elgatoloco
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venerdì 23 aprile 2021
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francamente nullo o quasi...
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"The Vicker Man"(Neil La Bute, anche autore della sceneggiatura, soggetto di Anthony Shaffer, 2006). Policeman californiano che ha sbuito un grave e miseteioso"incidente", quasi certamente creato. viene "convocato"dalla sua ex.fidanzata, con cui era in predicato di sposarsi, anni prima, in quanto in un'isola dove si trova sarebbe stata rapita la bambina, figlai della donna e del poliziotto. Si trova presso una comunictà staccata dal mondo, inteso anche come California e USA, fortemente matriarcale, dove gli uomini sono intesi solo come"fuchi"(i maschi delle api, che servono loro solo per la riproduzione), mentre la storia della bambina rapita si rivela una bufala.
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"The Vicker Man"(Neil La Bute, anche autore della sceneggiatura, soggetto di Anthony Shaffer, 2006). Policeman californiano che ha sbuito un grave e miseteioso"incidente", quasi certamente creato. viene "convocato"dalla sua ex.fidanzata, con cui era in predicato di sposarsi, anni prima, in quanto in un'isola dove si trova sarebbe stata rapita la bambina, figlai della donna e del poliziotto. Si trova presso una comunictà staccata dal mondo, inteso anche come California e USA, fortemente matriarcale, dove gli uomini sono intesi solo come"fuchi"(i maschi delle api, che servono loro solo per la riproduzione), mentre la storia della bambina rapita si rivela una bufala... Nicholas Cage è stato spesso impegnato in film "da poco"(per essere clementi)e d'altronde non è certo un grande attore(è notorio che si sia presentato a una casa di produzione, millantando la sua parentela con Francis Ford Coppola, di cui è nipote), per cui i ruoli che gli sono stati assegnati, spesso, non sono proprio travolgneti, in film da poco. Qui, con questa storia"neopagana"e matriarcale, forse ispirata dal revanchismo cattolico.patriarcale della famiglia partenza, che si traveste da horror ma non è veramente tale, rimanendo in una sorta di "limbo"quanto alla definizione di genere, non si capisce bene se la"predestinazione"sia in qualche modo già insita nella situazione iniziale, che precede il"plot"veramente inteso, oppure se si sviluppi dopo, nel corso dello stesso, ma anche la ultetiori attribuzioni sono in qualhce modo "segnate", predefinite, senza che si sappia bene quale finalità hanno le dichiarazioni profuse durante il fim in questione. Se si tratta di vedere Nick Cage, il giudizio è quello accennato all'inizio(ossia di una sostanziale mediocrità, per essere anche buoni, dell'interprete), se si valuta il film nel suo complesso, non si sa bene che cosa dire, Qui non è questione di "velami"che nascondono il senso(o nonsense, certo)del film , p piuttosto in una sostanziale carenza di senso, in un"vuoro semantico"complessivo, che non si sa bene dove vada a parare, se in una ricerca solo stilistica(e allora saremmo messi molto male, dato che stiliticamente c'è ben poco)oppure in un'altra direzione, vaga, indistinta, forse...inesistente. Cage protaognista è da poco e anche Ellen Burstyn, che qui è una specie di"Magna Mater"sulla terra, si vede poco ed è impegnata in un film "sbagliato": El Gato
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antonio
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giovedì 1 agosto 2019
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una schifezza
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Film senza senso che incita all'odio tra i sessi.
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sartamatta
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lunedì 30 ottobre 2017
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orribile.
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Visto stasera su Premium, per dirla alla Fantozzi " per me, il prescelto, è una cag... pazzesca!"
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serpico
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domenica 12 aprile 2015
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che dire capolavoro
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un film da oscar un cult del cinema, grande la regia e la scenegiatura ,io lo considero un capolavoro assoluto de cinema .ben affleck ormai e un grande veramente bravo
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dreamland
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mercoledì 15 gennaio 2014
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film da ritirare dal commercio
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UNA STELLA È TROPPO. Ho appena perso una prima serata per vedre questo film e mi sento oltre modo infastidito oltre che shoccato da cio che ho visto. Fino all'ultimo speravo che il film fosse una critica all'alienazione portata dal femminismo nella nostra società, invece non ne è che un inno! Al dilà di qualsiasi commento riguardo la parte tecnica, le scenografie (pur belle) e la trama che potrebbe essere anche originale, cosa si puo provare difronte ad un film in cui un poliziotto è attirato in un'isola di femministe omicide comandate da un'"ape regina" grazie al falso omicidio di sua figlia in modo tale che possa essere bruciato vivo per migliorare i raccolti? Tutto crolla a picco nelle ultime sequenze dove lo spettatore si ritrova a tirarsi pizzicotti sperando di svegliarsi da un'incubo tanto brutto o che almeno vi sia un lieto fine e Cage riesca ad ammazzarle tutte.
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UNA STELLA È TROPPO. Ho appena perso una prima serata per vedre questo film e mi sento oltre modo infastidito oltre che shoccato da cio che ho visto. Fino all'ultimo speravo che il film fosse una critica all'alienazione portata dal femminismo nella nostra società, invece non ne è che un inno! Al dilà di qualsiasi commento riguardo la parte tecnica, le scenografie (pur belle) e la trama che potrebbe essere anche originale, cosa si puo provare difronte ad un film in cui un poliziotto è attirato in un'isola di femministe omicide comandate da un'"ape regina" grazie al falso omicidio di sua figlia in modo tale che possa essere bruciato vivo per migliorare i raccolti? Tutto crolla a picco nelle ultime sequenze dove lo spettatore si ritrova a tirarsi pizzicotti sperando di svegliarsi da un'incubo tanto brutto o che almeno vi sia un lieto fine e Cage riesca ad ammazzarle tutte.. ma non succede nulla, tutto va come stabilito fin dall'inizio: il protagonista muore. Anzi, pur di non far finire il film con le urla disperate di Cage che muore carbonizzato il regista decide di dare un "tocco di classe" in piu con la scena assolutamente sconclusionata e fastidiosa di due pazze evase a quanto pare dall'isola che incontrano due ragazzi in un pub e in sottofondo le urla del povero Cage che presagiscono il futuro dei poveri malcapitati. In confronto a questo film la visione de "Il ristorante all'angolo" è quanto mai piacevole.
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eleonora panzeri
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sabato 23 novembre 2013
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nessuna giustizia
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Il trailer di questo film mi ha sempre molto incuriosito. Una comunità di donne rifiuta il sistema patriarcale e fonda su un isola una comunità isolata che vive in base a barbare usanze pagane. La trama è stata arricchita di visioni paranormali e fatti mai spiegati, solo per non ridurre il film ai 5 minuti del finale, l'unico momento dove finalmente si capisce qualcosa. La vita della setta avrebbe dovuto essere il fulcro della storia per capire perlomeno la natura perversa delle sue ambianti. Da cosa derivava l'odio per il genere maschile?
La cosa non viene spiegata, eppure è interiorizzata in maniera troppo profonda dalle donne della comunità, che l'accettano in maniera totolizzante.
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Il trailer di questo film mi ha sempre molto incuriosito. Una comunità di donne rifiuta il sistema patriarcale e fonda su un isola una comunità isolata che vive in base a barbare usanze pagane. La trama è stata arricchita di visioni paranormali e fatti mai spiegati, solo per non ridurre il film ai 5 minuti del finale, l'unico momento dove finalmente si capisce qualcosa. La vita della setta avrebbe dovuto essere il fulcro della storia per capire perlomeno la natura perversa delle sue ambianti. Da cosa derivava l'odio per il genere maschile?
La cosa non viene spiegata, eppure è interiorizzata in maniera troppo profonda dalle donne della comunità, che l'accettano in maniera totolizzante. Il fatto che i personaggi non fanno altro che nascondersi e confondersi tra loro rende inoltre il film troppo confuso. Solo la colonna sonora, riesce a mantenere viva la tensione anche se il finale lascia allibiti, dato che vince la follia e non viene minimamente punita la condotta allucinante della setta pagana. Nessuna giustizia, in un film dove per lo meno sarebbe stato piacevole un lieto fine.
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filmtalker 98
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sabato 15 giugno 2013
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mediocre film di genere, nonostante le intenzioni
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Cage interpreta Malus, un poliziotto un po' impacciato e in un periodo di smarrimento (dal punto di vista personale e professionale), chiamato da una sua vecchia fiamma su una strana isola popolata da sole donne per indagare sulla scomparsa della figlioletta, che si scoprirà (non si sa perchè ce lo abbiano messo) che è la figlia di Malus stesso. Fin dall'inizio è evidente, e il regista ce lo mostra bene, che l'attenzione non si focalizza sulle indagini, ma sul contrasto tra i sessi, tema caro a LaBute ('Nella società degli uomini') e a mio parere crea tensione fin dall'inizio. A parte quindi aver affrontato bene questa tematica, che poi si perde durante la visione, questo film non ha niente di particolarmente interessante, e trascura l'esoterismo e le pratiche pagane del primo, in contrasto con la fede del protagonista.
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Cage interpreta Malus, un poliziotto un po' impacciato e in un periodo di smarrimento (dal punto di vista personale e professionale), chiamato da una sua vecchia fiamma su una strana isola popolata da sole donne per indagare sulla scomparsa della figlioletta, che si scoprirà (non si sa perchè ce lo abbiano messo) che è la figlia di Malus stesso. Fin dall'inizio è evidente, e il regista ce lo mostra bene, che l'attenzione non si focalizza sulle indagini, ma sul contrasto tra i sessi, tema caro a LaBute ('Nella società degli uomini') e a mio parere crea tensione fin dall'inizio. A parte quindi aver affrontato bene questa tematica, che poi si perde durante la visione, questo film non ha niente di particolarmente interessante, e trascura l'esoterismo e le pratiche pagane del primo, in contrasto con la fede del protagonista. Purtroppo qui non abbiamo niente di tutto questo... banale e non trasmette molto, a parte un po' di ansia. Cage in certi punti è inappropriato nella scena, se non ridicolo. film di genere mediocre, seppur con qualche virtuosismo registico, manca anche diun buon ritmo (perciò mediocre anche come lungometraggio di genere).
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il cinefilo
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mercoledì 6 marzo 2013
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il fuco deve morire-a next level go away-
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"voi...come vi salutate da queste parti?"è la domanda che Edward Malus pone al pilota della baia,arriva la replica:"salve va bene,di solito!"-su questo scambio di battute"e s'agghinga nella più prosperosa dell'arringa"si potrebbero stilare intere enciclopedie del sapere umano.
Cosa intende in realtà Edward con"come vi salutate?"risposta:suona alquanto semplicistico liquidare la frase col riferimento ai classici"ciao,arrivederci,addio,buongiorno,buonasera via e tanti saluti all'epifania o anche venga a giorno e suoneremo il flauto nel congo"bensì,maggiormente riferibile filosoficamente,con l'allusione ai"diretti preservativi di sua maestà ove i crauti di zio Battista,Giambattista e Mattia và in pista karakalla il cha cha cha".
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"voi...come vi salutate da queste parti?"è la domanda che Edward Malus pone al pilota della baia,arriva la replica:"salve va bene,di solito!"-su questo scambio di battute"e s'agghinga nella più prosperosa dell'arringa"si potrebbero stilare intere enciclopedie del sapere umano.
Cosa intende in realtà Edward con"come vi salutate?"risposta:suona alquanto semplicistico liquidare la frase col riferimento ai classici"ciao,arrivederci,addio,buongiorno,buonasera via e tanti saluti all'epifania o anche venga a giorno e suoneremo il flauto nel congo"bensì,maggiormente riferibile filosoficamente,con l'allusione ai"diretti preservativi di sua maestà ove i crauti di zio Battista,Giambattista e Mattia và in pista karakalla il cha cha cha".
Per quanto riguarda"salve va bene,di solito"la questione si complica ulteriormente e cioè:"danzando sotto la fregna e pillottando in altrui bongo le grazie di sua eccellenza,ineccepibilmente invero fù rubicondo il girotondo di sua maestà ove casca in tondo"ma anche la fonte ci suona risalibile al"ottavo e mezzo ordinamento di Gertrude constatabile sù per giù al centro delle altrui vallate di Geremia ove i sette cantici dei trombaioli canterini de noantri filtrano il violino di zio Battista".
ALLA PROSSIMA ANALISI-cinefilo illuminati
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il cinefilo
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sabato 2 marzo 2013
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il fuco deve morire-globalization generical th-xx9
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"mi scusi,è dall'ora di pranzo che fà i capricci!"sono alcune delle parole che la falsa automobilista iniziale(in raltà al soldo di sorella Summersy)pronuncia verso Edward Malus,il quale aveva raccolto la bambolina di pezza gettata fuori dal finestrino:"mi annoio!"dice la bambina sul sedile dietro-replica di Edward:"sì,lo so comè:ma bisogna fare attenzione con le proprie cose,okay?così nessuno corre dei pericoli!"-vediamo ora di svelare tutti gli ammalianti significati intrinsechi a questa scena-madre.
"è dall'ora di pranzo che fà i capricci!"a cosa si riferisce la signorina?risposta:alla figlia sì,ma anche e soprattutto alla"lenta processione trombaiola bisestile connaturata ai peti di san Peppino"e,circa"l'ora del pranzo"è difficile non pensare immediatamente che lei è la bimba non si siano recate a"pranzo"presso sua maestà in Kierkeegard a Noeppe;esse hanno ricevuto gli ultimi dettagli della"trappola"per Edward da sorella Summersile in persona,viene dunque da pensare che anche sorella Summersile si sia recata presso la corte di sua maestà.
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"mi scusi,è dall'ora di pranzo che fà i capricci!"sono alcune delle parole che la falsa automobilista iniziale(in raltà al soldo di sorella Summersy)pronuncia verso Edward Malus,il quale aveva raccolto la bambolina di pezza gettata fuori dal finestrino:"mi annoio!"dice la bambina sul sedile dietro-replica di Edward:"sì,lo so comè:ma bisogna fare attenzione con le proprie cose,okay?così nessuno corre dei pericoli!"-vediamo ora di svelare tutti gli ammalianti significati intrinsechi a questa scena-madre.
"è dall'ora di pranzo che fà i capricci!"a cosa si riferisce la signorina?risposta:alla figlia sì,ma anche e soprattutto alla"lenta processione trombaiola bisestile connaturata ai peti di san Peppino"e,circa"l'ora del pranzo"è difficile non pensare immediatamente che lei è la bimba non si siano recate a"pranzo"presso sua maestà in Kierkeegard a Noeppe;esse hanno ricevuto gli ultimi dettagli della"trappola"per Edward da sorella Summersile in persona,viene dunque da pensare che anche sorella Summersile si sia recata presso la corte di sua maestà.
"ora del pranzo-dicasi anche sublimazione celestiale circa la quintessenza di quel piano che non può essere dismesso in quanto fondante:ciò per cui il niente viene sommato al niente risulta la fune risolutoria del mondo,della vita,della vita senza vita,della morte senza morte che esse conducono da un universo in vero ignoto fino e oltre le emorroidi di zio Battista o le pecore di Giambattista".
analizziamo adesso"che fà i capricci"e vediamo di capire veramente:per giungere alla matassa della questione bisogna innanzitutto comprendere l'arcano celato dietro la parola"capricci"-questione storica:nell'anno di grazia 1659,in Gran Bretagna,l'arciduca fiscale sir.Edward Malus senior 2°si trova di fronte una piaga senza precedenti:i contadini del regno sono sconvolti da una mutazione bio-genetica senza pari:nelle fattorie le capre si stanno fisicamente mutando,nella fattispecie si parla di spini che escono da deretano,corna e zoccoli;evidente l'inspiegabile fusione genetica con i ricci dei boschi dell'Ovest.
A causa di una"probabile burla di Mefistofele"(come riferiscono le cronache dell'epoca)ricci e capre si sono accoppiate senza motivo dando origine a una nuova specie mutante, e perciò si pensò di mescolare anche i verbi:capre-ricci;capr e ricci ovvero CAPRICCI.
Sir.Edward decise di porre fine alla"diabolica eresia contronatura"previo una rapidissima soluzione:far torturare e uccidere non solo tutta la specie animale ma anche i contadini,sotto la diretta accusa di"apoplettica fornicazione bombarola con Satana";peccato però che tra gli altri giustiziati figurasse anche la trisavola di sorella Summersile;ecco quindi che la frase,detta oltre tre secoli dopo al pronipote di Edward Malus"è dall'ora di pranzo che fà i capricci"assume una nuova e più ampia connotazione stilistico-narrativa:sorella Summersile voleva far sapere,indirettamente e velatamente,a Edward Malus che la vendetta per il processo dei ricci e delle capre stava per avere luogo.
ALLA PROSSIMA ANALISI-cinefilo illuminati
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