giacomo
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mercoledì 10 ottobre 2007
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bellissimo!
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henry
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mercoledì 10 ottobre 2007
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che film!
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Sempicemente Stupendo!!!!
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henry
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mercoledì 10 ottobre 2007
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che film!
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Che Film!!!....Assolutamente stupendo! Da Vedere!!!!!
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il prof. egizio domenico
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martedì 9 ottobre 2007
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il professor egizio:assolutamente meraviglioso!
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Questo film è assolutamente Meraviglioso!...Potete gentilmente censurare questi "personaggi" che usano questo sito solo per insultarsi con volgarità gratuite!
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nicola
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martedì 9 ottobre 2007
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grande!
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Che Grande Film! Averne sempre così è chiedere troppo?....Bravissimi tutti!..Viva Luca Flores!
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francesco
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martedì 9 ottobre 2007
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poco da dire
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bellissimo e commovente!!!!!
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andy77
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lunedì 8 ottobre 2007
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siamo alle solite...
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Mi astengo dal dare un giudizio su questo film sia xkè nn l'ho visto e sia xkè non è un genere ke preferisco, quindi premesso questo dico ancora una volta ke OGNUNO E' LIBERO DI ESPRIMERE LE PROPRIE OPIONIONI e quindi non capisco xkè l'utente kiamato LIZARD sia stato aggredito senza motivo sopratutto da mafalda, alias fiamma, alias amanda. La suddetta, o ki agisce per essa, non ha diritto di attaccare, redarguire o riprendere ki dissente dalle sue opionioni e quindi se questo sito è un sito libero, invito la redazione a non permettere a ki usa il presente sito x assumere posizioni di prepotenza e tirannia. L'Italia è ancora un paese libero mi sembra....
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valentina
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lunedì 8 ottobre 2007
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bellissimo
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Oltre ad essere un ottimo film, e' importante conoscere personaggi che hanno dato tanto alla nostra cultura.
Kim strepitoso!
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estrellaroja
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lunedì 8 ottobre 2007
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negli abissi della genialità
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Una strepitosa interpretazione di Kim Rossi Stuart (supportato da tutto il cast, in primis le ottime Paola Cortellesi, Jasmine Trinca, e Sandra Ceccarelli) ci regala una discesa agli inferi, negli abissi della genialità.
Meravigliose alcune scene (la camera che si sposta lungo lo spartito durante l'esecuzione all'impronta del "Preludio in C# minore" di Rachmaninov, all'esame per il conservatorio.. le dita che "partono", al momento della scoperta di Bud Powell.. tra le altre) che restituiscono l'urgenza dello strumento -unico momento di serenità e riconciliazione col mondo- per un artista dal talento così strabordante da non lasciare spazio ad alcuna "normalità".
La vita di Luca Flores, il grande pianista Jazz che Chet Baker esigeva sempre per i suoi tour in Italia ed Europa, tratta da un libro di Veltroni (.
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Una strepitosa interpretazione di Kim Rossi Stuart (supportato da tutto il cast, in primis le ottime Paola Cortellesi, Jasmine Trinca, e Sandra Ceccarelli) ci regala una discesa agli inferi, negli abissi della genialità.
Meravigliose alcune scene (la camera che si sposta lungo lo spartito durante l'esecuzione all'impronta del "Preludio in C# minore" di Rachmaninov, all'esame per il conservatorio.. le dita che "partono", al momento della scoperta di Bud Powell.. tra le altre) che restituiscono l'urgenza dello strumento -unico momento di serenità e riconciliazione col mondo- per un artista dal talento così strabordante da non lasciare spazio ad alcuna "normalità".
La vita di Luca Flores, il grande pianista Jazz che Chet Baker esigeva sempre per i suoi tour in Italia ed Europa, tratta da un libro di Veltroni (... forse migliore come scrittore che non come politico!).
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giuseppina abbate
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sabato 6 ottobre 2007
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sulle sfumature di sensibilità
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Meraviglioso Cinema Italiano !
"Piano, solo" riesce a narrare in profondità una vicenda umana esemplare, fatta di arte pura nel talento musicale ma anche di estrema vulnerabilità .Il film sa decrivere con sfumature eleganti e precise la parabola d'una vita difficile: da piccolo il protagonista Luca Flores rivela una sensibilità delicata nella gioiosa dimensione cha la madre garantisce e protegge , si nasconde al momento dei commiato del papà(sempre in viaggio) per poi correre dietro la sua auto e richiamarlo indietro (quasi a fermare un allontanamento
in una strana forma di "preveggenza" infantile); in età adulta ,con la morte tragica della madre ,diviene brillante pianista ed intesse un'appassionata dedizione con la musica che è anche traccia indelebile d'una presenza insostituibile(la madre lo aveva iniziato al pianoforte); la storia di questo forte vincolo ( con la madre scompare una dimensione familiare che nessuno sa più ricreare) attraversa il prodigioso gioco dei suono in una serie di esecuzioni Yazz (rese dal Bravissimo Regista Milani con una direzione bellissima ed efficace )che si alternano ad un continuo ritorno del dolore di un trauma insostenibile :il bambino assiste alla tragica morte per incidente d'auto della madre , il suo mondo immaginale ne resta ferito irrimediabilmente.
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Meraviglioso Cinema Italiano !
"Piano, solo" riesce a narrare in profondità una vicenda umana esemplare, fatta di arte pura nel talento musicale ma anche di estrema vulnerabilità .Il film sa decrivere con sfumature eleganti e precise la parabola d'una vita difficile: da piccolo il protagonista Luca Flores rivela una sensibilità delicata nella gioiosa dimensione cha la madre garantisce e protegge , si nasconde al momento dei commiato del papà(sempre in viaggio) per poi correre dietro la sua auto e richiamarlo indietro (quasi a fermare un allontanamento
in una strana forma di "preveggenza" infantile); in età adulta ,con la morte tragica della madre ,diviene brillante pianista ed intesse un'appassionata dedizione con la musica che è anche traccia indelebile d'una presenza insostituibile(la madre lo aveva iniziato al pianoforte); la storia di questo forte vincolo ( con la madre scompare una dimensione familiare che nessuno sa più ricreare) attraversa il prodigioso gioco dei suono in una serie di esecuzioni Yazz (rese dal Bravissimo Regista Milani con una direzione bellissima ed efficace )che si alternano ad un continuo ritorno del dolore di un trauma insostenibile :il bambino assiste alla tragica morte per incidente d'auto della madre , il suo mondo immaginale ne resta ferito irrimediabilmente. La sofferenza non riesce a trovare espressione oltre una dimensione di solitudine interiore,la difficoltà di vivere in modo "normale" ( magistrale interpretazione di K Rossi Stuart )e la lotta disperata contro la dimensione di follia lascia che il crollo interiore non possa essere fronteggiato da una famiglia , priva di forza ( come se solo la madre ne fosse depositaria).Il male di Luca è riconosciuto dalla sorella ,una straordinaria Paola Cortellese, personaggio tenerissimo e generoso ma a sua volta danneggiato dal silenzio impotente che il debole padre (nella validissima interpretazione di Michele Placido non riesce a rompere ; la salvezza di Luca non può compiersi in quelle dinamiche relazionali indebolite ed opacate col tempo,nessuno riesce a sottrarre questo splendido artista alla sua solitudine ed all'impatto con una devastante depressione ( solo farmaci ed elettroschok risultano inefficaci).Questo film riesce a descrivere con piena maturità la complessità del vivere, le sue sfumature nella purezza artistica ma anche nell'mpossibilità di elaborare traumi precoci che conducono ad ammalarsi,e nel resistere a certe perdite.
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