Piano, solo

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Un film di Riccardo Milani. Con Kim Rossi Stuart, Jasmine Trinca, Paola Cortellesi, Roberto De Francesco, Corso Salani.
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Biografico, durata 104 min. - Italia 2007. - 01 Distribution uscita venerdì 21 settembre 2007. MYMONETRO Piano, solo * * * - - valutazione media: 3,11 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Il pianoforte, il dolore e il coraggio Valutazione 5 stelle su cinque

di Movieman


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mercoledì 4 marzo 2020

"Piano, solo" è, prima di tutto, un film coraggioso perché non solo è un film biografico che vuole raccontare un artista poco conosciuto ma che, attraverso il racconto della sua breve e tormentata vita, affronta (in maniera diretta e cruda, senza fronzoli) temi drammatici e molto scomodi: la solitudine, la perdita di una persona cara (in questo caso, una madre), i rapporti familiari, il suicidio e la depressione. Temi, questi, non soltanto scomodi, ma anche molto difficili da raccontare: si rischia di scivolare nel patetico, nel melodrammatico, nel ricattatorio. Sono tutte trappole che il film, diretto da Riccardo Milani e arricchito da interpreti in stato di grazia, riesce ad evitare magnificamente scegliendo la strada del pudore e riuscendo a creare delle emozioni profonde che permangono anche a distanza di molti giorni dalla visione.
In questo caso, l'artista raccontato è Luca Flores, pianista jazz, morto suicida all'età di 39 anni nel 1995. Il film, basato su un libro di Walter Veltroni, comincia in Africa, dove Luca trascorse parte dell'infanzia. Quello che subito viene messo in evidenza è il rapporto tenero fra il bambino e la madre e la tendenza del bambino alla dimestichezza con i tasti del pianoforte e, di conseguenza, alla musica. Poi, avviene la tragedia di cui Luca, pur essendo senza colpa, si sentirà responsabile: l'incidente stradale in cui muore la madre. Luca e sua sorella Baba vanno a vivere con il padre (ci sono altri consanguinei, ma vengono mandati altrove).  Passano gli anni e, ormai adulto, Luca si diploma al Conservatorio e vive a Firenze.  Mentre suona in un locale, viene notato da altri musicisti e invitato ad unirsi a loro per formare un trio che suoni musica jazz. Per Luca è un'esperienza nuova (lui si è formato sulla musica classica) che gli apre nuove porte. Il suo talento comincia a venir notato, trova anche una ragazza, ma da sè stessi e dal proprio passato non si può fuggire: pian piano si fanno avanti una depressione latente e la tristezza ed il rimorso per la morte di quella madre tanto amata. Sentimenti e stati d'animo che, sommati anche alle delusioni della vita, porteranno il protagonista (questo suggerisce il film) verso la tragica decisione finale.
Nel cimentarsi con questa rischiosissima storia, Milani sceglie, come ho già scritto, la via del pudore: non vi è la spettacolarizzazione del dolore, perché questo è solo una parte del racconto. Non viene battuto, ed è il caso di dirlo, sempre lo stesso tasto.  Vi è invece la voglia di capire le motivazioni di questo personaggio, il tentativo di esplorare la sua personalità in tutte le sue sfaccettature e, nel far questo, trova in Kim Rossi Stuart un interprete misurato e molto intenso. E' un film in cui, volutamente, gli sguardi dicono di più di quello che le parole esprimono (primi piani ce ne sono molti) e lasciano intravedere molto soprattutto le sofferenze nascoste di tutti i personaggi anche nelle scene apparentemente meno drammatiche. Più che sulla regia (che adotta soluzioni semplici e discrete, ma in senso positivo perché non è mai invadente), questo film punta sulla recitazione. Un apporto consistente è dato dal coro ( nel quale si rivede con grande piacere lo scomparso Corso Salani, grandissimo interprete de  "Il muro di gomma" di Marco Risi) , ben formato da validi interpreti fra i quali spicca Paola Cortellesi che, nel ruolo di Baba, sorella affettusa e testimone sofferente e impotente del dramma del fratello, riesce a scuotere e a far vivere tutta l'intensità dei momenti più toccanti anche con la forza di  un solo sguardo. Degna di nota, infine, la bella colonna sonora: in un film che parla anche di musica, non poteva essere altrimenti.

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