alex
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venerdì 17 novembre 2023
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spkike ti sei superato!
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Primo lungometraggio visto del considerevole regista Spike Lee, e il termine stupefatto è quello che mi rispecchia di più dopo la visione del film .
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Primo lungometraggio visto del considerevole regista Spike Lee, e il termine stupefatto è quello che mi rispecchia di più dopo la visione del film . Utilizzo questo termine poiché sono stato sbalordito dall’ incredibile bravura del regista nel realizzare un movie caper di questo calibro con una trama super intrigante e dei dialoghi brillanti ma allo stesso tempo acuti e angoscianti. D’altro canto, l’opera si può dividere in due blocchi, nel primo lo spettatore accoglie un senso di inquietudine ed enigmaticità, portando il film più sul genere noir, mentre nel secondo blocco il ritmo evolve rendendosi più frenetico e piacevole alla vista. Il comparto tecnico del film è sicuramente onorabile, con una fotografia che all’interno della banca è lugubre non tanto per i colori ma quanto per il clima di inquietudine creato dai criminali. Oltre alla fotografia, il vero diamante del film è Denzel Washington, un attore di cui non ho visto molto ma per quello che ho visto mi ha già preso il cuore, facendomi provare un sequela di emozioni profonde e vere. Dopo di ché, tolte le emozioni l’opera trasporta gli spettatori al di fuori dalla della banca poiché con i magistrali piani sequenza che sono stati realizzati e la grandissima bravura dei movimenti della macchina, sembrava di essere lì proprio in qualità di spettatore della vicenda. Un elogio a questa film è anche il fatto di esser stato di ispirazione a molti film dell’ultimo decennio e soprattutto a una seria di grande successo mondiale cioè “La casa di carta” in cui temi e la storia in se è diversa ma il contenuto e la trama sostanzialmente sono gli stessi . Poi Un altro elogio che mi sento in dovere di fare è la colonna sonora del film, che varia da musiche incalzanti e ansiogene ad altre di estrema vitalità e vivacità. Un film che reputo riuscito sotto ogni punto di vista: inquadrature, trama, correlazione dei personaggi e tant’altro quindi non faccio altro che consigliarlo ed essere pronti a un’ondata di emozioni varie che finiscono solo dopo qualche ora dalla fine della visione del film.
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[+] una confezione di gran spettacolo.
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robert de nirog
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mercoledì 18 novembre 2020
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chi è il cattivo? il banchiere o il rapinatore?
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Spike Lee sfonda il botteghino con il suo primo film di genere. Lascia da parte i temi politici e sociali del cinema indipendente e si lancia su di un soggetto classico della cinematografia: la rapina in banca. Ma Spike Lee è comunque originale nello sviluppo della trama. La sinossi del film come detto ricalca un tema caro al grande schermo, la rapina in banca con ostaggi e trattative estenuanti con l'esterno via telefono. Però Spike Lee, maestro del cinema, non si accontenta. Regista d'autore non sbaglia una inquadratura e il montaggio accompagna la suspence della pellicola. Gran maestria anche nei citazionismi, naturalmente "quel maledetto pomeriggio di un giorno da cani" ma molto altro.
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Spike Lee sfonda il botteghino con il suo primo film di genere. Lascia da parte i temi politici e sociali del cinema indipendente e si lancia su di un soggetto classico della cinematografia: la rapina in banca. Ma Spike Lee è comunque originale nello sviluppo della trama. La sinossi del film come detto ricalca un tema caro al grande schermo, la rapina in banca con ostaggi e trattative estenuanti con l'esterno via telefono. Però Spike Lee, maestro del cinema, non si accontenta. Regista d'autore non sbaglia una inquadratura e il montaggio accompagna la suspence della pellicola. Gran maestria anche nei citazionismi, naturalmente "quel maledetto pomeriggio di un giorno da cani" ma molto altro. Una ottima sceneggiatura che lascia incerto e dubbioso lo spettatore sino al termine. Cosa cercano i rapinatori? E chi sono i rapinatori? Chi è innocente e chi no? I rapinatori mescolano le carte, confondo gli ostaggi e i detective. Da che parte stiamo? Chi sono i colpevoli? Di certo i potenti (proprietari delle banche) sono sicuramente più colpevoli dei rapinatori. Da che parte ci schieriamo? Con chi stiamo? Il finale fa ben sperare: chi lotta contro il male della società alla fine vince e secondo Spike Lee il male è rappresentato dai politici dagli avvocati e dai banchieri che in questa pellicola affondano malamente.
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elgatoloco
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giovedì 16 gennaio 2020
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assolutamente geniale
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Questo"Inside Man"(2006, Spieke Lee)oltre ad essere uno dei migliori film in assoluto, rappresenta, per il grande regista afroamericano,un'ulteriore prova del suo genio registico: la diegesi marcata, che si esprime e manifesta nel "playing th play", attraverso la narrazione della vincenda, ossia delle motivazioni e dello svolgersi della rapina da parte di chi(stando in carcere)l'ha orchestrata e diretta, porta al rapporto equilibrato e critico tra passato e presente, tra il"durante"e il"dopo"la rapina, svelando progressivamente e molto intelligentemente ciò che in realtà si nasconde dietro la facciata di rispettabilità della banca in pieno centro di Manhattan, ossia della cullla del capitalismo yankee.
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Questo"Inside Man"(2006, Spieke Lee)oltre ad essere uno dei migliori film in assoluto, rappresenta, per il grande regista afroamericano,un'ulteriore prova del suo genio registico: la diegesi marcata, che si esprime e manifesta nel "playing th play", attraverso la narrazione della vincenda, ossia delle motivazioni e dello svolgersi della rapina da parte di chi(stando in carcere)l'ha orchestrata e diretta, porta al rapporto equilibrato e critico tra passato e presente, tra il"durante"e il"dopo"la rapina, svelando progressivamente e molto intelligentemente ciò che in realtà si nasconde dietro la facciata di rispettabilità della banca in pieno centro di Manhattan, ossia della cullla del capitalismo yankee. Politicamente, diremmo, una demistificazione di quel "capitalismo finanziario" che, dagli anni 1980 in poi, ma soprattuttto nel decennio successivo e ancora dopo si è affermata in modo clamoroso, portando a risultati incredibili quanto perversi. Qui, sul tutto, pesa la speculazione(vero e proprio furto)operata dal presidente della banca, comprando a prezzi di asosluto vantaggio i diamanti della comunità ebraica rubati dai nazisti.... Straordinari interpreti tutti: da Clive Owen, l'orchestratore della rapina a Christopher Plummer, quello dell'operazione finanziaria"sporca", a Denzel Wanshington, il dtetective, a Jodie Foster, l'esperta in"mediazioni internazionali"che il presidente della banca coinvolge nella vicenda, a Willem Dafoe, il capitnao John Darius, agli altri e alle altre interpreti di un film che giustamente(ossia con pieno merito) deve essere assunto nel"Gptha"della storia del cinema di tutti i tempi. El Gato
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rmarci 05
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domenica 5 maggio 2019
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magistralmente scritto, diretto e interpretato
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Uno dei principali meriti di Spike Lee riguardo questo film è quello di essere riuscito a realizzare un film "su commissione" riuscendo a soddisfare le esigenze del grande pubblico senza mai rinunciare ai caratteri tipici del suo stile, come i numerosi riferimenti all'odio razziale e al clima di tensione creatosi dopo l'attentato alle Torri Gemelle (elemento in perfetta continuità stilistica con La 25° ora). Il regista esibisce, senza autocompiacimento fine a sé stesso, uno straordinario virtuosismo tecnico in linea con la storia, in cui le riprese a spalla, le rotazioni a 360 gradi ed i primi piani seguono lo svolgimento del racconto con un coinvolgimento tale da trasfomare la macchina da presa in un ulteriore attore.
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Uno dei principali meriti di Spike Lee riguardo questo film è quello di essere riuscito a realizzare un film "su commissione" riuscendo a soddisfare le esigenze del grande pubblico senza mai rinunciare ai caratteri tipici del suo stile, come i numerosi riferimenti all'odio razziale e al clima di tensione creatosi dopo l'attentato alle Torri Gemelle (elemento in perfetta continuità stilistica con La 25° ora). Il regista esibisce, senza autocompiacimento fine a sé stesso, uno straordinario virtuosismo tecnico in linea con la storia, in cui le riprese a spalla, le rotazioni a 360 gradi ed i primi piani seguono lo svolgimento del racconto con un coinvolgimento tale da trasfomare la macchina da presa in un ulteriore attore. La pellicola inoltre si avvale di una sceneggiatura essenziale e priva di eccessi, dai dialoghi incalzanti e brillanti, che permette una narrazione alquanto fluida, ricca di tensione e pervasa da un'immancabile ironia (qui ben calibrata), in cui i colpi di scena sono una denuncia socio-politica riguardante le tragedie della Seconda Guerra Mondiale. L'elemento che spesso anima con incredibile vivacità le scene più significative è la recitazione di tutti gli attori, ognuno dei quali perfettamente calato nel proprio ruolo, che forma un'alchimia di rara efficacia nel cinema di genere e che riesce a consentire il pieno apprezzamento di ogni sfumatura all'interno dei personaggi principali. Inside Man è un chiaro esempio di film trascendentale e al contempo perfettamente rientrante nelle caratteristiche del suo genere, ma è anche la conferma che è possibile produrre un buon film d'intrattenimento destinato al grande pubblico, senza che l'autore si sottometta alla produzione e accantoni la propria cifra stilistica, con, in più, un'aggiunta di contenuto. 4 stelle su 5.
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pasquiota
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venerdì 26 ottobre 2018
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molto più che una rapina - da non perdere
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Costruzione perfetta, montaggio magistrale, sceneggiatura a orologeria, interpreti strepitosi, regia di alto livello.
Rapina ad alto contenuto politico e non voglio dire di più.
Prestare molta attenzione alle parole di Clive Owen all'inizio, che sono la chiave del film (e del titolo).
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biso 93
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mercoledì 23 marzo 2016
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un film con stile
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Inside man e' un moderno poliziescho con un'anima retro' e si rifa' ai polizieschi del dopo guerra. Violenza moderata( ogni tanto ci sta), tanta ironia e tanto style in questa nuova pellicola firmata da Spike lee. Regista afroamericano che non ha paura a dire la sua, in questo film riesce a trattare temi quali il razzismo, il potere e l'ambizione con molta classe e maestria, utilizzando un'ironia sottile e non invadente. Certamente il film guadagna una stella in piu' grazie alla presenza ed all'interpretazione del grande denzel washington, qui in forma smagliante e pieno di stile. Si ripeto questa parola perche' inside man e' un film di classe, divertente e piacevole che intrattiene e fa riflettere senza essere troppo pesante, aiutato da un bel cast.
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Inside man e' un moderno poliziescho con un'anima retro' e si rifa' ai polizieschi del dopo guerra. Violenza moderata( ogni tanto ci sta), tanta ironia e tanto style in questa nuova pellicola firmata da Spike lee. Regista afroamericano che non ha paura a dire la sua, in questo film riesce a trattare temi quali il razzismo, il potere e l'ambizione con molta classe e maestria, utilizzando un'ironia sottile e non invadente. Certamente il film guadagna una stella in piu' grazie alla presenza ed all'interpretazione del grande denzel washington, qui in forma smagliante e pieno di stile. Si ripeto questa parola perche' inside man e' un film di classe, divertente e piacevole che intrattiene e fa riflettere senza essere troppo pesante, aiutato da un bel cast. Il merito di questo ottimo risultato va alla brillante regia di Lee che ci mostra le proprie abilita' tecniche senza pavoneggiarsi. Una pecca forse sta nella presenza di Clive owen e Wilem Defoe, bravi attori a cui pero' vengono affidati personaggi un po cosi'....limitati. Consigliato vivamente.
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aristoteles
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giovedì 1 ottobre 2015
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io uscirò da quella porta
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Sceneggiatura e trama veramente originali e di gran pregio per Spike Lee.
Il ritmo è perfetto ,i dialoghi mai banali e l'idea di fuga veramente brillante.
Dietro la rapina perfetta ,ci sono le storie dei protagonisti dei coinvolti,un rapinatore misterioso,un poliziotto sotto inchiesta e una glaciale Jodie Foester che si occupa degli affari sporchi della "New York Bene".
I colpi di scena si sprecano e il film risulta avvincente.
Violenza non ce n'è ,anche perchè il rapinatore Owen si traveste da ladro gentiluomo e visti i risvolti finali si finisce per assolverlo.
Anche Washington riuscirà dignitosamente a portare a termine il suo lavoro.
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Sceneggiatura e trama veramente originali e di gran pregio per Spike Lee.
Il ritmo è perfetto ,i dialoghi mai banali e l'idea di fuga veramente brillante.
Dietro la rapina perfetta ,ci sono le storie dei protagonisti dei coinvolti,un rapinatore misterioso,un poliziotto sotto inchiesta e una glaciale Jodie Foester che si occupa degli affari sporchi della "New York Bene".
I colpi di scena si sprecano e il film risulta avvincente.
Violenza non ce n'è ,anche perchè il rapinatore Owen si traveste da ladro gentiluomo e visti i risvolti finali si finisce per assolverlo.
Anche Washington riuscirà dignitosamente a portare a termine il suo lavoro.
Il "vero" cattivo di turno risulterà l'unico sconfitto.
"Un'allegra" e "affascinante" rapina in banca,vi sembrerà assurdo,ma guardate il film e capirete cosa intendo.
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supremo2000
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lunedì 10 agosto 2015
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veramente bello
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Inside Man film del 2006 diretto da Spike Lee con Denzel Washington e Clive Owen. Film bello studiato bene e con colpo di scena finale semplicemente fantastico voto 4 su 5 ve lo consiglio.
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l0re000
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domenica 25 maggio 2014
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eccezionale
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cizeta
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mercoledì 19 febbraio 2014
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banale
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Assolutamente una caduta di stile di Lee rispetto alla sua unica filmografia... vabbè uno scivolone capita a tutti...
La trama e la sceneggiatura assolutamente banali, il film non è strutturato in maniera sufficiente ed appare come un semplice blockbuster per incassare!
Il film racconta la rapina ad una banca di Manhattan in cui vengono presi in ostaggio 50 persone... la banda, capitanata da Clive Owen, non punta alla montagna di $ del caveau bensì ad una cassetta di sicurezza del '48 dove il banchiere ha relegato i suoi incubi su cui ha fatto fortuna (era in affari con i nazisti) oltre che una buona quantità di diamanti ebrei...
Tralasciando il modo in cui i rapinatori riescono a beffare la polizia (si confondono con gli stessi ostaggi), la storia lascia dei tremendi vuoti:
> Come, Owen, conosceva il passato del banchiere e dove custodiva tale passato?
> Il perchè di una rapinata così mirata? cosa ha spinto la banda ad avere quel obiettivo? perchè?
> Il personaggio della Foster.
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Assolutamente una caduta di stile di Lee rispetto alla sua unica filmografia... vabbè uno scivolone capita a tutti...
La trama e la sceneggiatura assolutamente banali, il film non è strutturato in maniera sufficiente ed appare come un semplice blockbuster per incassare!
Il film racconta la rapina ad una banca di Manhattan in cui vengono presi in ostaggio 50 persone... la banda, capitanata da Clive Owen, non punta alla montagna di $ del caveau bensì ad una cassetta di sicurezza del '48 dove il banchiere ha relegato i suoi incubi su cui ha fatto fortuna (era in affari con i nazisti) oltre che una buona quantità di diamanti ebrei...
Tralasciando il modo in cui i rapinatori riescono a beffare la polizia (si confondono con gli stessi ostaggi), la storia lascia dei tremendi vuoti:
> Come, Owen, conosceva il passato del banchiere e dove custodiva tale passato?
> Il perchè di una rapinata così mirata? cosa ha spinto la banda ad avere quel obiettivo? perchè?
> Il personaggio della Foster... a cosa serve?
> Quale beneficio hanno la banda a fine vicenda?
Film altamente banale, si capisce immediatamente dove si vuole andare a parare... fin dalla scena iniziale è scontato che Owen non si trovi in una cella...
Voto Personale: 5
Film salvato solo da un cast stellare... assolutamente non da Lee dovuto al suo irrealismo per uno che ha sempre raccontato le vicende reali...
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