Piano, solo

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Un film di Riccardo Milani. Con Kim Rossi Stuart, Jasmine Trinca, Paola Cortellesi, Roberto De Francesco, Corso Salani.
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Biografico, durata 104 min. - Italia 2007. - 01 Distribution uscita venerdì 21 settembre 2007. MYMONETRO Piano, solo * * * - - valutazione media: 3,11 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
giuseppina abbate sabato 6 ottobre 2007
sulle sfumature di sensibilità Valutazione 5 stelle su cinque
83%
No
17%

Meraviglioso Cinema Italiano ! "Piano, solo" riesce a narrare in profondità una vicenda umana esemplare, fatta di arte pura nel talento musicale ma anche di estrema vulnerabilità .Il film sa decrivere con sfumature eleganti e precise la parabola d'una vita difficile: da piccolo il protagonista Luca Flores rivela una sensibilità delicata nella gioiosa dimensione cha la madre garantisce e protegge , si nasconde al momento dei commiato del papà(sempre in viaggio) per poi correre dietro la sua auto e richiamarlo indietro (quasi a fermare un allontanamento in una strana forma di "preveggenza" infantile); in età adulta ,con la morte tragica della madre ,diviene brillante pianista ed intesse un'appassionata dedizione con la musica che è anche traccia indelebile d'una presenza insostituibile(la madre lo aveva iniziato al pianoforte); la storia di questo forte vincolo ( con la madre scompare una dimensione familiare che nessuno sa più ricreare) attraversa il prodigioso gioco dei suono in una serie di esecuzioni Yazz (rese dal Bravissimo Regista Milani con una direzione bellissima ed efficace )che si alternano ad un continuo ritorno del dolore di un trauma insostenibile :il bambino assiste alla tragica morte per incidente d'auto della madre , il suo mondo immaginale ne resta ferito irrimediabilmente. [+]

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un_pianista. venerdì 12 ottobre 2007
rachmaninoff a prima vista... Valutazione 3 stelle su cinque
72%
No
28%

Vabbe' che e' un film, ma l' esecuzione del preludio in Do# minore a prima vista se lo potevano risparmiare. Neanche Horowitz avrebbe potuto eseguirlo in quel modo a prima vista... Per il resto un film mi ha comunicato una tristezza e desolazione infinite, e anche un po' di rabbia. Tristezza naturalmente per la condizione del personaggio Flores e le tragiche vicende che ha vissuto, rabbia per lo muro di incomunicabilità che si percepisce tra il pianista e le persone a lui piu' vicine. Brava assai la Cortellesi che forse comprende meglio di chiunque altro la condizione del fratello ma che non riesce a condividere psicologicamente con lui la tragica esperienza della morte della madre. Bravo Placido che ha impersonato perfettamente quella figura di padre che non riesce a relazionarsi in alcun modo con il figlio il quale essendo artista sensibile soffre ancora di piu'. [+]

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cinofilo_bau martedì 1 luglio 2008
non solo piano Valutazione 3 stelle su cinque
80%
No
20%

Genio del pianoforte, sul quale riversa le ossessioni generate dal senso di colpa che prova ritenendo di essere stato la causa della morte della madre. La vita di Luca Flores, dall' infanzia africana alla maturita' italiana, a Firenze. Dalla spensieratezza dell'infanzia, interrotta dlla morte della madre in un incidente di auto che lascia illesi Luca (Kim Rossi Stewart, al solito un grande) e la sorella Baba (brava ma un po' sottotono Paola Cortellesi)ai tormenti della vita vissuta in Italia, quando il geniale pianista comincia a mostrare i segni di una nevrosi (che il film suggerisce conseguenza dei sensi di colpa di cui dicevo prima) che minano la pienezza di una vita altrimenti perfetta: il supporto di una famiglia unita e amorosa, un talento subito riconosciuto e apprezzato (in pochi anni arriva a suonare anche con Chet Baker), l' amore di una donna (Jasmine Trinca, ne cosi ne cosa)che per prima avverte la stonatura, nella incapacita' di Luca di amare pienamente, di abbandonarsi al piacere della vita, in quel suo rinchiudersi piuttosto, ossessivamente, nello studio del pianoforte, al quale esegue interminabili scale. [+]

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karlettinos mercoledì 7 aprile 2010
film meraviglioso Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

  Milani (bravissimo, seppur colpevole nell'improponibile lettura a prima vista - classico esempio di aspetti che fanno imbestialire i musicisti per la superficialità e l'ignoranza con cui la loro disciplina, così estremamente impegnativa e coinvolgente, viene affrontata generalmente dai registi) descrive l'umanità profonda di un musicista. Un raro film in cui il personaggio è umano, realmente umano. Perfetta a questo scopo la scelta di Kim Rossi Stuart che interpreta perfettamente l'uomo-artista Flores (la dicotomia uomo-artista non è dissociabile). [+]

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movieman mercoledì 4 marzo 2020
il pianoforte, il dolore e il coraggio Valutazione 5 stelle su cinque
0%
No
0%

"Piano, solo" è, prima di tutto, un film coraggioso perché non solo è un film biografico che vuole raccontare un artista poco conosciuto ma che, attraverso il racconto della sua breve e tormentata vita, affronta (in maniera diretta e cruda, senza fronzoli) temi drammatici e molto scomodi: la solitudine, la perdita di una persona cara (in questo caso, una madre), i rapporti familiari, il suicidio e la depressione. Temi, questi, non soltanto scomodi, ma anche molto difficili da raccontare: si rischia di scivolare nel patetico, nel melodrammatico, nel ricattatorio. Sono tutte trappole che il film, diretto da Riccardo Milani e arricchito da interpreti in stato di grazia, riesce ad evitare magnificamente scegliendo la strada del pudore e riuscendo a creare delle emozioni profonde che permangono anche a distanza di molti giorni dalla visione. [+]

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olga venerdì 28 settembre 2007
come il jazz nulla Valutazione 3 stelle su cinque
30%
No
70%

PIANO, SOLO Tormento ed estasi della creazione, vita vera e suggestioni psicoanalitiche, rapporti familiari e sentimentali difficili da gestire: questi i temi del film di Riccardo Milani. Traendo ispirazione dal romanzo Il disco del mondo, di Valter Veltroni (prima che abbandonasse il progetto missionario africano per diventare il Lorenzo il Magnifico della nostra repubblica), il lungometraggio racconta la vicende biografiche di Luca Flores, un pianista divenuto famoso intorno agli anni ’60, a partire dall’infanzia in Mozambico fino al suicidio avvenuto a Firenze. A lui presta una faccia intensa e bella Kim Rossi Stuart, ormai specializzato in questi ruoli malinconici, quando non al confine con la follia. [+]

[+] ad olga (di mafalda)
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oscar venerdì 12 ottobre 2007
inizia il cinema veltroniano!!!!!! Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
100%

Con questo film si inaugura il cinema veltroniano. Poi toccherà a Senza Patricio, diretto da Gianni Amelio e a Forse Dio è malato. E prima o poi uscirà anche La scoperta dell'Alba. Non c'è da sorprendersi: Veltroni ha sempre amato il cinema, il quale lo ricambia. La verità è che il sogno di Walter è di diventare un giorno un grande regista. Ma questa è un altra storia..... Il film narra la complicata esistenza di Luca Flores, un grande musicista quasi sconosciuto, infatti c'è voluto proprio questo film per conoscerlo. Nel film si riscontrano alcune similitudini kitsh con i telefilm, ma non intaccano troppo la poesia del film. L'unica parte lieta è la prima mezz'ora. Non appena Luca si "mette insieme" a Cinzia il film diventa un melodramma che trova nella famiglia il brodo primordiale delle nevrosi e il mal di vivere. [+]

[+] se a scriverlo è walter... (di mafalda)
[+] al "cinema" non conviene (di mafalda)
[+] per mafalda (di andrea concetti)
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giorgio camisani giovedì 10 gennaio 2008
una biografia didascalica del jazzista luca flores Valutazione 2 stelle su cinque
33%
No
67%

Tra le prime scene del film abbiamo l’episodio tragico e fondamentale per l’infanzia e per la vita futura di Luca Flores. Un’automobile sta percorrendo un’anonima strada del Mozambico; a bordo c’è un ragazzino, Luca, e la sorella, seduti sul sedile posteriore dell’auto, mentre la madre, Jolanda, è al posto di guida. Tramite lo specchietto retrovisore Luca e la madre si scambiano uno sguardo intenso ed un sorriso affettuoso, tra loro si percepisce una profonda intesa e vicinanza, tanto che si potrebbe leggere questo momento come il realizzarsi di un abbraccio “spirituale” tra madre e figlio. D’un tratto però questo abbraccio s’interrompe bruscamente: forse a causa della distrazione di Jolanda, alla guida, l’auto subisce uno sbandamento e si ribalta. [+]

[+] e' un vizio (di miriam)
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rudolf sabato 3 novembre 2007
loffio Valutazione 2 stelle su cinque
26%
No
74%

Una vita fulminea e bruciante, nutrita dalla musica e devastata dalla follia: questo il tema del film di Riccardo Milani, tratto da un romanzo di Walter Veltroni (sic) e serio candidato al titolo di opera più loffia dell’anno. Distribuisce la 01, e dell’asettica miniserie Rai Piano, solo ha tutto, dall’ambientazione casual-chic (che alterna luccicanti esotismi da agenzia di viaggio a opulenti interni provinciali in odore di Bergman) allo script che procede per scene-chiave (preferibilmente strappalacrime) nel più assoluto sprezzo della logica e – quel che è peggio – del ritmo drammatico, dai dialoghi così ridicoli da sfiorare il sublime (l’ultima scena nel bar fra Luca e Cinzia) a un cast (sulla carta notevolissimo, specie nelle parti di fianco) che pare compiacersi a ogni inquadratura dell’esibizione di una recitazione tanto istericamente inadeguata alla fragilità del soggetto. [+]

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