vw (viva wenders)
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martedì 17 febbraio 2009
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visto a roma alla festa del cinema!
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Ho visto "Aspettando il sole" nell'affollatissima anteprima alla Festa del Cinema di Roma e sono rimasto affascinato: "Aspettando il Sole" di Ago Panini è un po' Altman, un po' Inarritu/Arriaga, soprattutto molto Cohen, ma tutto molto molto italiano. Bellissimo lo script, coraggioso e lontano anni luce da quanto si produce oggi. La confezione estetica è perfetta (i miei vicini di posto dicevano: non sembra neanche un film italiano...) ma quello che sorprende di più sono gli attori: nessuna sorpresa dagli eccellenti Cederna e Storti (che bravi!) ma sorpresa da Vanessa Incontrada, da Raiz, soprattutto da Gabriel Garko. E molto bravi anche quelli meno famosi (su tutti Venitucci e lo straordinario De Lorenzo/Micheael Magnifico).
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Ho visto "Aspettando il sole" nell'affollatissima anteprima alla Festa del Cinema di Roma e sono rimasto affascinato: "Aspettando il Sole" di Ago Panini è un po' Altman, un po' Inarritu/Arriaga, soprattutto molto Cohen, ma tutto molto molto italiano. Bellissimo lo script, coraggioso e lontano anni luce da quanto si produce oggi. La confezione estetica è perfetta (i miei vicini di posto dicevano: non sembra neanche un film italiano...) ma quello che sorprende di più sono gli attori: nessuna sorpresa dagli eccellenti Cederna e Storti (che bravi!) ma sorpresa da Vanessa Incontrada, da Raiz, soprattutto da Gabriel Garko. E molto bravi anche quelli meno famosi (su tutti Venitucci e lo straordinario De Lorenzo/Micheael Magnifico). Insomma mi sono molto divertito con questa commedia noir (anche qui faccio fatica a trovarci un etichetta) e lo consiglio vivamente. Un ottimo antidoto ai cinepanettoni e alle improponibili teen comedy che ammorbano le sale italiane.
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robmamba
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lunedì 23 febbraio 2009
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troppo poco italiano!
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Davvero un bell'esperimento!un viaggio altmaniano negli anni 80 in Italia,nei suoi alberghi detusti e decadenti,con i suoi programmi sulle reti regionali terribilmente trash(capitolo bellissimo).Un concatenarsi di situazioni geniali,atipiche,teatrali,noir e poetiche.Attori meravilgiosi,atmosfera azzeccatta!Sceneggiatura e regia sono acerbe ma promettono bene.
Troppo poco italiano,troppo poco Parlami d'amore,troppo poco Notte prima degli esami etc
Questi sono film di partenza su cui basare il nuovo cinema Italiano!ma sarà veramente così?
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erika
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mercoledì 11 marzo 2009
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a me è piaciuto
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Irrisolto certo, ma osa. La sceneggiatura era interessante, ha provato a levarsi dai soliti paletti del cinema mainstream, però sbaglia in alcuni episodi (quella di Bova non è una storia, quella di Ravello non è una storia). Per il resto il ritmo è lento, wendersiano, e la gente non è più abituata. Ma non dimentico che si tratta di un piccolo film indipendente, fatto con quattro soldi. E' già tanto che se sia arrivato nelle sale.
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emil
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lunedì 9 marzo 2009
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de lusione
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Non mi è piaciuto! Ma proprio per niente! Attendevo da tempo il film di Ago e ne sono rimasto terribilmente deluso. Si una gran cura formale, bella fotografia, una messa in scena elegante - certo non da cinema italiano - ma questi sono i soliti commenti che si fanno ad un film non bello. La sceneggiatura non esiste, ci sono alcune storie - in primis quella di Bova - assolutamente inutili... non portano il film da nessun parte, lo rallentano e lo rendono terribilmente noioso. Alcuni personaggi sono ben caratterizzati ma non sono ancora personaggi. Insomma mi sembra di aver visto un cortometraggio che per smania del regista si è voluto trasformare in un lungometraggio.
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pennylane
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venerdì 27 febbraio 2009
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un insieme di situazioni ben confezionate
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Questo film e' un insieme di situazioni esteticamente ben confezionate. Ma una cosa non mi torna: per chi si fa il cinema? Per se stessi o per il pubblico? Io come spettatrice mi sento TRADITA da un film cosi', seppure molto bene fatto. Mi sembra una autocelebrazione del regista stesso. Vorrei dire al regista che deve ricordarsi che il cinema nasce per emozionare, per stupire, per far piangere o ridere, e' uno scambio di sentimenti, il cinema e' per il pubblico. Non e' estetica pura e fredda. Il cinema non e' artificio, come la pubblicita'. Il cinema e' cuore e il pubblico non lo freghi.
Le basi stilistiche ci sono e sono molto raffinate, ma manca del tutto il resto, la storia, la sceneggiatura , la direzione degli attori, la regia.
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Questo film e' un insieme di situazioni esteticamente ben confezionate. Ma una cosa non mi torna: per chi si fa il cinema? Per se stessi o per il pubblico? Io come spettatrice mi sento TRADITA da un film cosi', seppure molto bene fatto. Mi sembra una autocelebrazione del regista stesso. Vorrei dire al regista che deve ricordarsi che il cinema nasce per emozionare, per stupire, per far piangere o ridere, e' uno scambio di sentimenti, il cinema e' per il pubblico. Non e' estetica pura e fredda. Il cinema non e' artificio, come la pubblicita'. Il cinema e' cuore e il pubblico non lo freghi.
Le basi stilistiche ci sono e sono molto raffinate, ma manca del tutto il resto, la storia, la sceneggiatura , la direzione degli attori, la regia. Auguro a questo regista di crescere nel cuore e nell'anima e non solo nell'immagine.E poi vedrai che riuscirai a trasmettere molto di piu' di un insieme di inquadrature.
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giò
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domenica 22 febbraio 2009
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povero cinema italiano
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A risollevare le sorti del zoppicante cinema italiano, un Regista e un gruppo di pubblicitari milanesi.
Il tentavo di estremizzare il cinema come in America fanno Tarantino o i fratelli Cohen ed altri, con i loro stili unici.
Il dramma però è di trovarsi davanti un film "funereo", un incrocio di storie povere, dove nulla è giustificato, credibile, ma soprattutto interessante.
Il film, piatto dal punto di vista delle emozioni, risulta a tratti disturbante, banale nei suoi cliclè, una fotografia a dir poco brutta di chi (P.Caimi) negli spot, forse con altri tempi e altri soldi, viene considerato un fuoriclasse, mentre nel film si avvicina all'esordio di un giovane da centro sperimentale. Il Regista inserisce nei dialoghi e nei pensieri dei protagonisti, effetti di montaggio di scene in b/n e inquadrature pseudooriginali, per dare un tocco autoriale che irrita non poco, con una sgrammaticatura di linguaggio tecnico, passando dalla macchina a mano, alle inquadrature fisse e l'uso di alcuni zoom.
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A risollevare le sorti del zoppicante cinema italiano, un Regista e un gruppo di pubblicitari milanesi.
Il tentavo di estremizzare il cinema come in America fanno Tarantino o i fratelli Cohen ed altri, con i loro stili unici.
Il dramma però è di trovarsi davanti un film "funereo", un incrocio di storie povere, dove nulla è giustificato, credibile, ma soprattutto interessante.
Il film, piatto dal punto di vista delle emozioni, risulta a tratti disturbante, banale nei suoi cliclè, una fotografia a dir poco brutta di chi (P.Caimi) negli spot, forse con altri tempi e altri soldi, viene considerato un fuoriclasse, mentre nel film si avvicina all'esordio di un giovane da centro sperimentale. Il Regista inserisce nei dialoghi e nei pensieri dei protagonisti, effetti di montaggio di scene in b/n e inquadrature pseudooriginali, per dare un tocco autoriale che irrita non poco, con una sgrammaticatura di linguaggio tecnico, passando dalla macchina a mano, alle inquadrature fisse e l'uso di alcuni zoom.. gettati lì sulla pellicola un po' a caso come parmigiano sulla pasta.
La Mikado ha impiegato due anni per far uscire questo film(e si capisce il perché) nonostante il cast.
forse era meglio l'uscita singola per dvd.
Giocchino Mele
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giovanna
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martedì 10 marzo 2009
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se penso a kim rossi stuart.....
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Penso che...la cecità dell' uomo va costantemente aggiornata, la malattia è una nobile componente dei meccanismi naturali ed i cambiamenti arricchiscono i contrasti,le differenze. Questa notte un' onda si è infranta sulle nostre proprietà, ha rosicchiato altri metri d'arenile, ha rubato... ma l'onda più grande ci risparmierà, avrà pietà di noi, la sua presenza serve a spaventarci. Allora è lecito pensare che la costa cullerà i suoi visitatori, ci cullerà tra il frastuono di una mareggiata e la dolce melodia di una sera d'estate... fino a quando l'onda più grande non spazzerà via l' uomo e il suo dolce dormire. Questo penso quando osservo KIM recitare in tanti ruoli memorabili, in tanti colori, voci, sfumature diverse :CUORE CATTIVO,SENZA PELLE, ROMANZO CRIMINALE, LE CHIAVI DI CASA, IL ROSSO E NERO, PIANO SOLO , ANCHE LIBERO VA BENE(racchiude un significato vitale, esistenziale) e potrei continuare.
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Penso che...la cecità dell' uomo va costantemente aggiornata, la malattia è una nobile componente dei meccanismi naturali ed i cambiamenti arricchiscono i contrasti,le differenze. Questa notte un' onda si è infranta sulle nostre proprietà, ha rosicchiato altri metri d'arenile, ha rubato... ma l'onda più grande ci risparmierà, avrà pietà di noi, la sua presenza serve a spaventarci. Allora è lecito pensare che la costa cullerà i suoi visitatori, ci cullerà tra il frastuono di una mareggiata e la dolce melodia di una sera d'estate... fino a quando l'onda più grande non spazzerà via l' uomo e il suo dolce dormire. Questo penso quando osservo KIM recitare in tanti ruoli memorabili, in tanti colori, voci, sfumature diverse :CUORE CATTIVO,SENZA PELLE, ROMANZO CRIMINALE, LE CHIAVI DI CASA, IL ROSSO E NERO, PIANO SOLO , ANCHE LIBERO VA BENE(racchiude un significato vitale, esistenziale) e potrei continuare.... Caro AGO PANINI lo sai che esiste un attore- poeta che si chiama KIM ROSSI STUART? Pensaci per la tua prossima "opera", visto che gli attori che hai utilizzato per questo film sono poco convincenti, anche se anch'io come ben citano i messaggi precedenti salvo VENITUCCI, CEDERNA, TIBERI, DE LORENZO, SANTAMARIA.Butto giù dalla torre BOVA e GARKO! Inoltre permettimi di aggiungere che la sceneggiatura del film lascia molto a desiderare,avresti dovuto tessere meglio la storia dei vari personaggi e darle un ritmo più calzante. Speriamo bene la prossima volta!
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