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best.
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sabato 27 dicembre 2008
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favoloso
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Uno dei migliori film in assoluto di quest'inverno, una bellissima interpretazione da parte delle due attrici principali (Thurman e Wood).
Il Film è ricco di emozione e a me è piaciuto moltissimo.
Consiglio a tutti di vederlo.
XOXO Best.
[+] ma non ti sei addormentata???
(di gianfra79@libero.it)
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nih@l!!
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sabato 20 dicembre 2008
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mammma mia...
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Bello,bello,bello......da vedere.......non aggiungo nient'altro....
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eve
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lunedì 15 dicembre 2008
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bello e particolare
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Film complesso,molto bello e ben realizzato con un finale aperto a più interpretazioni che stravolge le premesse,ad una seconda visione risulta ancora più apprezzabile per l'andirivieni di molti simbolismi che alla fine completano il quadro(coscienza,cuore,acqua,maternità)e che all'inizio possono sfuggire.Particolare l'uso delle musiche e dei colori che tracciano il personaggio di Diane giovane/adulta,onirici i titoli di testa,pessimo il doppiaggio della Thurman.
[+] giusto!
(di maria)
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paolo
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venerdì 12 dicembre 2008
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interessante
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Da vedere anche se il finale e' ambiguo ....
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(di ciuzzy)
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gus da mosca
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domenica 7 dicembre 2008
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diana torna a vivere con maureen.
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Perelman continua a portare la Tragedia al cinema, ma rispetto alla "Casa di sabbia e nebbia", sposta la drammatizzazione dagli eventi alle persone. Diana e' Evan Rachel Wood, continua a fare la ragazzina sbandata gia' vista in "Thertheen", e' cresciuta nel corpo, non nella testa, ma ha un'amica "con la testa a posto", Maureen, che capisce la sua voglia di trasgressione (causa anche di un drammatico aborto). Le immagini delle 2 ragazze tanto diverse, quanto amiche, compongono un primo film, che ci porta ad un evento senza ritorno per l'esistenza delle 2 giovani donne. Perelman alterna le immagini di vita delle 2 giovani e quelle di Diana adulta (Uma Thurman), donna sposata e con una (nuova) figlia, ribelle come lei da bambina.
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Perelman continua a portare la Tragedia al cinema, ma rispetto alla "Casa di sabbia e nebbia", sposta la drammatizzazione dagli eventi alle persone. Diana e' Evan Rachel Wood, continua a fare la ragazzina sbandata gia' vista in "Thertheen", e' cresciuta nel corpo, non nella testa, ma ha un'amica "con la testa a posto", Maureen, che capisce la sua voglia di trasgressione (causa anche di un drammatico aborto). Le immagini delle 2 ragazze tanto diverse, quanto amiche, compongono un primo film, che ci porta ad un evento senza ritorno per l'esistenza delle 2 giovani donne. Perelman alterna le immagini di vita delle 2 giovani e quelle di Diana adulta (Uma Thurman), donna sposata e con una (nuova) figlia, ribelle come lei da bambina. Diana-donna ha l'esistenza segnata da quell'evento, che rivive ossessivamente ogni giorno, vede in sua figlia se stessa bambina, si scopre "tradita da se stessa" (amante di suo marito). Si sente tradita da quella parte del suo carattere che vivrebbe l'esistenza serena, che le ha riservato il destino e che l'altra componente del suo carattere rifiuta: vuole ossessivamente cambiare quell'evento per cambiare la sua esistenza, sua e della sua amica Maureen. L'ultima battuta del film rivela l'esito della sua battaglia interiore con se stessa: "Lei e' tra i sopravvissuti?" - "No!", risponde Diana. La tragedia esistenziale si e' compiuta e Diana ha vinto ! Rinuncia alla sua esistenza felice e trasgredisce al destino: cambia nella sua mente quell'evento e la sua esistenza: ancora una volta nella sua vita resta con la sua amica. Un film tragicissimo nei sentimenti e nei risvolti esistenziali, ma non nella recitazione, molto meno tesa rispetto alla "Casa di sabbia e nebbia". Il regista non ricorre ai flashback narrativi per raccontare i "2 film", ma li alterna con stacchi tanto improvvisi, quanto fluidi, efficacissimi ed equilibrati. Viene mantenuto un costante equilibrio visivo di colori e tempi dell'immagine, lenti. Le sature immagini di fiori in mutazione di colore, che aprono i titoli di testa, spiegano allo spettatore il linguaggio dell'intero film: una continua mutazione tra 2 storie, dove il tempo e' annullato, tra 2 vite coesistenti, fuori dal tempo. Bellissimo, ancora piu' interessante dopo una seconda, piu' attenta, visione. Dal film sono state tagliate, giustamente, una lunga serie di scene cariche di simboli drammatici (oltre 15 minuti), che avrebbero inutilmente snaturato l'anima esistenziale del film. Nella versione cicolante il film risulta piu snello (80 minuti, senza i titoli), cosa che giova alla necessaria lentezza del narrato. Consigliatissimo agli amanti del Dramma Classico, riproposto in costumi contemporanei. (La classificazione Thriller di Mymovies e' completamente sbagliata e andrebbe corretta con "drammatico"!)
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[+] thirteen non thertheen
(di gus da mosca)
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gus da mosca
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sabato 6 dicembre 2008
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ritorno ad un'altra vita, oltre la propria vita
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Nella vita ci si trova davanti a scelte forzate e senza ritorno, che segnano per sempre il prorio modo di vivere, ben oltre lo stile determinato dal carattere personale. Oltre a questo tema, troviamo nel film altri 2 aspetti: il contrasto tra caratteri complementari, diversi e per questa ragione attratti, e la crisi evolutiva nel passaggio all'adolescenza e poi all'eta' adulta. Perelman e' il regista della tragedia classica, riproposta in uno stile contemporaneo: qusta sua seconda opera raffina la tragicita' di contesto e recitazione, presenti nella "Casa di Sabbia e Nebbia", spostando i toni drammaticissimi dagli eventi alle persone. Una interiorizzazione non facile da rendere per immagini.
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Nella vita ci si trova davanti a scelte forzate e senza ritorno, che segnano per sempre il prorio modo di vivere, ben oltre lo stile determinato dal carattere personale. Oltre a questo tema, troviamo nel film altri 2 aspetti: il contrasto tra caratteri complementari, diversi e per questa ragione attratti, e la crisi evolutiva nel passaggio all'adolescenza e poi all'eta' adulta. Perelman e' il regista della tragedia classica, riproposta in uno stile contemporaneo: qusta sua seconda opera raffina la tragicita' di contesto e recitazione, presenti nella "Casa di Sabbia e Nebbia", spostando i toni drammaticissimi dagli eventi alle persone. Una interiorizzazione non facile da rendere per immagini. Il regista lo fa girando 2 film separati, poi mescolati ed alternati nel montaggio, senza ricorrere a meccanismi narrativi (niente flashback): un primo film viene semplicemente usato per figurare i pensieri ossessivi della Thurman, protagonisa del secondo film. L'ultima componente dell'opera e' quella piu' importante: la vita che scorre intorno alla protagonista, cambia progressivamente ai suoi occhi, mentre viene da lei letta sempre piu' con gli occhi di quando, adolescente, si trovo' difronte alla scelta drammatica, che condiziono' la sua intera esistenza. Sua figlia, bambina "ribelle", accende la regressione caratteriale, poi sostenuta dalla visione di se stessa, amante di suo marito: tradita da se stessa, da quella componente del suo carattere che vorrebbe continuare a vivere, tanto simile a com'era lei, prima della scelta. La protagonista ha deciso di tornare indietro e cambiare il corso della propria vita, cambiando quella scelta che determina il senso della propria esistenza, alla radice. Un dramma bellissimo, reso senza ricorrere alle tinte forti di una recitazione tragica, come Perelman fece nell'opera prima. Un film tuttao esistenziale ed introspettivo, nei suni enelle immagini, che poco si presta ad una lettura veloce e superficiale e richiede una seconda visione, per apprezzare gli aspetti recitativi, sfumati e mai demarcati. Alcuni (pochi) aspetti di script e di sceneggiaura potrebbero richiamare il film "Elephant" di GusVanSant, ma si tratta di una illusione. GusVan Sant ha fatto un affresco impressonista di sentimenti giovanili, asettico e contemplativo. Perelman disseziona i sentimenti dall'interno e li ricompone secondo una evoluzione, diversa da quella che sembra evidente per lo spettatore ad inizio film. Solo sentendo le ultime battite: "lei e' tra i sopravvissuti ?..." - "No!!", lo spettatore capisce che la protagonista ha cambiato la sua scelta, nella mente e nel carattere. La difficilissima sceneggiatura e' realizzata efficacemente, anche se il breve film, drammatico solo in cio' che lascia intuire allo spettatore, lascia una traccia confusa nella mente. Sembra uno di quei sogni emozionali e senza storia, che al risveglio sono gia' dimenticati, ma segnano l'umore dell'intera giornata e, a volte, dell'intera vita. Bello, ma difficile da leggere.
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spanish89
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martedì 2 dicembre 2008
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molto bello!
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Film molto bello guardatelo non ve ne pentirete.
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camix
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domenica 23 novembre 2008
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una madre tormentata dai ricordi di una strage
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Che cosa è la coscienza è il punto focale del film ma secondo me è un ottimo film per farsi venire mal di testa.........
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(di daniela80)
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