non si vede quasi niente sullo schermo. Johnny Depp è bravo. Gli attori tutti sono bravi. I costumi sono belli. E tuttavia, pur essendo rintracciabili alcune tematiche di fondo della filmografia bartoniana come il protagonista emarginato dalla società (Sweeney si direbbe un Edward ottocentesco), manca qualcosa. Anche a livello di estetica delle immagini Burton non dà certo il meglio di sè in questo film. Non lo so, forse è a causa dell'immagine troppo digitalizzata che alla fine risulta troppo finta. Film come "Edaward mani di forbice", "Batman Returns" o "Ed Wood" mi sembrano nettamente superiori fotograficamente parlando. Altro aspetto che non mi ha convinto: le musiche. I film del regista americano si sono sempre distinti anche per la presenza di colonne sonore sempre eccezzionali, composte con grande sapienza da Denny Elfman. Non mi sembra che la cosa si sia felicemente ripetuta anche per "Sweeney Todd": le musiche sono poco decise, troppo poco accattivanti, ripeto, rispetto al passato o (come ho detto prima) rispetto agli standard a cui eravamo abituati. Queste le mie sensazioni.
Concludendo, il film non mi ha appassionato come avevano fatto altri. Ma può essere che abbia preso io un abbaglio o non abbia visto la pellicola nell'ottica giusta. Sicuramente la riguarderò. Magari si tratta, e a volte mi capita, che "Sweeney Todd" sia uno di quei film che per apprezzarli e amarli una sola visione non basta.
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papermiss
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sabato 1 marzo 2008
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così è, se vi pare
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Io l'ho visto due volte (una con amiche squittenti, l'altra con persone meno "Deep-addicted"). L'impressione che il film mi ha dato è stata la stessa: manca qualcosa. Benché non sia male, come pellicola, anzi!, non mi ha convinto al 100. Non ripeterò inutilmente i concetti che tu hai già brillantemente esposto, volevo solo dire che sono d'accordo. Benché la roca voce di Johnny mi abbia allietato la serata, mi aspettavo "qualcos'altro". Chissà cosa.
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dylan-87
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sabato 1 marzo 2008
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da cosa a cosa
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dal pianeta delle scimmie in poi non c'è peggioramento, altrimenti non avremmo capolavori come la fabbrica di cioccolato o la sposa cadavere
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rosebud
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sabato 1 marzo 2008
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chiarezza nei valori
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Partendo dal fatto che la tua recensione è scritta bene e che porti argomentazioni giuste e non banali, volevo però chiarire un paio di punti.Prima di tutto l'immagine digitalizzata, divenuta ormai la nuova tecnica con cui ogni regista deve cimentarsi, viene usata solo per sopperire a caratteristiche strutturali che altrimenti non sarebbero potute esistere: come creare in scenografia la Londra del '800??Come raccontare altrimenti una "favola" che gioca più sul sogno che sulla realtà?Ricordiamo poi che i suoi precedenti due musical erano stati creati completamente in digitale con grandi risultati.Altra punto riguarda la musica.Il film è tratto da un libro su cui è stato fatto uno musical teatrale, quindi se proprio si vuole attaccare la musica, credo che Burton c'entri veramente poco.
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Partendo dal fatto che la tua recensione è scritta bene e che porti argomentazioni giuste e non banali, volevo però chiarire un paio di punti.Prima di tutto l'immagine digitalizzata, divenuta ormai la nuova tecnica con cui ogni regista deve cimentarsi, viene usata solo per sopperire a caratteristiche strutturali che altrimenti non sarebbero potute esistere: come creare in scenografia la Londra del '800??Come raccontare altrimenti una "favola" che gioca più sul sogno che sulla realtà?Ricordiamo poi che i suoi precedenti due musical erano stati creati completamente in digitale con grandi risultati.Altra punto riguarda la musica.Il film è tratto da un libro su cui è stato fatto uno musical teatrale, quindi se proprio si vuole attaccare la musica, credo che Burton c'entri veramente poco.Per finire: se da 2 stelle su 5 a questo film, quante ne dai ai vari Moccia-Muccino-30 giorni di buio?
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eddy
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martedì 4 marzo 2008
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per rosebud
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grazie per le tue osservazioni anche se non mi convinco...
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adc
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venerdì 7 marzo 2008
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stesse impressioni al 100
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Secondo me il punto debole e' proprio la musica..Onestamente insopportabile in alcune scene,totalmente anonima in altre.
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bo
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lunedì 17 marzo 2008
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no
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non sono per niente d' accordo eddy. Burton ha un'originalità unica in ogni suo film, ci sono delle linee comuni che caratterizzano ogni suo lavoro, ma ha la capacità di caratterizzare tutto
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lex
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martedì 25 marzo 2008
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ok...ma...
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forse è meglio che lo guardi di nuovo sai?!?....
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